28/05/2011
8 recensioni
Un appuntamento a quattro!
Note: L’ispirazione è nata da una puntata che ho appena visto di “Tutto in famiglia”, una sit-com americana prodotta nel 2001, quindi molti dialoghi saranno pressappoco simili, se non uguali, con ovviamente vari cambiamenti apportati dalla sottoscritta. =)
***
- Quale metto? – Chiese la ragazza alla mamma. Renesmee era euforica: l’indomani sera, avrebbe avuto il suo primo appuntamento col ragazzo dei suoi sogni.
- Mm.. metti quello, così mostri quelle belle guanciotte bambina mia! _ Le consigliò Bella, sorridendole materna.
- Frena, frena! Io non voglio che metta in mostra né le guance, né nessun’altra cosa tondeggiante! E poi, come mai tutti questi preparativi?- Edward calò per un attimo il giornale, fulminando con lo sguardo le sue due donne. Era gelosissimo della sua bambina e di sua moglie.
- Come? Amore, ma non ricordi che Renesmee domani ha un appuntamento con Jake? – Cercò di rabbonirlo Bella con una carezza. Sapeva che il marito era geloso marcio di loro due, ma era comunque giusto che sua figlia avesse un ricordo piacevole del suo primo appuntamento!
Edward si stava lasciando trascinare dalle coccole della consorte, quando poi un “allora metto la gonna” sussurrato da Nessie, lo fece alzare di scatto la testa. Ora era più vigile che mai. Strinse gli occhi fino a ridurli in due fessure:
- Jake? Ma chi, il ragazzo col pistolino? – Chiese con aria da finto innocente, beccandosi un’occhiataccia dalla moglie.
- No, non è una cosa saggia. – Decretò in fine.
- Che significa?! – Chiese Renesmee sull’orlo di una crisi. Era una settimana che aspettava quel maledetto giorno, ed ora lui se ne veniva con un “non è una cosa saggia” ?!
- Edward, tu avevi dato il tuo ok! – Gli ricordò Bella.
-No, non è vero, e se l’ho dato era per farti contenta!- Contestò lui.
- Edward! – Lo richiamò lei, - Io ho già dato il mio assenso, e ti dirò, Jacob mi piace molto! E’ davvero un ragazzo a modo! – Si ostinò Isabella.
- E allora escici tu, piccioncina! – Scherzò il marito con uno sguardo alla “tuprovaanchesoloapensarcietispezzolegambe”
-Non puoi impedirmi di vederlo, andiamo a scuola insieme! – S’intromise la diretta interessata.
- Metti che ci trasferiamo a Winnipeg - Rispose calmo e serafico il padre.
Renesmee stava per scoppiare, e Bella, avendolo capito, le consigliò di andare sopra, tranquillizzandola dicendole che ci avrebbe pensato lei. Conscia dell’effetto e dell’ascendente che la sua mammina adorata aveva su suo padre, Nessie se ne andò di sopra a chiudersi in camera sua.
- Allora? – Bella incrociò le braccia sotto al seno, guardando in cagnesco Edward, che a sua volta era seduto comodamente sulla poltrona color corallo del soggiorno.
- Conosci le regole, solo eunuchi fino ad almeno 35 anni. – Edward non aveva intenzione di discutere sull’argomento.
- Se tu non avessi queste stupide ed assurde regole fissate in testa, i ragazzi non farebbero le cose di nascosto! – Sbottò Bella alzando gli occhi al celo.
- Sono un tipo all’antica, non ci posso fare niente. Voglio che quel ragazzo abbia terrore anche solo pensando al sottoscritto, voglio che quando sia da solo con mia figlia gli venga in mente la mia faccia e quello che gli farò se oltrepassa la linea! – Il viso di Edward era contorto in una smorfia perfida e cattiva. Ma infondo, cavoli, si parlava di sua figlia!
- Ma quale linea?! – Domandò Bella esasperata dalla sua testardaggine.
- Della lampo dei pantaloni.- Concluse Edward.
Bella si schiaffò una mano sulla fronte. Niente avrebbe mai smosso suo marito. Ma non aveva di certo intenzione di arrendersi.
- Edward – Cercò si farlo ragionare, - prima o poi sarebbe dovuto succedere, lo sapevi anche tu! non puoi evitare l’inevitabile! Parola che tu vorresti cancellare dal vocabolario! –
- E’ la parola “incinta” che non vorrei sul vocabolario! -
- Oh, insomma! Renesmee e Jacob non hanno intenzione di fare sesso! – Adesso era Bella ad essere sull’orlo di una crisi, solo che a lei sarebbe stato il caso di un esaurimento nervoso.
- Beh, magari lei no, ma lui adesso sarà chiuso nel suo bagno con una foto di nostra figlia a fare.. a fare Dio solo sa cosa! E poi andiamo, non pretenderai davvero che io affidi al primo che capita la mia bambina! Se vuole mia figlia, dovrà venire qui, in casa mia, chinare il capo, baciare il mio anello e chiedere il mio permesso.. si, proprio come in quella scena de “Il padrino” – Si alzò dalla poltrona sbuffando e passandosi le mani tra i capelli, un gesto che palesava al quanto il suo nervosismo.
- Edward, piantala con queste sciocchezze! – Bella si stava irritando. E parecchio anche.
- Voglio conoscerlo! – Disse improvvisamente Edward, fermandosi al centro della stanza.
-Lo voglio conoscere- Ripeté si sicuro con un ghigno in viso che non prometteva nulla di buono.
