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Autore: Loker96    05/06/2011    0 recensioni
Sam Icarus ancora alle prese con un'altra avventura, questa volta alla scoperta di un antico segreto.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le Avventure di Sam'
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Era il 12 Luglio del 2002. Sam Icarus si trovava in una situazione spiacevole: era in fondo ad uno dei tanti canyon del Nevada, circondato da lupi famelici e avvoltoi rapaci. Era giunto lì con sette compagni, dei quali cinque erano morti sbranati dai lupi, e un altro giaceva sanguinante accanto a Sam; l'ultimo compagno, un avventuriero che andava sempre in giro con una camicia sporca e un cappello consunto, si chiamava Jacob Ramhèl e stava ancora intero insieme a Sam e il suo amico agonizzante, accerchiati dai predatori. Sam, come al solito, indossava la sua giacca verde rattoppata e teneva i capelli liberi e più sporchi che mai. In quella situazione disperata, solo un miracolo li avrebbe salvati.

La storia comincia qualche giorno fa, esattamente venti giorni prima. Sam stava passeggiando per le strade di Toronto; era solo, e non aveva la sua solita giacca, ma indossava una felpa leggera e dei blue jeans, e teneva i capelli in un piccolo codino, mettendo in risalto gli innumerevoli graffi sul suo volto. Non era vecchio, aveva 35 anni, e sembrava ancora un bel ragazzo.
Passò davanti a una scuola elementare, era l'1:00 del pomeriggio e i bambini stavano uscendo. Sam si fermò a guardarli, molti di essi lo videro e lo indicarono, poi un gruppetto di venti ragazzini andò a parlargli.
" Tu sei Sam Icarus ! " disse uno.
" Si " rispose Sam.
" Tutti parlano di te, io ho visto il tuo film ".
Di recente avevano fatto un film su un'avventura immaginaria con protagonista Sam, ed egli li aveva autorizzati. Fu un successone, i cinema erano colmi, e Sam non mancò l'occasione di vederselo.
" Non è stato un film eccezionale, hanno molto esaltato la mia figura " disse Sam.
" A me piace la parte in cui spari hai cattivi con la pistola e ti getti temerario in mezzo al fuoco incrociato " disse un altro bambino.
" Non credo che nella realtà avrei mai fatto una pazzia del genere ".
" Ce l'hai la pistola ? ".
" È a casa ".
" È vero che hai ucciso tantissimi mostri con quella pistola ? ".
" Non esistono i mostri ".
" Allora è vero che hai ucciso molti uomini ? " chiese una bambina.
Sam la guardò cupamente. " A volte sono stato costretto, ma poi ho fatto pace con me stesso ".
" Senti, me lo fai un autografo ? " disse un bambino. In cinque secondi saltarono fuori decine di taccuini e penne, e Sam si ritrovò costretto a firmare fogli a non finire, circondato da un numero sempre più grande di persone. Alla fine, Sam ne uscì con la mano fuori uso, fare dozzine di autografi per mezz'ora si rivelò più difficile che distruggere la statua di Poseidone.
Quando i bambini se ne andarono, si avvicinò un uomo abbastanza giovane con una giacca e un cappello grigio.
" Salve, signor Icarus " disse l'uomo.
" Buon giorno " disse Sam.
" Mi chiamo Adriano Grissoli, vorrei parlare. Facciamo due passi ".
Si misero a passeggiare per un viale lungo e alberato, con casette ai bordi della strada, percorsa da poche macchine.
" Ritengo sia stato un caso che lei mi abbia incontrato " disse Sam. " Vuole qualcosa ? ".
" Non ha paura che la porti da qualche parte e tenti di ucciderla ? " disse Adriano
" Mio caro Grissoli, non ha idea di quanta gente ha tentato di uccidermi ".
" Io devo dirle la verità, signor Icarus. Ho sempre pensato che siete in realtà poco di ciò che annunzia la vostra fama. Vorrei essere in errore adesso che ho l'occasione di conoscervi ".
