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Autore: xZivaDavid    01/06/2011    6 recensioni
Lily Evans sistemò le pieghe dell'uniforme, distrattamente.
Era una giornata calda, solcata da una leggera brezza.
Era un giorno in cui agli studenti era permesso di recarsi ad Hogsmeade.
Vide gli studenti incamminarsi, sorridendo e parlottando.
Li invidiò, quasi, perché non riusciva a sentirsi spensierata.
Deviò strada, aveva solo bisogno di un pò di solitudine.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sirius/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Shot scritta di getto in un momento di depressione…

la canzone è "in un giorno qualunque" di Marco Mengoni.

Vi chiedo solo di leggerla e di farmi sapere che ve ne pare.

Accetto le critiche, del resto, siamo nati per imparare, no?

Spero davvero che vi piaccia! :)

 

 

***

 

Dedicata a te, che ci sei sempre.

Dedicata a chi mi capisce, a chi mi consola quando penso che tutto vada male,

a chi mi tira su quando non riesco più a ridere.

A chi mi sostiene, a chi mi incita a migliorare.

A chi mi imbocca quando non ne posso più di cioccolato.

E' dedicata alla migliore amica del mondo.

A, capisco che questo non sia nemmeno un briciolo del bene che ti voglio,

ma ti chiedo di accettarlo comunque, perché da quando ci sei tu mi sento completa.

Ti voglio davvero bene. F.

 

M come Morte, quando siamo lontani.

 

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Lily Evans sistemò le pieghe dell'uniforme, distrattamente.

Era una giornata calda, solcata da una leggera brezza.

Era un giorno in cui agli studenti era permesso di recarsi ad Hogsmeade.

Vide gli studenti incamminarsi, sorridendo e parlottando.

Li invidiò, quasi, perché non riusciva a sentirsi spensierata.

Deviò strada, aveva solo bisogno di un pò di solitudine.

La ragazza scese piano la scalinata di Hogwarts e, imponente, 

camminò sino al Lago Nero, sotto il faggio preferito dai Marauders.

I Malandrini, in viaggio verso Hogsmeade per trovare divertimento.

Gli occhi verdi luccicavano come se la luce rifulgesse di armonie nuove a contatto con la sua pelle.

Lily strinse le braccia attorno al proprio petto, per sentirsi meno sola.

Si lasciò scivolare sotto l'ombra del grande albero, 

mentre una lacrima colava sulle sue labbra, fuggitiva.

 

 

Vedi, si rimane in piedi

anche se tu non ci credi

Dimmi cosa vuoi sapere

Cosa vuoi di questo amore?

 

 

Si sentiva vuota.

Era stanca di vivere un'esistenza vana.

Le mancava lo Slytherin che l'aveva tradita,

Le mancava la libertà che aveva perso da bambina.

O che non aveva mai cercato.

Si sentiva in colpa, perché non stava prendendo in giro solo sè stessa.

I capelli ramati svolazzavano, disordinati.

Aveva combinato solo guai.

 

 

Anche se non respiro

E non mi vedo più

in un giorno qualunque

Dove non ci sei tu.

 

 

 E poi c'era lui.

Stava insieme a James Potter da un anno.

Aveva imparato a star con lui.

Aveva imparato anche a rispettarlo, a lasciarlo andare.

Aveva capito di volergli bene.

Un'altra lacrima cadde dagli occhi tristi e s'infranse nel suo petto.

Non riusciva più a mentire al mondo.

Doveva essere sincera almeno con se stessa.

 

 

Anche se aspetto il giorno

quello che dico io

..

Dove ogni tuo passo

Si confonde col mio.

 

 

Aveva celato un segreto per troppo tempo

perché riuscisse a disfarsene.

Era un desiderio dettato da qualcosa di più grande di lei,

Non poteva allontanarlo,

Si avvicinava sempre più.

E continuava a sentirsi sola.

E a credere di sentirsi colpevole.

Ma non poteva parlarne.

Morse il labbro inferiore e abbassò il capo, sconfitta.

Il cuore si stava prendendo gioco di lei.

E Lily Evans cedette al pianto.

 

 

Forse serve un pò di tempo…

credo, spero, penso e sento.

 

 

Il rumore dei suoi passi era stato attutito dal vento.

E dai singhiozzi della ragazza.

Si inginocchiò, di fronte a quella figura sofferente.

-Lily.- Un nome.

La ragazza sobbalzò.

 Il suo nome.

Pronunciato da quella voce.

Come aveva sognato da troppo tempo, ormai.

La rossa rimase immobile, mentre il dolore si attutiva.

Non poteva guardarlo, non ne avrebbe mai avuto il coraggio.

Sentì un brivido, uno solo, che la smosse appena,

quando la mano del giovane uomo sfiorò il suo mento,

costringendola a mostrargli i suoi occhi verdi, arrossati dal pianto..

Le scostò una ciocca rossa dal volto.

Le sembrava quasi di volare.

Sentì i battiti del cuore rimbombarle nella mente,

come se stesse esplodendo.

Non erano mai stati soli, aveva quasi paura.

Paura di ferire qualcuno.

