Hongki si avventò sul frigo cercando qualcosa da mangiare per cena come un leone affamato, ma con suo immenso disappunto, non c’era altro che un container di Kimchi. Quando il suo stomaco iniziò a lamentarsi con insistenza diede un calcio al frigo frustato chiedendosi se il loro manager stesse cercando di farli morire di fame, fece vagare lo sguardo in giro per la cucina alla ricerca di qualcosa di commestibile, i suoi occhi trovarono una mela, si buttò sul frutto in modo famelico, mordendolo con piacere e assaggiando il liquido dolciastro, lasciando allora la stanza soddisfatto della sua caccia.
Hongki stava per entrare nella sua stanza, quando sentì un suono. Non un suono qualsiasi, ma musica. Si chiese da dove venisse. Il biondo seguì la melodia che adesso riempiva il dormitorio e si ritrovò davanti alla sala musica. Con un piccolo sorriso aprì la porta di quel piccolo paradiso.
Seduto davanti al pianoforte c’era un angelo, Jonghun. Guardò come  il ragazzo si sistemava gli occhiali con grazia, mentre scriveva qualche parola su uno sparito di musica davanti a se, e come le sue dita si muovevano sullo strumento, delicate, facendone uscire dolci melodie.
Con grande sorpresa di Hongki, l’angelo parlò senza girare la testa nella sua direzione, “Per quanto hai in programma di guardarmi da li?”
Il biondo quasi cadde da dove si era seduto, “Ah beh….cioè….mmmh…Hai già cenato? Vuoi un po’ di mela?” sorrise imbarazzato camminando verso Jonghun, tendendo la mela nella sua direzione.
 
Jonghun posò lo sguardo sulla mela, poi sul suo amico “Una mela mezza mangiata?”
“C’è qualcosa di male in ciò?”
Jonghun sospirò “Nulla.”
Lasciando da parte la conversazione, Hongki si sedette di fianco a lui. “Che canzone stavi suonando? Era bella, leada.”
“non ci ho ancora pensato bene, magari mi puoi aiutare, era comunque scritta per te.”
“Per me?” Hongki sbatte i suoi occhi sorridenti
“Si, la devi cantare” disse Jonghun brusco “Sei il nostro vocalist ricordi?”
Hongki si imbronciò. Pensavo fosse dedicata a me, aish! “Dovresti cantarla. Viene magnifi... voglio dire bene con la tua voce.”
Jonghun lo guardò, chiedendosi perché avesse iniziato a lodarlo, mise da parte il pensiero “Canta. Io suono. Sai la canzone no?” comando usando il suo tono da leader.
“Si ma non…”
“Niente ma. Ti correggerò se non hai la giusta tonalità” disse iniziando a pizzicare le corde della chitarra.
Hongki mise il broncio, ma quando Jonhun gli diede una gomitata iniziò a seguire il ritmo. La sua bellissima voce riempiva la stanza, esprimendo ogni emozione di cui parlava la canzone. Ogni tanto, i due si guardavano sorridendo, Hongki sentiva il suo cuore battere veloce, mentre i suoi sentimenti crescevano incontrollati.
I due furono sorpresi quando Jaejin irruppe nella stanza.
“Hyung!” iniziò guardando i due ragazzi “ooowww~ ho interrotto qualcosa?”
“Si” disse Jonghun con tono negligente
“Beh, mi dispiaceper questo” scherzò Jaejin.
“Cosa vuoi?” Hongki sembrava incazzato. Non per il modo di scherzare di Jaejin ma per come aveva interrotto lo stato romantico che si era formato.
“Ah si! Grazie per avermelo ricordato. Volevo chiedervi se avevate voglia di un party, il manager ci ha detto di scendere fra 15 minuti.”
Hongki saltò in piedi con un grande sorriso, adorava i party. “Vengo!!” si girò verso Jonghun “E tu?”
Il viso del ragazzo era triste “Anniyo (no).”
“Eh? Allora non ci vado neanche io” la faccia di Hongki si oscurò.
“Dovresti, non mi importa di stare da solo. E sono comunque nel mezzo della composizione.”
“Ma…”
“Vai” la voce di Jonghun era fredda e dura.
Hongki rimase senza parole, si diresse verso la porta in silenzio. Jaejin lo seguì confuso, “Cosa gli è preso all’improvviso? Una lite tra amanti?”
Le orecchie da falco di Jonghun catturarono alcune parole di Jaejin e gli lanciarono uno sguardo mortale, “Cosa?”
Il ragazzo più giovane sussultò “Anniyo…hyung.”


[Angolino: Allora, vi intriga abbastanza? Visto che non c'era nessuna fic su di loro ho pensato bene di aggiungerne una x°DD se piace vado avanti :3]