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Autore: Weeping_Wisteria    27/05/2011    2 recensioni
La mia prima vera Fanfiction *-* E' bè, una storia comica, basata sull'idea: mai concedere un'intervista ad una giovane reporter ambiziosa perchè ti potrebbe rovinare la vita... xD
Spero vivamente possa piacere.^___^
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Vita, menzogne e segreti degli Eroi
 Non se ne sa mai abbastanza

La doppia vita di Hermione Jean Granger-Weasley – L’intervista

 

L

’inviata della Gazzetta del Profeta si avvicinava lentamente all’ufficio della signora Weasley, col terrore di essere scacciata come l’ultima volta. Ricordava bene come una dei tre eroi del Mondo magico l’avesse messa alla porta senza aver risposto nemmeno a una delle sue domande. Ma, purtroppo per lei, il capo le aveva altrettanto ben intimato di fare l’intervista, pena il licenziamento immediato.

Bussò pianissimo, quasi sperando di non essere sentita: aveva un brutto, bruttissimo, presentimento.

Sentì un brontolio dall’altra parte della porta, che la fece rabbrividire, mentre la porta si schiudeva magicamente, accompagnata da un piuttosto scocciato «Avanti.».

Fece qualche passo avanti, e si mascherò del più bel sorriso rilassato, naturalmente finto, di cui fosse capace. Nella stanza, regnava un ordine maniacale. Non un foglio fuori posto, né una penna che non fosse nel portapenne di legno intagliato. Ma, dopotutto, era esattamente quello che ci si aspettava da una Granger.
La donna in questione alzò gli occhi dalla carta che stava esaminando, e posò la sua attenzione sulla neogiornalista
.

«Io la conosco.»

«Sì, signora: sono Marien Sorrel, l’inviata della Gazzetta del Profeta venuta, come la volta scorsa, per intervistarla.».

«La mia non era una domanda. E non concedo interviste, e dovrebbe saperlo già, considerato che venne già a disturbarmi lo scorso giovedì.». Il suo sguardo tornò a posarsi sul suo documento, certa che la ragazza di fronte a lei avrebbe sloggiato alla svelta.

«Ma… la prego…!»

«Niente “ma”; nessun “la prego”. Con me non funzionano.» La fulminò con uno sguardo alla “Se-un’occhiata-potesse-uccidere-tu-saresti-già-morta”, la stessa che usava con i suoi figli quando la facevano arrabbiare.

Marien scoppiò in lacrime. «Se io non faccio quest’intervista, verrò licenziata. E … E … E io non so che fare…!» Iniziò a singhiozzare a più non posso.

Hermione la guardò attentamente: non sembrava fingesse. Le faceva una certa pena, con le ciocche di un biondo slavato che spuntavano da tutte le parti, e quelle lentiggini accostate agli occhi azzurri le ricordavano molto Rose. Sospirò, pensando a quanto tempo quell’intervista le avrebbe fatto perdere, eppure decise di dare un’opportunità alla giovane reporter.

«E va bene. Facciamo quest’intervista. Ma veloce, che non ho tempo.» Concesse, sorridendo bonaria.

Marien, dal canto suo, ghignò senza farsi notare.  Da brava ex-Serpeverde, aveva ben imparato ciò che c’era da sapere sull’arte della recitazione realistica. Si asciugò in fretta le lacrime, e finse un sorriso di sollievo e gratitudine, mentre dalla borsa recuperava un blocco note e una penna Prendiappunti.

«Bene, signora Weasley, iniziamo pure subito.» cominciò Marien. «Mi dica, lei, appena finito il ciclo di studi a Hogwarts, ha iniziato a lavorare qui al Ministero come impiegata all’ufficio Babbani, divenendo, poi, addirittura il Caporeparto. Giusto?»

«Sì. Devo dire, all’inizio, mi avevano proposto di diventare direttamente Capoufficio, senza lavorare prima come semplice funzionaria di ultim’ordine: sa, tutto grazie al mio ruolo nella Seconda Guerra Magica. Invece ho voluto iniziare come tutti gli altri dal ruolo più basso, conquistandomi il diritto a lavorare nella burocrazia».

«Bene, bene. Quindi, come membro dell’amministrazione, lei deve mantenersi in buoni rapporti con gli altri Capiufficio?».

«Esatto, bisogna mettere da parte anche i peggiori pregiudizi per amor di pace.»

«In questa frase riesco a cogliere qualche riferimento agli anni di Hogwarts e, quindi, al suo rivale del tempo, Draco Malfoy.»

«Sì, ha inteso bene. Ma posso dire che i nostri rapporti sono notevolmente migliorati da allora, per fortuna.».

