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Autore: LICARO    24/02/2006    1 recensioni
un'anfratto nuio gli faceva compagnia...una stanza umida e fredda...non riusciva ad aprire le ali...i polsi legati...amareggiato..
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un anfratto buio

Un anfratto buio...

 

La luce che attraversa la stanza piccola e umida è sufficiente solo a vedere quelle mani legate troppo strette, tanto da sanguinare…

 

Ogni tanto il volto stanco si mostrava al debole fascio luminoso…facendo luccicare quei capelli corvini…facendo brillare quegli occhi gialli…

 

Ma non tentava di fuggire…no, non era una di quelle persone che davano soddisfazione a chi non la merita…

 

A volte smorfie di dolore per le varie ferite su tutto il corpo…smorfie di dolore contenute… per non dare la soddisfazione a coloro che l’hanno ridotto così..

 

Preghiere in una lingua dimenticata…ombre che si espandono come ali…

 

 

 

Dei passi rimbombavano nel corridoio freddo e umido, delle risate, i lucchetti e le travi che bloccavano la porta di quella stanza si aprirono molto velocemente…chi li stava maneggiando li utilizzava con dimestichezza…come se lo facesse da secoli. Entrarono due esseri dalla forma umana, dall’aria stupida ma comunque eleganti e composti.

Entrambi aprirono la strada davanti a me ad una figura esile e lucida dalla forma umanoide con un grande libro fatto di pelle.

 

 

 

-Bene bene … he he he ecco qui il nostro grande e famoso angelo custode…-

 

Alzai gli occhi…con aria stanca… ma facendo trasparire la rabbia…

 

Rispose con un sorriso maledetto… sapeva cosa mi faceva male…

 

- admar dei toruvdada tatmei..

 

-Zitto!! Non pronunciare quella lingua qui!! Non puoi!! Quella lingua è morta!! Siete tutti finiti!! Non hai speranza!! Ti abbiamo tenuto in vita solo per studiare come farti del male!! Ricordalo maledetto ed usa quella boccaccia solo per respirare finche puoi farlo!-

 

Le parole di quella lingua avevano turbato molto e messo in agitazione quella figura esile e lucida…viscida..che non si avvicinava alla luce, puntò la mano verso di me, comparve un occhio nel centro del palmo…un occhio veloce…che mi puntò subito…voleva me…

 

- è meglio se non opponi resistenza angelo protettore…molto meglio…-

 

Un altro sorriso irritante..ma non diedi molto peso a quel sorriso quanto a quell’occhio nero e grande che mi puntava...chiusi gli occhi..non dovevo guardare stava entrando nel mio spirito..nella mia anima..la divora e ne conosce i segreti…come assaporare un tipo di cibo…non posso permetterlo..

Appena li chiusi mi accorsi che non solo vedevo l’occhio…ma lo sentivo..era come un ago in testa..

Entrava lentamente ma in modo deciso…

 

Mi agitai.. l’ennesima smorfia di dolore…era insopportabile.. mancò poco a…

 

-ROOOAAAARRRRR!!!!!-

 

Di colpo scattai verso quella mano puntatami contro … non se lo aspettavano..non si aspettavano quella forza.. gli era sconosciuta… in quell’ attimo le pupille si strinsero..ora io ero il predatore.. con quel ruggito ed uno scatto in’aspettato strappai quella mano viscida e grigia con un morso, compreso occhio..la risputai subito  ai loro piedi…i miei denti palpitavano…i canini erano affilati…gli occhi di un mostro…non battevano più le palpebre…per un attimo furono loro ad avere paura..

 

Tutto questo durò un secondo..e in questa frazione di tempo…

 

-AAAARGHHH!!!-

 

La creatura grigia si attorcigliò su se stessa e si contorse come una sepre a cui avevano tagliato la testa..con una velocità disumana…

 

Le due guardie corsero vicino alla porta blindata... fissandomi terrorizzati…e fissando quella creatura esile che come un ragno si dimenava in mezzo alla stanza sanguinando…

 

La fissai senza pietà… la mano in terra.. priva di vita… l’occhio in essa chiuso…

 

Con la stessa velocità con cui si dimenava mi si avvinghiò addosso stando bene attenta a non sfiorare nemmeno i simboli sul mio corpo…poi mi guardò…

Ricambiai lo sguardo senza timore...

Ma poi .. in quel istante mi accorsi che non stava soffrendo per la mano.. anzi provava piacere…gemeva e si strusciava sul mio corpo…era un figura femminile..ma non umana…stringendo quei muscoli…affondando i suoi artigli nella mia carne quel tanto che bastava a farmi sanguinare…il mio sangue gli illuminava gli occhi di passione e gioia…

 

-Ecco perché ho chiesto di occuparmi di te…di torturarti fino alla morte, il più lentamente possibile..ahhhh..siiii…ti amo…soffrirai molto…soffrirai fino a farmi godere…-

 

La fissai negli occhi…freddamente e con distacco nonostante tutti i suoi versi…

 

-non toccarmi immeritevole donna…o forse non dovrei più chiamarti “donna”…che ti hanno fatto... cosa ti sei fatta donare da loro...traditrice…stupida donna!!-

 

La fissai con uno sguardo tanto pieno di odio che lei gemette di nuovo…emise un verso animalesco e sottile… mi afferrò bruscamente per i capelli e mi baciò appassionatamente…dall’unione delle due bocche gocciolò del sangue..

