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Autore: Valeriaep    30/05/2011    1 recensioni
Fanfiction Huli, ormai si è capito che sono una fan di questa storia impossibile U.U Questo racconto sarà diverso, non ci sarà il lieto fine, cercherò di rimanere a passo con la realtà, non parlerò di baci e notti di sesso sfrenato, a meno che queste non avverranno sul serio :D, ma non mancherà la smielatezza Huli..
Ps: è scritta dal punto di vista di Lisa Edelstein..
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio agente mi avverte di un viaggio con il cast di House, in Isdraele, un viaggio lavorativo, il pensiero mi eletrizza
amo viaggiare, non sono mai stata in Israele, e la compagnia sarà ottima.. Iniziano i preparativi, sto preparando la valigia da due settimane,
ho il terrore di dimenticarmi qualcosa di utile, e mi ritrovo a poche ore dal viaggio ancora a controllare che tutto ci sia.. Ho chiesto a Robert se aveva
voglia di accompagnarmi, di trascorrere un paio di giorni nel mio mondo, e soprattutto con me, è stato carinissimo, ha accettato, 
ed io sono ancora più euforica. Non so bene quanti saremo e chi saremo, ho sentito solo Jesse, che sarà presente, e trascorrere
questi giorni anche con lui, mi elettrizza, è un uomo fantastico, un amico strepitoso, mi ha aiutata, incoraggiata, ci siamo
sempre divertiti insieme..
Io, lui e..
Hugh!! Un pensiero triste nella mia mente, un capitolo mai chiuso, un distacco improvviso, tutto lasciato in sospeso.
Io e Hugh abbiamo trascorso anni tra sguardi complici, chimica a volontà, litigate improvvise per quel suo carattere burbero
e quelle sue manie di perfezione, ma ci bastava quello sguardo complice, per ritornare a ridere insieme e a scherzare come se niente fosse
accaduto. Abbiamo trascorso estati estive a ridere come i pazzi sull'immensa terrazza di casa sua, tra una sigaretta e un bicchiere di buon vino.
Abbiamo trascorso le migliori pause tra una ripresa e l'altra, a scherzare su Jesse e di quando fosse smielato ogni volta che parlasse a telefono con la fidanzata.
E adesso ogni volta che ci penso, mi sento morire dentro, vorrei renderlo partecipe della mia gioia, vorrei parlargli di Robert, dei figli di Robert, vorrei raccontargli
aneddoti divertenti, come è sempre accaduto, vorrei ascoltarlo parlare, ma questa volta lui non c'è!
E poi riguardo la mia valigia, riguardo l'orologio, ed è terribilmente tardi, ci rinuncio, sicuramente avrò dimenticato qualcosa, ma il volo non aspetta me, e neanche 
Robert, che poverino mi attende da almeno un'oretta al piano di sotto.
 
Siamo in volo, probabilmente quasi arrivati, Robert accanto a me, è nel bel mezzo di un sonno profondo, ci sono state delle turbolenze,che hanno completamente
scosso il mio stomaco. Ho scelto di sedermi vicino al finestrino, sento Jesse raccontare cose divertenti e disturbare i passeggeri, poi dietro di me ci sono Omar e la moglie
che anche loro dormono beatamente. Da qualche parte ci dovrebbero essere anche David e Amber con i rispettivi compagni, Hugh non c'è. Jesse mi ha detto che 
era impegnato con le date del suo tour, mi hanno anche detto che sono andati a vederlo cantare a New Orleans, e che è stato fantastico. Di questo non c'erano dubbi.
Hugh ha una voce particolare, riesce ad emozionarti anche con una semplice ninna nanna. In realtà ero tentata anche io di andarlo a vedere, ma per questioni di tempo, e anche per insicurezze personali ho deciso di evitare.
Chiedo a Jesse l'mp3 il mio è stato sequestrato da Robert, e non mi va di distubarlo..
Ed improvvisamente la voce di Hugh rimbomba nelle mie orecchie, chiudo gli occhi, mi sembra di immaginarlo suonare, con passione il pianoforte, mi sembra di vedere le sue mani affusolate sfiorare con delicatezza
i tasti alternando quelli neri a quelli bianchi, immagino i suoi occhi profondi, fissare un punto, come persi nel vuoto e cantare, immagino le sue labbra schiudersi a tempo.. La sua voce mi inebria, mi convolge, mi emoziona, mi incanta.
Mi lascio coccolare da quella dolce sinfonia, mi lascio coccolare dalla sua voce, fantasticando su di lui..
Riapro gli occhi, e vedo Robert che in modo goffo tenta di allacciarmi la cintura di sicurezza, siamo pronti per atterrare..
Sorrido, mi tolgo l'mp3 oramai scarico, e bacio l'uomo che ho affianco,  e lui ricambia, mi accarezza dolcemente il volto, e come un sussurro dice di amarmi..

Alloggiamo in un Hotel strepitoso, siamo stati affidati a Yoel, che ci accompagnerà in questi giorni nei vari impegni e nelle varie visite..
E' un ragazzino, ma è terribilmente acculturato. E completamente diverso dal classico isdraeliano che siamo abituati a immaginare, parla perfettamente Inglese, ci ha rivelato che non è l'unica lingua che conosce, ha tre lauree, come fa ad avere tre lauree se ha appena 26 anni.. I misteri della vita. Siamo arrivati da poche ore e ci ha appena informati dell'intero itinerario che seguiremo nella breve permanenza. Yoel è fantastico, e anche se il suo senso dell'umorismo è pessimo, ci siamo affezionati subito a lui.
 
 
Questa vacanza mi è servita moltissimo, abbiamo visitato luoghi strepitosi, abbiamo conosciuto gente fantastica, abbiamo assaggiato cibi tipici, partecipato 
alla cerimonia del sabato  nelle sinagoghe, abbiamo vissuto e sentito questa Terra come se fosse nostra. Ci siamo divertiti moltissimo, porterò quest'esperienza con me per tutta la vita.
Mi ha fatto chiarezza su molte cose. Ho preso delle decisioni importanti , per la mia vita personale, e per
quella lavorativa. E sono sicura che che sono le scelte giuste..
 
Yoel ci ha salutati con una frase:
"Chi salva una vita, salva il mondo intero"
Sono nell'aereo di ritorno , e ripensando a quella frase, Yoel ha voluto  rendere omaggio a tutti coloro che credono nel valore e nel rispetto di ogni singola vita umana, in questa breve vacanza ci ha mostrato che la diversità è la vera ricchezza del mondo, che ogni giorno possiamo combattere una battaglia contro l'indifferenza, l'intolleranza e la superficialità che sono i mali del nostro tempo, capaci di produrre emarginazione, guerre e discriminazioni. Una sana riflessione laica su tutte le piccole cose che quotidianamente possiamo fare per
 rendere il mondo migliore partendo dal nostro piccolo, che poi cosi piccolo non è..
 Grazie Yoel..
 
 
  
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