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Autore: Iwannafly    01/06/2011    4 recensioni
[Joe/Demi]
Non ero invitato.
Non lo ero.
Strano, ho pensato all'inizio; insopportabile dopo, ma non volevo ammettere che dietro quella mancanza c'era qualcosa di più di un attimo di distrazione. Era un gran party, festeggiava tutti i suoi successi più o meno da quando ci conoscevamo: sedicesimo, diciassettesimo compleanno, diploma e l'uscita degli album, proprio una festa importante, allora perché io non c'ero?
Perché non ero li a fare il buffone e a divertirmi come mio solito?
In verità ero li, solo...in vesti diverse...
Magari si era stancata di me e di essermi amica o, peggio ne era indifferente.
Era lì, sul palco, a ballare, energica, bella(tanto per cambiare), felice e spensierata, e poi andava a dire in giro di non saper ballare, mentre in verità faceva passare per la testa pensieri che, per un ragazzo come me, un modello da seguire, non sarebbero dovuti esistere.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Decode 1.
Decode.
Capitolo 1
Non ero invitato.
Non lo ero.
Strano, ho pensato all'inizio; insopportabile dopo, ma non volevo ammettere che dietro quella mancanza c'era qualcosa di più id un attimo di distrazione. Era un gran party, festeggiava tutti i suoi successi più o meno da quando ci conoscevamo:sedicesimo, diciassettesimo compleanno, diploma e l'uscita degli album, proprio una festa importante, allora perché io non c'ero?
Perché non ero li a fare il buffone e a divertirmi come mio solito?
In verità ero li, solo...in vesti diverse...
Magari si era stancata di me e di essermi amica o, peggio ne era indifferente.
Era lì, sul palco, a ballare, energica, bella(tanto per cambiare), felice e spensierata, e poi andava a dire in giro di non saper ballare, mentre in verità faceva passare per la testa pensieri che, per un ragazzo come me, un modello da seguire, non sarebbero dovuti esistere.


Come mi ero ridotto?!
Mi sentivo una parodia dei film d'azione, eccomi, rannicchiato nel condotto di aereazione a spiare una festa, ero come sonnambulo.
“E alzati, vattene, conserva quel po' di dignità che ti è rimasta”mi ripetevo, facendomi pena da solo.
Ma non lo facevo, non me ne andavo, stavo semplicemente lì, senza staccarmi dalla griglia che mi permetteva di osservare tutto anche se a strisce.
Ero forse una specie di masochista?
Provavo piacere a farmi del male da solo, quando invece potevo tranquillamente a casa mia a pensare ad altro?!
Già perchè ero ancora di convinto di poter pensare ad altro!
“C'è perfino Hayley Williams, Dio ma chi è di così importante per lei?!”mi chiedevo arrabbiato”Oh giusto, semplicemente il suo idolo, Joe”rispondeva un'altra vocina dentro di me.
In quel momento Demi prese il microfono accanto alla “super-torta”e, dopo aver smesso di ansimare per la performance precedente, cominciò a parlare. “Grazie a tutti per essere qui...con me a condividere...la soddisfazione...”con il fiato corto sbirciò nella mia direzione.
Che lo sapesse?impossibile.
“La soddisfazione di aver raggiunto i miei sogni, di avere tanti amici preziosi come voi e...la patente!!”continuò soddisfatta e ridente.
“Volevo ringraziare inoltre mia madre e tutta la mia famiglia ed Hayley Williams per aver accettato l'invito e se non è troppo, vorrei chiederti di cantare per noi!il mio discorso può aspettare, la musica viene prima di tutto, no?”disse decisa.
Demi scese dal palco lasciandolo al suo idolo, che cantò alcuni dei suoi pezzi più famosi, come Decode.
Il pubblico rimase molto soddisfatto e dopo che Demi ebbe ringraziato Hayley e fattole i complimenti per la splendida prestazione, la festeggiata prese di nuovo il microfono per continuare il suo discorso:
“Direi che dopo una performance del genere parlare rovinerebbe solo le cose, ma devo farlo, mi dispiace”si scusò sorridendo.
Un sorriso splendido, anche se non come quelli dei vecchi tempi
“Sono felice che tutte le persone più importanti della mia vita siano qui con me, che tutti gli invitati siano presenti e...”ma non riuscì a finire perché Tiffany Thornton le rubò il microfono, ma questo non mi aveva distratto dal fatto che se tutte le persone importanti della sua vita erano li ed io non ero invitato, facendo 2+2...non ero importante.
“Si, si va bene, va bene, Demi hai detto abbastanza...”
“Veramente io...”cercò di dire lei

“Ah-a, adesso siediti, perché molti id noi hanno qualcosa da dire, o visto il poco preavviso che hai dato per il party da leggere!”si corresse ridendo, poi congedò con un “gentile gesto della mano”che sembrava dire “sbrigati che non abbiamo tutta la serata” Demi, che si andò a sedere al tavolo centrale della sala.
Parecchi ragazzi e ragazze, (sarà stata impressione mia, ma i ragazzi sembrava stranamente più numerosi...)parlarono o lessero , elogiandola fino a quando non si commosse, si trattenne dal piangere infatti, solo per non rovinare il trucco, più spesso si mise però a ridere alle parole degli amici che rievocavano ricordi o situazioni paradossali, divertenti fraintendimenti.
E io ancora lì, quasi fosse un film al cinema.
“Ridicolo”mi ripetevo fino alla nausea.
Poi ad un tratto qualcosa dentro di me si ruppe definitivamente, e la causa era stata la vista dei miei tre fratelli e della mia futura cognata.
Cosa ci facevano loro là?

