Titolo: Goodbye
my lover, goodbye my friend.
Autore: Nayma
Pairing: H/D
Rating: pg15
Warning: slash
Genre:
song-fic, romantico, triste, spoiler HBP
Cap:
capitolo unico
Disclaimer: I
personaggi di “Harry Potter” non sono miei ma appartengono a J.K. Rowling e
alle varie case editrici che pubblicano i suoi romanzi.
La canzone citata, versi e
musica, appartiene a James Blunt e alla sua casa discografica.
La traduzione italiana di tale
canzone, invece, è stata fatta da me.
Questa fan-fic non ha alcun
fine di lucro.
Sommario:
Può un singolo evento, per quanto assurdo sia, porre fine all’amore tra due
persone?
Ambientato al 6° anno di
Hogwarts ed in contemporanea con gli eventi conclusivi del 6° libro.
Legenda:
corsivo=
Draco Pov
normale = Harry Pov
Note dell’autrice:
L’idea per questa shot mi è venuta ascoltando una canzone (“Goodbye my lover”
di James Blunt) che reputo essere tra le più belle in circolazione in questo
momento. Note soffuse, romanticismo ed un testo per certi versi crudele e commovente.
Un misto di sensazioni, ricordi nostalgici, rimpianto, rabbia e malinconia per
qualcosa che doveva essere desistinato a non finire mai. Qualcosa di unico ed indimenticabile.
GOODBYE
MY LOVER, GOODBYE MY FRIEND
“Did I disappoint you or let you down?
Should I be feeling guilty or let the judges frown?
'Cause I saw the end before we'd begun,
Yes I saw you were blinded and I knew I had won.
So I took what's mine by eternal right.
Took your soul out into the night.
It may be over but it won't stop there,
I am here for you if you'd only care.
You touched my heart you touched my soul.
You changed my life and all my goals.
And love is blind and that I knew when,
My heart was blinded by you.
I've kissed your lips and held your head.
Shared your dreams and shared your bed.
I know you well, I know your smell.
I've been addicted to you.”
“Ti ho deluso o abbandonato?
Dovrei sentirmi in colpa o
lasciare che
I giudici mi guardino male?
Perchè ho visto la fine prima
che iniziassimo
Si, ho visto che tu eri cieca
Ed io sapevo di aver vinto,
quindi
Ho preso quel che era mio per
diritto divino.
Ho preso la tua anima durante
la notte.
Potrebbe essere finita ma non
finirà lì,
Sono qui per te se solo te ne
importasse.
Hai toccato il mio cuore, hai
toccato la mia anima.
Hai cambiato la mia vita e
tutti i miei obiettivi.
E l'amore è cieco e l'ho saputo
quando
Il mio cuore è stato accecato
da te.
Ho baciato le tue labbra.
E stretto a me la tua testa.
Ho diviso con te i tuoi sogni e
il tuo letto.
Ti conosco bene, conosco il tuo
odore.
Sono diventato dipendente da
te.”
Me
ne sto andando Harry, non posso fare altrimenti ora. Non più dopo quanto è
accaduto.
Severus
accanto a me è furioso e nervosissimo. Mi tira con forza un lembo del mantello
mentre le sue dita si stringono convulsamente ad esso come per impedirmi di
scappare. Di tornare indietro. E probabilmente di finire ad Azkaban con mio
padre.
Mi
sono voltato un paio di volte mentre correvo verso i confini del parco di
Hogwarts, sai?
Non
so perché ma mi aspettavo, speravo, di vederti sopraggiungere.
Ed
in effetti così è stato. Solo che io sono rimasto nascosto nell’ombra della
notte, non ho avuto il coraggio di avvicinarmi, di alzare il viso e guardarti
negli occhi. Sapevo già cosa vi avrei visto. Incredulità, rabbia,
forse disprezzo.
E dolore.
Dolore
per te, dolore per me, dolore per la nostra storia così faticosamente sbocciata
e che io, da perfetto stronzo egoista, ho già mandato in frantumi.
