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Autore: Aya Lawliet ___backupFGI    25/05/2011    11 recensioni
Magari è solo per questo che la sente così vicina. Magari il calore di quella sua mano impasticciata non c’entra per niente.
{Eugene/Rapunzel ♥}
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Rider/Eugene Fitzgerald, Rapunzel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Al sapore di bignè ~

prompt: #016, celebration

 

 

 

«Non mi avevi detto questa cosa del compleanno, biondina.»

Rapunzel non ha protestato quando Eugene l’ha trascinata nel portico, lontano dalla vista dei gendarmi. La mano libera dal bignè è calda, morbida e impasticciata di quel colore viola con cui ha pasticciato la piazza; Eugene non si è neppure accorto di stringerla ancora, non prima di distogliere l’attenzione dai soldati e focalizzarla su di lei. Per qualche motivo non riesce a ritrarre subito la sua. Non gli dispiace poi così tanto, quel viola.

Quando alza lo sguardo, Rapunzel ha l’aria più felice del mondo. Mangia ancora il suo bignè, gli occhioni verdi appena socchiusi, e non dà segno di voler lasciare andare la sua mano.

«Dev’essermi sfuggito» si giustifica; e lui ostenta uno sbuffo.

«Lo dici a un cavallo pazzo che non vede l’ora di trovare il suo momento di gloria scorticandomi vivo – e ti sfugge di dirlo a me, il tuo salvatore. La vita può essere davvero un’enorme delusione!»

Rapunzel ride, gioiosa, assolutamente noncurante della sua tragedia greca. E Eugene ha tutto il tempo di pensare che forse ne è valsa la pena, di affidare i suoi sogni dorati a lei, se in cambio gli è concesso di sentire questa risata. È il riso di una persona che ha appena cominciato a vivere; nessuna corona tempestata di gemme preziose avrà mai lo stesso valore.

Un momento. Non è buon segno pensare così profondamente. Tutto ciò è molto poco Flynn. Devono essere i bignè; sì, sicuramente sono andati a male. Sta già annusando il suo con circospezione – quando lei lo distrae di nuovo.

«Ma non c’era motivo di dirtelo. Stai già facendo tanto per me.»

«Vero.» Occhieggia i gendarmi, ancora troppo in vista per i suoi gusti, e preferisce tornare a guardare lei. Sì, è una visuale indubbiamente più graziosa. «Ma se l’avessi saputo avrei potuto farti un regalo.»

«Oh, Eugene» ed è dolcissima, molto più dolce dei bignè, la nota divertita con cui pronuncia il suo [vero] nome; «non c’è dono più grande di questa giornata, davvero. Mi stai facendo il più bel regalo del mondo.»

La guarda a lungo. Non saprebbe dire perché sia così piacevole, stare a guardare i suoi occhioni verdi, il viso contornato dei fiori che legano i suoi lunghissimi capelli d’oro, il sorriso che gli rivolge e che probabilmente sicuramente non ha mai rivolto prima a nessun altro – perché non c’è stato mai nessuno, per lei, mai nessuno. Come per lui. Magari è solo per questo che la sente così vicina. Magari il calore di quella sua mano impasticciata non c’entra per niente.

«Può darsi; ma non sia mai detto che un gentiluomo come me non degni una fanciulla come te di un vero regalo di compleanno.»

Rapunzel sorride ancora: forse sta per fare dell’ironia sulla faccenda del gentiluomo. Ma non gliene dà il tempo. Lo fa prima di poterci pensare, prima che Flynn prenda il sopravvento su Eugene.

Veloce, si china in avanti e bacia leggero le sue labbra morbide, al sapore di bignè.

E poi si ritrae, sogghigna ai suoi occhi spalancati e alle sue guance rossissime e scappa via, perché i gendarmi sono finalmente usciti dal vicolo. E torna Flynn.

La piazza è ancora piena di musica, e la festa di Rapunzel è solo all’inizio. Ma mentre si allontana, ingollando la sua pasta, Eugene rimpiange già il calore della sua mano.

 

 

[ 560 parole ]

 

 

 

 

 

 

Nota: Ho guardato Rapunzel con un’emozione che la Disney, ad essere onesta, mi ha negato per anni – con pochissime eccezioni – e ho subito sentito la necessità impellente di scrivere su questa coppia adorabile. In particolare ho fangirlato sulla sequenza della piazza e sulla brevissima scena in cui si vedono Eugene e Rapunzel in una sorta di portico, intenti a mangiare pasticcini, assicurandosi che le guardie nel vicolo non li vedano. L’ho trovata di un fluff spaventoso e ho deciso di adattarla alle mie idee – ok, devo essere sincera? Io lo vedo più che plausibile, un bacio antecedente a quello del finale. Perché, nel momento in cui entrambi comprendono i loro sentimenti, Rapunzel si avvicina al viso di Eugene come se per lei baciare fosse la cosa più naturale del mondo, quando sappiamo tutti benissimo che essendo vissuta per diciotto anni in una torre non dovrebbe avere la minima idea su come comportarsi in queste situazioni... Da lì mi sono detta: perché non potrebbe esserci un missing moment che spieghi tanta naturalezza? Ed ecco spiegata la mia licenza poetica <3 Come si fa a resistere a questi due?!

   
 
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