 

Non potevo liberarmi…il mio odio per lei era amore ai suoi sensi…

Lei sentiva che lo sentivo e godeva…io sentivo che lo sentiva e provavo odio…troppo odio…

 

-ROARRRRR!!!!- mentre ruggivo lei mi leccò il collo… freneticamente…era veloce ma appassionata.. inumana…

 

 

Non potevo sopportare tutto questo… tentai di azzannarla…lei si accorse che stava cambiando il mio spirito e si allontanò da me più velocemente del mio morso…si mise in piedi davanti a me…mi fissava… si pulì con il braccio la bocca sporca di saliva e sangue…il mio sangue…mi guardava con passione…raccolse il libro che gli cadde prima e lo strinse a se….

 

-Peccato…peccato che tu non voglia cedere….vivresti molto meglio sai…-

 

D’improvviso l’occhio della sua mano che era in terra si spalancò di colpo…. mi fissò per n istante..come per giurarmi vendetta…

 

La mano si mosse freneticamente verso la sua padrona e sei riattaccò…nervo per nervo e pezzo per pezzo al braccio della “donna”…dopodichè l’occhio svanì mescolandosi con la pelle grigiastra…

 

Respiravo a fatica..e velocemente…provavo un odio profondo verso la razza che l’aveva ridotta a quel modo…

 

-si… hai ragione… vivrei meglio….-

 

Lei sorrise stupita e fece un primo passo lento e sensuale verso di me…una lingua biforcuta uscì da quella bocca sensuale e assassina…

 

-vivrei meglio… se fossi come te…-

 

La rabbia mi pervase…completamente….

Mi alzai in piedi…la mia ombra la coprì completamente…

 

-Io e i miei fratelli siamo nati per proteggere la tua razza … il patto era questo.. da secoli…vi abbiamo amato…vi abbiamo donato i segreti di questa terra.. e voi ci avete tradito…vi siete venduti a coloro che volevano prendervi e schiavizzarvi..uccidervi…abbagliarvi con il buio!!-

 

-AAAAAAAAAAAAAH!!!-

 

Lei si tenne la testa come se le stesse per scoppiare.. si piegò in ginocchio e indietreggiò velocemente…come un ragno…afferrò le due guardie e ne assorbì l’energia…la forza di vivere…

 

I due corpi caddero a terra senza vita…di una morte innaturale…lei era agitata…le mie parole l’avevano quasi uccisa…fatta impazzire…

 

Ci fissammo per alcuni secondi senza dire nulla…poi io posai lo sguardo verso le due carcasse a terra…sospirai…

 

-ecco cosa succede ad affidare poteri a chi non ha la consapevolezza adatta…ecco cosa succede…tu non hai il diritto di togliere vita a questo modo…sei sbagliata…la tua esistenza è sbagliata…-

 

-Zitto!-

 

La mia calma e freddezza la infastidirono

 

-Ora sono molto più che una donna debole e indifesa…capace solo di innamorarsi e di soffrire per gli uomini…ora sono io che faccio soffrire gli altri…si.. ho fatto bene…ora non soffrirò più.. nessuno mi considererà una creatura debole e indifesa!-

Stringeva il pugno con rabbia…

 

Io sorrisi…

 

Lei rimase stupita…

 

-Dunque questo è il tuo motivo…la tua anima…il tuo spirito in cambio di rispetto forzato e poteri che a malapena riesci a gestire…mi fai ridere sciocca creatura…perché è proprio quella donna indifesa e debole che ci riempiva l’anima di coraggio e forza con cui difendervi da loro…la nostra fonte inesauribile…tu eri forza.. la nostra forza…ed ora sei la nostra vergogna…-

 

Lei rimase spiazzata…voleva rispondere ma non seppe che dire…le dava fastidio che fossi io a parlare per ultimo…uscì avvelenata dalla stanza… lasciandomi li assieme ai due corpi senza vita…

Fece sbattere la porta e tutti i lucchetti si richiusero come se fossero vivi e avessero una volontà propria…il palazzo sembrava vivo.. sembrava respirasse…

 

Mi assicurai che si fosse allontanata…e che fosse distante… dopo di che mi lasciai cadere.. le gambe non ce la facevano..erano piene di ferite…il mio peso ricadde sui polsi legati…lacerandoli ulteriormente…

 

-MHH!!-

 

Mi lasciai sfuggire un mezzo urlo di dolore…che soffocai immediatamente dopo…

Sputai sangue…e mi lasciai li… appeso per i polsi.. nell’ombra…

 

 

 

  
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