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Autore: SheLovesPeterPan    29/05/2011    1 recensioni
"Grazie mille per averci donato, questi bellissimi bambini, so che per te è stata dura resistere tutti questi anni, a torture come quelle che hai ubito, e so che deve essere stata dura proteggerli tutte le volte rischiando la tua vita. Non ti saremo mai debitori abbastanza. Con amore,Denise e Paul." Sapete, il perchè di questa lettera non lo so assoluamente, forse volevo solo dirvi che vi volgio bene, o forse volevo finalmente raccontare a qualuno, tutta la storia, forse la volevo raccontare a voi, ma come tutte le volte che provo a raccontarla mi blocco, e il fatto di raccontarla a voi mi blocca ancora di più. Vi vorrò per sempre bene, con amore vostra sorella, Veronica"
Nick finì di leggere la lettera e la passoò a Joe, che difianco a lui aveva ascoltato insieme a Kevin attentamente le parole della tettera. La nonna, sconvolta fece cadere il vassoio a terra, si sedette su una sedia e con le lacrime agli occhi disse "Ragazzi credo sia arrivato il momento, di raccontarvi una storia, la vostra vera storia. "
Spero vi piaccia, prima storia....Recensite!!!
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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"Dopo ben dieci anni mi ritrovo quì, seduta sul tavolo della cucina a scrivere una lettera per voi, avrei voluto iniziare la mia lettera con, cari Nicholas, Joseph e Kevin, ma mi da l'idea di essere troppo affettuoso, e visto il nostro rapporto non mi sembra il caso. Sapete non avrei mai pensato di torvarmi a scivere una lettera per voi, quando me ne andai di casa, ero convinta a lasciarmi la mi vecchia vita le spalle, e voi facevate parte della mia vecchia vita, ma per qualche strano motivo ho sentito il bisogno di scrivervi, di sentire come state, cosa fate nella vita, ma sopratutto se siete felici, si questo è quello che per me conta veramente, sapere che state bene e siete felici, infondo siete stati e sarete per sempre miei fratelli, che lo vogliate ammettere o no, che i crediate o no, che mi vogliate o no, siete miei fratelli.
Dopo quel terribile scontro avvenuto quella notte, decisi di andarmene, lasciarvi nelle mani delle due persone più buone che esistevano a Wycoff, che si erano sempre offerti di aiutarmi, sì perchè Denise e Paul Jonas, si erano sempre offerti di testimoniare contro nostro padre, di aiutarci, ma io forse ero spaventata, da lui, o forse spaventata dal fatto di perdervi, negavo l 'evidenza, dicendo che nosro padre era un uomo burbero, ma non ci faceva del male, dicevo che i lividi che avevo e i tagli, me li facevo giocando con voi, correndo per le campagne, arrampicandomi sopra gli alberi, loro, seppur non credendo alle mie menzogne non potevano fare niente, addirittura un giorno mandarono davanti alla mia scuola un poliziotto, che mi fece una ramanzina, che aveva come fine quello di farmi capire che se io denunciavo mio padre, lui sarebbe stato sbattuto in galera e noi affidati ad una fmiglia che ci avrebbe protetto e amato, e che non avremmo più corso rischi. Io negai sempre, e visto che loro senza una mia deposizione non potevano sbatterlo dentro, non lo toccarono mai, sino a quella sera.
Vi lasciai a Denise e Paul, convinta che loro vi avrebbero potuto crescere come si deve, dandovi i valori di una vera famiglia.
Quanto riguarda me, andai via da Wycoff, scappai a New York, dove mi trovai un lavoro come barista da StarBucks, cercando di raccimolar soldi per andare all 'università. Tornai solo una volta a Wycoff, due anni dopo la mia dipartita, tornai perchè dovevano finalmente processare quell ' uomo che ormai non meritava più essere chiamato papà.
Durante il processo andai a trovare vostra madre, Denise, che approffittando il fatto che voi eravate a scuola mi aggiornò su tutte le cose che avevato fatto voi in quegli anni, e io le raccontai tutta la mi nuova vita. Fù molto gentile con me, mi ricordo che prima di andare via mi diede una busta e mi pregò di aprirla solo quando sarei stata di nuovo a New York.
Il processo finì per il meglio, lo mandarono in un carcere di sicurezza in attesa dell'altro processo, tornata a New York, come mi disse vostra madre aprìì la busta, che conteneva molti soldi, abbastanza per pagarmi l'università, insieme ai soldi c'era una foto vostra, insieme ad un messaggio:
"Grazie mille per averci donato, questi bellissimi bambini, so che per te è stata dura resistere tutti questi anni, a torture come quelle che hai ubito, e so che deve essere stata dura proteggerli tutte le volte rischiando la tua vita. Non ti saremo mai debitori abbastanza. Con amore, Denise e Paul." Sapete, il perchè di questa lettera non lo so assoluamente, forse volevo solo dirvi che vi volgio bene, o forse volevo finalmente raccontare a qualuno, tutta la storia, forse la volevo raccontare a voi, ma come tutte le volte che provo a raccontarla mi blocco, e il fatto di raccontarla a voi mi blocca ancora di più. Vi vorrò per sempre bene, con amore vostra sorella, Veronica. "

Nick finì di leggere la lettera e la passoò a Joe, che difianco a lui aveva ascoltato insieme a Kevin attentamente le parole della tettera.
"Abbiamo una sorella!?" disse sconvolto NIck
"A quanto pare.... ma mamma e papà non ci hanno mai detto niente di questa storia..... e io non mi ricordo niente di quello che dice nella lettera, insomma, Veronica dice che suo padre, cioè, nostro padre, la picchiava, e nel messaggio che le hanno lasciato i nostri genitori, si può capire che lei ci ha difeso molte volte, dicono che ha messo in pericolo la sua vita pur di salvare la nostra molte volte.... dice che sono passati dieci anni da quando è andata via da Wicoff, quindi dieci anni fà io avevo 11 anni, dovrei ricordarmi cosa mi successe dai 4 agli 11 anni...." disse titubante Joe.
"Bha... forse sarebbe meglio chiedere conferma a qualcuno della nostra famiglia" disse Kevin, quando in quel preciso istante entrò in casa la loro nonna, che con un vassoio vuoto in mano chiese "Su che cosa dovete chiedere conferma?"
"Nonna, stamattina abbiamo ricevuto una lettera da New York, è di una ragazza che dice di essere nostra sorella, si chiama Veronica e dic che nostro padre quando eravamo piccoli ci pichiava, e poi dieci anni fà dopo il suo arresto, lei se ne andò via da quì." disse Joe.
La nonna, sconvolta fece cadere il vassoio a terra, si sedette su una sedia e con le lacrime agli occhi disse "Ragazzi credo sia arrivato il momento, di raccontarvi una storia, la vostra vera storia. "

 

Ecco a voi il primo capitolo, del mio delirio notturno.....

Storia nata da una notte molto calda di metà maggio, e da una domanda che mi sono posta.......

"e se i Jonas non avessero avuto una vita così bella come dicono???"

Bhè, a voi i commenti.... arriverò con il prossimo capitolo mooolto presto.

Recensite!!!!

  
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