Sento la mia coscienza
Dissolversi come aria,
Carta,
Distorta senza una meta
Un perché;
Squarciata nella sua profondità.
Luce albeggia
Trapassa quel taglio
Netto,
Vivo,
Dentro la carne…
O forse è il buio
Nei suoi riflessi di vanità
A costringere
Una vita,
Un albore.
Sento l’angoscia,
La vita
Il sapere
Il mio essere
Che trapassa la mia pelle
Ancora viva;
Linfa vitale che mi abbandona;
Forse per volere,
Forse per ardore.
La mia stessa luce brilla
Infine
In un riflesso
Di vita,
Ignorando gli squarci
Al mio essere
Umana.