Crossover
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Autore: NikkyxRose    31/05/2011    0 recensioni
Ariel stava spuntando fuori dal ponte della nave inabissata con il suo bottino quando la vide. L' ombra di una nave, ne era sicura, ma… non riusciva a vedere dove la carena della nave penetrava l' acqua. Era come se la nave stesse.. volando. Senza pensarci due volte, Ariel scattò in direzione della superficie, mentre Flounder teneva il passo dietro di lei. Piano Ariel si avvicinò a pelo della superficie uscendone fuori molto lentamente, solo i suoi occhi sbucavano fuori dall' acqua alla vista del panorama e del cielo sopra di lei .
Non c' era niente. Solamente qualche nuvola sparpagliata qui e la ed un ragazzo umano sulla riva a cinquanta metri di distanza, che fissava qualcosa come fosse il paradiso.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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James Hawkins si calò incerto sulla scala di corda per guardare oltre il parapetto dell' incrociatore cercando di scorgere il pianeta dove lui e la sua classe avrebbero fatto l' addestramento da campo.
"Dovrete imparare ad usare i vostri istinti al posto degli strumenti, se aspirate a diventare buoni capitani" Spiegò il comandante 
"Questo pianeta ha ridotto la spaziatura ad una semplice ma necessaria scienza. E voi vi ci allenerete segretamente per tutto il mese; E sopratutto state attenti poiché questa gente non hanno la benché minima idea dell'universo all'esterno alla loro galassia. Questo significa nessun macchinario volante, nessuna tecnologia avanzata, nessun 'ET telefono casa'. Siete i più intelligenti e i migliori, quindi dimostratevi tali obbedendo alle mie istruzioni alla lettera. E credetemi, sarò tutto messo per iscritto. capito?"
 L' intera classe confermò all' unisono.
''Bene. Ora, fate le valigie. Partiamo alle sei e zero-zero''
Jim dopotutto non era così eccitato per il viaggio. Seriamente, non era poi così eccitante andare su un pianeta lontano anni luce dai suoi amici e parenti, o ancora peggio che divertimento poteva esserci in un pianeta talmente primitivo  da non avere ancora un equipaggiamento energia solare? e ancora più importante, un pianeta dove erano completamente ancorati alla terraferma? Giammai. Jim era abbastanza riluttante, ma non appena le nuvole che circondavano l' atmosfera del pianeta rivelarono lentamente il  blu del mare sottostante, lui sentì il suo cuore aprirsi. Una nuova avventura si trovata proprio all' orizzonte. Lo sentiva.
 
 
 
 
Flounder teneva il passo nervosamente di fronte alla porta della grotta, aspettando che Ariel venisse fuori, pronta per la prossima fuga. Ha sempre odiato quella parte,  iniziare una nuova ricerca. L' unica cosa per cui valesse la pena fare la caccia al tesoro era l' espressione di Ariel ''Vorrei solo andare a casa'' piagnucolò voltandosi a guardare con desiderio in direzione della scuola.
 "Dovrei, ma.." non c' erano garanzie che Ariel non partisse senza di lui.  Preferiva fosse in pericolo con lui, piuttosto che senza. Sospirò.
 Lei aveva vinto di nuovo, e non era nemmeno li per discutere. Il pesciolino giallo sorrise sghembo. lei era così irresistibile. Appena Flounder era sul punto di rilassarsi, qualcosa lo afferrò da dietro e lo strinse contro il proprio petto. 
"Sono pronta!" Ariel gorgogliò, ridendo al violento tremore del suo amico. 
"Andiamo pesce pauroso" Lo blandì, prendendo una delle sue pinne "Scuttle mi ha parlato di un sito dove una è naufragata una nave che conteneva abiti femminili, ed è solo ad uno scatto da qui. Forza dai" E dopo un occhiatina implorante sparirono.
 
 
 
