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Autore: saturn_heart    27/05/2011    2 recensioni
Sono come catene ai miei polsi, irremovibili..inconcepibili, inaccettabili..
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ogni Lacrima,

è un taglio sul mio corpo, ormai lacero e sanguinante

è un crepa sul mio cuore, ormai a pezzi e malridotto

è la metà strappata di quest'anima, ora inesistente...

 

Ogni Lacrima,

è la speranza che va in frantumi, taglienti

che lambiscono e feriscono

come schegge di vetro

o lame affilate..

E fanno male

più di quanto tu possa immaginare..

 

E fa male

che quasi tocca un sogno, perché questa realtà non sembra più così reale..

Lacrime che calpestano il mio orgoglio

sono come catene ai miei polsi, irremovibili..inconcepibili, inaccettabili..

Tutto ora è inesorabile, non posso fermare il flusso del tempo che corre su quelle lancette..

Dopo tutto.. Ora è come 1 lastra di ghiaccio, cemento e marmo,

Tu non puoi farmi male, ne darmi dolore

Non puoi più graffiarmi, ne ferirmi ne scalfirmi..

E dentro gelo..

Un sussurro, un lamento, un sussulto

E dentro cedo..

Un nome, un invocazione, è un grido nel cercarti

Attanagliata da questa sensazione che ferma il mio respiro

Disperazione, amarezza, angoscia

Singhiozzi che mi percuotono continuamente

L’aria mi manca, i polmoni bruciano, tutto si annebbia

uno stato di semi-incoscienza

In cui vorrei urlare questa rabbia cieca

La gelosia, il possesso,

come un marchio che mi hai imposto..

Ma resto ferma, col cuore in mano ad aspettare,

tutto tace..

E vorrei scappare..

e tutto crolla, il peso mi spinge giù a terra,

e io cado per l ennesima volta..

Gli occhi velati di ricordi, che sbiadiscono,

e resta solo polvere

hai ucciso il mio amore per te..

Tutto ha perso senso..

Vuoto, nulla, buio…

La mia vita

un colore spento, neutro

E un colore Privo di te..

Non c'è niente che mi tenga aggrappata a quest'esistenza,

Qualunque cosa cerco di afferrare non è mai abbastanza

per dare calore a questa luce spenta,

a questa vita che non può chiamarsi vita,

è una costrizione a cui non posso ribellarmi..

Questo è un mondo che non fa per me,

faccio parte di questa terra e allo stesso non gli appartengo..

Non è il mio posto, ne la mia casa, ne la mia vita..

Questa è solo una finzione, devo recitare in questo teatro senza platea

finche il sipario cali, è l'oscurità troverà accesso..

La vita non è altri che un gioco, una sfida per me

e non posso arrendermi nemmeno volendo..

E' un istinto superarla, un impulso che non posso frenare

fino a quando il mio fisico non avrà più vita, fino a quando la mia mente non avrà più ragione, e il mio cuore cadrà sbriciolato come terra, finche la mia anima non avrà la forza per resistere ancora

continuerò imperterrita...

E arriverò forse col corpo tumefatto, martoriato, dolorante,  esigente di cure..

Perché ancora adesso so..che per te io valgo come carne al macello...

   
 
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