Forse
è questo quello che mi avrebbe fatto più male Harry. Leggere il tuo rimpianto
per qualcosa di bello a cui tenevi e che io, proprio io, ho distrutto.
Posso
sopportare il tuo disprezzo, il tuo odio. Ma i tuoi occhi colmi di tristezza e
delusione mi uccidono dentro. Mi scavano nell’anima e si annidano lì. Rimangono
a marcire a pochi passi dal mio cuore, monito perpetuo del mio fallimento verso
di te. Verso di noi.
Odio sentirmi un
fallito, un impotente, un incapace. Non
è nel mio stile, non rientra nel modo in cui gli altri mi vedono: “Il sublime
Draco Malfoy, il Principe di Serpeverde”.
Beh,
ora come ora, mi sento come l’ultima delle merde.
Ho
rovinato l’unica cosa bella, pura e sincera in questa farsa in costume che è
sempre stata la mia vita.
Complimenti
Draco, gran bel lavoro, davvero.
Mio
padre, se mi vedesse, arriccerebbe le labbra nella solita smorfia di sdegno.
Suo figlio ha mostrato al mondo, una volta di più, che razza di coglione sia.
Certo,
Lucius si sarebbe dispiaciuto perché non sono riuscito a portare a termine il
lavoro richiestomi da Voldemort. Diciamo che della mia storia con Harry lui
ignora persino l’esistenza. Anzi, se lo sapesse, direbbe che per lo meno ho
rimediato ad uno dei miei errori. Dopodichè mi avrebbe lanciato una Cruciatus e
mi avrebbe lasciato a gridare nei sotterranei del Manor fino a quando mia
madre, avvisata dagli elfi domestici, non sarebbe venuta a fermarlo con una
scusa qualsiasi.
Mia
madre.
Già,
proprio lei.
E’
per lei che ho accettato quell’incarico dal Signore Oscuro. Non volevo che le accadesse
nulla.
Tu
non lo sai Harry ma mia madre ne ha già sopportate troppe.
Del
resto credi che sia facile avere come marito Lucius Malfoy?
Svegliarsi
nel cuore della notte sentendo le grida del tuo unico figlio che viene
torturato?
Sentire
la paura accompagnarti ogni momento sapendo che quel pazzo di tuo marito, seguendo
gli ordini di un folle, sarebbe disposto a sacrificare anche la vita di suo
figlio?
Sentire
la disperazione crescere ed essere dilaniata dal desiderio di andare via, di
sparire, e la certezza di non poterlo fare. Di essere costretta a rimanere e ad
assistere, giorno dopo giorno, alle cose più atroci.
Lei
è rimasta per me Harry.
Solo per me.
Sapeva di non potermi
portare via. Lucius
non ce lo avrebbe mai permesso. Saremmo morti nel giro di poco tempo.
Non
aveva nessuno a cui chiedere aiuto.
Perché
non si è unita a Silente dici?
Non
so. Forse perché nel profondo di se stessa provava ancora amore per quell’uomo
che da giovane l’aveva incantata con il suo fascino e le aveva promesso una
favola. Prima di scaraventarla in un film dell’orrore.
Forse,
passare dall’altra parte della barricata, avrebbe significato perderlo per
sempre. E negare a me la possibilità di avere un padre.
Forse
avrei dovuto dirle che di un padre come Lucius non sapevo cosa farmene.
Forse
avrebbe dovuto capirlo da sola.
Non
sei d’accordo vero Harry?
Tu
che i genitori non li hai mai avuti mi diresti che un padre resta comunque un
padre.
Beh
io, al contrario tuo, li ho avuti entrambi e ti dico che un individuo come lui non
è mai stato il padre che intendi tu.
Ti
sembra assurdo? Eppure non è difficile da capire.
