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Autore: Hyperviolet Pixie    31/05/2011    4 recensioni
Ricordo ancora l'estate dei miei quindici anni come se fosse appena trascorsa. Quei pomeriggi rimarranno indelebili nella mia mente, baluardo e resistenza della mia memoria di ragazzo. [...]
E qui iniziano i ricordi più belli, quelli che più mi son rimasti impressi, quelli che mai se ne andranno. Perché?, vi starete chiedendo. Mi pare scontato raccontare che io, quell'estate di dieci anni fa mi innamorai, perdutamente, solo che allora ancora non lo sapevo.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un instantané de velours


Prologo
L'été de mes quinze ans



Perdus les rêves de s'aimer
Le temps où on avait rien fait
Il nous reste toute une vie pour pleurer
Et maintenant nous sommes tout seuls

Placebo, Protège moi




27 maggio 2011


On Air: Placebo – Protège moi

Ricordo ancora l'estate dei miei quindici anni come se fosse appena trascorsa. Quei pomeriggi rimarranno indelebili nella mia mente, baluardo e resistenza della mia memoria di ragazzo.
Quell'anno ero stato bocciato e i miei genitori, severi come mai erano stati prima, mi avevano spedito al Nord come un pacco postale dagli zii a trascorrere quella che si sarebbe rivelata l'estate delle mie prime scoperte.
E qui iniziano i ricordi più belli, quelli che più mi son rimasti impressi, quelli che mai se ne andranno. Perché?, vi starete chiedendo. Mi pare scontato raccontare che io, quell'estate di dieci anni fa mi innamorai, perdutamente, solo che allora ancora non lo sapevo.


Qualche vecchio saggio, probabilmente anonimo o dimenticato, dice che l'amore non ha sesso e che ci si innamora di un carattere e delle sue mille sfaccettature, non di un corpo o, come dico io, dei suoi apparati genitali.
Giusto per smentire le sue parole, io mi innamorai del suo corpo, del suo sorriso, ma mai pienamente del suo carattere. Mattia era infantile, capriccioso e tremendamente incostante.
Mi trattava come se fossi la bambolina di pezza della sorella minore, quel giocattolo vecchio e tutto rovinato che si divertiva a prendere a calci quando era troppo nervoso, e io, da bravo stolto qual ero, gli permettevo un simile comportamento nei miei confronti.
Lo conobbi quasi per caso, dopo nemmeno un paio di giorni di permanenza dai miei zii. Ricordo che a quei tempi, da casa , entravano ed uscivano un numero spropositato di persone, tutti amici dei miei due cugini. Un giorno, uscendo dal bagno, mi era capitato di incrociare una ragazza che, nel momento stesso in cui mi aveva notato, era arrossita ma nonostante tutto aveva avuto la forza di squadrarmi dall'alto in basso e di chiedermi chi fossi e cosa ci facessi lì.
Fu proprio quello stesso giorno che mio cugino decise di portarmi con sé mentre usciva. Non ero più il ragazzino sfigatello del Sud, a detta sua, e se mi fossi comportato bene, mi avrebbe fatto conoscere qualche sua amica speciale.
Quanto si sbagliava. Infatti, durante quella calda e afosa giornata di giugno, incontrai Mattia per la prima volta. Mi bastò un battito di ciglia per capire che sarebbe diventato speciale per me. Ancora oggi non saprei come classificare quel momento tra noi. Forse un po' imbarazzante, ma sicuramente unico.
Ed è da quel preciso istante che i miei ricordi più dolci, ma pur sempre impregnati di un po' di amarezza, iniziano ad affollarsi nella mia testa.
Lui era Mattia, dai capelli neri come la notte e un sorriso candido come il sole, e io... io ero solo un povero cretino, innamorato di un sogno che non mi sarebbe mai appartenuto.

__________________

Angolino dell'autrice:

Ciao a tutti ^^ Questa è la prima slash (non sono molto pratica delle terminologie legate a tematiche omosex, quindi spero di averci azzeccato) ed è una vera prova per me stessa, visto che non ho mai letto e scritto storie con tematiche simili. Spero di averci preso dai e di non aver scritto un'immensa castroneria gigante.
Questa storia non sarà eccessivamente lunga, lo so già.
Va beh, non ho molto da dire.
Mi farebbe davvero piacere avere un parere da gente esperta nel settore slash visto che io non ci latito e non sono decisamente avvezza a scriverne.
Non penso di avere molto altro da dire. So che non si capisce, ma questo primo capitolo è un blog in cui il protagonista, dal nome ancora sconosciuto, parla di sé e dell'estate dei suoi quindici anni, estate in cui ha scoperto l'amore :D 
Dal prossimo capitolo dovrei cambiare registro, ecco. Speriamo in bene.
Fatemi sapere che ne pensate! Sono in ansia u.u
Un bacio,
Fay <3

   
 
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