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Autore: Pallina    30/05/2011    2 recensioni
"Lui si stava per sposare, lui si stava per sposare, lui si stava per sposare…
Continuava a ripeterselo in una cantilena infinita, sperando che in quel modo il concetto le sarebbe entrato in testa.
Dopo la guerra era scappata da Londra e da lui, illudendosi di ricominciare, di dimenticarlo… E pensava di esserci riuscita, ma l’arrivo di quel biglietto aveva buttato tutte le sue convinzioni in un cestino."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Pansy Parkinson, Serpeverde | Coppie: Draco/Pansy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il giorno del matrimonio era purtroppo arrivato e Pansy, quella notte, non aveva chiuso occhio.

Aveva provato ad addormentarsi, ma tutti i suoi sforzi non erano serviti a niente; l’immagine di lei e Draco che ballavano al chiaro di luna continuava a comparirle davanti e la consapevolezza di essersi di nuovo comportata da vigliacca, l’idea che ormai non avrebbe più potuto far niente per impedire lo scorrere lento del suo destino, la paralizzava.

Alle prime luci dell’alba si alzò, pronta a prepararsi per quello che sicuramente sarebbe stato il giorno più brutto della sua vita, ma che sarebbe stato quello più bello per qualcuno più fortunato.

A nulla valsero gli incantesimi che provò per cancellare i segni di quella notte insonne dal viso, il fato sembrava volerla marchiare per la sua codardia; e il vestito che indossò pareva quasi accentuarli.

Scese le scale, pronta a dirigersi verso il patibolo ad affrontare lo spezzarsi ineluttabile del suo cuore.

Una volta arrivata, mentre tutti i partecipanti prendevano posto sulle sedie disposte nel giardino, Pansy si incamminò in una passeggiata solitaria, incapace di ascoltare le loro chiacchiere allegre; aveva bisogno di stare da sola, in silenzio, nella speranza che quella giornata passasse il più velocemente possibile.

Le voci degli ospiti del matrimonio le arrivavano ormai ovattate, come proveniente da un mondo lontano che poteva fingere non fosse mai esistito; ma, in fondo, sapeva che non poteva scappare ancora: la vita doveva inevitabilmente andare avanti.

«Pansy.» la chiamò una voce, obbligandola a voltarsi di scatto, sorpresa.

Il futuro sposo -di una donna che non sarebbe mai stata lei- si stava avvicinando nel suo abito da cerimonia.

«Draco?» domandò, perplessa.

Lui le si parò davanti, lasciando che le sue iridi argentee inseguissero quelle di lei, in una danza tutta loro e Pansy richiamò tutta la propria forza per provare a sembrare indifferente.

«Che ci fai qui? Non vorrai mica far aspettare la sposa.» esclamò, ostentando un tono di voce scherzoso, prima di voltarsi, incapace di reggere ulteriormente il suo sguardo.

A quel gesto, Draco l’afferrò immediatamente, strattonandola verso di sé e costringendola a voltarsi.

«Perché continui a fare così?» la accusò, mentre le sue dita si stringevano intorno al suo polso.

La ragazza corvina abbassò gli occhi a terra, cercando di trovare la forza per rispondere a quella domanda.

«Smettila! Smettila di fare così e cerca di comportarti da persona adulta, per una volta nella tua vita. Perché cavolo continui a scappare da me?» continuò lui, alzando il tono di voce.

A quelle parole Pansy non si trattenne e strattonò la mano cercando di costringerlo a mollare la presa, alzando le sue iridi nocciola fiammeggianti.

«Perché ti amo!» urlò, prima che potesse fermarsi; sul suo volto comparve un’espressione sorpresa quando si accorse delle parole che aveva appena pronunciato. «Amavo… volevo dire amavo…» continuò poi, in un sussurro appena percettibile. (*)

Sul volto di Draco comparì un’espressione stupita, mentre le sue dita lasciavano lentamente andare il polso della ragazza.

E Pansy non riuscì a reggere il suo sconcerto; nella consapevolezza di aver rovinato tutto, scappò via, iniziando a correre il più lontano possibile da lui.

