Libri > Fiabe
Segui la storia  |      
Autore: Paolo Ciraolo    23/05/2011    6 recensioni
Narra questa leggenda di un Imperatore di nome Brutalix. Egli era il terrore della terra e dei mari di un pianeta ai confini della galassia di Andromeda.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Lo Specchio Reale.

 

 

Narra questa leggenda di un Imperatore di nome Brutalix. Egli era il terrore della terra e dei mari di un pianeta ai confini della galassia di Andromeda.

Brutalix, spietato tiranno, era dotato di poteri straordinari: una folgore nella mano destra e un tridente elettrico nella mano sinistra, in più i suoi lunghi capelli gli davano una forza portentosa in grado di spostare interi macigni e rocce di notevole portata.

Brutalix aveva conquistato nel corso dei secoli il dominio totale e completo di tutto il pianeta e aveva sottoposto tutte le genti a lavorare per lui, schiavizzando a tal punto i suoi sudditi da ridurli pelle e ossa.

Statue gigantesche raffiguranti la sua immagine, piramidi enormi che arrivavano in altezza su nelle nuvole del cielo, isole negli oceani da cui godeva momenti paradisiaci, l'imperatore tutto si faceva costruire dal suo popolo sottomesso per la sua mania di potere e di grandezza; nessuno osava ribellarsi al tiranno pena la sua stessa vita come già altre volte in passato era successo, spegnendo egli la ribellione in un bagno di sangue.

Tuttavia vi era un luogo tanto misterioso quanto inaccessibile, ovvero una smisurata grotta che si diceva arrivasse sotto terra fino al nucleo incandescente di quel pianeta e chiusa da una porta gigantesca, di più di un chilometro di altezza, che nessuno, neanche l'Imperatore medesimo, erano riusciti mai ad aprire.

Raccontava un vecchio saggio che in questa grotta, vi fosse rinchiuso un tesoro che era d'incalcolabile valore, nella porta d'ingresso vi erano scritte le seguenti parole:

“Guai a colui che vorrà sottomettere la libertà e il valore dello “Specchio Reale” il tesoro più grande mai esistito nell'universo; colui che avrà l'ardire di sottometterlo avrà l'estrema potenza dell'universo, tuttavia questi è custodito in questa inaccessibile grotta e i suoi poteri sono di ordine celeste ed è ben chiaro a tutti che è impossibile schiavizzarlo”.

Il Sovrano Brutalix era in realtà un demone antico e non c'era confine alla sua ambizione e alla sua sete di potere per cui, sapendo che sottomettendo lo Specchio Reale avrebbe avuto dominio in terra e nell'intero universo, volle un giorno profanare la grotta unico luogo in cui non aveva, fino a quel momento, il suo potere.

Quindi la raggiunse con un migliaio di schiavi e con un sistema di funi e leve idrauliche pròvò a smuovere di qualche metro la porta sacra in cui era custodito il più grande dei tesori lo Specchio Reale.

Tutto era pronto e ad un cenno convenuto dallo stesso tiranno si diede inizio allo spostamento; Brutalix nel frattempo per indebolire la porta gli scagliava con la mano destra fulmini, mentre sia le funi, tese all'inverosimile, che le leve idrauliche di potenza formidabile, tentavano di ribaltare lo sbarramento roccioso posto all'ingresso della grotta.

Nulla! Sembrava tutto inutile, gli schiavi tiravano le cime delle corde in modo frenetico e fulmini e saette del tiranno cercavano d'indebolire il tutto , ma pareva tutto vano l'ingresso della grotta era dominato da forze celesti.

Poi ad una ad una tutte le funi si ruppero miseramente e le leve idrauliche saltarono ad una ad una ma, udite udite, una fessura proprio all'ultimo momento si aprì essendosi la roccia spostata di un paio di metri.

Brutalix pose il tridente con la mano sinistra nella fessura per non fare chiudere di nuovo la roccia e con la sua forza smisurata riusci incredibilmente a forzare una breccia, molto ampia, aprendosi un varco nella grotta.

A questo punto uno spettacolo impensabile si schiuse ai loro occhi: rocce e pareti tempestate di gemme, preziosi di ogni fattura e di straordinari colori, una luce celestiale attraversava tutta la grotta che odorava dei più delicati ed esotici profumi, il pavimento medesimo era tutto di oro tempestato di diamanti.