Immagina
un uomo che, dal momento in cui sei nato, ha pensato di poter fare di te la sua
marionetta. Un uomo che non ti ha mai rivolto un sorriso, una carezza, un
incoraggiamento. Un uomo freddo ed a volte violento che ha sempre messo in luce
i tuoi difetti e mai i tuoi pregi. Un uomo che non ha esitato ad abbandonare la
sua famiglia per seguire un pazzo sanguinario.
Questo
era mio padre Harry.
Questo
era il “Grande Lucius”.
Tirapiedi
di un serpente.
Eppure
io ero così insicuro ed affamato d’affetto che non avrei esitato a fare
qualunque cosa per compiacerlo. Per ottenere finalmente la sua stima, il suo
rispetto, il suo amore. Ecco perché per anni ti ho trattato con tutto l’odio di
cui ero capace, castrando i miei sentimenti e mettendo a tacere il cuore.
Confermo
la tua ipotesi allora? Non so, non credo. Ti ho già detto che ciò ho fatto, o
meglio ciò che avrei dovuto fare, lo avrei fatto solo per mia madre, non per
lui. Capisci?
Non
sto cercando di impietosirti o giustificarmi. Cerco solo di dirti come stavano le
cose per il sottoscritto. Forse, adesso, il mio gesto in cima a quella torre ti
sembrerà un po’ meno assurdo. O forse no.
Oramai,
comunque, quello che è fatto è fatto.
Ho
preso la mia decisione e ne pago le conseguenze.
Del
resto “scegliere è rinunciare”, ricordi? Fosti proprio tu a dirmelo mio
piccolo, saggio, Grifondoro.
Tuttavia
credimi se ti giuro che MAI avrei voluto rinunciare a te ed a ciò che avevamo. MAI.
Allo
stesso modo, però, so che non avrei MAI permesso che mia madre venisse uccisa a
causa mia.
Sono
stato lacerato per tutta l’estate precedente questo 6° anno. Combattutto tra l’amore
che sentivo di provare per te e quello per mia madre.
Non
è stato facile, credimi. Sapevo che, in un caso o nell’altro, io sarei comunque
morto. Morto dentro, Harry.
Voglio
essere sincero fino in fondo amore. Sapevo che per noi, dopo la mia scelta, non
ci sarebbe più stato alcun futuro. Avevo già visto,
dall’inizio, la fine della nostra storia.
Ti ho ingannato
allora? Niente
affatto Harry.
I
pochi mesi trascorsi con te sono stati il più bel dono che la vita mi abbia
fatto. E per questo il mio rimpianto, così come la colpa, mi graveranno per
sempre sull’anima. Un’anima che del resto, ti ripeto, è già morta. E’ morta nel
momento in cui ho accettato di salire in cima a quella dannata torre, nel
momento in cui ho permesso a quelle bestie di penetrare nel castello.
Solo
le parole di Silente mi hanno impedito di macchiarmi di un crimine ancor
peggiore. Vorrei che lo avessi sentito Harry. Vorrei che avessi udito la sua
voce mentre mi diceva cose che mio padre, il mio vero padre, non si è mai
sognato di dirmi in 17 anni. E vorrei anche che tu fossi stato lì per vedere i
suoi occhi. Ed i miei. Che fossi stato lì mentre il mio braccio tremante si
abbassava di fronte alla consapevolezza dell’orrore che stavo per compiere.
Ero spaventato Harry.
Anzi ero fottuto. Dalla paura,
dalla vergogna, dall’indecisione. Salvando Silente condannavo me stesso. E mia
madre.
Poi,
Severus mi ha “cavato d’impaccio”, per così dire. Ha fatto il “lavoro sporco”
una volta di più. Anche lui per fedeltà verso mia madre e il Patto Infrangibile
stretto con lei.
So
che ai tuoi occhi Piton non potrà mai riabilitarsi e dunque non ti parlerò di
lui e dell’uomo tormentato che è sebbene nessuno lo sospetti. Avrai modo di
rincontrarlo in futuro amore e sarai tu, allora, a decidere se ascoltarlo o
meno.