" Le dirò, la mia fama è una conseguenza di ciò che mi è capitato. Molta gente mi ha spesso preso di mira per varie ragioni, e sempre per farmi fuori. Ho cercato di fermare la distruzione del mondo più di una volta, e se adesso lei sta respirando è merito mio. Ma la fama che mi è attribuita è data dal semplice fatto che ho cercato in tutti i modi di rimediare ai miei errori ".
" Ma, è vero tutto ciò di cui si parla riguardo alle sue avventure ? ".
" In parte si. Ma ci sono cose che mi sono permesso di far restare segrete ".
" Ascolti. Io non l'ho incontrata per caso: sono due giorni che la seguo, perché ho una proposta da farle. Faccio parte di un gruppo archeologo italiano ".
" Dovevo immaginarlo ".
" Non mi fraintenda, io ho bisogno del suo aiuto. Vengo da Roma. È stata scoperta una necropoli di cui mai si è sentito parlare, ed eravamo indecisi su cosa fare. Poi sono arrivati degli individui che ci hanno messo le mani sopra, si facevano chiamare La Confraternita dei Pellegrini ".
" Non ne ho mai sentito parlare. Lei vuole che vada a Roma per rimettere le mani sul vostro scavo e riconsegnarvelo ? ".
" Beh, si. Ma potrebbe servirci per studiare il sito una volta riconquistato. E comunque potremo attribuire la scoperta sia a noi che a lei, e la pagherò... ".
" Aspetti. Va bene, accetto, ma solo perché voglio far luce sull'argomento. Per la scoperta e il pagamento, ne parleremo un'altra volta ".
" Benissimo ! Ho un volo disponibile in settimana per Roma. Io non potrò venire con lei, quando arriva, vada all'hotel Gran Palazzo e chieda di Simone Barilla ".
" Perfetto ".
Sam tornò in serata a Icarus Manor e raccontò tutto ad Adam. Ancora una volta gli si presentava una nuova caccia alla scoperta, e non
avrebbero certo rifiutato una simile proposta. Preparatosi con tutto il necessario, Sam prese il volo per Roma tre giorni dopo.
A Roma, Sam poté fare un giro per le strade della città e visitarne i monumenti. Non era la prima volta che Sam si trovava lì, ma Roma esercitava sempre un forte effetto su chi aveva l'opportunità di visitarla. Verso sera, Sam si recò al Gran Palazzo. Le sue conoscenze della lingua italiana non erano delle migliori, ma non ebbe particolari difficoltà a farsi capire. Chiese al portiere di Simone Barilla, e questi gli disse la stanza in cui sarebbe dovuto andare. Arrivato sulla soglia, Sam bussò.
Da dentro arrivò una voce. " Chi è ? ".
" Sam Icarus, ho accettato l'ingaggio di Adriano Grissoli " disse Sam.
" Bene, entri pure ".
La porta non era chiusa a chiave, Sam l'aprì ed entrò. L' appartamento era grande e il salotto aveva una spettacolare vista sul Foro Romano. Sam sentì movimenti in cucina. Entrato nella stanza, vide una giovane donna che trafficava con delle verdure e preparava un minestrone. Era una ragazza estremamente bella: era alta e snella, teneva dei lucenti capelli biondi in una lunghissima coda, aveva una pelle abbronzata come si conviene nel Mediterraneo e delle labbra rosse e sottili. Sam in confronto, con i suoi capelli per aria e la faccia sporca piena di tagli, sembrava un povero pezzente.
" Salve " disse Sam.
Il volto della ragazza che si alzò per guardarlo lo fece tremare, e il successivo sorriso lo colpì come un getto d'acqua sparato a una pressione spaventosa. " Buona sera signor Icarus. Simona Grissoli, capo e fondatrice del gruppo archeologo Colonna ". La donna lasciò i coltelli e tese la mano verso Sam. Questi, senza smettere di guardarla in quegli incantevoli occhi verdi, le strinse la mano e s'imbrattò di cipolla. Il tatto con quella pelle morbida e liscia lo fece scaldare come un forno, avrebbe voluto stringerla tutta attorno a sé e baciarla con delicatezza.