Migliaia e migliaia di custodi difendevano lo Specchio Reale posto in un altare di madreperla e avvolto da nuvole di color celeste e rosa, che odoravano finissimamente d'incenso; uno dei custodi disse a Brutalix:

  • Guai a te se tocchi lo Specchio Reale, maldestro tiranno!! -

  • Voi non avete nessun potere se non grazie al vostro stupido specchio- fece lui ridendo sarcasticamente.

  • Questo è vero, ma noi lo difenderemo da te a costo della nostra stessa vita- fece il custode principale

  • Non vi è bisogno di ciò, io distruggerò il vostro specchio e voi custodi diventerete miei sudditi- e così facendo sparò con la sua mano destra più di cento fulmini in direzione dello Specchio Reale che si ruppe in mille pezzi.

    Il tiranno sodisfatto ed empio non si fermò a questa cattiva azione ma fece rinchiudere i suoi schiavi, ridotti in pelle e ossa, nella grotta e si prese i custodi in buono stato fisico e ormai schiavi suoi per farli lavorare giorno e notte.

    Tuttavia quel demone non sapeva che celati all'interno della grotta vi erano una fata di nome Selenia e un folletto di nome Paride innamorati follemente l'uno dell'altra.

  • Brutalix ha sottovalutato le forze all'interno della grotta- disse Selenia

  • Direi proprio di si amore mio, credeva che non esistesse nessuno oltre i custodi e invece ci siamo noi due – disse Paride

  • Lui non sa che i nostri poteri sono illimitati- fece lei

  • Tanto per cominciare ho raccolto tutti i cocci dello Specchio Reale, e si che noi conosciamo la formula per rimetterlo in sesto e detenere così l'estrema potenza dell'universo- disse il folletto

  • Certamente Brutalix era convinto che solo distruggendo lo specchio sarebbe diventato lui il sovrano assoluto di tutto il cosmo-

  • Povero illuso!!-

    La fata formulò una formula magica di estrema efficacia e ripristinò lo Specchio Reale in tutta la sua meraviglia avvolto com'era da forze celesti.

  • Apriti porta!!- fece lo specchio

    E in un secondo e da sola la roccia all'ingresso della porta si aprì in modo inaspettatamente incantevole ubbidendo alle parole dello Specchio Reale; in quel momento nuvole e nuvole celesti e rosa uscirono dalla grotta e dopo pochi istanti avvolsero tutto il pianeta.

    Tutte le immagini sulle statue di Brutalix furono sostituite con l'immagine dello Specchio Reale, i sudditi ridotti in pelle e ossa furono portati nelle isole paradisiache e rifocillati con ogni genere di cibi e bevande.

    Le stesse piramidi furono trasformate in reggie meravigliose ora abitate dai custodi dello specchio.

    Il tiranno vedendo questi cambiamenti celestiali si inferocì brutalmente e capendo che potevano essere solo frutto di qualcosa nato nella grotta dello specchio andò ad affrontare lo stesso deciso questa volta a polverizzarlo con le sue saette.

    Arrivò effettivamente al copsetto dello Specchio Reale nel suo altare e questi disse:

  • Pentiti Brutalix e forse ti salverai!!- disse lo specchio

  • Tu come osi!! Sai che non puoi niente contro le mie forze!!- e così dicendo il tiranno scagliò più di mille fulmini contro lo specchio; questa volta però ogni fulmine si trasformava in un fanciullo soave e delizioso.

    Poi e per ultimo lo Specchio Reale trasformò Brutalix in un ubbidiente servo che doveva pulirlo per l'eternità.

    La Fata Selenia e il Folletto Paride coronorano il loro sogno d'amore sposandosi di fronte allo Specchio Reale e avendo come paggetti i fanciulli soavi e deliziosi e tutti vissero liberi e felici in eterno.

 

 

 

 

Morale Saggia: il bene permette fino a un certo punto il male dei tiranni perché alla fine dei tempi verranno eliminati tutti gli inganni.

 

 

Dedicata alla Fata Chiara.

   
 
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Fiabe / Vai alla pagina dell'autore: Paolo Ciraolo