 
Il giorno successivo, per ogni suo compagno portato via su una barca a remi nei posti più remoti del pianeta, Jim sentiva un lieve dolore acuto. Tutta via la classe fosse molto più competitiva, loro erano l'unica famiglia che Jim aveva avuto nei due anni trascorsi.
"Gli abitanti di questo pianeta non vedono di buon occhio le persone che appaiono diverse da loro, perciò compagni un po più.. diversi sono stati mandati, abilmente travestiti, in aree disabitate" disse il capitano Amelia. Quando lei soprì l' assegnamento di Jim, si offrì volontaria per accompagnare la classe avanzata di Jim alle loro destinazioni cosicché potesse osservarlo.
"Tu comunque, hai il vantaggio di essere uguale a loro, quindi puoi avere un esperienza più diretta" Jim roteò gli occhi. Così primitivo, pensò, quando Vonsiya, un ragazzo provvisto di corna proveniente da Kynapis, fu lasciato su un isola deserta con il suo istruttore privato. Una ragazza con tentacoli al posto dei capelli  venne lasciata nel bel mezzo di una palude con il suo tutor o quando il suo amico intimo, Hannibal un ragazzo che aveva una folta pelliccia blu e aertigli ai piedi, fu spedito nel' artico con suo padre tramite un treno.
"Sei fortunaato" disse il ragazzo peloso "Ti hanno inserito nella società a tutti gli effetti. forse potresti anche divertirti, mentre io passerò il prossimo mese trascinandomi nel ghiaccio con mio padre" Jim sussultò interiormente. 
Persino se si trattava di Hannibal, a lui non piaceva quando le persone sparavano dei proprio padri che erano li con loro.
Hannibal sorrise a Jim, realizzando il suo sbaglio.
"Nn so come potrei divertirmi" Jim interruppe prima che Hannibal potesse scusarsi. Morph cinguettò triste, accoccolandosi nel collo di Jim. Hannibal colpì piano con un pugno sulla spalla di Jim.
"Impara."  Si piegò fino a che le due giovani fronti si toccarono.
"Fatti degli amici. Vivi delle avventure. Comportati bene. Mi aspetto qualche storiella per quando torneremo all'Accademia" Jim impostò un sorriso. "Bene ci proverò"
I due si separarono e Morph guizzò tra i due  per dare ad Hannibal un arrivederci bavoso.
Jim non poté nemmeno o vedere il suo amico entrare nella barca, ma corse nel ponte e guardò la bara a remi finchè non scomparì all' orizzonte.
Finalmente, fu ora per Jim di lasciare la la nave familiare e imbarcarsi in una nuova avventura. Siccome si sarebbe allenato con il capitano del posto, solo il Capitano Amelia lo accompagnò nel punto di sbarco.
"Ora, Jim, prende il comando." Amelia passò il timone allo studente, che lo destreggio abilmente all' interno del bianco chiarore sottostante. "Dovrai andare in questo indirizzo" Disse Amelia, passandogli un foglio, prima che lui saltò dal veicolo volante.
"Ti allenerai là con il capitano della flotta."
"Come dovrei trovarlo?" Chiese Jim diventando nervoso. Infine Amelia diede al suo ragazzo di cabina il suo famoso sorriso felino.
"è in grande castello bianco sulla costa, Jim, non puoi sbagliare."
Jim annuì, girando le spalle.
"E.. Jim?" Lo chiamò in fine Amelia. Jim girò le spalle con impeto.
"Buona fortuna." Jim fece un lieve sorriso, poi puntò attraverso la sottile foresta vicino alla spiaggia.
 
 
Ariel stava proprio spuntando fuori dal ponte della nave inabissata con il suo bottino quando lo vide. L' ombra di una nave, ne era sicura, ma… non riusciva a vedere dove la carena della nave penetrava l' acqua. Era come se la nave stesse.. volando. Senza pensarci due volte, Ariel scattò in direzione della superficie, mentre Flounder teneva il passo dietro di lei. Piano Ariel si avvicinò a pelo della superficie uscendone fuori molto lentamente, solo i suoi occhi sbucavano  fuori dall' acqua alla vista del panorama e del cielo sopra di lei .
Non c' era niente. Solamente qualche nuvola sparpagliata qui e la  ed un ragazzo umano sulla riva a cinquanta metri di distanza, che fissava qualcosa come fosse il paradiso.
Ariel pensò che l' ombra fosse solo un opera della sua vivida immaginazione  e andò in cerca di Scuttle, il suo informatore attendibile su tutto ciò che fosse umano.
Quando raggiunse lo scoglio affiorante del volatile, aveva però news importanti da raccontargli che le fecero dimenticare del suo nuovo tesoro.
"Una nave sta venendo nella nostra direzione?." Urlò Ariel incredula. 
"Si dolcezza." Disse sottovoce, sistemando la sua sedia fatta da un cesto. "Tre giorni a partire da ora, ho sentito. Il compleanno del Principe, hanno detto." La sirena si  morse il labbro inferiore, cercando di ricordare cosa ci sarebbe stato quel giorno e come potesse andarsene via per vedere questa meraviglia. Pensò di essere libera. In ogni c asso, le navi umane non andavano spesso su Atlantica - probabilmente suo padre aveva da fare - dunque se questa era venuta così vicino lei l'avrebbe vista a tutti i costi.
"Sei sicuro che vengono in questa direzione, Scuttle? Solitamente tentano di stare lontano dalla costa."
"Come ho detto, dolcezza, è solo una festa per il principe, Non stanno andando da nessuna parte. Solo una piccola escursione sulla costa nel' oscurità."
Ariel fece un ampio sorriso all'amico.
Se fosse stata notte, sarebbe stato ancora meglio. Gli umani non sarebbero stati in grado di vederla al buio.
"Grazie Scuttle!" Cinguettò, baciando  il volatile sudicio sulla guancia e nuotando via felice senza la sua sacca dei tesori, o come si chiama.

 
Vorrei ringraziare Iesnoth per avermi dato la possibilità di tradurre la sua fiction, Princessember1111 per avermi concesso di utilizzare la sua opera d' arte e Martina per avermi aiutato con la traduzione.
   
 
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