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Autore: Valsii    01/06/2011    2 recensioni
Beth e Mark. Come se il Glee Club originale non ci avesse causato abbastanza ulcere gastriche, mi è venuto in mente un "Glee 2.0", che ovviamente vedrà protagonisti anche i nostri cari, vecchi membri del Glee Club.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Losers 2.0


«Sarà più o meno la centesima volta che te lo dico, mamma», disse la ragazzina, con le braccia al petto ma continuando comunque a camminare nella direzione verso la quale si stava dirigendo la donna davanti a lei, alta – e non solo grazie ai dieci centimetri dei suoi tacchi – e longilinea, dai capelli scuri chiusi in un’elegante crocchia, e che riusciva a portare con disinvoltura perfino una casacca di seta viola come quella che indossava in quel momento, che una persona normale avrebbe messo solo e soltanto ad una cena importante, e di certo non nel posto in cui si stavano recando le due.
«Sarà più o meno la centesima volta che ti ignoro. Non puoi dire che una cosa non ti piace se non l’hai mai provata!». La ragazzina si fermò sul marciapiede, con un sorriso divertito sul viso.
«Ti sei resa conto d’aver riciclato la cosa che mi dici riguardo le verdure, appioppandola al tuo amato show choir?». La donna si voltò, risolse un occhiolino alla ragazza dietro di lei e si avvicinò ad un’auto rossa, immacolata.
«Beth, hai intenzione di salire su questa macchina o vuoi rimanere fuori casa per tutta la giornata?». Con un lamento, Beth tirò verso di sé lo sportello della macchina e si abbandonò sul sedile in pelle color cuoio, voltando la testa verso il finestrino.
Stupido, stupido canto corale!

*    *   *

«Maaaaamma, sei pronta? Faremo tardi!», urlò il ragazzo, seduto ai piedi delle scale. Le porta della camera da letto dei suoi genitori era ancora chiusa, e non c’era verso di far scendere quei due. «So cosa state facendo, e non mi importa. Insomma, avete avuto tutta la notte o no? Papà, se non scendete immediatamente prendo le chiavi della macchina e ci vado da solo!».
«Tu non vai da nessuna parte da solo, okay, piccolo mostriciattolo?», rispose un uomo alto – altissimo – scendendo le scale, ridendo, seguito da una donna, molto più minuta di lui ma con un sorriso altrettanto ampio. Quando arrivarono al piano inferiore, la donna scompigliò i capelli al ragazzo, ancora sorridendo. Lui si allontanò da quella figura dai capelli mori e lisci, dal corpo snello fasciato da un abito blu elettrico, acquistato esclusivamente per l’occasione. Occasione così importante che aveva indotto persino suo padre – quel padre perennemente in jeans e t-shirt, che suo zio aveva cercato così spesso di portare in una boutique ma si era visto sempre, in un qualche modo, declinare l’invito – a comprare un abito scuro ed elegante.
«Kurt è qui», annunciò l’uomo, sbirciando fuori dalla finestra. La donna fissò lo sguardo in quello di suo figlio.
«Sono così felice che tu possa finalmente assistere ad una gara di canto corale! », disse con voce eccitata. Il ragazzino sorrise.
«Sono felice anch’io, però se non ci sbrighiamo lo zio Kurt ci lascia qui, non credi, mamma?»
«Ha ragione lui, Rachel. Dobbiamo andare, e anche piuttosto in fretta».
«E va bene… I New Direction non ci aspetteranno per sempre».




Note dell'autrice!:
Che dire. Future-fic, ovviamente. Cercavo da giorni un briciolino di ispirazione per postare qualcosina qui
, e oggi ho avuto un flash di Beth (tesoro ti amo tanto <33) che odia lo show choir e del figlioletto Finchel. Non so come andrà a finire questa storia, la vivo un po' alla giornata °-°.
Anyway, non so che altro dire. Enjoy :D

  
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