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Autore: Kurtofsky    27/05/2011    3 recensioni
Quando Dave notò gli occhi chiari di Kurt guardare nella sua direzione, si affrettò a distogliere lo sguardo e tornare a dedicare l'attenzione alla sua compagna che, senza volerlo, si era ritrovata a fissare e inveire contro Brittany e la ragazza che stava ballando assieme a lei.
[What if? (E se...) sulla puntata 2x20 - Kurtofsky con accenni Brittana]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Brittany Pierce, Dave Karofsky, Kurt Hummel, Santana Lopez
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Save the Last Dance
Titolo del Capitolo: King & Queen
Fandom: Glee
Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel, Santana Lopez, Blaine Anderson
Genere: Introspettivo, Romantico, Malinconico
Rating: Verde
Avvertimenti: What if? (E se…), Het, Slash
Conteggio Parole: 1133 (FiumiDiParole)
Note: 1. Questo capitolo è stato scritto in parte da Dave e in parte da Kurt. Il centric di Dave, ovviamente, è a cura di David mentre quello di Kurt di Kurt *muoreggiano*
2. Questo capitolo ricalca l'incoronazione della puntata senza troppe modifiche, è stata semplicemente aggiunta una scena<3
3. Ai pirati<3

{ Save the Last Dance ~
- 3. King & Queen -



Quando il preside Figgins batté un dito sul microfono, richiamando subito dopo gli studenti a prestargli attenzione, David e Santana si scambiarono uno sguardo complice.

Il momento tanto atteso della serata era finalmente giunto!

- I candidati a re e reginetta dovrebbero cortesemente salire sul palco.
I voti sono stati conteggiati! - annunciò l'uomo, tenendo tra le mani la busta con i risultati delle votazioni.
Santana si era già diretta, insieme alle altre candidate, sotto le luci che illuminavano il palco.

- E' il momento che voi tutti stavate aspettando, il momento di annunciare il re e la reginetta del ballo studentesco. - proseguì ancora il preside.

Nella palestra regnava il silenzio.
Gli unici rumori udibili, oltre alla voce di Figgins, erano i passi dei candidati al titolo di re che si apprestavano a prendere la loro posizione.
L'intera sala aveva focalizzato l'attenzione sul palco e gli occhi dei presenti scorrevano sui loro compagni...

Dave incrociò lo sguardo di Santana, sorridente e beffardo.
Sembrava quasi dirgli "D. abbiamo vinto!".

E quella era l'unica frase che Karofsky avrebbe voluto sentire per quella sera.

Ottenendo la vittoria nessuno avrebbe mai potuto smascherare il suo segreto!
Santana sarebbe stata felice e, forse, non l'avrebbe più ricattato; inoltre tutti gli altri studenti si sarebbero bevuti la commedia che la Lopez aveva messo su sulla loro relazione.
David Karofsky non avrebbe più avuto modo di temere che qualcuno scoprisse la sua omosessualità.

- Rullo di tamburi, per favore! - i pensieri di Dave furono interrotti dalla voce del preside che, nuovamente, regnava sovrana nel silenzio.

Karofsky deglutì e aspettò il verdetto...
Vi erano così tanti ragazzi più popolari di lui a concorrere per quel titolo e quasi nessuno degli studenti guardava verso di lui.
Avrebbe davvero vinto?

- Il re del ballo di quest'anno è... - Figgins lasciò la frase in sospeso, creando suspance tra tutti i presenti.

Dave fissò nuovamente Santana.
Aveva ancora quell'espressione soddisfatta sul viso e Dave, fiducioso, cercò di abbozzare un sorriso.

"Dillo, dillo, dillo!" pensò tra sé e sé il difensore della squadra di football.

Il preside osservo il foglio che aveva estratto dalla busta e sorrise.

- David Karofsky! - annunciò subito dopo l'uomo di mezza età, alzando entrambe le braccia in aria.

Dave, sentendo pronunciare il suo nome, tirò un sospiro di sollievo e lasciò che un sorriso gli distendesse il viso.
I suoi occhi nocciola cercarono involontariamente tra la folla degli studenti Kurt Hummel.
Un secondo.
Durò un solo secondo.
Gli occhi chiari del soprano del Glee Club incrociarono i suoi che, sentendo il fragore degli applausi riempire la stanza, si mossero in un'altra direzione, sul palco.

Santana si girò verso David e, presa dall'euforia del momento, gli mandò un bacio e gli sorrise applaudendo a sua volta.

Karofsky, vedendola in quel modo, capì che aveva sentito bene.
Era lui il re del ballo!

Si avvicinò al preside e lasciò che la corona, forse troppo grande per la sua testa, gli scivolasse appena, reggendosi sulle orecchie.