 

*

 

Aveva distrutto ogni possibilità di avere un qualsiasi rapporto con Draco e una parte del suo cuore ne era quasi sollevata, felice che finalmente potesse voltare pagina; ma era una parte piccola, perché tutto il resto urlava a gran voce il proprio dolore dentro di lei.

Lui non aveva risposto, l’aveva semplicemente guardata sorpreso come se non l’avesse mai immaginato: non aveva speranze e doveva andarsene da quel luogo il più velocemente possibile.

Con rabbia aprì la propria valigia, iniziando a buttarci dentro alla rinfusa tutti i suoi vestiti.

Voleva soltanto tornare alla sua vita pacifica a Barcellona, priva di quelle persone che la rendeva allo stesso tempo felice e distrutta; voleva rimanere da sola, senza nessuno che le ricordasse quello che era successo.

Chiuse con rabbia la sacca, prendendola in mano pronta a Smaterializzarsi, quando la porta della sua stanza si aprì di scatto.

Le sue iridi nocciola si spalancarono sorprese, mentre riconosceva la figura di Draco fermo sull’uscio.

Il ragazzo le si avvicinò di qualche passo, prima di parlare.

«Sei la persona più viziata, egoista ed insopportabile che io conosca» affermò, mentre la guardava con aria grave.

Pansy, a quelle parole, scosse il capo, sconcertata che lui fosse venuto fino a casa sua per insultarla.

«Ma come-» replicò stizzita, ma lui la interruppe prima che potesse continuare.

«Sta zitta e aspetta.» la fermò, prima di colmare la distanza che li separava. «Sei la persona più viziata, egoista ed insopportabile che io conosca; ma da quando sei arrivata non riesco a smettere di pensare a te.»

La giovane corvina arricciò le labbra, incapace di credere a quello che stava succedendo.

«Non riesco a smettere di pensare al tuo modo stridulo di ridere, al modo in cui ti scosti i capelli dagli occhi, al tuo sguardo sicuro e al tempo stesso così fragile… Non riesco a smettere di pensarti, perché sono sempre stato innamorato di te. » dichiarò Draco, mentre la guardava intensamente, prima di stringerle una mano. «E sta sicura che questa volta non ti lascerò scappare.»

Pansy lo guardò, mentre un lieve sorriso le si apriva sulle labbra, ancora troppo sorpresa per rendersi conto che i suoi sogni si stava finalmente realizzando. E solo quando lui la baciò, sorridendo a sua volta, si permise di credere che non fosse tutto un sogno malato che la sua mente aveva creato per lei; solo quando sentì premere le labbra di Draco sulle sue con urgenza, capì che i suoi sentimenti erano ricambiati, che forse anche a lei era concesso di vivere in una realtà perfetta, dove i sogni diventano realtà.

 

 

*** 

 

 

-Questo è il primo finale, ovvero quello a favore di Draco/Pansy, che ho deciso di mettere per primo.

-Volevo specificare, visto che probabilmente non si è capito, che non è che non so cosa provi Draco, il problema è che lui ama sia Asteria che Pansy e quindi deve fare la sua scelta (Dawson o Pacey?).

-Questo finale forse è un po' troppo romatico e non mi convince molto, ma fatemi sapere cosa ne pensate.

-(*) La frase in cui ho inserito l'asterisco, sinceramente, l'ho già sentita da qualche parte, ma non mi ricordo dove, quindi chiunque io abbia copiato (non so se un film, un cartone, una storia, boh)  gli chiedo scusa.

-Detto questo, mi sembra di aver detto tutto! Grazie a tutti quelli che hanno commentato la storia, che l'hanno inserita nella varie categorie e grazie anche a chi l'ha letta in silenzio. Un bacione e al prossimo capitolo con Draco/Asteria (che inizierà nel momento in cui Pansy fa la valigia, il primo pezzo è uguale)

-Ah, fatemi l'imbocca al lupo che oggi ho un esame (spero che questo capitolo mi porti fortuna! ^^)!

-Scusate per la lunghezza, lo so...

   
 
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