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Autore: pennychella    04/06/2011    2 recensioni
Marlene si girò verso Sirius-Se li aiutassimo?-.
-non mi immischio assolutamente in queste cose-.
-ci divertiremo.Sono sicura che anche Emmeline ci darebbe il suo appoggio-.
-Hai in mente qualcosa?-.
-Qualcosina-.
-Sarebbe simpatico scommettere-
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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-Piove piove piove,la strega cerca un fiore,lo cerca per merlino,ringhia il carlino. Piove,piove,piove,la strega cerca un fiore,lo cerca per merlino,ringhia il carlino. Piove,piove,pio…-.
- Potter,la smetti? Mi dai sui nervi-.
James sbuffò –C’era un mago seduto sulla scopa,c’era un mago seduto sulla scopa che disse alla sua pluffa…-.
-Eh basta -.
James si guardò intorno. Non si sentiva nessuno eccetto Pixie che cantava a squarciagola.
-Mi annoio-.
-Anche io. Credevi fosse divertente?sarà l’una di notte,ho un sonno assurdo, e domani,tanto per compiacerti,darò l’impreparato in tre materie-.
-Perché non chiedi  alla Mckinnon o alla Vance di farti copiare la ricerca e il tema?-.
-Emmeline è in infermeria e Marlene…beh,è rimbambita-.
James si passò una mano tra i capelli-domani abbiamo pozioni-.
-Non me ne parlare. Lumacorno mi ha invitato ad una delle sue feste. Stare in mezzo ai Serpeverde non mi alletta per niente.- Lily sospirò –saliamo o scendiamo?-.
-Saliamo,sennò finiamo nei sotterranei -.
-Ancora non riesco a credere che Marlene e Sirius…- Lily fece una smorfia.
James ghignò –Chissà magari un giorno anche noi…tutto sta nell’accettare il mio invito-.
-Ceerto-disse Lily –sai che ti dico? Che ne pensi di vederci il trentuno febbraio?o forse preferiresti il trentasei Ottobre,visto che viene più vicino?- .
-Se con il 36 Ottobre intendi il 5 Novembre è perfetto –.
-Piantala. Quando è no,è no. Certo se me lo chiedesse Peter,potrei accettare-.
-Evans,sbaglio o hai detto che ci saranno i Serpeverde al festino?-.
-Già-.Gli occhi di lily divennero due fessure–che ti importa?-.
-Sei stata tu a dirmelo-.
-L’ho buttata li per non restare in silenzio-.
-E io ho ripreso l’argomento-.
-Davvero??e io credevo che la tua testolina avesse elaborato qualcosa di malefico!giurerei che hai sconnesso il cervello da quando ti ho dato questa informazione-.
-Ma no,cosa dici?io?-.
-Allora il tuo non è un ghigno diabolico. Ti sta venendo l’immuno deficienza,è contagiosa?-.
-Adesso basta. Aspettavo un tuo invito è mi tratti a pesci in faccia-.
-Perché avrei dovuto invitarti?dovresti farti ricoverare al San Mungo o buttarti tra le braccia del platano picchiatore,Potter-.
-Non gliela vuoi far pagare a quel confettino di Narcissa?-.
-Certo che voglio. Ripeto:cosa te ne frega?-.
-Niente,proprio niente,assolutamente nulla-.
Lily Evans inarcò un sopracciglio e fece un passo in avanti –peccato,magari se me l’avessi detto ti avrei anche invitato . Credevo che tu e Black stesse escogitando qualcosa di spettacolare. Ma,ovviamente,mi sono sbagliata. Capita a tutti qualche errore in fin dei conti. Ora che ci penso mi avevano detto che i malandrini non erano più quelli di una volta. Tanto meglio,non vedrò Black,Lupin e Minus tra i corridoi .Sono certa,che rammolliti come sono,potrò stare più tranquilla d’ora in poi.Credo che possiamo tornare nei nostri dormitori. Andiamo?-.
Lily salì il primo,il secondo e il terzo gradino con una lentezza eccessiva.
- Non posso dirti cosa ho in mente,dovrai vederlo con i tuoi occhi-.
-La cena è domani sera alle otto e mezza. Sii puntuale  e soprattutto non presentarti in divisa,tutto chiaro?-.
-Ma che vestito dovrei mettermi?-.
-Qualcosa di elegante, Potter ma immagino tu non sappia il significato di questa parola -.
-Per chi mi hai preso Evans?come puoi offendere questo gentleman,questo Lord,questa tenera faccina piena di fascino che trasuda bellezza e carisma da tutti i pori?-.
-Davvero?che la terra mi inghiotta per questo mio gravoso errore ma ,Lord,non eravate voi e il vostro fedele messere a fare a gara di rutti sulle sponde del lago la settimana scorsa-.
-Lilian,lascia che ti spieghi. Quello che tu ritieni sia il ruttare non è altro che una raffinata arte che si apprende dopo decenni di studio e duro allenamento. Mi rincresce affermare che non sono ,ahimè,stato io il fautore di questa veneranda disciplina,la scorsa settimana,ma i miei fidati Messer Black e Minus. Non mi alzerei mai ad un livello linguistico così sublime-.
-Parola d’ordine?-.
-Quare id faciam fort…fort…fortasse ?-.
La signora grassa emise uno sbuffo-se non la dici tutta non posso farti passare-.
-Al diavolo,io detesto il greco-.
-Quare id faciam fortasse requiris. E’ latino,Potter,proprio come il nome di tutti gli incantesimi che pronunci-.
-Certo che lo sapevo. Era un modo per testare la tua spigliatezza-.
-Ovviamente-.
Attraversarono il buco del ritratto.
-A domani allora,Miss Evans-.
-Miss lo dici alla tua pluffa,Potter-.
-Qui non c’è l’ho,fa lo stesso se dico Miss moquette?-.
-A domani sera,puntuale-.
Lily salì le scale e raggiunse il suo dormitorio. James invece uscì una pergamena dalla tasca dei pantaloni e si sedette sul divano:aveva molto da fare.
  
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