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Autore: akachika    24/05/2011    6 recensioni
qualche mese dopo la cattura di BB, per Naomi Misora era tutto tornato alla normalità ... aveva lasciato l'FBI e da lì a poco si sarebbe sposata Raye Penber. Qualcosa però gli sconvolgerà di nuovo la sua vita.
Ps consigliata a chi ha già letto Another Note, per chi non l'avesse ancora letto... beh che aspettate a leggerlo?! ;)
Genere: Azione, Erotico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Beyond Birthday, L, Naomi Misora
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Heiii gente! :D Questa ff deriva da un’idea di una mia amica dalla mente moolto malata (parla lei ndCloe) (ma è vero! Ndme) dicevo… ah si … e per quanto assurdo mi piaceva! Quindi ho deciso di postarla!  ù.ù ok adesso non vi rompo più i cosiddetti e vi auguro buona lettura! ;)                                                      I hope you enjoy it! (siate clementi ^^")

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Brake out
Era dicembre, il 14 dicembre 2003.                                                                                              
A Los Angeles, nonostante il freddo pungente le strade erano molto affollate: gente che entrava e usciva da ogni sorta di negozio per le compere natalizie e bar pieni di persone in cerca di qualcosa di caldo da bere.                                                                                                                       
Naomi Misora, ex agente dell’FBI, era anche lei in giro per quelle strade affollate in cerca di un regalo per il suo fidanzato, nonché futuro marito ma anche quel giorno aveva fallito la sua missione, tuttavia non disperò; Raye era via per lavoro e sarebbe tornato solo il 23 dicembre quindi aveva ancora più di una settimana per trovargli un regalo. Si diresse verso il parcheggio del centro commerciale dove aveva svolto le sue ricerche, frugava nella borsa alla ricerca delle chiavi della macchina e appena le ebbe trovate salì in macchina e mise in moto. Le strade erano tutte congestionate per via della neve caduta nei giorni precedenti e in più erano le 6.00pm quindi il sole era tramontato da un pezzo.                                   
Alla radio passavano canzoni natalizie, le solite ogni anno ma a Naomi non dispiacevano tutto d’un tratto però la sua attenzione fu richiamata da delle sirene di auto della polizia. È vero, ormai non lavorava più per l’FBI però aveva ancora un po’ di poliziotta in lei… quindi cambiò canale radio per sentire se fosse effettivamente successo qualcosa…                                   
“oggi 14 dicembre un pericoloso criminale è evaso dal carcere di massima sicurezza di L.A …” … Naomi cambiò nuovamente canale radio, era in questi momenti che era felice di non lavorare più nella polizia e con questi pensieri tornò ad ascoltare le canzoni natalizie.                                             
Arrivata sotto il suo appartamento parcheggiò l’auto e chiamò l’ascensore 4°…3°…2°…1°… 0                                                                                              
“alleluja “ disse l’ex agente sottovoce, salì sull’ascensore e schiacciò il tasto del 2° piano, quando le porte si furono chiuse si appoggiò alla parete e aspettò che il suono metallico l’avvisasse dell’arrivo al suo piano.                         
-ding- le porte si aprirono e Misora uscì dall’ascensore, si incamminò a passo svelto verso la fine del corridoio dove c’era il suo appartamento sperando di non incrociare i vicine per evitare di perdere le ore a parlare con loro.                                                                                                                 Girò la chiave nella serratura e aprì la porta, fece per accendere la luce e solo allora si accorse che quest’ultima fosse già accesa…                              “salve Misora, è un piacere rivederla!” quelle parole giunsero all’orecchio della donna con una voce fin troppo familiare.                                       
“il piacere è tutto tuo … Rue Ryuzaki” rispose lei fredda                                    
“cosa diavolo ci fai qui?!?! Dovresti essere dietro le sbarre” continuò atona l’ex agente                                                                                                   
“come? Non hai saputo della mia evasione?... strano!” domandò lui mordicchiandosi il pollice destro                                                                             
“ho sentito qualcosa alla radio… aspetta un attimo perché sto perdendo tempo a parlarti?! Adesso chiamo la polizia penitenziaria e tu ritornerai dritto in cella…” disse Misora avviandosi verso il telefono.                               
Ryuzaki cominciò a ridere come un folle, quella risata non aveva nulla di umano e fece gelare il sangue nelle vene alla donna …                                        “e dimmi Misora, cosa ti fa credere che te lo lascerò fare?” disse lui con un sorriso sadico dipinto in volto.                                                                 “se avessi voluto uccidermi sarei già morta…”                                                               
“ottima deduzione tuttavia… stai peccando di presunzione, non darti tante arie! non ti ho uccisa perché non ne ho mai avuto motivo ma se la metti così…” la interruppe lui ridacchiando                                                                                   
“già può darsi ma in questo stato non saresti in grado nemmeno di atterrarmi” rispose lei soddisfatta accennando alla ferita nell’addome che il killer teneva coperta con il braccio sinistro.                                                                  
”È appunto per questo che sono venuto qui, cosa credevi? Che fossi venuto qua per una visita di cortesia pre-natalizia?!  No! Sono venuto qui per chiederti aiuto, la mia evasione ha avuto un piccolo intoppo e come vedi mi hanno sparato; andare in ospedale sarebbe come andare direttamente in prigione quindi ho optato per il suo appartamento…” spiegò l’assassino con fare noncurante, come se avesse detto la cosa più normale del mondo. Naomi lo guardò per qualche istante con la stessa espressione di chi vuole dire “ma ci sei o ci fai?!” poi parlò di nuovo:                                            
“e tu pensavi veramente che io ti avrei aiutato?!” “ si! Anzi non lo pensavo ne ero sicuro e lo sono tutt’ora… vede se lei adesso mi riconsegna alla giustizia io non tra molto evaderei di nuovo e tornerei ancora qui ma per ucciderla… mentre se mi aiuta io sarò in debito con lei … e poter chiedere un favore a un sirial killer vuol dire avere un bel vantaggio su chiunque…” concluse il ragazzo appoggiando la schiena al muro per poi accasciarsi a terra. Aveva perso molto sangue e ormai la vista si era fatta sfocata e i suoni intorno a lui ovattati… Misora guardò per un po’ il corpo privo di sensi del killer … aveva una domanda che le martellava in testa:                                
“e adesso cosa dovrei fare?!”
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Angolino felice di Kidda ^w^
Tadà … -.-“ ok basta ‘sta roba è proprio una Schifezza con la “s” maiuscola… “Cloe le tue idee sono da censura!” “zitta Kidda non sei tu che devi giudicare!” Giusto! Evidentemente la mia compare sa  dire anche qualcosa di sensato: il giudizio a voi! ;)  premettendo che questo è solo il prologo è un po'corto ^^"            Grazie alla prossima! :3
 
  
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