Nella carne e nell'anima

to Yusaki

La battaglia è finita e l'esito è stato chiaro.

In un fracasso di urla e stupore Xanxus ha perso.

Ha perso il suo orgoglio, il suo coraggio e la sua arroganza nel rombare d'un tuono e nel crepitare di una fiamma che brilla beffarda sulla fronte del suo sfidante.

Se mai v'è stata notte più fredda non te ne rammenti.

Non ricordi alcun suono tanto assordante come ora ti sembra quello dei tuoi passi lungo il corridoio buio.

E sai anche che come probabilmente lo troverai stasera, non ti ricapiterà più.

E' lì infatti, abbandonato sulla poltrona, che sembra avere le sembianze d'un trono distrutto.

Davanti alle ceneri d'un fuoco spento si staglia con l'orgoglio e l'imponenza di un sovrano decaduto, in silenzio e con lo sguardo vacuo.

Abbandonato con le fattezze fredde e sterili di un burattino inanimato.

Ti avvicini silente fermandoti a pochi passi dietro di lui; sai che è imprudente avvicinarsi troppo, nessuno sarebbe così stupido.

<...Xanxus...>

Il suono della tua voce ti è sembrato così maledettamente assordante ed inappropriato da costringerti a trattenerti dal chiudere gli occhi per il disgusto ed il senso di colpa che improvvisamente t'attanaglia le viscere.

Lui, ovviamente, tace, come se l'udirti non fosse degno d'esser notato più del ronzare di una mosca.

Ti avvicini ancora, quasi inconsciamente, fino a sfiorare con la spalla lo schienale della poltrona.

< Xanxus...> Ripeti piano, senza voce; col solo sibilo che quella parola ha provocato uscendo dalle tue labbra mosse appena, ti pare comunque d'aver riempito tutta la stanza.

< vattene. > Ringhia lui di rimando, un feroce mormorio contro la mano appoggiata contro la bocca.

Non ha alzato la voce come fa di solito, non ce n'è bisogno, certo è che tutto ciò che vi circonda sembra essersi fatto ancor più terribilmente silenzioso.

Non gli obbedisci, senti di non poterlo fare; e un freddo velo grigio di silenzio assordante riprende ad avvolgervi con la stessa leggerezza del vento.

Non ti muovi.

Ed è un attimo.

In un impercettibile frusciare di vestiti e la sua mano ti circonda la gola, con quella violenza dolorosa e brutale propria solo a lui. Propria solo a voi.

La sua espressione è brutale e l'astio nelle iridi cremisi è palpabile e t'avvolge in un attimo come una fiamma glaciale.

<...VATTENE!>

Ripete più forte.

E sembra, solo per un attimo, turbato e ferito dalla mano che gli poggi sulla guancia tanto che la sua stretta diviene più debole consentendoti infine di parlare.

<...Xanxus...sono qui...>

La mano che ti stringe improvvisamente il collo è instabile e tremante, come lo diviene anche la brace nei suoi occhi.

< Qual'è il tuo problema, rifiuto!?> Geme continuando a stringerti con mano tremante.

<...Io sono qui...con te.>

E lo senti, lo senti bene il suo dolore, il suo risentimento mentre si trasforma in sospiri violenti contro la tua pelle, in umori umidi che ti accarezzano lascivamente.

E la sua angoscia e la sua rabbia escono fuori in un esplosione di voce e sperma...dentro di te...spaccandoti in due...ma tu sei forte...sei inattaccabile e se lui ne ha bisogno...puoi sopportare qualsiasi cosa!

Perchè Xanxus ti entra dentro...nella carne e nell'anima.

con la violenza disperata propria solo a lui ti divora giorno per giorno, sempre di più.

By Kumiho