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Autore: Loker96    05/06/2011    0 recensioni
Il famoso avventuriero Sam Icarus alle prese con un'altra sfida all'alba del nuovo millennio.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le Avventure di Sam'
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Era il 30 Novembre del 1999. Sam Icarus, con suo fratello Adam, stava passando una fredda e piovosa nottata a Icarus Manor. Erano nell'atrio; Adam pasticciava freneticamente al computer, mentre Sam era seduto sulla poltrona davanti al fuoco. Guardava le fiamme con interesse, non aveva pensieri particolari.
" Adam " disse Sam. " Sono ore che stai lì, che stai facendo ? ".
" Ti preparo un nuovo programma " disse Adam. " È come quello del mese scorso, ma ho aggiunto dei particolari interessanti ".
" Bene, quando l'avrai finito chiamerò del personale per montarlo ".
" Ti consiglio il giardino, ti servirà spazio ".
" Okay. Ti va un caffè ? ".
" Ora no ".
" Io però lo voglio ". Sam si alzò e andò in cucina. Cominciò a preparare il caffè, e ne fece un po' anche per Adam. Nei suoi movimenti mise mano per caso a un vecchio foglio, una lettera che gli arrivò anni prima da parte di un amico archeologo. Sulla lettera c'era scritto: - Caro Sam. È con grande gioia ed entusiasmo che t'informo d'aver trovato quel posto che da tanto abbiamo cercato. So che sei molto impegnato, e non credo tu possa venire qui a vedere, ma ti esorto a non venire comunque, dato che abbiamo ancora molto da lavorare per riesumare la cripta. Penserai che voglia tenere tutto il merito per me, ma stai tranquillo, c'abbiamo lavorato tanto tutti e due e meriti di farne parte. Ti invierò una lettera quando il lavoro sarà finito, poi spero tu possa venire a darmi una mano nei meandri di quel posto. Distinti saluti, il tuo amico Gregory Forxs -. Non era più arrivata alcuna lettera dopo quella, ed erano almeno tre anni che Gregory non si faceva più vivo. Sam tornò in salone con la caffettiera e la lettera. Posò la caffettiera sulla scrivania davanti ad Adam. Lui vide la lettera che Sam stava leggendo. " Quando pensi che andrai a cercarlo ? ".
" Presto " disse Sam.
" Sarebbe un vero peccato però. Tempo fa vi eravate messi in testa che avreste visto il capodanno del nuovo millennio insieme ".
" E sarà così ".
" Come, vuoi andare a cercarlo ? Il capodanno è tra un mese ".
" Lo troverò prima, spero solo che non sia morto, ho aspettato troppo per partire. Chiama i ragazzi del jet, domani mattina parto per la Grecia ".
" Spero tu riesca a trovarlo ". Adam fece per prendere il telefono. Sam lo guardò, e disse: " Ascolta, non so se da solo ce la farò, Gregory aveva cinque compagni e sono spariti tutti. Verrai con me ".
" Ma, io non ho alcuna esperienza ".
" Mi aiuterai comunque, potrai occuparti delle mie cose, con tutti i marchingegni che mi dai solo tu riesci a farli funzionare ".
" Allora va bene ".
" Perfetto ". Sam tornò a bersi il caffè sulla poltrona. Adam prese il telefono e organizzò la partenza; era molto eccitato, avrebbe vissuto la sua prima avventura con suo fratello. " Meglio tardi che mai " pensò.

 La partenza avvenne la mattina del giorno dopo. Il jet arrivò ad Atene verso sera, Sam e Adam presero una stanza in un hotel e sistemarono lì le proprie cose. Verso mezzanotte, Adam si mise a trafficare con i marchingegni del fratello, cercando di farli funzionare al meglio; Sam dormiva profondamente.
La mattina dopo Sam e Adam uscirono presto. Si erano già messi d'accordo con l'archeologo inglese William Wehid, che trovarono nella piazza della città con una geep. Le ricerche di Gregory Forxs sarebbero cominciate il giorno stesso. I tre esploratori si recarono nel luogo in cui l'archeologo aveva trovato le sue sale, posto che ormai era noto all'archeologo Wehid, in quanto aveva assistito il gruppo di Forxs durante le ricerche. In fondo a un burrone, nella regione nei pressi delle rovine di Sparta, si trovava l'entrata della cripta; i tre uomini entrarono dentro, portandosi i loro zaini pieni di attrezzi. Si trovarono in un immenso salone, con delle colonne spaccate e pareti dipinte raffiguranti scene varie delle vita dell'antica Grecia.