Da
parte mia Harry posso solo chiederti perdono.
Forse
adesso non mi crederai, penserai che sono soltanto un mucchio di menzogne dette
per abbindolarti, per legarti di nuovo a me.
Ti
sbagli Grifone. Non ho un tale potere su di te.
Nel
momento in cui ho capito di amarti sei stato tu a stregarmi. Sei tu che mi hai
toccato dentro, corpo e anima, come nessuno era mai riuscito a fare. Ho
condiviso me stesso con te Harry. Ho diviso tutto ciò che ritenevi importante:
sogni, passioni, sesso, amore.
Mi
hai rapito Harry. Mi hai portato in un luogo così bello che non avrei mai
voluto andare via. Avrei voluto abitare in te e nella persona speciale che sei
per sempre. Sei una stella, amore. Sei accecante, irresistibile, in ogni tuo
atomo. L’ho capito nel attimo stesso in cui mi sono sentito attrarre da te e mi
sono lasciato cadere.
E
tu mi hai accolto. Mi hai aperto le tue braccia ed il tuo cuore. Mi hai fatto
tuo. Come quella notte in cima alla torre di astronomia quando, per la prima
volta, ho penetrato la tua anima. Mi sono spinto in te, mi sono fatto spazio
dentro di te ed il tuo calore perché io VOLEVO essere parte di te. Avrei voluto
poter fondere le mie ossa e la mia carne con le tue per essere certo di non
perderti mai.
Sei
tu che hai cambiato il mio modo di vedere le cose.
Sei
tu che mi hai mostrato come l’odio e la guerra non sono l’unica soluzione
possibile. Che la nobiltà vera non è quella di sangue e che le persone si distinguono tra loro per cose
assai diverse dalla razza o dal sesso.
E’
un mondo diverso quello che mi hai fatto vedere, tesoro. Un mondo migliore. Un
mondo in cui mi sarebbe dannatamente piaciuto vivere.
E
così mi sono illuso di poter rimandare la mia scelta all’infinito. Di vivere la
nostra storia sospesi in un limbo.
E
invece il tempo della scelta infine è arrivato.
Ed
io ho scelto.
Perdonami
amore, perdonami.
Il
rimpianto di ciò che ho perso, di ciò che, dal tuo punto di vista, ho buttato
via non mi darà mai pace. Lo so.
Avrò
sempre nostalgia di te Harry, delle tue labbra di ciliegia, dei tuoi occhi di
smeraldo dalle lunghe ciglia scure, del tuo corpo profumato e della tua testa
appoggiata sul mio petto.
Di
ogni abbraccio Harry, di ogni sorriso e di ogni bacio.
Di
ogni notte trascorsa nel tuo letto.
Di
ogni tuo fiato, di ogni tua parola.
Di
ogni singolo, dannato, e troppo breve istante.
Sei
stato il mio amante, il mio amore. Ma sei stato anche il mio migliore amico.
Scusami se non ho saputo essere sincero con te fino in fondo e rivelarti il mio
segreto. Forse avresti trovato quella soluzione che io non sono riuscito a
vedere. Ma avevo paura. Paura di cosa avrebbe fatto Voldemort
alla mia famiglia. Paura
di perdere anche quegli ultimi momenti che mi restavano con te.
Ti
ho deluso tesoro, lo so.
Ed
ho deluso anche me stesso. Una volta di più.
Ed
ora, vigliaccamente, me ne vado e ti abbandono un'altra volta.
La
seconda.
“Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.”
“Addio amore mio.
Addio amica mia.
Sei stata l'unica.
L'unica per me.”
Ti
chiedo solo una cosa: se non riesci a perdonarmi Harry, allora, te ne prego,
odiami. Strappati dal cuore il mio ricordo e cerca di ricominciare.
Innamorati
di qualcuno che sappia renderti felice così come tu rendevi felice me.
Ti amerò sempre.
Sei
stato l’unico per me. E non ne cercherò altri.
