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Autore: lilylunapotter    29/05/2011    4 recensioni
Remus Lupin, da poco insegnate di Difesa Contro le Arti Oscure alla scuola di Hogwarts, si imbatte su uan giovane alunna a cui darà una lezione di vita che in passato era stata fatta a lui dalla sua migliore amica Lily Evans.
Questa one-shot partecipa al '' Remus contest ( perchè lui è troppo dolce) ''
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Professor Lupin, lei mi trova strana?

di Lilylunapotter

 

 

 

 

 

Erano ormai passate settimane da quando Remus Lupin, detto Lunastorta, era entrato nel corpo docente della scuola di Hogwarts.

Non l’aveva trovata diversa dall’ultima volta che ci era entrato, data che risaliva al suo ultimo anno di scuola.

Sir Cadogan continuava ad importunare i passanti e la Signora Grassa cantava a squarciagola bloccando il passaggio per entrare nella Sala Comune dei giovani Grifondoro.

Qualche anno prima non si sarebbe mai aspettato di rimettere piede ad Hogwarts: dopo la morte di Lily e James, l’assassinio di Peter e l’arresto di Sirius, Remus aveva cercato di cancellare il più possibile i ricordi di una bellissima giovinezza dalla sua memoria.

Certo, voleva un gran bene ai suoi amici ma il dolore che provocavano i ricordi era troppo immenso.

Con Lily, James, Sirius e Peter si era sentito davvero a casa per la prima volta, loro erano i suoi veri amici.

Remus quel primo settembre aveva difeso Harry da quel Dissennatore senza sapere in realtà chi lui fosse.

Lo aveva riconosciuto solo qualche minuto dopo quando si era risvegliato: quei capelli corvini scompigliati e gli occhi di un verde così penetrante non potevano che appartenere al bambino sopravvissuto.

Era uscito Remus, inventandosi una scusa e si era diretto in bagno.

A volte, nonostante tentasse di reprimere i ricordi riguardanti gli amici, questi gli apparivano cogliendolo di sorpresa.

Ora, a distanza di qualche mese da quell’evento passeggiava pensieroso lungo il porticato del giardinetto del castello dove al centro si trovava un grande pozzo.

Si sedette su una panchina e pensò ancora finché la sua tranquillità fu spezzata da alcuni passi.

Si voltò e vide una ragazza piuttosto carina che saltellava verso il portone.

La giovane strega aveva lunghi capelli biondi che arrivavano fino alla fine della schiena e occhi grandi e spensierati.

Remus pensò che fosse davvero strana: portava una collana di tappi di burrobirre ma per di più era scalza, completamente scalza.

“ Ehi tu! “ chiamò Remus mentre la biondina si girava e lo fissava con la testa spostata da un lato.

La ragazza si avvicinò guardinga e sorrise.

“ Parla con me, professor Lupin? “ domandò gentilmente.

Remus si accorse solo in quel momento di non conoscere quella ragazza, o meglio la conosceva di vista.

“ Si…qual è il tuo nome? “ domandò sorridendo e facendo spazio accanto a sé per far accomodare la giovane che però rimase in piedi.

“ Sono Luna, Luna Lovegood…credo che lei sia l’unico a non sapere il mio nome all’interno di questa scuola” sospirò Luna sorridendo appena.

“ Perdonami Luna…sono un insegnante davvero pessimo, lo ammetto “ rispose Remus sorridendo.

‘” Oh no, non dica così la prego! Le sue lezioni sono molto interessanti! “ blaterò Luna tranquillamente.

“ Oh se si sa come esporre i fatti ai ragazzi, qualsiasi lezione può essere interessante! Ma ti prego siediti! “ la invitò Remus battendo la mano sul marmo freddo della panchina.

“ Davvero le piacerebbe che io mi sedessi? Non vuole farmi qualche brutto scherzo vero? “ domandò Luna diffidente.

“ No certo che no! Vieni… “ la rassicurò Remus mentre Luna si accomodava.

Ci fu qualche minuto di silenzio, un silenzio imbarazzante che alla fine venne rotto da Luna.

