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Autore: Hikari93    03/06/2011    3 recensioni
Sogghignava all’idea di quanto fosse stato geniale nel concedersi un paio di ore di sonnellino pomeridiano il giorno prima. Del resto, non capitava tutti i giorni di essere ospiti di quella famiglia, dunque, avrebbe dovuto approfittarsene.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Tanto vinci sempre tu!
 

 
 

Naruto Uzumaki si mosse quatto quatto per i diversi ambienti della casa in cui si trovava.
Non una casa qualunque, giammai, si trattava niente di meno che di “Villa Uchiha”.
Poteva sembrare strano che il biondo fosse già in piedi alle sei di mattina. Tutti quelli che lo conoscevano avrebbero pensato, e a ragione, che in quel corpo non ci fosse la solita anima, amante del sonno e del totale relax, ma un mostro, un demone, un altro, insomma.
E invece Naruto era stato furbo.
Sogghignava all’idea di quanto fosse stato geniale nel concedersi un paio di ore di sonnellino pomeridiano il giorno prima. Del resto, non capitava tutti i giorni di essere ospiti di quella famiglia, dunque, avrebbe dovuto approfittarsene.
Trattenendo le risatine che volevano farsi udire, percorse tutto il pezzo di corridoio che separava il bagno dalla stanza di un essere oscuro e glaciale.
“Solo a starci accanto ti fa venire la pelle d’oca!”, pensava, ghignando.
Sebbene fosse il suo ragazzo già da tempo, Sasuke Uchiha non si era mai mostrato troppo dolce nei suoi confronti. Anzi, non era mai stato dolce né comprensivo. Davanti agli altri continuava a mantenere quella sua maschera di freddezza e solo in qualche rara occasione si apriva in qualche sorriso, carezza, dimostrava il suo affetto.
Ma, in fondo, a Naruto andava bene così.
Non se ne era innamorato, forse, perché era una persona da scoprire? Era come se si trattasse di un luogo ancora inesplorato e per Naruto – che era un ragazzo curioso e vivace – costituiva una valida, quanto allettante, prospettiva.
Però c’era una cosa del carattere di Sasuke che l’Uzumaki detestava.
Poteva essere gelido quanto voleva. Poteva svelarsi come persona dotata di sentimenti in rare occasioni. Poteva, anche, comportarsi come aveva sempre fatto, nonostante stessero insieme.
Ma non gli avrebbe mai permesso di continuare a sfoggiare quell’espressione di superiore in sua presenza, quando lo superava in qualcosa, quando si dimostrava migliore di lui. Odiava quegli occhi stretti quasi a deriderlo, quella bocca assottigliata, quella faccia da schiaffi che Sasuke mostrava a Naruto quando lo superava in qualcosa.
Questa volta, sfortunatamente per Sasuke, lui, Naruto Uzumaki, avrebbe ottenuto la sua vendetta. E ciò che peggio, ciò che gli avrebbe assicurato una vittoria schiacciante, era che l’avrebbe colpito a casa sua, dove si sentiva più sicuro. Inoltre, l’avrebbe distrutto con la sua stessa arma: la freddezza.
Per fortuna la casa era vuota: i genitori di Sasuke erano partiti verso una destinazione sconosciuta all’Uzumaki, ed il fratello dell’Uchiha, Itachi, era stato quasi supplicato dal minore di uscirsene per quella notte. Ovviamente non era stato Sasuke a dirglielo. Un tipo come il suo fidanzato non l’avrebbe mai fatto. Mai. Era stato Itachi a confidargli questo piccolo segreto, nascondendo – per la privacy del fratello minore – modalità e dettagli, secondo cui si era svolto il tutto.
Naruto, però, ci aveva fantasticato e non poco. Aveva immaginato un Sasuke in grembiulino, mentre era intento a pulire tutta la casa per non fare brutta figura con lui, che tutto ad un tratto si voltava verso il fratello, buttandosi ai suoi piedi. Dopodichè, sempre secondo la malata fantasia di Naruto, questi avrebbe esclamato, poeticamente: -Oh fratello, mai ti ho chiesto un favore! Esci, dunque per una sola notte in modo che io possa consumare il mio amore!-
L’Uzumaki ridacchiò.
Prese a muoversi a passo più svelto, stando però attento a non far cadere ciò che teneva in mano: sarebbe bastato un movimento brusco per mandare all’aria tutto il piano.
“Voglio proprio vedere cosa farai, Sasuke!”, pensò, divertito.
Aiutandosi con le gambe e i piedi, spalancò la porta della camera di Sasuke – quella in cui anche lui aveva dormito – e si avvicinò al letto.
