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Autore: Vampilica    29/05/2011    6 recensioni
Justin & Austin! "Austin sorrise nel sentire le due sorelle parlare e salì le scale fino alla stanza di Justin. Bussò ma non ricevette risposta, allora aprì la porta lentamente senza pensarci due volte"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti.. Ho scritto una nuova fan fiction e questa volta i personaggi sono Justin e Austin in una situazione molto tenera... quando li ho visti in Ugly Betty li ho subito adorati.. Sono la tenerezza in persona! Bene ora vi lascio leggere.. se trovate errori, ripetizioni segnalate pure... e se mi segnalate che vi è anche piaciuto.. mi farete la fanfictioner più felice sulla terra *____* ... Have Fun!! ^^

Era Nata la Loro Storia



Justin era sdraiato sul letto che si sfogliava le sue vecchie riviste di moda, per cercare di superare la noia di quel momento. Zia Betty e sua madre non facevano che girare per casa ininterrottamente e anche se voleva loro un gran bene, aveva bisogno di un po’ di privacy. La sua mano si fermò su una pagina occupata dall’immagine di una donna ricoperta di fiori coi capelli al vento, e un uomo dagli occhi tristi che si avvicinava per abbracciarla. La donna non gli interessava affatto, ma l’uomo lo colpì. Gli venne in mente il bacio tra lui e Austin. Allora era vero. Aveva passato tanti anni ad essere preso in giro. Era sicuro di essere normale come tutti gli altri. E invece si ritrova ad essere baciato da un ragazzo. Il suo primo bacio. E gli era piaciuto. Eccome se gli era piaciuto. Era stato inaspettato. Ma così dolce e vero. Nella mente gli passarono gli occhi di Austin. Era davvero pronto per una relazione del genere? Gli venne in mente Mark. L’unica persona che lo abbia mai capito veramente. Sicuramente lui saprebbe cosa fare in una situazione del genere. Posò la rivista per terra e si distese sul letto con lo sguardo verso il soffitto. Con tutti quei pensieri per la testa, quella notte non aveva dormito, così tutta la stanchezza trattenuta lo pervase, e si addormentò.

