Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: JustProcy    23/05/2011    0 recensioni
è la prima storia che scrivo... spero vi piaccia =)
Genere: Commedia, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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*Drin Drin* Il cellulare suona, ma chi è a quest’ora?? Rispondo
-Pronto?!-
-Buongiorno! Sono le sei e un quarto di mattina, il sole splende e la macchina è pronta a partire perciò sveglia dormigliona! Ci aspetta una giornata fantastica!- Chi poteva essere se non Nick
-Io ti odio, Stavo dormendo- ero ancora in coma
-L’ho notato, per questo ho alzato la cornetta e ti ho chiamata!-
-Mi verrebbe voglia di mettertela in un bel posticino quella maledetta cornetta! La partenza è alle sette-
-A che ora avevi puntato la sveglia?-
-Alle sei e venti, ma già che ci sono mi alzo- e così dicendo gli sbatto la cornetta in faccia. Cerco di collegare la mente, mi lavo, mi vesto e scendo in cucina. Lì mi prendo uno Jogurt e riempio il cestino da pic-nic. Nel frattempo si sono fatte le sette, prendo tutto e vado ad aspettare Nick davanti alla sua macchina mentre mi sistemo il foulard sui capelli, sennò sarei diventata un leone durante il viaggio (i difetti delle cabriolet). Nick arriva subito, io lo fulmino con gli occhi ma lui ignorandomi mi fa un sorrisone, saliamo in macchina e gli tiro un pugno sulla spalla
-Ahia!- dice anche se sapevo che non gli avevo fatto niente
-Questo è per prima! Ti odio!!-
-Ahah scusa! Metti gli occhiali da sole che andiamo a prendere quei due!-
-Perché devo mettere gli occhiali da sole?-
-Per fare scena- e mi fa l’occhiolino
-Tu sei scemo- dico infilandomi gli occhiali da sole. Partiamo e tre minuti dopo siamo davanti a casa di Trilli, lì lei e Garbo ingannano il tempo di attesa con un bel bacio, al che Nick inizia a ridacchiare, si accosta a loro e dice
-Non doveva pensarci virgi alla limonata?- E incominciamo a ridere -Se volete passiamo in un momento più opportuno-
-Ahah. Non fai ridere Nicholas!- gli dice Garbo
-Senti Gregory, sta zitto e sali- io vado dietro a sedermi con Trilli e Garbo sale davanti. Accendiamo la musica “Don’t stop me now” e partiamo verso la spiaggia di Santa Monica. Mezz’ora dopo siamo arrivati, parcheggiamo la macchina e andiamo in spiaggia a piantare l’ombrellone, ci mettiamo a vicenda la crema solare per non diventare dei semafori accesi, prendiamo i racchettoni e andiamo a giocare sul bagno asciuga.
Dopo aver giocato un bel po’ torniamo sotto l’ombrellone a bere e rinfrescarci
-Ehi Nick! Affittiamo le mute e le tavole e andiamo a fare surf- propone Garbo
-Ma non sono capace-
-Neanche io! È quello il bello-
-No dai non fate gli idioti- li rimprovera trilli –che poi vi fate male e ci rovinate la giornata-
-Trilli ha ragione- concorda Nick –però le moto d’acqua sappiamo usarle!- e detto questo senza accettare discussioni Nick e Garbo vanno ad affittare due moto d’acqua, io e trilli saliamo e passiamo un’ora in mare aperto divertendoci tantissimo
-Sai qual è la cosa divertente Nick- Dico all’improvviso
-Quale?-
-Che tu non sai nuotare! Ahah-
-Hai ragione, pazienza mi salvi te-
-Questo è da vedere, dopo stamattina non è detto- e detto questo mi ritrovo in acqua –Ehi!! Ci sono gli squali qui Nick-
-Non c’è pericolo! Super Nick arriva a salvarti- Che idiota. Appena mi ripescano torniamo a riva, nel frattempo si era fatta l'una, andiamo sotto l'ombrellone e tiriamo fuori i sandwich e iniziamo a chiccherare
-Allora, hai deciso chi invitare al ballo?- chiede Garbo a Nick con la bocca stracolma di cibo
-No, non ne ho proprio idea- gli risponde
-Biauaua?- la bocca di Garbo è talmente piena che non si capisce niente, allora ingoia il boccone e ripete -Bianca?- nel frattempo trilli lo riprende per i suoi rozzi modi di fare e io me la rido alla grande.
-Bianca? quella che ha un anno in meno?-
-Si è bona quella!- non fa in tempo a finire la frase che trilli gli tira un coppino -Scusa amore-
-E comunque- inizia trilli -è già stata invitata da Matt Mc Fill. Nick non devi invitarla solo perché è bona come dice questo qua, deve piacerti proprio-
-E' vero Nick- dico -devi trovare quella giusta-
-Ma se quella che piace a me non ricambia!- dice lui rassegnata
-Ma Beatrice?!- ero sconcertata -cioè, con tutte le ragazze d'America e della scuola.. proprio la più stronza dovevi prenderti?!-
-Lo so, ma infatti ci ho rinunciato... Cambiamo discorso dai-
-Si infatti- dice trilli, anche se non capisco a chi dei due dava ragione -Laviamoci e cambiamoci che poi andiamo a fare shopping-
 
Un'ora dopo siamo nel pieno centro di Santa Monica
-Andiamo da Abercrombie?- propone Nick
-Ovvio!- risponde trilli -Ma non prima di essere passati da Forever 21! non può mancare quello-
-Quoto trilli- dico secca. Adoravo quel negozio! Entriamo e compriamo due borsone di cose. Dopo di che andiamo da Abercrombie e come al solito all’entrata i modelli ci chiedono di fare la foto, come rifiutare?! Facciamo la foto e anche li acquistiamo un bel po’ di cose, soprattutto Nick e Garbo però, io prendo solo una camicia e un costume. Finita la sezione shopping torniamo alla macchina carichi di vestiti
-Andiamo a casa! Ci torniamo un’altra sera al Pacific Park vi prego- ci scongiura Garbo –sono morto- effettivamente lo siamo tutti, quindi ci dirigiamo verso casa e ci mettiamo un’ora dato che era l’ora di punta, lasciati Trilli e Garbo davanti a casa loro Nick mi guarda, sorride e dice
-Vuoi venire al ballo con me?- non so perché ma mi aspettavo la domanda, ci sarei voluta andare in effetti, ma avevano ragione, Nick doveva trovarsi una ragazza seria.
-No, hanno ragione, dovresti invitare qualcun altro- mi guarda con aria stranita
-Ma non devo per forza trovarla al ballo!-
-No ma è una buona occasione-
-E tu con chi ci andresti?- domanda tragica, nessuno mi aveva mai invitato al ballo, o se lo avevano fatto avevo rifiutato perché dovevo andare con Nick, tutti pensano che stiamo assieme, ma se lui invita un’altra la voce verrà smentita.
-Non lo so qualcuno troverò vedrai- nel frattempo avevamo parcheggiato nel vialetto di casa sua –tu nono ti preoccupare e pensa a te- gli sorrido, gli do un bacio sulla guanci a scendo dalla macchina avviandomi verso casa.
 
  
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