Era il 30
Novembre del 1999. Sam Icarus, con suo
fratello Adam, stava passando una fredda e piovosa nottata a Icarus
Manor.
Erano nell'atrio; Adam pasticciava freneticamente al computer, mentre
Sam era
seduto sulla poltrona davanti al fuoco. Guardava le fiamme con
interesse, non
aveva pensieri particolari.
" Adam " disse Sam. " Sono ore che
stai lì, che stai facendo ? ".
" Ti preparo un nuovo programma " disse
Adam. " È come quello del mese scorso, ma ho aggiunto dei
particolari
interessanti ".
" Bene, quando l'avrai finito chiamerò del
personale per montarlo ".
" Ti consiglio il giardino, ti servirà spazio
".
" Okay. Ti va un caffè ? ".
" Ora no ".
" Io però lo voglio ". Sam si alzò e
andò in cucina. Cominciò a preparare il
caffè, e ne fece un po' anche per Adam.
Nei suoi movimenti mise mano per caso a un vecchio foglio, una lettera
che gli
arrivò anni prima da parte di un amico archeologo. Sulla
lettera c'era scritto:
- Caro Sam. È con grande gioia ed entusiasmo che t'informo
d'aver trovato quel
posto che da tanto abbiamo cercato. So che sei molto impegnato, e non
credo tu
possa venire qui a vedere, ma ti esorto a non venire comunque, dato che
abbiamo
ancora molto da lavorare per riesumare la cripta. Penserai che voglia
tenere
tutto il merito per me, ma stai tranquillo, c'abbiamo lavorato tanto
tutti e
due e meriti di farne parte. Ti invierò una lettera quando
il lavoro sarà
finito, poi spero tu possa venire a darmi una mano nei meandri di quel
posto.
Distinti saluti, il tuo amico Gregory Forxs -. Non era più
arrivata alcuna
lettera dopo quella, ed erano almeno tre anni che Gregory non si faceva
più
vivo. Sam tornò in salone con la caffettiera e la lettera.
Posò la caffettiera
sulla scrivania davanti ad Adam. Lui vide la lettera che Sam stava
leggendo.
" Quando pensi che andrai a cercarlo ? ".
" Presto " disse Sam.
" Sarebbe un vero peccato però. Tempo fa vi
eravate messi in testa che avreste visto il capodanno del nuovo
millennio
insieme ".
" E sarà così ".
" Come, vuoi andare a cercarlo ? Il capodanno
è tra un mese ".
" Lo troverò prima, spero solo che non sia
morto, ho aspettato troppo per partire. Chiama i ragazzi del jet,
domani
mattina parto per la Grecia ".
" Spero tu riesca a trovarlo ". Adam
fece per prendere il telefono. Sam lo guardò, e disse: "
Ascolta, non so
se da solo ce la farò, Gregory aveva cinque compagni e sono
spariti tutti.
Verrai con me ".
" Ma, io non ho alcuna esperienza ".
" Mi aiuterai comunque, potrai occuparti
delle mie cose, con tutti i marchingegni che mi dai solo tu riesci a
farli
funzionare ".
" Allora va bene ".
" Perfetto ". Sam tornò a bersi il caffè
sulla poltrona. Adam prese il telefono e organizzò la
partenza; era molto
eccitato, avrebbe vissuto la sua prima avventura con suo fratello. "
Meglio tardi che mai " pensò.
La mattina dopo Sam e Adam uscirono presto. Si
erano già messi d'accordo con l'archeologo inglese William
Wehid, che trovarono
nella piazza della città con una geep. Le ricerche di
Gregory Forxs sarebbero
cominciate il giorno stesso. I tre esploratori si recarono nel luogo in
cui
l'archeologo aveva trovato le sue sale, posto che ormai era noto
all'archeologo
Wehid, in quanto aveva assistito il gruppo di Forxs durante le
ricerche. In
fondo a un burrone, nella regione nei pressi delle rovine di Sparta, si
trovava
l'entrata della cripta; i tre uomini entrarono dentro, portandosi i
loro zaini
pieni di attrezzi. Si trovarono in un immenso salone, con delle colonne
spaccate e pareti dipinte raffiguranti scene varie delle vita
dell'antica
Grecia.