*

“Betty hanno suonato alla porta vai tu!!”
“Hilda sono occupata con il tubo del lavandino!”
“E allora?”
“E allora se non vuoi venire tu a sistemarlo qua sotto, puoi smettere di limarti le unghie e andare ad aprire la porta! Che è anche più vicina a te!”
“Va bene, va bene vado io! Non capisco perché devi fare tante storie per aprire una porta”
“Hilda!”
“Ho capito! Non ti si può dire più niente!”
Hilda posò la sua lima e si avviò alla porta fissando le sue unghie.
“Non vogliamo comprare niente e non vogliamo donare niente”
“Salve signora Suarez”
Hilda alzò lo sguardo e vide il viso di un ragazzo che già conosceva, ma proprio non si ricordava chi fosse.
“Sono Austin un amico di Justin”
“Ah sì, Austin”
Pronunciò il suo nome non troppo convinta, poi lo fece entrare e urlò da sotto le scale.
“Justiiiiiiiin! C’è un tuo amico! Vieni giù!”
Non ricevette risposta, ma in compenso sentì un rumore provenire dalla cucina, accompagnato da un urlo di Betty.
“Betty che stai facendo?”
“Hilda sto giocando con le bambole! Sto cercando di sistemare il lavandino, no? Ma ora perde acqua il tubo!”
“Betty te l’ho detto che dovevamo chiamare un idraulico!”
“IO ho detto che dovevamo chiamare un idraulico, ma TU hai detto che non ce lo possiamo permettere! E vieni qua ad aiutarmi invece di gridare!”
“E va bene! Scusa Au.. Au?
“Austin”
“Scusa Austin, puoi andare su la sua camera è la prima a destra..  Betty sto arrivando, ma non è che mi spezzerò qualche unghia?”
“HILDA!”
“Va bene! Non ti si può proprio dire niente!”
Austin sorrise nel sentire le due sorelle parlare e salì le scale fino alla stanza di Justin. Bussò ma non ricevette risposta, allora aprì la porta lentamente senza pensarci due volte. Si ritrovò in una stanza colorata, con poster di accessori attaccati al muro, delle tende colorate di arancione, un tappeto rosso e i mobili di un legno scuro. Poi posò lo sguardo sul letto e ci vide Justin addormentato. Sorrise nel vederlo così calmo. Era abituato a vederlo sempre in movimento, anche se era seduto muoveva qualcosa. Le dita o il piede. Si sedette al lato del letto e lo fissò, ripensando al loro bacio. Non sapeva cosa gli fosse preso, ma in quel momento aveva sentito il bisogno di farlo, e quindi lo aveva fatto. Non era una persona che pensava prima di agire, e lo sapeva. Però di quel bacio non si era pentito. Ma si chiedeva invece cosa ne pensasse Justin. Era felice? Schifato? Confuso? Era venuto apposta per chiarire. Ma anche lui non sapeva bene cosa. Sapeva solo che quel bacio gli era piaciuto e che non poteva smettere di pensare a Justin. Guardò la sua mano e la accarezzò leggermente. Aveva le dita così fini ed eleganti. Riprese a guardargli il viso e gli spostò una ciocca di capelli che gli era finita su un occhio. E Justin aprì gli occhi. Poi rendendosi conto chi aveva davanti, alzò il busto e si mise seduto.
“Austin? Che ci fai qua?”
“Sono passato a salutarti, mi ha mandato su tua madre. Diciamo che lei e tua zia hanno qualche problema con un tubo in cucina”
“Ah..”
“Eh sì..”
Tra loro si mise un silenzio imbarazzante. Entrambi sapevano di cosa dovevano parlare, ma allo stesso modo entrambi erano imbarazzati. Austin vedendo che Justin non lo guardava negli occhi, decise di farsi coraggio e parlare.
“Beh oltre che salutarti.. volevo parlare di quello che è successo..”
“Successo? Cosa è successo?”
“Justin non fare finta di niente”
“Non sto facendo finta di niente”
“E allora perché mi fai una domanda del genere?”
“Non lo so..”
“Vuoi dimenticare..?”
“Sì”
Entrambi distolsero lo sguardo e Austin ormai era sicuro che Justin non aveva provato la sua stessa sensazione a quell’unico bacio.
“Sì.. Se vuoi dimenticare anche tu..”
Austin ritornò a guardare Justin che era leggermente arrossito.
“Io anche se volessi, non riuscirei a dimenticare.. è stato un momento speciale..”
“Anche per me.. Non so.. Pensavo fosse sbagliato.. Sembrava sbagliato.. e invece.. ora mi sembra giusto.. Non so come spiegarmi”
Justin si sentì arrossire maggiormente e nascose il viso tra le braccia conserte poggiate sulle ginocchia. Sentì la mano di Austin che gli accarezzava la testa. Poi gli prese il viso con entrambe le mani, costringendolo a guardarlo negli occhi.
“Justin, a me non sembra nulla di male..”
Guardandolo negli occhi sentì ancora il desiderio di dargli un bacio. Ma questa volta anche Justin provò quel desiderio e avvicinò il viso ad Austin indeciso. Sentì il suo respiro sulla bocca, e senza pensarci poggiò le sue labbra sulle sue. Austin aveva le labbra così morbide. Poggiò la mano sulla sua e sentì l’altra sua mano carezzargli la testa dolcemente. Poi Austin si staccò dal bacio e sorrise.
“Quindi anche tu hai provato quello che ho provato io..”
“Perché tu cosa hai provato?”
“Non so come spiegarlo.. Ma mi sentivo bene.. anche adesso mi sento bene”
“Già anche io.. è come una strana sensazione.. strana ma..”
“..Piacevole..”
Si guardarono e sorrisero entrambi. Era nato qualcosa. Qualcosa tra di loro, che sicuramente li avrebbe resi felici, di questo erano sicuri.
 Si stesero sul letto uno accanto all’altro e iniziarono a parlare. Lentamente la vergogna e l’imbarazzo sparirono, si sentivano bene insieme. I loro discorsi venivano interrotti da qualche bacio e numerose risate. Ma in quel momento non smisero mai di tenersi per mano. Il tempo volò in fretta, e presto a malincuore Austin dovette andarsene.
“Justin.. Posso venire anche domani?”
“Puoi venire anche dopo domani e dopo dopo domani”
Sorrisero ancora. Era nato qualcosa. Era nata la loro storia.
   
 
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