Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |       
Autore: Saeko_chan    25/05/2011    2 recensioni
Veloci e delicate le mani sul pianoforte.
Quelle mani stavano toccando i tasti con leggerezza, come se non volessero far loro del male. [...]
Lui cominciò a singhiozzare sfogandosi totalmente.
Si aggrappò a me e pianse, mentre io gli accarezzavo i capelli biondi.
Mi staccai un poco da lui ed osservai quel suo volto angelico, per poi posare le mie labbra sulle sue in un gesto incontrollato.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

1° capitolo

 

Veloci e delicate le mani sul pianoforte.

Quelle mani stavano toccando i tasti con leggerezza, come se non volessero far loro del male.

Sembrava che ci fossero solo quelle mani e quel pianoforte in quella sala.

D'improvviso la nota finale decretò la fine dell'esibizione ed il ragazzo smise di suonare.

Capelli biondi tenuti mediamente lunghi, occhi azzurri come il cielo.

Doveva avere all'incirca quindici anni, eppure sembrava un vero professionista del piano...

Sembrava un angelo. “ Mi lasciai sfuggire, mentre si alzava e si inchinava per ricevere applausi dal pubblico soddisfatto.

Io ero stato trascinato lì da mia madre che voleva in tutti i modi che io fossi presente al saggio di mia sorella minore.

Avrebbe suonato la viola subito dopo questo ragazzo di cui neppure sapevo il nome.

Ero seduto in ultima fila e vicino alla porta, avrei potuto andarmene quando volevo.

Infatti, fu proprio quello che feci ringraziando il cielo che i miei genitori si trovavano in prima fila per vedere mia sorella suonare.

Sospirai ed uscii in silenzio.

Era sera, dovevano essere quasi le 22,00 eppure io mi trovavo in quel maledetto posto.

Fuori il cielo era limpido e pieno di stelle.

La Luna era assente eppure, il cielo non mancava di luminosità.

C'era un piccolo viale alberato in discesa che portava in paese.

Mi appoggiai al primo albero a destra e guardai il cielo.

Fu allora che notai una presenza accanto a me.

Mi voltai e lo vidi.

Lo stesso ragazzo del piano era appoggiato al muro dell'auditorium intento a fumare una sigaretta.

Lui alzò lo sguardo verso di me e buttò la sigaretta a terra spegnendola con un piede.

Mi guardò e sorrise.

Parve osservare i miei capelli neri per poi concentrarsi sui miei occhi del medesimo colore.

-Vuoi una?- Mi chiese, d'improvviso, con una voce dolce.

Aveva anche una voce angelica oltre che un modo di suonare sublimo.

Non riuscivo a formulare una frase di senso compiuto senza balbettare, così, alla fine riuscii solo a dire:

-C-che?- Lui non mi staccò gli occhi di dosso e sorrise divertito avvicinandosi a me con calma.

Una volta che si trovò a poco più un metro da me mi ripose la domanda.

-Vuoi una sigaretta?- A quel punto scossi la testa con poca convinzione, non fumavo e non volevo litigare con i miei genitori per colpa di una stupida sigaretta.

Lui sorrise ancora ed io rimasi lì, a fissarlo imbambolato, almeno, finché non riprese a parlare.

-Perché sei qua fuori? Non ti piace la musica?- Mi domandò, rimettendo a posto il pacchetto di sigarette che teneva in mano.

Io sospirai e chiusi gli occhi sfinito.

La musica mi piaceva, ma non quelle schifezze suonate da mia sorella.

-Non volevo sorbirmi il saggio di mia sorella... il suono che produce dalla sua viola fa letteralmente vomitare.- Disse, sospirando piano ed udendo una leggera risatina da parte del ragazzo che si trovava accanto a me.

Tornai ad osservarlo.

Era bellissimo, sotto le stelle il suo corpo risplendeva ancor di più.

Prese un foglio ed una penna da una tasca e ci scrisse sopra qualcosa per poi darmelo.

Era un numero di cellulare.

Ma che...?” Non finii di formulare il mio pensiero che lui si stava già avviando verso l'auditorium.

-E' il mio cellulare, se vuoi chiamarmi sai come fare.- Mi disse, solo, entrando di nuovo dentro e lasciandomi da solo.

Sospirai e rientrai dentro pure io sentendo la musica di un flauto e sospirando felice.

Avevo saltato l'esibizione di mia sorella.

Non ascoltai niente delle esibizioni successive, concentrandomi solo su quel numero e su quel ragazzo.

Non mi ha neppure detto come si chiama...” Pensai, ad un certo punto.

 

Dopo tutte le esibizioni ci trovammo fuori per tornare a casa.

Mia sorella, aveva undici anni, saltellava per il vialetto mentre raggiungevamo la macchina.

-Ti è piaciuta l'esibizione di tua sorella?- Chiese mia madre rivolta a me mentre io distrattamente avevo preso il biglietto con scritto sopra quel numero telefonico che mi ero messo in tasca.

-Sì.- Risposi secco, senza aggiungere altro.

Mio padre mi mise una mano sulla spalla in segno di comprensione.

Neppure lui voleva andare a quel saggio, ma doveva in qualità di padre e potevo pure capire il suo obbligo morale, però, io che c'entravo?

Uffa...” Pensai, salendo dentro la nostra macchina ed allacciandomi la cintura di sicurezza.

Mio padre mise in moto e partimmo mentre mia sorella parlava e straparlava ed io distrattamente dicevo qualche “Certo.”, “Sì, sì...”, “Infatti...” e cose di questo genere.

Non riuscivo a non pensare a quel ragazzo e a come aveva suonato quella melodia di cui neppure ricordavo l'autore.

Era stato bravissimo e poi, mi aveva incantato, stregato.

Ma adesso che cosa dovevo fare?

Chiamarlo?

Beh, forse poteva essere un'idea... magari c'avrei provato il giorno dopo in quel momento era già tanto se il mio cuore non esplodeva al solo pensiero di quel volto angelico.

 

Dopo un'ora di viaggio ritornammo tutti a casa ed io mi buttai sul letto vestito, senza badare ai miei indumenti ed alle mie scarpe.

Ripensavo a quel ragazzo biondo ed al suo modo di fare.

Era stato molto dolce e poi, era bellissimo, ma perché mi aveva dato il suo numero di telefono?

Voleva forse che lo chiamassi?

Beh, in tal caso lo avrei fatto, di sicuro.

 

 

Angolo autrice:

Mi ero scordata completamente della sua esistenza, credevo di averla persa, a dire il vero...

Questa storia partecipò ad un contest, diversi mesi fa, che si trova a questo link: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9553187 ma, che venne chiuso dall' ideatrice stessa del contest, cioè, (Selenite) e quindi, non ne so i risultati, visto, che non vennero postati.

Finalmente ho deciso di publicare la storia, anche se è una cagata colossale ed io so per certo di far schifo nello scrivere delle yaoi...

Comunque, quanto vi fa schifo, sinceramente? xD

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Saeko_chan