" Questa è la sala primaria " disse William.
" Gregory deve essere andato molto in profondità in queste stanze. Vediamo di non perderci " disse Sam.
" Ma che posto è questo ? " chiese Adam.
" Questo è il luogo a cui io e Gregory abbiamo dedicato anni e anni di ricerche. Secondo la leggenda, ci fu un periodo in cui gli dèi dell'Olimpo decisero di scendere sulla terra in forma umana, per mischiarsi tra gli uomini e provare la loro vita. Ma nessuno di loro di fatto è mai sceso a tal proposito, tranne il dio Poseidone. Egli acquisì forma mortale, e riuscì a mimetizzare così bene il proprio sembiante, che il suo corpo invecchiò e si deteriorò, tanto che dopo centocinquant'anni egli morì in terra. Il suo spirito tornò ad occupare il suo posto nell'Olimpo, ma si dice che il suo corpo sia stato identificato e nascosto in una cripta, in modo che la sua presenza terrena venga occultata e protetta. Se la leggenda è vera, la scoperta del cadavere di Poseidone costituirebbe il più grande contributo all'archeologia di tutti i tempi. Gregory Forxs ha trovato la tomba, e tocca a noi adesso trovarlo e finire il lavoro ".
" Accidenti ! ".
" Proseguiamo, Sam " disse William.
" Si " disse Sam.
In fondo alla sala c'era una grotta scavata di recente. Era ovvio pensare che quello fosse lo scavo di Gregory. Entrarono e seguirono il tunnel. Era corto, e sboccava direttamente in un'altra sala. Nella stanza c'erano tre porte con sopra incise nella pietra frasi in Greco. Sam lesse ad alta voce l'incisione principale sul pavimento al centro della sala: " - L'Eroe giunse come dal Re dei Mari fu predetto. Soltanto egli potrà preservare le antichità divine e difenderle dagli impuri. L'impuro trascinerà con sé la rovina sul mondo, poiché il Dio delle Acque in eterno vigila sui propri possedimenti - ".
Sulla sinistra c'era un'altra grotta. Entrarono. Il tunnel sbucava davanti a una scala, che scendeva fino al pavimento di un'immensa sala circolare illuminata da decine di torce. Al centro della stanza, sopra un' altro piedistallo, si ergeva maestosa la statua di Poseidone, dove sotto il suo piede sinistro si trovava un grosso sarcofago d'oro. Attorno alla bara, una cinquantina di persone era disposta a cerchio e pregavano inginocchiati guardando la cassa. I tre esploratori scesero silenziosamente la scala e si misero dietro una grossa roccia. Sbucò da una galleria un uomo alto e calvo, seguito da due uomini altrettanto alti. Andò alla tomba. " Ascoltate, gente. Non abbiamo trovato un modo per levare la statua, perciò l'abbatteremo ".
" Ma scateneremo l'ira di Poseidone " disse un uomo tra la folla.
" Poseidone è morto, è in questa cassa. Il nostro amico Forxs ha perso tempo inutilmente, poteva togliere il sasso e scappare col bottino. Adesso, la gloria sarà mia. Portate il lanciamissili ! ".
 " Parlano di Gregory " disse Adam sottovoce.
" Si " disse Sam. " L'avranno catturato, maledetti ! ".
Un botto fortissimo, la gamba della statua esplose e il colosso cadde all'indietro, andando in frantumi.
" Io li aggiro, state fermi qui ". Sam estrasse il revolver e aggirò silenziosamente la stanza, mettendosi dietro il capo della banda, nascosto dietro una colonna. Il capo si mise sopra la bara, stava per aprirla. Sam saltò fuori e puntò la pistola dritta sull'uomo; tutti si girarono a guardarlo.
" Scendi di lì " disse Sam.
L'uomo scese dal sarcofago. Squadrò bene Sam dagli stivali di cuoio, alla logora e strappata giacca verde, ai capelli sporchi e disordinati. " Ho forse l'onore di parlare col famigerato Sam Icarus ? ".
" Si, e mi piacerebbe sapere chi sei ".
