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Autore: JulieDashwood    30/05/2011    1 recensioni
Non volevo una ragazza che scoprisse prima di me che io, io in realtà avevo un disperato bisogno di una ragazza nella mia vita.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Qui, senza te.

http://www.youtube.com/watch?v=UOyJeoSfQKI&feature=youtube_gdata  se vi va leggete la OS con questa canzone di sottofondo, è quella che l'ha ispirata.

 

 

 

Non volevo una ragazza nella mia vita.

Non volevo una ragazza che mi facesse ridere.

Non volevo una ragazza che mi afferrasse per mano quando sto per cadere.

Non volevo una ragazza che si buttasse tra le mie braccia invece di dire “ciao”.

Non volevo una ragazza che asciugasse pazientemente le mie lacrime nere di mascara.

Non volevo una ragazza che, senza avere il mio permesso, si appropriasse del mio cuore.

Non volevo una ragazza che in mezzo alla folla mi urlasse “TI AMO”.

Non volevo una ragazza che scoprisse prima di me che io, io in realtà avevo un disperato bisogno di una ragazza nella mia vita.

Che avevo un disperato bisogno di una ragazza che fosse capace di farmi ridere.

Che avevo un disperato bisogno di una ragazza che fosse sempre presente nei momenti difficili.

Che avevo un disperato bisogno di una ragazza che mi abbracciasse.

Che avevo un disperato bisogno di una ragazza che mi consolasse.

Che avevo un disperato bisogno di una ragazza che portasse via questo cuore troppo solo e stanco, rimpiazzandolo col suo.

 

Così sei arrivata tu.

Tu: nome comune, occhi color miele, capelli che profumano di lavanda. Non la più bella del mondo, ma nel mio sicuramente lo sei.

Avevi un modo strano di gesticolare quando parlavi, immagino la gente che ci ha visto parlare… si sarà fatta quattro risate! Io che muovevo continuamente le mani e tu che disegnavi grandi cerchi nell’aria.

 

La scorsa primavera siamo comparsi sulle copertine di tutti i giornali e le riviste nazionali - senza contare quelle mondiali – tu avevi un sorriso che scaldava il cuore ed io avevo gli occhi di un uomo che ha appena visto l’universo. E l’avevo visto davvero, nei tuoi occhi.

 

Ricordo il giorno che mi presentasti ai tuoi e tutte le tue raccomandazioni.

Non so neanche come tu abbia fatto a convincermi, ma quel Giovedì sera non mi truccai, tolsi i piercing e mi vestii nel modo più semplice possibile. 

Prima di mangiare pregammo e ringraziammo per il cibo, mi sentivo un pesce fuor d’acqua.

Poi tua madre mi sorrise amorevolmente e mi porse un piatto di broccoli.

- Poteva andare peggio? -

Ma c’eri tu, il tuo sorriso e il mare e il cielo e le stelle nei tuoi occhi. Come potevo star male? Ero il ragazzo più felice della Terra.

 

Con dolore ricordo anche Dicembre.

I tuoi occhi chiudersi, il tuo sorriso spegnersi, le tue guance rosse diventare bianche.

Non me l’avevi detto, perché non l’hai fatto? Eri malata, soffrivi di una malattia rara e incurabile.

Ma io…io avrei potuto salvarti, invece sono rimasto come uno stupido a guardarti morire senza neanche capirlo.

Avevo tutto, ma  ho perso tutto.

 

Ora sono qui che sto scrivendo questa lettera sperando che loro capiscano.

Dovranno capire, così soffriranno meno.

 

Io sono un morto con un cuore che batte. Da quando te ne sei andata, ho smesso di vivere.

Tutto ciò che possiedo, non vale niente per me, neanche la mia stessa vita. Tu davi valore a essa, ma non ci sei più, quindi vivere, è inutile.

Sei stata la prima e ultima persona che ho amato.

-         Perché sto parlando al passato? –

Sei la prima e ultima persona che amo e amerò, ( ora va meglio ).

Per sempre.

Tuo Bill.

 

P.s.

Tom, non provare dolore per me, se sto facendo questo è per essere felice. Capiscimi.

Ti voglio bene, e te ne vorrò anche da lassù.

Sai, ora credo ci sia una vita dopo la morte. Ti aspetto lì, dove tutto sarà più bello e più felice.

Ti auguro di avere una vita serena, di trovare l’amore e di realizzare tutti i sogni che serbi in cuore.

Consola mamma e ricordale che le voglio bene, e non cambierà nulla, mai.

Addio.

Tuo fratello maggiore.

 

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<< Ora del decesso >>, mormorò il medico legale esaminando il corpo privo di vita del ragazzo , << 00:30 >>.

  
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