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Autore: Mellorine    04/06/2011    2 recensioni
[6969 Mukuro selfcest,sì! + 6918]
Da quando si era ritrovato a sperimentare quella convivenza con Mukuro, le giornate di Hibari Kyouya avevano perso quella quotidiana quiete che aveva sempre faticato tanto a mantenere.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kyoya Hibari, Mukuro Rokudo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Da quando si era ritrovato a sperimentare quella convivenza con Mukuro, le giornate di Hibari Kyouya avevano perso quella quotidiana quiete che si era sempre sforzato tanto a mantenere.

Quel pomeriggio afoso di inizio estate non fu da meno, anzi, rappresentò l'ennesima dimostrazione di quanto la vita con l'illusionista non avrebbe mai potuto pretendere di diventare tranquilla.

Da quella mattina il compagno sembrava stranamente non intenzionato a dargli fastidio, se ne era stato tutto il tempo appartato in silenzio, cosa di certo strana per lui, ma Hibari aveva pensato bene di approfittarne per concedersi il tanto amato riposo che negli ultimi tempi a malincuore veniva sempre più spesso a mancare a causa delle distrazioni che gli dava l'altro.

Aveva tirato fuori una sdraio che teneva in garage e l'aveva sistemata all'ombra di un angolo apparato del suo giardino in stile giapponese. Mai si sarebbe aspettato un risveglio tanto traumatico.

Stropicciatosi pigramente gli occhi dopo una lunga dormita, si ritrovò davanti due identici illusionisti che lo fissavano, uno accucciato vicino alla sdraio al suo fianco e l'altro in piedi di fronte a loro.

Doveva trattarsi di un sogno, in quel caso un incubo, o almeno così pensò fin quando dovette riconoscere che le sensazioni provocate dal bacio del Mukuro più vicino a lui, che provvedeva sempre a dargli il ben svegliato in quel modo, erano fin troppo reali.

Come suo solito però Mukuro aveva distrutto in ben poco l'atmosfera di passione in cui si stava lasciando travolgere il disciplinare, iniziando a spiegargli qualcosa di assurdo sul fatto di aver materializzato la proiezione di se stesso con un'illusione per poterla usare come una sorta di tramite con cui osservarli mentre facevano sesso per una qualche strana voglia che gli era venuta quella mattina.

Hibari aveva alzato gli occhi al cielo esasperato dall'ennesima follia proposta da quello che considerava ormai un pazzo e, dopo qualche colpo per liberarsi dalla presa del vero Mukuro, era riuscito a correre dentro casa.

Funzionava da sempre così quel loro rapporto, un'eterna lotta in cui, se non si scontravano, i momenti migliori consistevano nella continua fuga di Hibari e nelle numerose macchinazioni di Mukuro per ottenere in qualsiasi modo ciò che voleva.

C'era da ammettere che in ogni caso ci riusciva sempre, così come era riuscito ad ottenere anche il permesso di vivere con lui in quella casa.

Era iniziata quindi in quel modo, con la solita fuga del ragazzo più sfuggente di una nuvola e due Mukuro che non avevano alcuna voglia di perdere tempo a corrergli dietro.

Se la prese comoda, sedendosi sulla sdraio ormai vuota e facendo sedere la propria illusione a cavalcioni su di lui. Provò una sensazione stranissima, dato che era come se si stesse guardando da due diverse prospettive al tempo stesso.

"Kyouya~ , non vuoi mica lasciarmi solo? mi costringi a pensare a divertirmi con me stesso...!"

Lo chiamò col nome che si prendeva la briga di pronunciare ormai da tempo, parlando con tono abbastanza alto in modo che lo sentisse anche dall'interno della casa.

Il moro lo sentì benissimo e decretò senza pensarci troppo sopra che si trattasse di un bluff, per quanto l'altro avesse la fama di essere un perfetto narcisista non poteva fare sul serio, sarebbe stato troppo assurdo perfino per lui.

Tuttavia, attratto come sempre dalla inevitabile curiosità che -odiava ammetterlo-  quel ragazzo suscitava in lui, tornò ad affacciarsi fuori al giardino, poggiandosi su una parete con le braccia incrociate al petto per guardarlo da lontano.

"non ne saresti capace."

Mukuro sorrise tra sé  e sé, soddisfatto nel constatare che era riuscito a farlo tornare ma non  glielo diede a vedere, decidendo di posare lo sguardo sull'illusione di cui iniziò a percorrere il profilo delle spalle e della schiena con carezze delle mani.

"dici? Io credo che sarebbe interessante…"

" Io credo che se continui ti sbatto fuori di casa."