" Questa è la sala primaria " disse
William.
" Gregory deve essere andato molto in
profondità in queste stanze. Vediamo di non perderci " disse
Sam.
" Ma che posto è questo ? " chiese Adam.
" Questo è il luogo a cui io e Gregory
abbiamo dedicato anni e anni di ricerche. Secondo la leggenda, ci fu un
periodo
in cui gli dèi dell'Olimpo decisero di scendere sulla terra
in forma umana, per
mischiarsi tra gli uomini e provare la loro vita. Ma nessuno di loro di
fatto è
mai sceso a tal proposito, tranne il dio Poseidone. Egli
acquisì forma mortale,
e riuscì a mimetizzare così bene il proprio
sembiante, che il suo corpo
invecchiò e si deteriorò, tanto che dopo
centocinquant'anni egli morì in terra.
Il suo spirito tornò ad occupare il suo posto nell'Olimpo,
ma si dice che il
suo corpo sia stato identificato e nascosto in una cripta, in modo che
la sua
presenza terrena venga occultata e protetta. Se la leggenda
è vera, la scoperta
del cadavere di Poseidone costituirebbe il più grande
contributo
all'archeologia di tutti i tempi. Gregory Forxs ha trovato la tomba, e
tocca a
noi adesso trovarlo e finire il lavoro ".
" Accidenti ! ".
" Proseguiamo, Sam " disse William.
" Si " disse Sam.
In fondo alla sala c'era una grotta scavata di
recente. Era ovvio pensare che quello fosse lo scavo di Gregory.
Entrarono e
seguirono il tunnel. Era corto, e sboccava direttamente in un'altra
sala. Nella
stanza c'erano tre porte con sopra incise nella pietra frasi in Greco.
Sam
lesse ad alta voce l'incisione principale sul pavimento al centro della
sala:
" - L'Eroe giunse come dal Re dei Mari fu predetto. Soltanto egli
potrà
preservare le antichità divine e difenderle dagli impuri.
L'impuro trascinerà
con sé la rovina sul mondo, poiché il Dio delle
Acque in eterno vigila sui
propri possedimenti - ".
Sulla sinistra c'era un'altra grotta. Entrarono.
Il tunnel sbucava davanti a una scala, che scendeva fino al pavimento
di
un'immensa sala circolare illuminata da decine di torce. Al centro
della
stanza, sopra un' altro piedistallo, si ergeva maestosa la statua di
Poseidone,
dove sotto il suo piede sinistro si trovava un grosso sarcofago d'oro.
Attorno
alla bara, una cinquantina di persone era disposta a cerchio e
pregavano
inginocchiati guardando la cassa. I tre esploratori scesero
silenziosamente la
scala e si misero dietro una grossa roccia. Sbucò da una
galleria un uomo alto
e calvo, seguito da due uomini altrettanto alti. Andò alla
tomba. "
Ascoltate, gente. Non abbiamo trovato un modo per levare la statua,
perciò
l'abbatteremo ".
" Ma scateneremo l'ira di Poseidone "
disse un uomo tra la folla.
" Poseidone è morto, è in questa cassa. Il
nostro amico Forxs ha perso tempo inutilmente, poteva togliere il sasso
e
scappare col bottino. Adesso, la gloria sarà mia. Portate il
lanciamissili !
".
"
Parlano di Gregory " disse Adam sottovoce.
" Si " disse Sam. " L'avranno
catturato, maledetti ! ".
Un botto fortissimo, la gamba della statua esplose
e il colosso cadde all'indietro, andando in frantumi.
" Io li aggiro, state fermi qui ". Sam
estrasse il revolver e aggirò silenziosamente la stanza,
mettendosi dietro il
capo della banda, nascosto dietro una colonna. Il capo si mise sopra la
bara,
stava per aprirla. Sam saltò fuori e puntò la
pistola dritta sull'uomo; tutti
si girarono a guardarlo.
