Non ho mai pensato alla mia vita come una vita normale.Anche per il fatto di poter crescere solo fino ad una certa età, così quando i miei genitori mi diedero quella scioccante notizia, io quasi non potei crederci. Ma partiamo dall' inizio. Era una mattina come tutte le altre, mi svegliai ancora stanca, ed avere due genitori che passano la notte a fare "rumore" non aiuta per niente. Volai in cucina e sentì uno strano odore, sapeva di pastella e cioccolata "'Giorno" mamma si girò, in tutto il suo splendore, e mi sorrise "Bongiorno cucciola!" disse, poco convinta della mia espressione, quasi di ribrezzo per quell'odore."Ti ho preparato le frittelle,devi cominciare a mangiare cibo umano..." "E perchè dovrei?" Cercava una scusa "Bhe amore sai che..." non la lasciai finire, e mi accorsi che papà non c'era "Dov'è Eddy?" Eddy così chiamavo, e chiamo, il mio papà." Eccomi! Ciao figlia!" Mamma e papà si guardarono complici e poi guardarono me e sorrisero. I miei occhi diventarono due fessure "Che succede?" mamma sospirò "Amore, c'è una cosa che dobbiamo dirti" "Ok, che ho fatto?" papà rise "Niente Nessie! E che ora sei cresciuta... hai 13 anni. O almeno dimostri 13 anni ed è ora che tu conosca il mondo esterno..." Ouch! "In che senso?" mamma si morse il labbro, stupido vizio di famiglia..."Vogliamo mandarti al liceo!" Panicooo! "Cosa? Siete seri? Io non ho mai frequentato una scuola in vita mia! Non so neppure come è fatta una scuola!" mamma era visibilmente preoccupata, papà guardò prima per terra e poi mi guardò dritto negli occhi, i suoi bruciavano come il fuoco "Renesmee Carlie Swan Cullen tu andrai al liceo senza fare storie!" Wow, non avevo mai visto papà tanto determinato... "Ok, non ti arrabbiare!" Papà si rilasso "Vatti a vestire. dobbiamo andare ad iscriverti" salì le scale e mi vestì, jeans e felpa,mi pettinai i boccoli ramati e andai dinuovo in cucina. "Comincia a salire in macchina, io arrivo subito" mi disse papà poi disse qualcosa a mamma, e lei annuì. Salita in macchina,mi appoggiai allo schienale. Papà arrivò dopo qualche minuto "Passiamo dai nonni?" sospirò "Va bene, andiamo" Arrivammo dai nonni in un lampo. Ci aprì zia Alice "Buongiorno Bambolina!" ognuno in famiglia aveva un soprannome per me."Ciao Alice" "Ciao Edward". Nonno Carlisle era a lavoro, Nonna Esme era a fare shopping con zia Rose e salutati tutti andammo via. Forks High Shcool,fu la prima cosa che vidi di quel grande edificio. Scesi dalla macchina papà mi prese la mano, come per darmi forza. Sembravamo una coppia di fidanzati piuttosto che padre e figlia. La gente mi guardava, anzi ci guardava, provavo qualcosa simile a paura e fame, o meglio sete. Arrivammo davanti all'uffico del preside,"siediti qui mentre parlo col preside" Era l'inizio di una nuova "vita", se così si può dire...