Mai.
I am a dreamer but when I wake,
You can't break my spirit, it's my dreams you take.
And as you move on, remember me,
Remember us and all we used to be.
I've seen you cry, I've seen you smile.
I've watched you sleeping for a while.
I'd be the father of your child.
I'd spend a lifetime with you.
I know your fears and you know mine.
We've had our doubts but now we're fine,
And I love you, I swear that's true.
I cannot live without you.
Sono un sognatore ma quando mi
sveglio
Non puoi spezzare il mio
spirito,
Sono i miei sogni che prendi
con te.
E visto che stai andando via,
ricordati di me,
Ricordati di noi e di quello
che eravamo.
Ti ho vista piangere, ti ho
vista sorridere.
Ti ho guardata per un pò mentre
dormivi.
Sarei stato il padre dei tuoi
figli.
Avrei passato il resto della mia
vita con te.
Conosco le tue paure e tu
conosci le mie.
Abbiamo avuto i nostri dubbi ma
adesso stiamo bene,
E ti amo, giuro che è vero.
Non posso vivere senza di te.
Silente è morto ed io sono
ancora stordito da tutto quello che è accaduto in queste ultime ore di una
notte troppo buia.
Mi sento svuotato, frastornato,
confuso, arrabbiato.
Ho gli occhi vuoti, senza luce,
senza gioia.
Dov’è finito quel brillio
impertinente? Quello sguardo di sfida che ho sempre cercato di conservare?
Non so e sinceramente non mi
importa.
Hermione e Ron continuano a
ronzarmi intorno preoccupati. Mi
infastidiscono. Non li sopporto. Vorrei avere un cazzo di fottutissimo minuto
di privacy. Sto male, lo capite?? E voglio che vi
togliate tutti dai piedi e mi lasciate respirare.
Mi sento soffocare. Ho bisogno
d’aria e di solitudine.
Cerco di far ordine tra i miei
pensieri ma è come cercare di metter pace tra i tifosi di due squadre
avversarie. Appena faccio tacere una voce subito ce n’è un’altra che inizia a
strillare.
E la cosa che mi fa più rabbia
e che tutto questo è colpa tua.
Cazzo!
Ti odio.
E ti amo.
Cazzo.
Nonostante io mi senta uno
schifo non riesco a non pensare a te, a domandarmi dove sei in questo momento,
che diamine stai facendo e con chi.
Sarai con Piton immagino. Quel bastardo traditore.
Lo disprezzo e non lo perdonerò
mai.
I suoi sporchi giochi mi sono
già costati la mia famiglia e stanotte ha tradito anche l’uomo che gli aveva
offerto una speranza di riscatto.
Ha sputato impunemente nel
piatto in cui fin’ora aveva mangiato, ha colpito la mano che lo aveva aiutato.
Viscido, schifoso, serpente.
Mi ha tolto anche Silente.
Ora sono davvero solo.
Nessuna figura che possa
fungere da punto di riferimento.
Del resto, forse, siamo tutti
innegabilmente soli. In effetti è da soli che si nasce. Eppure, a volte, capita
che il caso unisca il tuo destino a quello di qualcun altro.
La vita fra strani giri e
comprenderli è impossibile.
Ogni giorno incontri tanta
gente, la tua strada si intreccia a quella di altri.
Ma solo una, tra tutte quelle,
sembra essere “destinata” a te. Sembra essere destinata a lasciare un solco più
profondo lungo il tuo cammino.
Curioso vero? Mi sembra di
parlare come la Cooman.
Io che non ho mai creduto a
queste sciocchezze, che ho sempre pensato che il futuro viene costruito giorno
per giorno perché altrimenti sarebbe troppo facile, devo cominciare a
considerare l’ipotesi che forse tu sei stato messo sulla mia strada per un
motivo ben preciso, anche se ancora non lo conosco.
Ho bisogno di pensarla così
perché, vedi, ho bisogno di dare un senso a tutto il dolore che sto provando.
