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Autore: CieloSenzaLuna    31/05/2011    4 recensioni
Ho sempre adorato il film d'animazione Disney "Balto" ed ora, ho provato a scrivere qualcosa sui personaggi principali.
Long fic ambientata tra i ghiacci, nel periodo di transizione dal primo film al secondo.
Dedicato a, chi come me, si sente ancora un po' bambino.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo cinque

La bambina spostava continuamente il peso da un piede all’altro.
- Papà? Papà! – urlava, impaziente, bussando alla porta del loro capanno di legno, dove tenevano gli attrezzi.
- Ci siamo quasi, Rosie – gli rispose il vocione del padre, dall’altra parte.
La piccola fremeva dalla gioia.
- Tranquillo, Balto, ci siamo quasi! Hai sentito, Balto? Manca poco! –
Balto ululò, gaio, gettando la testa all’indietro.
Rosie sorrise, poi cominciò a saltellare: - Vado a chiamare mamma! – e corse via, affondando gli stivali nelle sottili macchie bianche di neve rimaste, traccia lasciata dalla stagione fredda.
Il cane lupo si sdraiò sotto la finestrella della parete spessa, in attesa di qualcosa, qualunque cosa.
Una manciata di minuti dopo, la figura esile di Rosie si avvicinò a lui. Stava tirando la madre per un lembo del cappotto, e la esortava ad andare più veloce.
- Altrimenti ci perderemo la parte migliore! –
- Arrivo, tesoro, arrivo – fece la madre, trafelata, calandosi il cappello sulla testa.
Arrivate di fronte a Balto, la donna si chinò ad accarezzarlo. A bassa voce, con le labbra perse nel suo pelo, la mamma di Rosie sussurrò: - Siamo tanto felici per te, Balto – e rivolse al cane lupo il più bel sorriso che lui avesse mai visto.
Aspettarono altri minuti, e altri ancora.
- Vado a dare un’occhiata. Voi restate qui –
Rosie e Balto rimasero soli.
- Uffa, Balto, anche io vorrei entrare! –
La bambina si lasciò cadere a gambe incrociate a terra, dove la neve lasciava spazio alla prima, tenera erbetta della bella stagione.
Balto si accovacciò al suo fianco e le posò il muso sulle gambe. Rosie cominciò a far scivolare le dita sottili tra il pelo dell’amico, sorridendo: - Saranno proprio dei bei cuccioli, Balto –
Poco dopo, la porta del capanno si spalancò e Rosie saltò su come una molla.
- Sono nati! – esclamò il padre.
- Sono nati! – gli fece coro Rosie, entusiasta, correndo dentro a vedere.
L’uomo e la donna risero amorevolmente, stringendosi l’un l’altro.
Balto avanzava titubante.
- Vai dentro, vecchio mio – fece il padre di Rosie – Sono degli splendori, vedrai –
Il cane lupo entrò piano, smarrito e emozionato.
Quando scorse Jenna, più in là, in penombra, i suoi occhi si illuminarono.
- Vieni, Balto, vieni a vedere – mormorò Rosie, d’un tratto silenziosa e calma, accucciata a lato della cesta con dentro i cuccioli – Sono bellissimi –
Balto arrivò vicino a Jenna e si sporse in avanti, vedendo finalmente i suoi piccoli.
La cagnolina gli sorrise e lui si appoggiò delicatamente al dorso della compagna.
Era strabiliato e un po’ confuso, ma tanto, tanto felice.
Rosie lasciò una carezza alla cagnolina, poi arretrò piano e uscì dal capanno: - Vi lascio un momento tutto per voi... contenti? – e ghignò piano.
Appena la padroncina fu uscita, Jenna rise, con la sua meravigliosa voce, all’improvviso tanto intensa e dolce.
- Oh, Jenna... sono così belli – mormorò – Proprio come te –
Strofinò il muso contro quello della cagnetta.
- E come te – aggiunse Jenna, indicando un piccolo batuffolo di pelo, uguale a Balto in tutto e per tutto.
Rimasero lì ad osservarli ciucciare il latte. Erano i loro sei piccoli cuccioli.
Dopo poco, Boris spuntò sull’uscio: - Oh, ma guardateli... – esclamò, avvicinandosi ai due nuovi genitori e ai piccoli – Sono diventato zio! –
Balto ridacchiò con Jenna, e Boris li guardò teneramente.
- Vado a chiamare quei due impiastri di Muk e Luk! – fece poi, svolazzando fuori.
Restarono loro due, avvolti dalla flebile luce della lampada sopra di loro.
Non lo sapevano, ma una grande lupa col mantello del colore della neve e gli occhi neri li stava osservando, e proteggendo. Ululava tra le pieghe del vento, piena d’amore.


Erano una famiglia; erano Balto, Jenna, Boris, Rosie, Muk e Luk e i piccoli.
E sarebbe stato così, per sempre, come Balto sarebbe stato sempre un cane, un lupo, e un eroe. Una medaglia a tripla faccia, insomma. Così direbbe Luk.




~Dall'Autrice:
Hey guys :) Bene, questo era l'ultimo capitolo. Si chiude quindi la piccola sbirciata che vi ho fatto dare in queste righe ai bellissimi personaggi del film Balto. Ovviamente, ripeto, appartengono in tutto e per tutto alla Disney; io ho solo voluto... giocarci un po' ;)
Mi dispiace, comunque, che non ci siano altri capitoli sulla seconda generazione, diciamo, con Aleu (come avrebbe forse preferito _Zazzy - a proposito, grazie ancora per i bei complimenti ^^). E' che il primo film l'avrò visto e adorato migliaia di volte, ed è quello che preferisco. Il secondo anche è carino, però, sinceramente, non avevo "l'ispirazione". Quindi niente :D
Okay, grazie mille a tutti per avermi seguita fin qui, per aver letto e recensito, per essere passati e basta, per quelli che hanno aggiunto la storia tra le preferite, le ricordate, le seguite. Eccetera.
In breve, dopo tutto 'sto papiro, spero vi sia piaciuto, almeno un filino :3
Au revoir,
Cielo
  
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