" Io mi chiamo John Dwalish ".
" Dwalish ? Tu sei il contrabbandiere di antichi tesori ! ".
" Si, e tu sei il profanatore di tombe, come vedi non siamo molto diversi ".
" Non m'interessa, io so solo che la bara di Poseidone è mia e di Forxs. Hai un revolver puntato alla testa, ti consiglio di prendere i tuoi amici e filartela ".
" Io non vado da nessuna parte ".
" Lo sapevo ".
Prima che Sam potesse fare qualcosa, sbucò da una grotta un uomo con un fucile, che sparò e colpì un altro uomo. Sam corse verso destra e freddò due uomini. Dwalish si accovacciò accanto alla bara e cercò di sparare a Sam con una pistola. Scoppiò il pandemonio: gli uomini corsero da tutte le parti sparando dappertutto, Sam gli scaricò addosso due caricatori. William estrasse un fucile a pompa e, uscito fuori dal nascondiglio, sparò agli uomini in corsa. Adam scappò a gambe levate dal nascondiglio e si nascose dietro una colonna; tirò fuori dallo zaino una granata e la tirò a Sam. Questi la prese, l'azionò, e la lanciò verso un gruppo di uomini, uccidendoli con l'esplosione. Intanto Dwalish scoperchiò il sarcofago, e ne uscì fuori un immenso polverone giallo. I suoi occhi s'illuminarono, qualcosa all'interno della bara aveva rapito il suo sguardo. Sam guardò la scena, il sarcofago esplose in migliaia di pezzi e Dwalish saltò in aria in un fiotto di sangue e ossa. Dall'esplosione saltò fuori un oggetto che finì proprio addosso a Sam; era uno strano amuleto d'oro con sopra incise lettere in greco. Sam lo mise nella tasca della giacca. Ormai gli uomini di Dwalish erano tutti morti e il sarcofago era perduto. La stanza tremò, e caddero pezzi di soffitto. I quattro uomini fuggirono fuori dalla tomba prima che fosse troppo tardi. Una volta fuori, l'ingresso crollò su sé stesso e l'entrata fu perduta.
" Chi sei ? " chiese Adam guardando il quarto uomo.
" Gregory George Forxs, archeologo e ricercatore inglese " e i due si strinsero la mano.
" Come te la sei passata lì, Gregory ? " disse Sam.
" Mi hanno tenuto prigioniero, cercando di estrapolare qualcosa dalle mie conoscenze. Fortunatamente, ne sapevano quanto me ".
" È un peccato che i nostri sforzi siano stati inutili ".
" Non fa niente, Sam ".
" Dwalish ha aperto il sarcofago, e improvvisamente sono esplosi tutti e due. Spero solo che non abbia innescato qualcosa ".
" Lo spero anch'io ".
" Ehi " disse Adam. " Dov'é William ? ".
Si guardarono attorno, William era sparito.
" È venuto fuori con noi, non c'é più " disse Sam.
" E se gli fosse capitato qualcosa ? " disse Adam.
" Spero di no. Ma adesso è meglio che ce ne andiamo ".
" Non dovremmo cercarlo ? ".
" Si sta facendo buio e dobbiamo tornare in città, qui fuori è pericoloso. Con un po' di fortuna ne verrà fuori. Gregory, tu vieni in albergo con noi ".
" Va bene ".
Salirono sulla geep e tornarono verso notte fonda ad Atene.
In albergo, Sam, Adam e Gregory si sistemarono nella loro stanza, la partenza verso Icarus Manor era prevista per l'indomani mattina. Sam non aveva ancora mostrato l'amuleto agli altri, e non intendeva farlo. Mentre mangiavano, si alzò d'un tratto e andò in bagno chiudendo la porta a chiave. Cominciò a tradurre le scritte incise sulla superficie dorata del manufatto: " - I mari e i fiumi, così come i laghi e tutta l'acqua del mondo, seguono il volere del sommo dio Poseidone. Mai i suoi segreti verranno svelati, mai i misteri risolti, e l'uomo verrà punito per la sua avidità - ". Fuori ci fu un boato. Sam guardò fuori dalla finestra del bagno, pioveva a dirotto e il cielo era percosso da fulmini.
" Sam ! " urlò Adam.