Hibari serrò la mascella, innervosito da quella visione. Mukuro stava toccando un'altra persona -sempre se si poteva definire così quell'entità- che non era lui e la cosa lo irritava parecchio.
Cercò in ogni modo di non dare segni evidenti di quel fastidio e decise di restare immobile, teso come una corda di violino a guardarlo.

"perché, ti da fastidio che io tocchi me stesso? A questo punto vieni a prendere il suo posto, allora ~"

Stavolta Mukuro puntò lo sguardo sull'altro e vi restò fermamente con gli occhi anche mentre prese per il mento il volto di quella perfetta copia del proprio corpo e lo avvicinò al proprio tanto da far dirigere le labbra in una posizione per un bacio, fermandosi a pochi centimetri dalle labbra gemelle.
"Sarebbe da idioti essere gelosi di quel coso. E scordatelo, non mi convincerai a venire spontaneamente da te."

Osservò divertito l'altro rispondere stizzito, almeno ne era consapevole.

"oh, lo hai detto tu che non sei geloso... quindi posso farci quello che voglio senza correre il rischio che mi sbatti fuori di casa~ "

Mukuro rivolse di nuovo lo sguardo alla copia di sé stesso, accarezzandone il volto prima di aggiungere con il tono semplice di chi fa un'osservazione.

"mh... allora adesso ti faccio vedere un po' come comportarsi quando si vuole fare sesso, d'accordo?"

Quasi come se quello in braccio a lui fosse il riflesso di uno specchio, i due Mukuro si mossero allo stesso modo tirando fuori le lingue che si avvicinarono fino ad intrecciarsi in un'unione che, più che un bacio, aveva tutte le chiare intenzioni di essere con un contatto osceno sotto lo sguardo allibito di Hibari.

Mukuro dovette ammettere a se stesso che, seppure quelle non fossero le sue iniziali intenzioni -non credeva che avrebbe avuto davvero bisogno di spingersi fino a quel punto-, la situazione lo stava inaspettatamente divertendo.

Toccarsi in quel modo era un'esperienza praticamente assurda per quanto fosse strana,  ma risultava anche piacevole.

Iniziò a toccare il petto dell'illusione privandolo della camicia con gesti lascivi, e la sua copia rispondeva comportandosi nel suo stesso esatto modo.

In pochi attimi finirono con lo strusciarsi uno contro l'altro in una serie di movimenti del corpo trascinati dalla più spudorata lussuria, i bacini che si muovevano in modo da far combaciare il cavallo dei loro pantaloni facendo incontrare i rigonfiamenti al di sotto dei vestiti.

L'illusione sciolse il contatto con la lingua del proprio creatore per attaccargli il collo, che iniziò a mordere e leccare nel modo più esperto che Mukuro, che in quel momento gli stava infiltrando una mano nei pantaloni, riservava di solito ad Hibari.

Fu probabilmente anche per questo che Hibari non riuscì più a trattenersi oltre.

Si morse nervosamente il labbro inferiore e, senza pensarci, troppo sfoderò i tonfa lanciandoli contro i due Mukuro, colpendo alla testa prima quello reale e poi l'illusione.
Si avvicinò poi a loro con fare minaccioso per spintonare la proiezione a terra in malo modo e mollargli anche un calcio in pieno stomaco ben consapevole del fatto che anche il vero Mukuro avrebbe avvertito il dolore,cosa che effettivamente accadde e in quel momento Mukuro lasciò svanire l'illusione.

"Non permetterti più, hai capito? Sei un tale idiota, solo io posso fare questo."

Si rivolse infine al proprio compagno, afferrandogli con forza una ciocca di capelli e chinandosi a baciarlo con prepotenza.

L'illusionista non pensò neanche per un secondo di lamentarsi o rispondere appena si ritrovò coinvolto in quel bacio, piuttosto subito ne approfittò per allacciare le braccia dietro la schiena dell'altro e attirarlo a sé per spingerlo a sedersi su di lui, ricambiando il contatto con impeto e portando le mani a spogliarlo, non vedendo l'ora di poter finalmente godere di quello che sarebbe rimasto sempre il suo passatempo preferito da fare decisamente meglio con l'altro.

 

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Sì, ok, è una praticamente senza senso, un semplice delirio nato in una serata di sclero.

L'ho scritta senza pretese, quindi con eventualissimo OOC ecc,praticamente per divertirmi a prendere un po' in giro la mia cara Kyouya cui devo tutta l'ispirazione e anche parecchi diritti d'autore. <3

So che non apprezzerai, ma è stato più forte di me XD

  
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