Non posso viverla come un “semplice” incidente o una tragica
coincidenza.
Non ce la faccio così.
Ho bisogno, al contrario, di
lambiccarmi il cervello alla ricerca di un fottuto perché.
Prima, ad esempio, sono
riuscito ad appisolarmi per qualche minuto e sai cosa è successo?
Ti ho sognato.
C’eri tu e c’ero io in una
grande stanza vuota. Le pareti erano fatte di nebbia, immateriali e senza
consistenza. Anche nella stanza c’era della nebbia ed io non riuscivo a vederti
ma sapevo che eri lì. Sentivo la tua voce, sentivo che mi chiamavi ma non
riuscivo a capire bene le tue parole. La nebbia faceva da muro d’ovatta. E poi, ad un tratto, non ho
sentito più nulla. Mi sono guardato intorno spaventato e la stanza si è trasformata
in un oscuro sotterraneo. Sono entrate delle persone ed hanno cominciato ad
urlare e lanciare maledizioni mentre dalle pareti colava sangue. Io ero
terrorizzato, volevo andarmene ma non volevo farlo senza di te. Poi,
all’improvviso, mi sono reso conto che anche tu eri una di quelle persone che
urlavano. Ho avuto paura e mi sono nascosto in un angolo con la testa tra le
ginocchia e le mani sulle orecchie.
Pochi minuti dopo Hermione mi
ha svegliato dicendomi che non facevo altro che lamentarmi e se per caso
volessi un po’ di valeriana.
L’ho guardata come si guarda un
marziano e sono andato via senza rispondere.
Credo che questo sogno volesse
dirmi qualcosa. Forse che c’è sempre stata una parte di te che non ho mai
conosciuto. Una parte oscura come un sotterraneo che hai sempre evitato di
mostrarmi o che forse io stesso mi sono sempre sforzato di non vedere.
Ho messo la testa sotto la
sabbia ed ho finto che tutto andasse bene. Ne avevo fin troppe di
preoccupazioni.
Eppure, anche ora, se ci
ripenso, so che c’è sempre stata una vocina nella mia testa che mi diceva di
stare attento. Che quest’idillio non era poi così perfetto. Che qualcuno stava
cercando di dirmi qualcosa. E che questo qualcosa forse non mi sarebbe
piaciuto.
Avrei dovuto prestare maggiore
attenzione Draco.
In effetti sono stato un
ingenuo, ed anche un po’ egoista, a pensare che avresti potuto cancellare il tuo passato, la tua famiglia e la tua vita
precedente con un colpo di spugna.
Forse sono stato un egoista
anche solo a pensare che avresti dovuto cancellare qualcosa. In fondo ciò che
sei dipende anche da loro.
L’uomo che ho amato con tutto
me stesso e che amo disperatamente tutt’ora è fatto così: un affascinante mix
di bianco e di nero.
E poi non si dice forse che gli
occhi siano lo specchio dell’anima? Beh, i tuoi hanno il colore di mille
sfumature di grigio.
Sei deliziosamente complesso,
amore mio.
Anche l’altra notte, sulla
torre, ho assistito alla feroce lotta che era iniziata nella tua mente. O
meglio: la feroce lotta che era intrapresa tra la tua mente ed il tuo cuore.
Ti ho visto puntare la
bacchetta contro Silente come se pensassi “ora o mai più”. Ed, allo stesso
modo, ti ho visto abbassarla tremante dopo che lui ti ha parlato. Era buio
Draco ma potrei giurare di aver visto i tuoi occhi inumidirsi e non solo per il
vento.
Deve essere stato terribile
portarsi dentro un peso del genere. Qualunque cosa ti abbia spinto ad agire in
quel modo deve essere stata davvero importante per te.
Sia chiaro, io non ti
giustifico.
Ok, magari sarò solo un fottuto
Grifondoro con un fottutissimo senso dell’onore e della lealtà ma, anche se
posso provare a comprendere le tue azioni, non posso, riesco, a giustificarle.