 Sam uscì dal bagno e andò in cucina, Adam e Gregory stavano guardando la televisione. Al telegiornale dicevano: " Nel mondo la situazione è inspiegabile. Lentamente e in ogni parte del globo, tutti gli emisferi sono stati ricoperti da spessi nuvoloni turbolenti, e piove incessantemente. La luce del sole non penetra più sulla terra, ed è impossibile decretare se sia giorno o notte. Già sono molti e preoccupanti gli allagamenti, e nessuno sa quando tutto ciò avrà fine ".
Sam ascoltava con attenzione, aveva capito ogni cosa.
" Sam " disse Gregory. " Credi che questi eventi stiano avvenendo in seguito all'apertura del sarcofago ? ".
" La faccenda è seria, e preoccupante " disse Sam. " Siamo al terzo piano, restare qui e non vi muovete. Adam, annulla il volo per domani, io esco ".
" Dove vai ? " disse Adam.
" Ad aggiustare le cose ". Sam uscì, e fuori era tutto allagato: le strade erano ripiene d'acqua, e le fogne sgorgavano fuori. Sam si recò alla biblioteca della città, zeppo e fradicio d'acqua. Dopo essersi dato una leggera asciugata, andò alla ricerca di ciò che cercava. Trovò il suo argomento in un vecchio libro polveroso. Secondo la leggenda, gli antichi Greci costruirono la tomba di Poseidone riempiendola di tesori. In realtà Sam e gli altri non ne trovarono nemmeno uno in particolare, ma nel libro era posto in rilievo un certo amuleto d'oro che, secondo la leggenda, fu creato con l'oro contenuto in un piccolo asteroide caduto sulla terra anni prima. C'era anche un'immagine, e corrispondeva proprio all'amuleto che aveva Sam. Vi era riportata la scritta incisa sul metallo, e poi anche un brano di un testo composto in occasione del presunto funerale del dio, che diceva proprio quello che serviva a Sam: " - Gli onori per il dio non saranno mai sufficienti. Doniamo anche questo aureo e preziosissimo manufatto, che tanto prepotentemente rappresenta il tesoro più grande che la Grecia possiede. Esso apparterrà solo e sempre al dio, nessun altro potrà appropriarsene, o l'ira del dio verrà scatenata. Per la salvezza dell'umanità, l'amuleto dovrà essere riconsegnato al suo legittimo proprietario nel sacro tempio di Poseidone, prima che il nuovo millennio ne impedisca il riappropriamento - ".
Sam dovette agire in fretta. Per i cieli annuvolati e le turbolenze, le linee aeree erano ferme e non si poteva volare. Sam mandò Adam e Gregory in America con una nave, che gli avrebbe permesso di tornare a Icarus Manor. Egli, invece, restò in Grecia per completare il suo lavoro. Erano passati venticinque giorni dalla partenza da Icarus Manor, ed era Natale. Sam aveva meno di cinque giorni per salvare l'umanità.

 Il tempio di Poseidone era stato un tempo una grande costruzione, ora era quattro colonne spaccate in cima a un colle. Era una serata freddissima, pioveva a dirotto e il fiume a fondovalle straripava spaventosamente. Era il 31 Dicembre. Nel mondo la situazione era critica, parecchie isole erano state inondate ed erano morte migliaia di persone. Nel tempio si ergeva in quella che era la sala principale, adesso completamente all'aperto, una grande statua raffigurante Poseidone, con in mano un gigantesco tridente di bronzo. Sam, inzuppato e infagottato per benino nella giacca che ne aveva passate di tutti i colori, tirò fuori l'amuleto e lo poso ai piedi della statua. Non accadde niente. Mancava una mezz'oretta scarsa a mezzanotte, da qualche parte il mondo stava accogliendo il 2000 sotto una fitta cortina di pioggia. Sam passeggiò intorno alle colonne diroccate, non sapeva cosa fare. Poi vide l'inaspettabile: la figura alta e incappucciata di William Wheid si avvicinò alla statua e raccolse l'amuleto, poi si alzò sulle punte e lo posò nella mano libera di Poseidone. Quella prese magicamente vita e strinse forte l'artefatto. Smise improvvisamente di piovere, nel mondo intero non cadde più una goccia, e le nuvole si diradarono. L'intera statua cominciò a muoversi, guardò William e gli parlò in Greco. " Il mio corpo è andato distrutto, chi è il responsabile ? ".