«Perché “per fortuna”?»

«Perché, in caso non fosse così, non faremmo altro che lanciarci maledizioni di tutti i tipi. Lui m’insulterebbe, ed io lo colpirei.» Hermione rise divertita al ricordo del pugno che aveva lanciato a Malfoy nel corso del terzo anno.

«Sarebbe abbastanza sconveniente, sì. Ma ci può dire in che modo i vostri rapporti sono migliorati?» Gli occhi della ragazza iniziavano a luccicare in modo alquanto inquietante, ma Hermione, presa dalla ricerca delle parole giuste per non sembrare ambigua, non se ne accorse.

«Beh, non si possono considerare propriamente amichevoli, ma perlomeno riusciamo a starci vicini senza darci fastidio a vicenda.»

«Mi sa che mi sono spiegata male: io intendevo chiederle quale fosse stata la causa di questo cambiamento, non il risultato.»

«Ah! Per vari congressi fuori dal Regno Unito, siamo stati costretti a rappresentare insieme il Ministero davanti ad altre confederazioni di maghi. E in questi casi, come può ben intuire, la collaborazione è essenziale, per evitare di screditare l’Inghilterra di fronte all’intera Europa. Inoltre, mia figlia mi ha confessato di avere qualche interesse per il figlio di Malfoy, ed io non vorrei distruggere le sue possibilità di conquistarlo. Però questo non lo scriva, mi raccomando.». La donna dai capelli ricci si rizzò sulla sedia, col terrore, decisamente fondato, di aver messo nei guai la primogenita.

«Oh, sì, sì, certo: non metterei mai in imbarazzo di proposito la piccola Rose.». Il ghigno di Marien si allargò a dismisura, mentre la penna continuava a scrivere fitto fitto . «Comunque, continuiamo il nostro discorso: mi stava raccontando di Malfoy e i congressi, soli soletti …»

Hermione non colse il doppio senso della frase, e continuò imperterrita.«Sì, ci è capitato, quindi, di cenare assieme. Cene di lavoro, naturalmente.»

«Naturalmente …! E che dice suo marito, Ron Weasley di questi congressi e del suo rapporto con Malfoy Senior?»

«Non dice niente.» Hermione tossì, visibilmente imbarazzata.

«Davvero?» si stupì la ragazza: sapeva della gelosia alquanto forte di Weasley nei confronti della moglie.

«Diciamo che non è propriamente al corrente di ciò… Per carità! Se sapesse tutto andrebbe a casa del mio collega e … bè, certo non per stringergli la mano.» Mentre rispondeva il suo colorito iniziava a variare dal giallo al rosso, e infine al violaceo. Scoppiò in una risatina isterica.

«Si sente bene, signora?» La giornalista aguzzò lo sguardo. Iniziava a pensare che ne sarebbe potuta uscire una storia coi fiocchi modificando un po’ le parole della donna a lei di fronte.

«Sì. Ovviamente.»

«Allora, tornando al discorso di prima …» Marien accennò un sorrisetto poco raccomandabile. «Mi racconti delle sue cene con Draco Malfoy. È mai successa qualcosa di interessante? Che so, uno sfioramento di mani? Un’occhiata sensuale? Un bacio?» e le fece una strizzatina d’occhio.

«Ma …  Ma queste sono illazioni senza fondamento! Come si permette!? Lo sapevo che non dovevo concederle nessuna intervista! Ed ora: fuori di qui!» gridò Hermione decisamente irritata da quelle parole che potevano compromettere tutto il suo matrimonio.

«Subito.» disse.

«Tanto ho già tutto quello che mi serve …» aggiunse sotto voce, mentre usciva.

«E non osi pubblicare nulla!» le urlò dietro la signora Granger-Waesley poco dopo, ma Marien Sorrel era già troppo lontana perché potesse sentirla, o, più probabilmente, non volle ascoltarla.

Hermione tornò a sedersi. Un brivido le corse lungo la schiena. Aveva un terribile, drammatico presentimento.

 

 

 

 

Angolo dell’autrice

La cosa che avete appena letto, o scorso, o appena degnato di un’occhiata, insomma lo scritto sovrastante questa nota è la prima parte di La doppia vita di Hermione Jean Granger-Weasley. La seconda parte del capitolo sarà l’articolo che l’adorabile giornalista pubblicherà sul giornale.

Se ne vedranno delle belle, ve l’assicuro. xD

Frattanto, mi rendereste la persona più felice del mondo con una dolcissima, nonché splendida recensione?*_*

Un bacio a tutti, e grazie per l’attenzione!^^

Weeping_Wisteria

  
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