Forse perché, anche se non
faccio altro che girarci intorno, il problema è uno solo: mi sento tradito.
Tradito dall’unica persona che avevo supplicato di non tradirmi mai.
Ti ricordi quella conversazione
che avemmo in camera mia dopo la prima partita di Quidditch dell’anno?
Tu mi chiedesti che cosa mi
sarebbe piaciuto fare una volta terminata la scuola. Io ti risposi che pensavo
al corso per Auror. Tu ti mettesti a ridere dicendo che l’avevo detto con la
convinzione con cui in classe rispondevo alle domande di Piton.
Era vero tesoro! In quel
momento non volevo assolutamente diventare Auror. Mi sarebbe piaciuto giocare
nei Cannons!
Mi vedevo a mio agio sopra la
mia firebolt mentre sfrecciavo libero nel cielo. Una sfida con me stesso e con
le mie capacità. E se avessi sbagliato, beh non sarebbe di certo morto nessuno.
Poi fui io a chiederti cosa
desideravi per il tuo futuro e la tua risposta mi spiazzò.
“Una famiglia.” rispondesti.
“Una vera famiglia.”
Rimasi stupito. E colpito al
tempo stesso.
Vedendo la mia sorpresa mi hai
fissato intensamente ed hai aggiunto: “E vorrei anche che tu ne facessi parte.”
Boom!Un bolide in pieno viso
sarebbe stato uno shock minore!
Ti ho sorriso, lusingato, anche
se ancora abbastanza incredulo. E allora, giocando, ti ho detto: “Beh, se tu
accettassi di dividere con me tutte le tue notti potrei anche pensare alla
possibilità di allevare un piccolo Draco…”
Il mio voleva essere uno
scherzo, un gioco, una battuta fatta per stuzzicarti un po’ ma questa volta sei
tu che mi hai guardato stupito e, per tutta risposta, hai iniziato a baciarmi
in un modo che tutt’ora mi imbarazza ricordare.
Diciamo solo che quella notte
ho avuto davvero “paura” che un piccolo Draco sarebbe potuto arrivare prima del
previsto!
Ed ora, invece, so che quelle
resteranno solo parole racchiuse in un ricordo che porterò sempre dentro.
Dove sei Draco?
Tornerai mai?
Ed io? Sarò capace di riaccoglierti? Di darti nuovamente fiducia?
Oppure tufferò nuovamente la
testa sotto la sabbia e farò finta che vada tutto bene?
Una volta Silente mi ha detto:
“ Harry…è meglio accendere una piccola fiamma che maledire l’oscurità…”
Lì per lì non ho capito il
significato di quelle parole e le ho considerate un’altra delle sue stranezze. Adesso,
invece, mi rendo conto di cosa volessero realmente significare.
L’unica fiamma che ora potrei
accendere è quella della speranza. Devo lasciare una speranza alla nostra
storia. Devo concedere un’altra chance a me stesso ed a te. Altrimenti so che
finirei per crogiolarmi nel rimpianto per sempre.
C’è un pensiero però che mi
blocca. Cosa farai tu? Cosa farai delle nostra storia e di quello che avevamo?
Sei andato via Draco, sei
fuggito dopo aver fatto quello che non mi sarei mai aspettato. Una cosa che ha
incrinato la mia fiducia in te e nel nostro rapporto.
Ma io sono sempre qui.
Quando tornerai, se tornerai,
io ci sarò.
Non so dirti cosa accadrà e se
le cose torneranno mai a posto tra noi ma so anche che non voglio arrendermi
alle tenebre.
Ho acceso la mia piccola luce
Draco, spero che tu riesca a vederla e tornare indietro. Da me.
Mi manca forse tutto di te, di
noi.
Eppure so che, se avessimo la
possibilità di ricominciare, non farei “lo struzzo” questa volta. Ti prenderei
di petto e ti farei sputare la verità anche a costo di picchiarti. E dopo ti aiuterei a venirne fuori. La affronteremmo
insieme. Tu ed io.
