Siamo in quattro ad errare in quest’alba autunnale.
Io, Viandante, cammino sul sentiero consumando
i passi della vita alla ricerca d’una speranza amica.
La meta a me è oscura ma la ricerca non mi fa paura.
Lui, Peregrino senza meta ne speranze, solo un
punto assai distante che si perde all’orizzonte.
Senza gioia mi sorride e il sentiero condivide.
L’Errante si unisce a noi nel cammino, il suo passo
è lento e dolorante, colpevole e nomade in una terra
a lui straniera, profugo più di noi, col pensiero
a quel che era.
Dalla natia madre esiliato ora al nostro fianco
si è incamminato.
Infine il più forte a noi si è unito, viaggiatore per diletto,
devozione lui ci ha detto.
Conosce luoghi a noi ignoti, ma ci considera compatrioti.
Forestiero come noi, una meta certa ha,
il ramingo Pellegrino che ci guida nel cammino.