" Scendi di lì " disse Sam.
L'uomo scese dal sarcofago. Squadrò bene Sam dagli
stivali di cuoio, alla logora e strappata giacca verde, ai capelli
sporchi e
disordinati. " Ho forse l'onore di parlare col famigerato Sam Icarus ?
".
" Si, e mi piacerebbe sapere chi sei ".
" Io mi chiamo John Dwalish ".
" Dwalish ? Tu sei il contrabbandiere di
antichi tesori ! ".
" Si, e tu sei il profanatore di tombe, come
vedi non siamo molto diversi ".
" Non m'interessa, io so solo che la bara di
Poseidone è mia e di Forxs. Hai un revolver puntato alla
testa, ti consiglio di
prendere i tuoi amici e filartela ".
" Io non vado da nessuna parte ".
" Lo sapevo ".
Prima che Sam potesse fare qualcosa, sbucò da una
grotta un uomo con un fucile, che sparò e colpì
un altro uomo. Sam corse verso
destra e freddò due uomini. Dwalish si accovacciò
accanto alla bara e cercò di
sparare a Sam con una pistola. Scoppiò il pandemonio: gli
uomini corsero da
tutte le parti sparando dappertutto, Sam gli scaricò addosso
due caricatori.
William estrasse un fucile a pompa e, uscito fuori dal nascondiglio,
sparò agli
uomini in corsa. Adam scappò a gambe levate dal nascondiglio
e si nascose
dietro una colonna; tirò fuori dallo zaino una granata e la
tirò a Sam. Questi
la prese, l'azionò, e la lanciò verso un gruppo
di uomini, uccidendoli con
l'esplosione. Intanto Dwalish scoperchiò il sarcofago, e ne
uscì fuori un
immenso polverone giallo. I suoi occhi s'illuminarono, qualcosa
all'interno
della bara aveva rapito il suo sguardo. Sam guardò la scena,
il sarcofago
esplose in migliaia di pezzi e Dwalish saltò in aria in un
fiotto di sangue e
ossa. Dall'esplosione saltò fuori un oggetto che
finì proprio addosso a Sam;
era uno strano amuleto d'oro con sopra incise lettere in greco. Sam lo
mise
nella tasca della giacca. Ormai gli uomini di Dwalish erano tutti morti
e il
sarcofago era perduto. La stanza tremò, e caddero pezzi di
soffitto. I quattro
uomini fuggirono fuori dalla tomba prima che fosse troppo tardi. Una
volta
fuori, l'ingresso crollò su sé stesso e l'entrata
fu perduta.
" Chi sei ? " chiese Adam guardando il
quarto uomo.
" Gregory George Forxs, archeologo e
ricercatore inglese " e i due si strinsero la mano.
" Come te la sei passata lì, Gregory ? "
disse Sam.
" Mi hanno tenuto prigioniero, cercando di
estrapolare qualcosa dalle mie conoscenze. Fortunatamente, ne sapevano
quanto
me ".
" È un peccato che i nostri sforzi siano
stati inutili ".
" Non fa niente, Sam ".
" Dwalish ha aperto il sarcofago, e improvvisamente
sono esplosi tutti e due. Spero solo che non abbia innescato qualcosa ".
" Lo spero anch'io ".
" Ehi " disse Adam. " Dov'é William
? ".
Si guardarono attorno, William era sparito.
" È venuto fuori con noi, non c'é più
"
disse Sam.
" E se gli fosse capitato qualcosa ? "
disse Adam.
" Spero di no. Ma adesso è meglio che ce ne
andiamo ".
" Non dovremmo cercarlo ? ".
" Si sta facendo buio e dobbiamo tornare in
città, qui fuori è pericoloso. Con un po' di
fortuna ne verrà fuori. Gregory,
tu vieni in albergo con noi ".
" Va bene ".
Salirono sulla geep e tornarono verso notte fonda
ad Atene.