Avevano detto di non sapere niente del party di Demi, di non essere stati invitati e di essere impegnati già da tempo!
Già in effetti ero impegnati!
Erano lì, sorridevano, abbracciavano e baciavano la ragazza scusandosi per il ritardo o chiedendole come mai avesse gli occhi lucidi.
Si avvicinarono un po' alla griglia da cui li spiavo per poggiare il regalo sul tavolo apposito e mi parve di sentire Frankie chiedere a Kevin
“Kev, ma come mai Joe non è venuto?” tesi subito l'orecchio per cercare di afferrare qualche parola in più di quella conversazione, non ottenni molto, ma quel poco bastò, bastò davvero.
“Demi non ha voluto invitarlo, non devi dirglielo però ne a Joe e neanche a Demi, non dovrei sbandierarlo ai quattro venti, mi ha chiesto di non farlo sapere”.
Ecco perchè in quei giorni erano tutti così strani, bhé almeno non mi era indifferente, forse arrabbiata??
ma per cosa??
non lo sapevo, ero semplicemente sconvolto e cominciai a strisciare per il condotto d'aereazione, cercando l'uscita, lo feci fisicamente, ma anche psicologicamente era come se strisciassi in cerca di una via di uscita, o magari di svegliarmi e accorgermi che era stato tutto un sogno.
Ero quasi in trans, non pensavo a niente, ma seguivo meccanicamente la strada di casa, probabilmente avevo ancora la bocca semiaperta per lo stupore.


Quando arrivai mi buttai sul letto come fossi una balla da basket, ci rimbalzai pure sopra e osservai il tetto sopra di me, era dov'era sempre stato, eppure me lo sentivo cadere addosso, come il resto del mondo.
Fuori tutto continuava come se non fosse successo nulla, com'era possibile? Che tutto e tutti fossero così indifferenti al mio dolore e alla mia confusione? Non dormii tutta la notte, pensando a tutti i momenti più belli che avevo passato con lei, ebbi solo un lieve sussulto quando i miei fratelli annunciarono il loro ritorno a casa con l'apertura e la chiusura della porta e l'immancabile elettricità che si ha dopo le feste, era di questo infatti che parlavano animatamente.
“Nick hai fatto un discorso straordinario, davvero, l'hai visto anche tu che Demi anche sforzandosi non è riuscita a non piangere, riesci a parlare al cuore della gente, avete un rapporto davvero speciale voi due”sentii dire a Kevin, altra pugnalata, altro sangue che sento scorrere caldo, quasi fosse vero, altro odio da deporre sul povero cuscino sotto la mia testa che stavo prendendo a pugni, alla fine era lui a dover pagare per tutti!
“Ma dai, sei come un padre per lei, Kev, quando il discorso l'hai fatto tu piangeva già, ma non significa che non stesse piangendo anche per te!è stata una gran bella festa, bella davvero, Frankie, ora va a letto,ok?quando salgo ti voglio vedere sotto le coperte!”raccomandò Nick al minore dei Jonas.
Poi dopo qualche minuto anche gli altri due salirono al piano superiore, Kevin aprì leggermente la porta della mia camera ed io feci finta di dormire, poi lui richiuse la porta e captai solo poche frasi:
“Mi raccomando, non una parola con Joe, lo farebbe stare male e basta, non capirebbe, sai com'è fatto, corre subito alle conclusioni, sarebbe un casino” poi Nick rispose:
“si lo so, lo so, Demi mi ha fatto promettere di mantenere chiusa la bocca, è che mi dispiace per lui...bhè è meglio che vada a letto adesso, 'notte Kevin” “Sai anche tu che è meglio così, Nick, ah e 'notte anche a te”disse Kevin con fare paterno.

Avrei voluto alzarmi, chiedere spiegazioni, ma a quanto pare tanto io non capirei e salterei alle conclusioni, perché sono impulsivo, non era questo che intendevano dire?non ne avevo comunque la forza.

E come ho detto prima ripensai ai nostri momenti migliori, con nostalgia, e senza più la sensazione salda come una volta di essere uno dei suoi più grandi amici o, ma adesso era di sicuro fuori discussione, un po' più speciale...ma solo un ostacolo alla sua felicità.


Ciao a tutti! :D Allora.. io sono una fan sfegatata dei Paramore e ascoltando a ripetizione Decode mi è venuta l'ispirazione spero vi piaccia.
Comunque visto che tutto ciò si basa su questa canzone vi consiglio di leggervi la traduzione! Recensite se volete che continui! :)
Adesso smetto e vado! Baci!
  
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