“ Professor Lupin per caso lei ha visto le mie scarpe? “ chiese Luna per nulla imbarazzata.

“ Scarpe? No non ho visto un paio di scarpe ma se me le descrivi posso aiutarti a cercarle…” rispose Remus serio e stupito da quella domanda.

Luna annuì non molto convinta poi sorrise.

“ Se non sono indiscreto posso chiederti come sei riuscita a perdere le tue scarpe? “ chiese Remus mentre gli occhi di Luna si aprivano dallo stupore.

“ Oh ma io non le ho perse…me le hanno nascoste! Alcune mie compagne di stanza si divertono così! Succede tutti gli anni, da quando è uscito il primo articolo di papà sui Ricciocorni Schiattosi “ borbottò Luna guardandosi i piedi scalzi.

“ Tuo padre è direttore di un giornale? “ domandò curioso Remus.

“ Si è il direttore del Cavillo… “ rispose Luna aprendo la tracolla e sfilando una copia del giornale che cedette al professore.

“ Professor Lupin, lei mi trova strana? “ chiese Luna di botto mentre Remus alzava il viso dal giornale.

“ Strana? No certo che no…io non ti trovo strana! L’essere diversi non vuol dire essere strani! Anche io sono diverso ma non per questo sono strano... “ rispose Lupin aggrottando la fronte.

“ Sì, immagino come si sente ad ogni luna piena “ rispose Luna posando una mano sulla spalla del professore che spalancò gli occhi.

“ Tu sai? “ domandò allibito.

“ Sì, ma non dirò nulla! Lei è il mio professore preferito… “ rispose Luna cercando di essere rassicurante.

“ Ecco io…diciamo che...d’accordo mi fido. Ma comunque ciò che ci interessa è la tua vita non la mia! Credo che i termini che abbiamo usato fino ad ora come strana o diversa non siano adatti per descriverti. Tu non sei così, tu sei una ragazza fuori dagli schemi che sì, potrebbe essere confusa con strana ma non è così. Ognuno di noi dentro se ha delle convinzioni, tu puoi credere nei Ricciocorni Schiattosi e io posso credere che la Luna sia diventata gialla ieri notte. Nessuno ci vieta di essere ciò che vogliamo, siamo i padroni della nostra vita! “ disse Remus cercando di infondere coraggio alla ragazza che lo guardava sognante.

“ Sì ma… “ tentò di dire Luna prima di venire bloccata dal professore.

“ Non c’è un ma! C’è solo se tu vuoi che ci sia. Tu sei una ragazza fantastica…Chi è normale non ha molta fantasia! “ disse Remus sorridendo.

“ Quindi Professor Lupin lei è convinto che io non sia poi tanto diversa dagli altri? “ chiese Luna speranzosa.

“ Luna se c’è una cosa che ho imparato della mia vita è che se si incontrano le giuste persone, mai ti sentirai a disagio. Nonostante il mio problema mensile ho comunque avuto degli amici favolosi, certo ora non li ho più, ma… “ lasciò in sospeso la frase Remus.

“ Ma? “ incalzò Luna curiosa.

“ Ma questa è un’altra storia. Vivi la tua vita e ricordati Luna che nessuno mai potrà dirti di essere strana o diversa o…o pazza! “

Luna guardò un momento il professore, sorrise e ringraziò moltissimo.

“ Oh Luna...quasi dimenticavo! “ la richiamò il professore.

“ Si? “ chiese la bionda voltandosi.

‘” Tieni questi sono degli annunci firmati da me per poter ritrovare le tue scarpe… “ borbottò il professore facendo apparire con la bacchetta dei volantini che poi porse a Luna.

La ragazza sorrise e corse via trotterellando lasciando Remus solo a pensare.

Se Lily fosse stata gli avrebbe regalato uno di quei sorrisi magnifici, quelli che ti supportavano.

Lei, Lily, la sua migliore amica che non c’era più indirettamente aveva aiutato una giovane ragazza, lei, Lily era riuscita ancora una volta tramite Remus, a far capire che la diversità non esiste.

Eppure la vita è così strana…Lily professava che la diversità non esiste ma non è mai riuscita a farlo capire alla sorella.

  
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