In albergo, Sam, Adam e Gregory si sistemarono
nella loro stanza, la partenza verso Icarus Manor era prevista per
l'indomani
mattina. Sam non aveva ancora mostrato l'amuleto agli altri, e non
intendeva
farlo. Mentre mangiavano, si alzò d'un tratto e
andò in bagno chiudendo la
porta a chiave. Cominciò a tradurre le scritte incise sulla
superficie dorata
del manufatto: " - I mari e i fiumi, così come i laghi e
tutta l'acqua del
mondo, seguono il volere del sommo dio Poseidone. Mai i suoi segreti
verranno
svelati, mai i misteri risolti, e l'uomo verrà punito per la
sua avidità -
". Fuori ci fu un boato. Sam guardò fuori dalla finestra del
bagno, pioveva
a dirotto e il cielo era percosso da fulmini.
" Sam ! " urlò Adam.
Sam uscì
dal bagno e andò in cucina, Adam e Gregory stavano guardando
la televisione. Al
telegiornale dicevano: " Nel mondo la situazione è
inspiegabile.
Lentamente e in ogni parte del globo, tutti gli emisferi sono stati
ricoperti
da spessi nuvoloni turbolenti, e piove incessantemente. La luce del
sole non
penetra più sulla terra, ed è impossibile
decretare se sia giorno o notte. Già
sono molti e preoccupanti gli allagamenti, e nessuno sa quando tutto
ciò avrà
fine ".
Sam ascoltava con attenzione, aveva capito ogni
cosa.
" Sam " disse Gregory. " Credi che
questi eventi stiano avvenendo in seguito all'apertura del sarcofago ?
".
" La faccenda è seria, e preoccupante "
disse Sam. " Siamo al terzo piano, restare qui e non vi muovete. Adam,
annulla il volo per domani, io esco ".
" Dove vai ? " disse Adam.
" Ad aggiustare le cose ". Sam uscì, e
fuori era tutto allagato: le strade erano ripiene d'acqua, e le fogne
sgorgavano fuori. Sam si recò alla biblioteca della
città, zeppo e fradicio
d'acqua. Dopo essersi dato una leggera asciugata, andò alla
ricerca di ciò che
cercava. Trovò il suo argomento in un vecchio libro
polveroso. Secondo la
leggenda, gli antichi Greci costruirono la tomba di Poseidone
riempiendola di
tesori. In realtà Sam e gli altri non ne trovarono nemmeno
uno in particolare,
ma nel libro era posto in rilievo un certo amuleto d'oro che, secondo
la
leggenda, fu creato con l'oro contenuto in un piccolo asteroide caduto
sulla
terra anni prima. C'era anche un'immagine, e corrispondeva proprio
all'amuleto
che aveva Sam. Vi era riportata la scritta incisa sul metallo, e poi
anche un
brano di un testo composto in occasione del presunto funerale del dio,
che
diceva proprio quello che serviva a Sam: " - Gli onori per il dio non
saranno mai sufficienti. Doniamo anche questo aureo e preziosissimo
manufatto,
che tanto prepotentemente rappresenta il tesoro più grande
che la Grecia
possiede. Esso apparterrà solo e sempre al dio, nessun altro
potrà appropriarsene,
o l'ira del dio verrà scatenata. Per la salvezza
dell'umanità, l'amuleto dovrà
essere riconsegnato al suo legittimo proprietario nel sacro tempio di
Poseidone, prima che il nuovo millennio ne impedisca il
riappropriamento -
".
Sam dovette agire in fretta. Per i cieli
annuvolati e le turbolenze, le linee aeree erano ferme e non si poteva
volare.
Sam mandò Adam e Gregory in America con una nave, che gli
avrebbe permesso di
tornare a Icarus Manor. Egli, invece, restò in Grecia per
completare il suo
lavoro. Erano passati venticinque giorni dalla partenza da Icarus
Manor, ed era
Natale. Sam aveva meno di cinque giorni per salvare
l'umanità.
" Uomini infedeli " disse William in
Greco. " Adesso sono morti, eccetto uno ".