Trovò anche il modo di giocare con Figgins che, facendo finta di ritirare indietro lo scettro della vittoria, gli fece sfuggire una risata genuina.

Perfetto.
Tutto era perfetto!

Dave alzò lo scettro in aria, esultando per il suo risultato e godendosi quel piccolo momento di gloria.


Kurt aveva trattenuto in sé un sorriso nel sentire il preside della scuola pronunciare il nome del Re del Ballo.
Per quanto volesse bene a Finn e a Quinn… lui aveva votato per Dave e Santana.
Non si sarebbe mai stancato di ripetersi che quella era solo una finta coppia, due persone che usavano la reciproca forza per nascondere le loro debolezze… ma erano ormai diventati suoi amici.
Era strano considerare David in quel modo, dopo tutto quello che era successo, ma in quegli ultimi giorni era diventato davvero simile ad un amico. Aveva iniziato a capirlo e a vedere in lui delle sfumature che gli erano sempre sfuggite.
Poteva essere stato così stupido da non rendersi conto che Dave stava male?
Che stava soffrendo per tutto quello?
Già, lo era stato. Si era comportato da vero idiota, pensando solo a se stesso e non ai sentimenti del più grande. In ogni momento Kurt cercava di fare ammenda e di capire all’altro che gli era vicino.
Aveva perdonato David per davvero e quel voto per lui era come una dimostrazione di quella neonata amicizia che lo stava legando al giocatore di football.
Si rilassò nell’osservare il sorriso di Dave e come teneva stretto lo scettro del Re.
“ Se lo meritava?”, domandò piano Blaine.
“ Certo.”, rispose deciso Kurt, stupito dalla domanda del suo ragazzo.
“ Spesso sento di dover dare ragione a tuo padre quando dice di non riuscire ancora a fidarsi…”
“ Sospetti troppo Blaine. David e Santana mi sono rimasti vicini per tutto il tempo e grazie a loro questo ballo è stato perfetto.”, era un’esagerazione, lui aveva passato più tempo a pensare a quell’assurda gelosia che ad altro. “ Nessuno ci ha infastiditi, no?”, sorrise fiducioso, ricevendo in cambio dal suo ragazzo un mezzo sorriso.
“ Sì, forse hai ragione.”


Appena gli applausi si calmarono il preside riprese la parola.

- E adesso...
La reginetta del ballo studentesco del McKinley High. - annunciò aprendo la busta e sfilando il biglietto al suo interno, contenente il nome della vincitrice.

Tutte le ragazze sul palco stava fremendo.

- Con uno schiacciante numero di voti, anche se non si era candidata, è... - la voce di Figgins si interruppe e cambiò bruscamente tono.

Santana, con lo sguardo fisso su Brittany, aspettava solo di udire il suo nome.
Avrebbe finalmente schiacciato quella stronza di Quinn Fabray, una volta per tutte!
Avrebbe vinto quella dannata corona e avrebbe potuto avere la donna che amava al suo fianco.

Il diavolo in rosso si lecco le labbra, quasi pregustando il sapore della vittoria ma quanto accadde successivamente sul palco della palestra del McKinley, la spiazzò.

Il preside dalla pelle olivastra fisso gli studenti, prolungando ancora quel silenzio.

- Kurt Hummel. - pronunciò poi in modo atono, esterrefatto anche lui da quanto era accaduto.

David, udendo quel nome, spalancò gli occhi.
Era uno scherzo?

Stava sognando forse?

Si, sicuramente.

Eppure i visi attorno a lui parlavano chiaro.

Kurt Hummel era stato eletto come reginetta del ballo scolastico.

Dave fissò il ragazzo dalla pelle di porcellana.
Piano piano tutti gli altri studenti fecero la medesima cosa...

Sguardi fissi sulla neo-eletta reginetta e silenzio di tomba, interrotto solo da pochi battiti di mani e qualche fischio derisorio.


Fissò il palco senza vederlo realmente.
Sentiva l’aria mancargli e i pungenti sguardi d’odio su di sé.
Aveva sentito il suo nome. Era stato eletto… Reginetta del Ballo.
Impossibile, si disse. Ma aveva sentito benissimo e tutti quegli occhi su di sé confermavano quell’assurda situazione.
Socchiuse le labbra, prendendo un lieve respiro come a voler parlare… ma che poteva dire?
Le lacrime iniziarono a pizzicargli gli angoli degli occhi e gli sguardi d’odio che i presenti al ballo gli stavano rivolgendo iniziarono ad essere dolorosi.
Non riuscì a parlare e, prima di scoppiare a piangere lì davanti a tutti – non poteva dare loro quella soddisfazione -, iniziò a correre verso l’uscita della palestra, ignorando la voce del suo ragazzo che lo implorava di fermarsi.
   
 
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