" Io... Sapevo di un certo Simone Barilla... " disse lentamente Sam.
" È un nome che uso per non farmi riconoscere, non tutti vorrebbero che mi tenga nascosta ".
" E chi potrebbe mai cercare di mettere le mani su questa splendida rosa ? ".
" Lei è molto galante, Sam. Posso chiamarla Sam ? ".
" Si, certo, mi dia del tu ".
" Va bene, fai lo stesso anche tu ".
" Certo ".
Simona si lavo le mani, e insieme prepararono la tavola. Prima di mangiare, Sam si tolse la giacca e gettò il cinturone del revolver sul divano.
Simona vide la pistola. " È dunque quella la famosa pistola che ha ucciso mostri e uomini ? ".
" Si " disse Sam. " L'ho portata sempre con me, e mi meraviglio di non averla mai persa ".
Cominciarono a mangiare, fuori soffiava un leggero venticello estivo.
" Immagino che sei la sorella di Adriano ".
" Già, lui è il vice del gruppo ".
" Spiegami la situazione ".
" Non è più di quello che ti ha detto mio fratello, la Confraternita dei Pellegrini ha preso il nostro scavo e adesso è irrecuperabile. Hanno pure delle guardie armate ".
" Qualche scagnozzo con la pistola non è un problema per me, domani andrò lì e penserò a tutto io ".
" Non sei obbligato a ucciderli ".
" Non intendo farlo, andrò a parlargli e vedrò di scoprire di più sulla faccenda ".
" Vuoi che venga ? ".
" No, meglio evitare che ti vedano, dopotutto sono tuoi rivali. E poi, se ci dovesse essere uno scontro saresti in pericolo ".
" Sono in grado di cavarmela, non sono una rammollita. Ma comunque domani aspetterò un mio amico, forse lo conosci; ci aiuterà a recuperare lo scavo ".
" Va bene, io me la caverò ".
" Lo spero, Sam ".

La necropoli si trovava a circa dieci chilometri dal centro abitato; era uno scavo enorme, la Confraternita dei Pellegrini aveva piazzato delle ruspe e una gru, che scavavano giorno e notte. Erano stati già ritrovati un'infinità di oggetti e ossa. La sorveglianza era composta da una cinquantina di uomini armati di mitraglietta, che pattugliavano il perimetro sotto il cocente sole estivo. Era mezzogiorno. Sam si presentò tutto solo all'ingresso come se nulla fosse, aveva lasciato il revolver nell'appartamento e non gli trovarono oggetti addosso. Si fece avanti un uomo con un cappello e degli occhiali da sole. " Chi è lei, che vuole ? ".
" Mi piacerebbe parlare col direttore " disse Sam.
" Eccomi qua, lei chi è ? ".
" Non ha l'aspetto di un capo ".
" Capo di cosa ? Noi stiamo svolgendo un regolarissimo scavo, lei chi accidenti è ?! ".
" Perché siete così armati allora ? ".
L'uomo tirò fuori una pistola e la puntò in faccia a Sam. " Comincio ad annoiarmi. Dimmi chi sei e chi ti manda, e ti lascio vivo ".
" Omicidio, eh ? È così che avete rubato lo scavo al Colonna ? ".
L'uomo rimase sorpreso e abbassò l'arma, Sam era fin troppo tranquillo. Portarono Sam in una baracca lì all'ingresso. Il piccolo corteo fu accolto da un uomo seduto dietro una scrivania. Era di media statura, aveva lunghi capelli neri e folti baffi.
" Chi è questo, Franco ? " disse l'uomo guardando Sam.
" Non lo vuole dire, ma sa del Colonna " disse l'uomo con gli occhiali.
" Ah si ? Piacere signore, Roberto Salemi, sono il dirigente dello scavo ".
" Pensavo fosse il signor Franco qui accanto il capo dell'organizzazione " disse Sam.
" Le ha mentito, lo dice per evitare contatti diretti con me e la gente ".