Sam guardava la scena da dietro una colonna; era
abbastanza sicuro che la statua non sapesse di lui, ma era conscio del
fatto
che William sapesse dov'era, e aveva capito anche dove voleva andare a
parare.
" Chi è ? " chiese la statua.
" Si chiama Sam Icarus. La sua morte mi
sarebbe di grande beneficio, egli ha soppiantato la reputazione di
tutti gli
archeologi con la sua fama. Ed è tuo nemico, voleva rubare
l'amuleto. Non
avrebbe esitato a mostrare al mondo il tuo sarcofago ".
" Ti sono grato per la fedeltà che mi
dimostri. Esaudirò i tuoi desideri, egli dov'é ?
".
" Lì " e indicò il punto esatto dov'era
Sam senza nemmeno distogliere lo sguardo dalla statua. " Avrei voluto
ucciderlo giorni fa, ma mi era necessario per uccidere gli altri
uomini, e poi
è entrato in possesso dell'amuleto. L'ha portato lui qui,
per salvare il mondo
dalle piogge; scommetto che si sarebbe tenuto l'amuleto, non c'avrebbe
mai
rinunciato. Ti chiedo di ucciderlo adesso ".
La statua si girò verso Sam. Prese a correre e
girò il tridente. Sam si gettò di lato, e la
statua piantò in tridente nel
marmo, spaccando la colonna. William guardò tutta la scena,
Sam tirò fuori il
revolver e sparò dritto in faccia alla statua; quella perse
il naso e una
guancia, ma non era assolutamente niente. La statua cominciò
ad incalzarlo con
affondi rapidi e precisi; Sam li evitò tutti, ne venne fuori
con un lieve
taglio sulla spalla della giacca. Scaricò sul petto della
statua tutto il caricatore,
quella continuava ad affondarlo col tridente. Alla fine Sam si decise:
fece un
salto e si aggrappò sulla spalla della statua. La statua
cercò di colpirlo col
tridente, ma Sam scese in tempo ed essa si frantumò il
braccio sinistro. La
mano che reggeva l'amuleto cadde e andò in frantumi. Mentre
la statua perse
tempo a guardarsi la spalla monca, Sam raccolse tutte le proprie forze
e gettò
la statua a terra. Come prevedibile, la statua andò in mille
pezzi. Sam non era
sicuro se Poseidone aveva lasciato il marmo o meno, ma restava il fatto
che i
frammenti non si muovevano di un pelo, il dio non c'era più.
Sam era abbastanza
affaticato, respirò profondamente. Cercò in mezzo
ai detriti e prese l'amuleto,
poi vide che William lo stava guardando. Senza pensarci,
alzò il revolver e
premette il grilletto; si sentì un clack.
" E così mi volevi morto, bastardo ! "
disse Sam abbassando l'arma.
" Adesso posso ammazzarti " disse
William, che tirò fuori il fucile a pompa e glielo
puntò addosso. " Decidi
se morire così, o darmi l'amuleto e morire comunque ".
" Ti sembra una cosa sensata ? ".
" Non è necessario che lo sia ".
" Aspetta ". Sam gli alzò contrò
l'amuleto e gli si avvicinò lentamente. William non aveva
idea di ciò che
volesse fare, tenne il fucile puntato e fissò l'amuleto; lo
fissò a lungo, e
non pensò ad altro. Con William invaghito dell'amuleto, non
fu difficile per
Sam afferrare di scatto il fucile e buttare l'uomo in ginocchio con un
calcio
alle gambe. Sam gli puntò il fucile in faccia, William
strinse forte gli occhi
e fece una smorfia. Risuonò per la vallata un botto sonoro,
Sam aveva fatto
esplodere la testa a William senza dire una parola.
Non era male come capodanno, l'orologio da polso
di Sam ticchettò la mezzanotte in cima al colle, ed essendo
esso sincronizzato
perfettamente con l'orario locale, egli disse a sé stesso: "
Buon Anno,
Sam Icarus ".