" Uomini infedeli " disse William in Greco. " Adesso sono morti, eccetto uno ".
Sam guardava la scena da dietro una colonna; era abbastanza sicuro che la statua non sapesse di lui, ma era conscio del fatto che William sapesse dov'era, e aveva capito anche dove voleva andare a parare.
" Chi è ? " chiese la statua.
" Si chiama Sam Icarus. La sua morte mi sarebbe di grande beneficio, egli ha soppiantato la reputazione di tutti gli archeologi con la sua fama. Ed è tuo nemico, voleva rubare l'amuleto. Non avrebbe esitato a mostrare al mondo il tuo sarcofago ".
" Ti sono grato per la fedeltà che mi dimostri. Esaudirò i tuoi desideri, egli dov'é ? ".
" Lì " e indicò il punto esatto dov'era Sam senza nemmeno distogliere lo sguardo dalla statua. " Avrei voluto ucciderlo giorni fa, ma mi era necessario per uccidere gli altri uomini, e poi è entrato in possesso dell'amuleto. L'ha portato lui qui, per salvare il mondo dalle piogge; scommetto che si sarebbe tenuto l'amuleto, non c'avrebbe mai rinunciato. Ti chiedo di ucciderlo adesso ".
La statua si girò verso Sam. Prese a correre e girò il tridente. Sam si gettò di lato, e la statua piantò in tridente nel marmo, spaccando la colonna. William guardò tutta la scena, Sam tirò fuori il revolver e sparò dritto in faccia alla statua; quella perse il naso e una guancia, ma non era assolutamente niente. La statua cominciò ad incalzarlo con affondi rapidi e precisi; Sam li evitò tutti, ne venne fuori con un lieve taglio sulla spalla della giacca. Scaricò sul petto della statua tutto il caricatore, quella continuava ad affondarlo col tridente. Alla fine Sam si decise: fece un salto e si aggrappò sulla spalla della statua. La statua cercò di colpirlo col tridente, ma Sam scese in tempo ed essa si frantumò il braccio sinistro. La mano che reggeva l'amuleto cadde e andò in frantumi. Mentre la statua perse tempo a guardarsi la spalla monca, Sam raccolse tutte le proprie forze e gettò la statua a terra. Come prevedibile, la statua andò in mille pezzi. Sam non era sicuro se Poseidone aveva lasciato il marmo o meno, ma restava il fatto che i frammenti non si muovevano di un pelo, il dio non c'era più. Sam era abbastanza affaticato, respirò profondamente. Cercò in mezzo ai detriti e prese l'amuleto, poi vide che William lo stava guardando. Senza pensarci, alzò il revolver e premette il grilletto; si sentì un clack.
" E così mi volevi morto, bastardo ! " disse Sam abbassando l'arma.
" Adesso posso ammazzarti " disse William, che tirò fuori il fucile a pompa e glielo puntò addosso. " Decidi se morire così, o darmi l'amuleto e morire comunque ".
" Ti sembra una cosa sensata ? ".
" Non è necessario che lo sia ".
" Aspetta ". Sam gli alzò contrò l'amuleto e gli si avvicinò lentamente. William non aveva idea di ciò che volesse fare, tenne il fucile puntato e fissò l'amuleto; lo fissò a lungo, e non pensò ad altro. Con William invaghito dell'amuleto, non fu difficile per Sam afferrare di scatto il fucile e buttare l'uomo in ginocchio con un calcio alle gambe. Sam gli puntò il fucile in faccia, William strinse forte gli occhi e fece una smorfia. Risuonò per la vallata un botto sonoro, Sam aveva fatto esplodere la testa a William senza dire una parola.
Non era male come capodanno, l'orologio da polso di Sam ticchettò la mezzanotte in cima al colle, ed essendo esso sincronizzato perfettamente con l'orario locale, egli disse a sé stesso: " Buon Anno, Sam Icarus ".

Sam ebbe tutto il tempo di tornare a Icarus Manor e raccontare tutto ad Adam e Gregory. L'archeologo tornò in Inghilterra dopo qualche giorno, e la vita riprese normalmente, accogliendo l'alba di un millennio pieno ancora di misteri da svelare. L'amuleto di Poseidone ottenne la sua bella teca di vetro a Icarus Manor.

  
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