" E perché dovreste evitarli ? ".
" Non è affar suo. Lei, piuttosto, chi è e da quale parte dell'America o Inghilterra proviene ? ".
" Sam Icarus, e vivo in Canada. Si vede molto che sono di lì ? ".
" Ha l'accento inglese, ma non mi serve per intuire la sua provenienza, signor Icarus. Tutti al mondo sanno chi è lei. E le assicuro che non potrà impedirci di fare il nostro lavoro. Non so che le abbia detto Simona Grissoli, ma il Colonna qui non esiste più, lo scavo adesso è mio ".
" Quanta gente è morta per averlo, perché è così importante ? ".
" È morto chi è dovuto morire, e lo scavo è ciò che ci serve per ottenere la gloria ".
" Veniamo al dunque, quanti soldi desidera per la proprietà ? ".
" Lei mi fa ridere, signor Icarus. Non si tratta di soldi, qui c'é sotto qualcosa di grandioso. La necropoli di Roma è un luogo mai visto né sentito prima d'ora; queste fosse nascondono un segreto d'inestimabile importanza, e chi svelerà per primo il mistero otterrà la gloria eterna. Non è curioso di scoprire la verità ? Che i romani abbiano scoperto qualcosa a noi ignoto ? Questa necropoli è l'anticamera di un luogo ricco di risposte ".
" Allora, penso che mi dovrei mettere in affari con voi ".
" Se ci sarà di una qualche utilità, sarò felice di condividere la scoperta con lei ".
Il sole scese lentamente dietro le colline, e il pomeriggio delle trattative fu lungo nella baracca. Sam rimase a dormire in una baracca della sorveglianza, la Confraternita ancora non si fidava di lui e lo tennero sott'occhio. La mattina dopo, Sam si preparò e s'incontrò con Salemi; avevano deciso che avrebbero ispezionato lo scavo insieme e, se avessero trovato qualcosa, il merito sarebbe andato alla Confraternita con un accenno alla collaborazione di Sam. In tutto questo, Sam non ci guadagnava un soldo. Si misero a lavorare allo scavo, Sam ebbe modo di conoscere la gran quantità di oggetti rinvenuti: c'era di tutto, da vasi colorati a gioielli preziosi, da armi adornate a corazze lucenti. Dopo un paio di giorni di lavoro, trovarono quello che speravano di scoprire: scavando in profondità, bucarono il soffitto di un buio e antichissimo tunnel. Scesero dentro con delle corde Sam, Salemi e un gruppo di trenta scavatori armati. Le pareti erano lisce e si potevano notare buchi per le fiaccole, infatti e terra era pieno di antiche torce carbonizzate. Il corridoio si estendeva per un centinaio di metri, e ad ambedue i fondi c'era una porta.
" Che strada prendiamo, archeologo ? " disse Salemi a Sam.
" Scelga lei " disse Sam.
" Vada come vada, abbiamo scoperto una catacomba. Scommetto che sarà piena di segreti e tesori ".
" Io non credo, forse era un santuario sotterraneo cristiano, a giudicare dalla sua posizione. Ma potrei sbagliarmi, è comunque insolito che i Romani abbiano costruito una struttura sotto un cimitero ".
" Si vede che avevano qualcosa di molto grosso da nascondere, lo dicevo io ".
" Forse ".
Scelsero la porta sulla sinistra e la scassinarono. Le torce elettriche illuminarono una grande sala con soffitto a cupola. La luce colpì un cumulo di oggetti luminosi in un angolo della stanza; avvicinandosi, poterono vedere bene un grosso ammasso di monete e oggetti d'oro.
" Il primo bottino della giornata " disse Salemi.
In fondo ala sala c'era un'altra porta chiusa. Questa era marcia fino ai cardini, la spaccarono in due. Dentro la nuova stanza mancava l'aria, e c'era una tremenda puzza di stantio e muffa che impediva di respirare. Le torce illuminarono un pavimento pieno di scheletri e ossa spaccate. Quelli che un tempo erano cadaveri, possedevano ancora elmi e armature.
