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Autore: Care    23/05/2011    3 recensioni
Cosa succederebbe se una figlia di vampiri venisse cresciuta in un mondo apparentemente normale?
Tra amici, risate, amori e segreti svelati, la giovane Kim scoprirà il suo reale passato.
Leggete e fatemi sapere cosa ve ne pare :D
Genere: Comico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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PROLOGO


Lo studio di Carlisle era illuminato solo dalla poca luce emanata della lampada al neon che era posizionata sopra il letto, per il resto la stanza era avvolta dalle tenebre. Tenebre che sarebbero rimaste da ora e sempre nella mia vita.

Sapevo cosa avrebbe comportato, come sarebbe andata a finire, ma anche con la piena consapevolezza di ciò che poteva accadere non sono riuscito a stare lontano da lei.

Non riuscivo a tenere fuori dalla mia testa quei battiti. Cinquantaquattro ogni sette secondi, quasi non respirava più..

Quarantuno..

La guardavo fisso nei suoi grandi occhi castani, quegli occhi che mi avevano stupito e fatto innamorare di lei già dal primo sguardo.

Lo sentivo, non c'era quasi più battito.

Urlava.. Urlava e piangeva mentre stringeva la sua mano sudata alla mia gelida. Alice la incitava a spingere, spingere sempre più forte, mentre io avrei voluto solamente dirle “amore, sono qui, vicino a te, non andare!”.

Alcuni in quella stanza sospiravano, altri, come Emmett, tiravano pugni al muro, qualcun altro quasi piangeva stringendo i denti, finché un colpo sordo non attonì tutti. Un'altra costola si era rotta.

Il cuore di Bella accelerò improvvisamente, come se spingendo nel petto potesse uscire fuori dalla cassa toracica.

La guardavo, la guardavo e basta. Immobile. Non volevo neanche vedere ciò che stava succedendo, volevo solo lei, solo ed unicamente che lei restasse con me! Le sue urla strazianti mi uccidevano, mi laceravano ogni secondo di più.. Ma cosa potevo fare!? Ero stato io a volere tutto questo!! Ero stato io.. Io stavo causando la morte dell'unica persona che mi aveva fatto capire ancora una volta cosa significasse “essere vivo”.

La sua mano lasciò improvvisamente la mia, i suoi occhi si spensero e il suo cuore cessò di

battere. Un ultimo colpo sordo, solo uno. Poi in quella stanza calò il silenzio.


***


-Edward!?- Disse Alice poggiando delicatamente la sua mano nella mia spalla.

-No- Dissi leggendo nei suoi pensieri. -Non voglio vederla!-

-Edward, è già una settimana che sei rinchiuso in questa stanza! Non puoi evitarla per sempre!!-

-No Alice!- Dissi alzandomi dalla sedia, quasi urlando. -Non voglio vederla!!!-

-Ma è tua figlia!!- Mi urlò contro lei.

In quel momento nella stanza entrò Esme con in braccio una piccola coperta bianca, che copriva quasi tutto il corpicino di un essere umano. Riconobbi quell'odore.. Non era una di noi. Mi avvicinai cauto, fino a ritrovarmi faccia a faccia con quella bambina che era stata la causa della morte di Bella. Ringhiai involontariamente ed Esme balzò indietro.

-Non è colpa sua, Edward- Mi disse Carlisle che apparve dietro mia madre.

Lo guardai sofferente. -No.. E' mia-

-E' successo, successo e basta! Non è colpa di nessuno -

-No Carlisle!! Bella è morta per dare alla luce quell'essere umano!-

-Quell'essere umano è tua figlia Edward! Tua e di Bella!- Mi urlò.

Scossi la testa. Non volevo.. Non volevo guardare negli occhi quella piccola bambina.. Non volevo vederla crescere, dirle che sua madre era morta, e non volevo spiegarle il perché! Non sarebbe cresciuta con noi, nel nostro mondo.. Avrei fatto del male anche a lei.

-Deve andarsene di qui.- Dissi stringendo i pugni.

-Come?- Mi chiese Esme con il cuore a pezzi. Evitai i suoi pensieri, i suoi occhi dicevano già abbastanza.

-Deve andare via! Non voglio che cresca nel nostro mondo!-

-Edward ha ragione- Intervenne Charlie.

-Charlie restane fuori!- Disse Esme. Cos'era tutto quell'attaccamento a quella bambina che neanche conosceva?

-No Esme! Con tutto il rispetto! Ho appena perso mia figlia, non voglio perdere anche mia nipote..!-

Detto ciò prese quella bambina dalle mani tremanti di mia madre e la strinse al petto.

-Edward- Continuò Charlie guardandomi. -Quando sarai pronto, vieni. Lei ti aspetterà.-

Con una smorfia annuì e lo guardai andare via con.. mia figlia, senza che nessuno glielo impedisse.

E adesso? Bella non c'era. Lei non c'era più. Non c'era. Se n'era andata.. Andata per sempre!



Il mio nuovo, piccolo angolo..

Un ciao generale :D Spero che questo prologo vi abbia, almeno un po', interessate! Tengo a precisare che la storia non si baserà su come Edward vivrà questa separazione, ma bensì sulla vita non molto normale di sua figlia, presa in adozione dallo zio! Beh.. Spero vi piaccia! :D

Vi lascio un piccolo spoiler del prossimo capitolo adesso, fatemi sapere, ci tengo :) Un bacio!

Spoiler:

-No no, Ehi!!!!- Dice quello, con tono basso, chiudendomi la bocca con la sua mano.

Impaurita provo a dargli un pugno nello stomaco, ma lui si scansa e mi fa cadere a terra, facendomi sbattere la testa. La botta è forte, tant'è che tutto diventa sfocato. L'ultima cosa che vedo è quel ragazzo che si fionda su di me. Poi, un ombra ed un urlo mi fanno aprire gli occhi, pochi secondi dopo. In una frazione di secondo quella cosa enorme assale il ragazzo, scaraventandolo lontano da me. Sento un odore strano, mi porto la mano alla testa e purtroppo è come immaginavo. Vedo quel liquido rosso sulla mia mano e pochi secondi dopo sono di nuovo a terra, priva di sensi.


Alla prossima!! :D

  
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