Si fermò a contemplare la figura addormentata di Sasuke. Dovette ammette che era irresistibile mentre sonnecchiava beato. Forse era l’unico momento in cui somigliava davvero ad un angioletto, mentre appena quelle iridi nere si spalancavano, diventata un demonio, e della peggior specie! Stette attento a respirare quanto più piano possibile. Sasuke era capace di essere svegliato persino dall’aria ma, pensandoci, arrivati a questo punto non aveva troppa importanza. Anche se si fosse svegliato non sarebbe cambiato nulla. La sua vendetta era inevitabile.
Dedicò un ultimo sguardo a ciò che lo circondava: aveva spostato verso gli angoli della camera un po’ tutto quello che poteva, in modo da non procurare danni. Non c’era niente che potesse rompersi – come cd, console o quant’altro –  a causa del suo scherzetto innocente.
Bene. Poteva procedere.
-Sasuke!! E’ ora di svegliarsi!- urlò con tutto il fiato che aveva in corpo. La sua voce era già di per sé alta e talvolta fastidiosa, ma a quella distanza – e visto anche il silenzio circostante – doveva essere terribile. Ma il bello doveva ancora venire.
Sasuke non si scompose per quello che era appena successo: si girò e rigirò nel letto alcune volte, sotto lo sguardo attento dell’Uzumaki che continuava a contemplarlo, godendo per quella pace magnifica che sarebbe stata rotta di lì a pochi attimi. Poi l’Uchiha si stropicciò gli occhi, alzandosi a sedere che li teneva ancora chiusi.
-Che bisogno c’è di urlare?- chiese, mezzo addormentato.
Naruto sorrise, senza muoversi. Voleva dare a Sasuke il tempo materiale di accorgersi di cosa gli stava per accadere. Difatti, l’Uchiha aprì gli occhi e, vista stagliata la figura, in quel frangente, inquietante, di Naruto ebbe solo il tempo di spalancare occhi e bocca. Non riuscì nemmeno a dire “Non vorrai sul serio farlo”, ch già era successo.
Naruto Uzumaki, vista la stagione estiva, aveva pensato di poter “fare il bagno” all’altro di prima mattina, quando meno se lo aspettava. Non era di certo un bagno normale, nossignore, ma un bagno freddo, gelido, che rispecchiasse la personalità di Sasuke.
Mentre Sasuke era scosso da brividi di freddo, Naruto se la rideva di gusto, ricordando quante volte i suoi amici, come ad esempio Kiba, avessero fatto lo stesso con lui quando stavano al mare. Ricordava che non era per niente piacevole.
Tuttavia l’Uzumaki aveva tralasciato un dettaglio. Un dettaglio molto, molto ma davvero molto importante. Aveva dimenticato quale fosse l’altra parte del carattere di Sasuke che non gli andava a genio ma che, finora, non aveva avuto motivo di provare sulla pelle, ovvero il suo lato estremamente vendicativo.
-Naruto preparati a passare grossi guai!- gridò Sasuke, ormai – sfortunatamente per Naruto – completamente sveglio, anche se infreddolito.
L’Uzumaki smise di ridere. La voce insolitamente alta di Sasuke aveva persino sovrastato il suo riso. E questo significavano grossi guai. Naruto non aveva mai visto Sasuke tanto arrabbiato.
A momenti gli usciva il fumo dalle orecchie.
-Calmati! Era uno scherzo innocente!- fece Naruto, buttandola sul ridere.
L’occhiataccia che ricevette da Sasuke fu tutt’altro che benevola. Anzi, il ragazzo non si stava limitando solo ai gesti o alle parole, ma stava passando ai fatti, si stava alzando dal letto ed era diretto proprio verso di lui.
-Era uno scherzo innocente.- balbettò Naruto, capita la gravità della situazione, cominciando ad indietreggiare.
Dovette sbrigarsi e correre, correre a più non posso per tutta la casa, per poter sfuggire all’ira crescente dell’altro.
Per quanto tempo, però, avrebbe resistito? Non lo sapeva.
La risposta gli fu data, però, dal caso, oppure dalla casa che, per così dire, volle aiutare il padrone. L’acqua che Naruto aveva buttato a terra, infatti, si stava distribuendo piano piano anche nel corridoio vicino alla  porta della camera dell’Uchiha, e dunque, quando i due passarono – Naruto avanti e Sasuke ad inseguirlo – il primo scivolò, cadendo rovinosamente a terra.
-Adesso sei mio, Naruto.- disse Sasuke, soddisfatto.
 
E alla fine non aveva potuto evitarlo. Nonostante tutti i suoi sforzi, ecco dipinto sul volto di Sasuke quel ghigno da vincitore che l’Uzumaki tanto odiava.
Ebbene: Naruto aveva perso di nuovo.



 



 
 
Che ne dite? Sclero delle undici di sera! (la prossima volta me ne vado a dormire ù.ù)
Spero (ma non mi pare) che nessuno dei due sia OOC.
Grazie! 

   
 
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