------------------------------------------------------------------Dlin Dlon. Bella andò ormai stanca e rassegnata ad aprire la porta d’ingresso. Erano le 17.00 del pomeriggio, doveva essere Jacob. Nel soggiorno si sentiva in sottofondo la colonna sonora del padrino (http://www.youtube.com/watch?v=Ct7pKKiuboo Ascoltatela!)mentre Edward, ancora comodamente seduto sulla sua fida poltroncina, attendeva in un’insolita misé, -composta da un’elegante vestaglia lunga in raso e vellutino nero con foulard corto rosso carminio legato intorno al collo, mocassini sempre neri tirati a lucido, e i capelli, ovviamente, tutti impomatati,- il suo gradito ospite.
Jacob era nervosissimo per quest’incontro, ma avrebbe comunque fatto di tutto per uscire con la sua amata Renesmee, anche affrontare suo padre se fosse stato necessario.
- Salve, signora Cullen – Salutò educato mentre Bella, che sperava con tutto il cuore che suo marito non avrebbe mangiato vivo quel povero ragazzo, lo invitava ad entrare in casa con un gesto frettoloso. Poi, a passo di carica, avanzò sicura e spavalda col suo strofinaccio bianco in mano – che non avrebbe esitato a tirare in testa al suo amato consorte se avesse fatto qualcosa che lei non avrebbe considerato consono – e spense rapidamente lo stereo che suonava a tutto volume quella canzoncina che lei odiava, tornando poi in cucina, dalla quale avrebbe seguito tutta la scena.
- Ehm … salve, signor Cullen.. – Salutò intimorito il ragazzo dalla pelle color ruggine.
- Jacob.. – La voce che aveva usato Edward era bassa e leggermente roca. Voleva imitare Brando, utilizzando una parlata da siciliano. La riuscita però, non era stata delle migliori.
- Allora, Jacob – Cominciò Edward, calcando il suo nome.
- Perché sei qui? – Continuò.
- B-beh.. io volevo.. volevoilsuopermessoperuscireconsuafiglia! – Disse tutto d’un fiato.
Edward non aveva capito una parola di quello che Jake aveva detto, ma conoscendo già il motivo della sua visita non fiatò, anzi, ponderò la sua risposta a lungo.
- E cosa ti fa pensare che io possa affidare a te, uno dei miei gioielli più preziosi? – Chiese in fine sollevando un sopracciglio, scettico.
- Vede, sua figlia mi piace tanto,tanto,tanto,tanto signor Cullen – Disse sorridendo Jacob.
Quanto avrebbe voluto Edward cancellare a modo suo quell’irritante sorrisetto..
- Sono tanti tanto Black – Disse secco.
- I-io vorrei solo portare sua figlia al cinema.. – Provò ancora il sedicenne.
Edward si alzò, pronto a scricchiolarsi le dita delle mani.
- Cioè vorresti stare con la mia piccola in posto buio, non è così forse?! –
-Si! – Ops ..
- No,no,no, cioè, non da solo signore, no! – Appena in tempo.
Il cervellino di Edward correva a mille. Aveva appena avuto un’idea geniale. Nel frattempo, era ricomparsa in salone anche Bella che ringraziò il Signore per aver tenuto le mani del marito a posto.
- Mm.. Beh, non da solo eh? Mi hai dato una bella idea ragazzo! – E gli posò una mano sulla spalla.. magari con un po’ troppa forza.
- Forse ho trovato il modo di accontentare tutti e uscire da questa spiacevole situazione! – Proseguì.
Bella sollevò ambedue le sopracciglia contemporaneamente. Che diavolo ha in mente ora? Pensò avvilita.
- Io ti permetto di portare mia figlia al cinema, a condizione che con voi veniamo anche noi, mia moglie ed io. – Concluse soddisfatto Edward. Sono un genio, si congratulò con se stesso.
Bella si alzò di scatto. Ma gli era forse andato di volta il cervello?
- Non starai parlando anche per me, vero?! – Sibilò arrabbiata.
Edward addolcì lo sguardo, puntandolo sulla sua donna. Adorava il temperamento della sua panterina..
- Come avrai certo capito Jacob, ho un vero debole per la mia consorte .. – Iniziò prendendo tra le dita il mento di Isabella. – Così a volte la lascio parlare anche quando dovrebbe tacere – Riecco la voce alla Marlon Brando.
Bella era davvero stufa dei giochetti di Edward! Insomma, quando cavolo aveva intenzione di crescere?!
- E io a volte spacco una lampada in testa a mio marito, anche se dovrei guardare la tv –
Dichiarò scocciata, allontanando le dita di Edward.
- A me pare una buona idea, - Disse la sua il ragazzo.- Servirà a conoscerci meglio, sarà divertente! – Sorrise.
- Si, sarà divertente per me! – Rise Edward, mentre Bella gli mollava uno scappellotto sulla nuca.
------------------------------------------------------------------------------------------------* ANGOLINO DELLA MATTA! *
No, questa piccola mini-fic, non finisce così! :) Avrà due capitoli, questo ed un altro che posterò domani ;D Spero vi piaccia! Ovviamente la continuerò soltanto se avrò il vostro “ok” ! Sapete che senza di voi non vado avanti! XD Comunque, passando a questo piccolo chappy, che ve ne pare? E’ molto simile all’episodio che vi dicevo prima, ma non potevo fare altrimenti, mi serviva un inizio! Le parti più… modificate ecco, arriveranno domani =) Intanto, me lo lasciate un commentino?? Mmh? Baaaaciii! <3