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Autore: spiritella    03/06/2011    4 recensioni
La fioca luce del mattino entrava dalla finestra, George era in piedi, davanti allo specchio.
Dedicata a Emy
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata ad Emy,
perché c’è sempre per me…
E perché non le ho mai dedicato niente
<3
 
 
 

Il silenzio

 
 
Non avrebbe mai immaginato di vedere Hogwarts in quello stato, ma in quel momento non ci badò, aveva troppo a cui pensare e la confusione intorno a lui era incessante.
Poi il silenzio.
Per un attimo sorrise: pensò di aver perso un altro orecchio; non doveva essere un bello spettacolo, ma ci si abitua a tutto; poi, si disse, la storia del foro era diventata ormai vecchia.
Straordinaria la sua capacità di vedere sempre il lato positivo delle cose.
Un urlo.
Fu l’ultima cosa che sentì, ancora confusione, la voce di Percy e poi più nulla.
Ma quello era un silenzio diverso, nuovo, assordante, che preme l’anima, e sordo, che non ascolta ragioni.
Ora che non poteva più sentire, ora che tutto era attutito, ora che solo il cuore e il suo battito tremendamente regolare scandivano il tempo, aveva paura anche di guardare. Ma perché?
 
 
La fioca luce del mattino entrava dalla finestra, George era in piedi, davanti allo specchio.
Ricordava, e odiava farlo, come odiava guardarsi allo specchio. Ogni volta non poteva fare a meno di vedere Fred nei suoi occhi, nei suoi capelli, nel suo volto. E non poteva non odiare quel silenzio.
 
 
Non aveva il coraggio di muoversi, non aveva il coraggio di vedere cosa lo aspettava, perché già sapeva.
 
Avete mai provato a spezzare la vostra anima?
 
Nella penombra George iniziò a muoversi, non voleva, ma doveva.
Poi il dolore.
Il corpo di Fred, privo di vita, il suo gemello, la sua anima, persa.
Per sempre.
Capì il silenzio, capì la paura, ma non riusciva a contenere il  dolore. Non urlò, non parlò; si sentiva come un involucro: vuoto. E il dolore iniziò a consumarlo.
In quel momento più che mai odiò quel battito: così regolare e incessante, così tremendamente vivo e assordante: “Perché lui? Perché non io?” Continuava a chiedersi, mentre tutto intorno la battaglia riprese.
Non sentiva più nulla ormai, era rimasto nel silenzio.
 
 
Aveva ancora lo specchio davanti a sé. Immerso nel silenzio dei ricordi, un velo di lacrime gli impediva di guardare.
Una voce ruppe quell’oblio. Era stata la prima voce che aveva sentito, o così gli sembrava.
Si asciugò rapidamente le lacrime, con un tocco veloce, sorrise, allontanandosi dallo specchio e tornando poco dopo. Non era solo.
Ancora quella voce.
Si avvicinò allo specchio ancora una volta.
No, la sua anima non si era mai spezzata, dopotutto.
Una testolina rossa tra le sue braccia rise e alzò lo sguardo verso il padre.
George guardò Fred negli occhi e rise. Rise come non faceva da tempo.
 
 
 
 
 
 
 
 

Angolo autrice

*Tattarààà*
Salve a tutti coloro che hanno letto questa storia :D (Balle di fieno rotolanti).
Ok, pazienza, tanto è tremendamente banale, ma avevo voglia di buttarla giù e l’ho fatto. Poi non dedico mai nulla a Pazzerella_dispettosa, e, nonostante la sua infinita demenza, se lo merita, su u.u E merito suo se ho scoperto il sito, e poi lei si chiama come me u.u E in fondo in fondo le voglio bene u.u Tanto :)
Se per qualche straordinario caso del destino doveste leggere tale storia (._.) recensite :D
Ditemi pure che è banale, e che mi devo ritirare: lo farò. Non mi convince affatto, anche perché è un argomento più che trattato, ma io adoro Fred e George e non ho potuto fare a meno di scrivere la mia prima (e ultima .__.) storia su di loro, inoltre il titolo non mi convince per niente .-.
Non vi scoccio oltre, cià cià :)
  
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