Non posso e non voglio
rinunciare a te.
Nonostante tutto e tutti.
Ho diviso la mia anima con te,
i miei sogni e le mie paure e tu, fuggendo, te ne sei portato via una parte.
Sono incompleto senza di te.
Non posso vivere così, uomo a
metà.
Ti ho osservato amore. Forse non così attentamente come avrei dovuto ma
l’ho fatto. Potrei tracciare ad occhi chiusi il tuo
profilo così come ricordo le cose che mi hai detto. Tutte le cose, dalla più
importanti alle più banali.
Sono innamorato Draco.
Non ce la faccio senza di te.
Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.
Addio amore mio.
Addio amica mia.
Sei stata l'unica.
L'unica per me.
Non chiedermi e non aspettarti un addio
dunque.
Non te lo concederò.
Sei stato l’unico per me e
voglio che continui ad esserlo.
Ed è per questo che continuerò
a sperare.
And I still hold your hand in mine.
In mine when I'm asleep.
And I will bear my soul in time,
When I'm kneeling at your feet.
Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.
I'm so hollow, baby, I'm so hollow.
I'm so, I'm so, I'm so hollow...
Ed ancora stringo la tua mano
nella mia.
Nella mia, quando sono
addormentato.
E sopporterò la mia anima nel
tempo,
Mentre mi inginocchierò ai tuoi
piedi.
Addio amore mio.
Addio amica mia.
Sei stata l'unica.
L'unica per me.
Sono così vuoto, tesoro, così
vuoto.
Sono così, così, così vuoto...
Severus
si è appena addormentato dopo aver bevuto una strana pozione dal colore
bluastro. Un tranquillante credo. Io, invece, sono ancora sveglio a fissare le
fiamme danzanti nel camino della sua casa.
Cristo
Harry, mi manchi.
E’
strano come, una volta che ci si è abituati a dormire con qualcuno, la prima
notte che si trascorre da soli risulti sempre difficile.
Ti
manca tutto.
Il
calore dell’altro accanto a te, i suoi capelli sparsi sul cuscino vicino ai
tuoi. Persino la pendenza del materasso. Tutto. Ed avverti un vuoto fastidioso.
Un senso di incertezza. Di abbandono.
E’
quello che sento ora.
E’
quello che sentirò nelle lunghe notti insonni che verranno.
L’unico
sollievo che mi concedo è chiudere gli occhi per qualche istante ed immaginare
il tepore della tua mano stretta nella mia come quando, ad Hogwarts, dormivamo
abbracciati mentre tu ti stringevi il mio braccio al petto e ti raggomitolavi
vicino al mio collo.
Immagino
di chiederti perdono inginocchiandomi. E forse anche supplicando.
Poi
riapro gli occhi e tutto diventa nero, risucchiato nel buco che mi si è spalancato
stanotte nell’anima e che non so come richiudere.
Solo
tu potresti riuscirci ma ora non ci sei.
Ed
io mi sento così vuoto.
Così
vuoto Harry.
Stanotte dormirò abbracciato al
tuo cuscino. Non sarà come averti vicino ma è sempre meglio di nulla. Spero
comunque che non sarà sempre lui, in futuro, a farmi compagnia.
Torna qui Draco.
Torna da me.
Io ci sarò.
Perché senza di te io sono
vuoto. Perché senza di te questo mondo che io vedevo così bello non ha più
colore. Non ha più attrattiva.
Come la mia vita del resto.
Torna, quindi, e scegliamo
insieme i colori del nostro nuovo inizio.
Qualunque esso sarà.
Ti amo tesoro e ti amerò
sempre.
Ricordalo.
Ovunque tu sia.
The End.
Dedicata a tutti coloro che si
sono trovati a “scegliere e rinunciare” ed a Thesan che, come me, spera sempre
negli happy-end.