Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Gaea    24/05/2011    4 recensioni
Forse quell'insulsa storiella da Smemoranda aveva un fondo di verità: siamo tutti poveri diavoli con un'ala sola e possiamo volare solo stando abbracciati, in due
Da una sfida fra una lezione e l'altra.
Dedicata a quelle persone che mi fanno restare ben ancorata a terra e non mi fanno pensare alle mie ali
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 2

Avvertenze iniziali: questa è stata una pura e semplice sfida. Mi si diceva che non sarei stata in grado di scrivere una storia basandomi su una parola detta a caso durante la pausa fra una lezione e l'altra... e invece, eccola qua. Come mi è venuta e chi lo sa... (grazie V. per queste parole). Fatto sta che mi garba e mi piacerebbe un sacco sapere cosa ne pensate voi.
Io sono stata tacciata di pessimismo, negatività... e eccessivo ottimismo (segno che la vita è relativa e ognuno capisce quello che vuole).
Buona lettura!

 

 

 

Forse nei suoi sogni Dio pensava agli uomini con le ali.
Altrimenti, perché instillare nel loro animo tutto questo fascino per l'abisso?
Chissà poi cos'era andato storto. Forse quell'insulsa storiella da Smemoranda aveva un fondo di verità: siamo tutti poveri diavoli con un'ala sola e possiamo volare solo stando abbracciati, in due.

Un vero peccato che non potrò scoprirlo.

Sono qui, seduto sul tetto del mio palazzo. È un modo squallido di andarsene, ve lo concedo. Cambierebbe qualcosa essere più eclatante? Cambierebbe forse qualcosa?
Fra poco sarò comunque una sorta di poltiglia, marmellata di giovane frustrato in fondo a questa strada poco trafficata. Fortunatamente non ho una madre cui toccherà riconoscere i miei resti...

Mancano pochi minuti all'alba. Il cielo, lattiginoso e stanco, lascia filtrare la prima luce grigia, spegnendo le poche stelle visibili attraverso la cappa nera che avvolge la città.
Spira una leggera brezza, inspiro avido profumo di terra e le promesse di primavera che porta.
Ed ecco, tutto si tinge di rosa e i primi raggi fanno timidamente capolino da un est piatto e anonimo.
Il vento rinforza. Chissà, forse per qualche attimo volerò davvero, prima che la gravità reclami il suo tributo.
L'aria tiepida asciuga il mio viso mentre resto abbagliato dalla luce.

Il sole sale mentre io scendo.
 

 




Scendo dal tetto, imbocco le scale: il cielo in fiamme alle mie spalle segna l'inizio di un mio nuovo giorno.
Ci saranno altre notti insonni, altri momenti in cui vorrò rispondere alla voce che urla il mio nome là in basso
altre volte in cui vorrò provare le mie ali.
Ma non è adesso.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Gaea