I suoi occhi neri erano profondi, le pagliuzze argentee la catturarono.

Come se facesse parte di loro da una vita,

come se la stessero aspettando da sempre,

quasi capissero che era lei la parte adatta a completarli.

Quegli occhi erano tutto.

Le parlavano, la rassicuravano e l'amavano.

Deglutì, trattenendo l'ennesimo singhiozzo, 

poi si abbandonò tra le sue braccia calde.

 

 

***

Voglio essere importante

Per te e non per la gente.

 

 

Il suo profumo era diverso da come lo immaginava.

Era pungente, dolce e ammaliante.

i capelli lunghi le solleticavano il volto bagnato,

la sua voce era la cura.

-Lily…sono qui.- fu la sua unica risposta.

Ma Lily capì.

Era sempre stata schiava di sentimenti creati per non ferire nessuno,

ma stava uccidendo sè stessa.

Sciolse l'abbraccio, accarezzando il volto di lui.

-Sirius…dovresti essere ad Hogsmeade- mormorò, asciugando le lacrime.

Osservò le labbra sottili, il naso piccolo e dritto, gli occhi espressivi,

I lineamenti delicati e i capelli disordinati.

Era perfetto nell'imperfezione che le donava.

-Non…non potevo andare.- 

Era bello ed affascinante.

Il suo magnetismo la faceva sentire debole di fronte alle proprie emozioni.

Lily abbozzò un sorriso dolce -perché sei rimasto?- chiese, con voce spezzata.

-Perché tu hai bisogno di me.-

Lo attirò a sè, con naturalezza.

Le tremavano le gambe, lo capiva nonostante fosse seduta.

Si sentiva quasi fragile, a contatto con i suoi occhi.

Le labbra rosate di lei sfiorarono quelle del moro, 

che rispose a quel gesto, con dolcezza.

Il suo sapore era diverso da come l'aveva immaginato.

Sapeva di Menta, forte ma delicata.

Come quella che amava.

Il desiderio era stato esaudito.

Era come volare, baciare la persona che amava.

Era come morire, baciare il migliore amico del suo ragazzo.

 

 

Anche se non respiro

E non mi vedo più

In un giorno qualunque

dove non ci sei tu!

 

 

Ma adesso non le importava di morire.

Adesso erano soli,solo Sirius e Lily.

Non importava di mentire, ora potevano essere sinceri.

 

 

Anche se aspetto il giorno

quello che dico io

Dove ogni tuo passo

Si confonde col mio

 

 

Il tocco di lui era delicato e tenero, come se avesse paura di ferirla.

La mano destra era chiusa tra i capelli lisci di lei, che sfiorava piano,

Ogni tanto, uno socchiudeva gli occhi, per chiedersi se fosse vero.

Ogni tanto, Sirius scorgeva una lentiggine sulle gote arrossate di lei.

Ogni tanto, lei si perdeva nella bellezza che l'aveva travolta come un uragano.

Poi si staccarono, con la stessa naturalezza con cui si erano baciati.

Non sapevano se fossero trascorsi anni, mesi o secoli.

Sapevano di sbagliare, ma erano soli.

Sapevano che non sarebbe durata, ma ora potevano stare insieme.

Le dita si cercarono e s'intrecciarono, avide di contatto.

 

Lei si poggiò sul suo petto.

Il tessuto del maglione nero che indossava era morbido, diverso da quello di James.

Sapeva di proibito.

Sapeva d'amore.

"E il nostro amore è polvere da sparo, e il cuore è solo un battito di cuore."

Le sfuggì un sospiro,mentre lasciava la mano destra del ragazzo, e la posò sul suo cuore.

E sentì i battiti accelerati di Sirius, le sue forze che venivano meno a quel contatto.

Le braccia del ragazzo la cinsero a lui.

Lily lo sapeva, non era mai stata così bene.

 

 

Niente da dire

Niente da fare

Forse, Forse c'è un tempo

Per riprovare…

 

 

E rimasero così, abbracciati, in silenzio,

perché bastava l'intimità di quel gesto, 

le emozioni indelebili vorticavano nei loro cuori,

passioni condivise e scoperte,

perché anche il sole s'illuminasse di sentimenti sinceri.

"tu non ricordi ma eravamo noi,quei due abbracciati fermi nella pioggia mentre tutti correvano al riparo"

E rimasero così, perché in fondo non c'era niente da dire.

Sirius soffiò un bacio nei capelli rossi, che brillavano d'amore.

Sentiva i respiri regolari della ragazza che, accoccolata sul suo petto,

faceva volare le farfalle nel suo stomaco.

Lily si alzò, 

perdendosi in quella marea di emozioni emanate dai suoi occhi.

Lasciò che una piccola lacrima le solcasse il volto e s'infrangesse nel suo sorriso.

-Ti amo.- 

 

 

Perché tu sarai sempre il mio solo destino, posso soltanto amarti, senza mai nessun freno.

 

Non importava se sarebbe finita, 

Non importava se si sarebbero comportati come se non fosse mai iniziata.

Importava che fossero riusciti a vivere.

La morte ora, non faceva più tanta paura.

   
 
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