" Si vede che era un luogo mol o conteso " disse Salemi.
" Questi sono astati, riconosco qualche centurione " disse Sam. " Altri scheletri hanno solo una sottile cotta metallica, forse c'é stata una rivolta qui sotto ".
" Nessuno e tornato a prendere i corpi. Che abbiano sigillato l'entrata ? ".
" E impedito a chiunque di entrare. O uscire ".
" Ciò significa che qualcuno è stato messo a guardia di qualcosa, e dopo uno scontro hanno deciso di chiudere. Significa che il segreto sta ancora qui sotto ".
" Difendevano qualcosa, non semplici parole. Un oggetto, ne sono sicuro ".
In fondo alla stanza c'era un grosso portone borchiato di ferro in cima a una piccola rampa di scalini. Forzarono il portone, ma questo non si apriva. Gli spararono contro, ma rimase chiuso. Alla fine fecero un ariete con degli antichi scudi e lo spalancarono con un fragoroso botto di catene.
Se la stanza di prima puzzava, non era niente in confronto al fetore di quest'altra. Si coprirono tutti la bocca e la scena che videro fu spettacolare e orribile: il pavimento era cosparso di morti, teschi rotti e sparsi stavano a terra con un'orrenda espressione di dolore; la stanza era ampia, ed era illuminata da un minuscolo foro sul tetto che però gettava una grande luce in fondo alla sala, dove un piedistallo reggeva una lunga lancia dal legno marcio e la punta arrugginita. Intorno all'altare, decine di scheletri proni protendevano le braccia verso l'arma, una mano già era fissa in cima al piedistallo. Il gruppetto di uomini si avvicinò cercando di non rompere nulla, Sam fracassò le ossa al passaggio, alzando un enorme polverone. Arrivò all'altare, e con molta attenzione raccolse la lancia, che era ben più alta di lui. Si girò in direzione della squadra.
" Non può essere " mormorò.
" Cosa non può essere ? " disse Salemi.
" Scene di scontri e un mucchio di morti che si accalcano, solo per questa sporca lancia ".
" Si vede che è importante ".
" Mai c'é stata lancia più importante di questa. Se i romani la tenevano così nascosta, e considerando che questa cripta risale ad epoca cristiana, l'arma che ho in pugno non può che essere... ".
" La Lancia del Destino ! ". Salemi estrasse la sua pistola, e la puntò dritta verso Sam. Il ragazzo mise istintivamente mano alla cintura, ma il revolver non c'era.
" Spiacente, socio " disse Salemi con un'espressione maligna. " Ma se il premio è così ricco, preferisco non condividerlo con nessuno ".
Lo sparo echeggiò per la stanza, Sam fu buttato a terra dalla pallottola che gli si era piantata al petto. Il ragazzo era mezzo stordito, vedeva offuscato e le sue mani erano inzuppate del suo sangue; non si accorse nemmeno della lotta che avveniva poco lontano da lui, stringeva saldamente la lancia sopra di sé. A un certo punto, una mano lo afferrò per la spalla, e Sam si alzò di scatto, trafiggendo l'aggressore con l'unica arma che aveva. Sentì gli strazi del suo aggressore, focalizzò il suo corpo morto e vide un uomo della guardia armata che stava sparando ai suoi colleghi. Poi, acqua. Litri e litri d'acqua dal nulla cominciarono a inondare la stanza, e in pochi secondi si ritrovarono tutti sommersi. Il pavimento non era più cosparso di cadaveri, era sabbioso e pieno di rocce. Sam salì velocemente in superficie con la lancia stretta in mano, e appena poté respirare, vide tutti gli altri che nuotavano con lui nel fiume di un canyon. Uscirono presto dall'acqua, e presero posizioni diverse dietro a delle grandi rocce su una spiaggetta pietrosa. Sam si massaggiava la ferita, un uomo gli diede una mitraglietta e in otto si misero a sparare contro gli uomini sull'altra sponda del fiume. Sam sparò, non sicuro di cosa stava accadendo, la lancia ancora stretta in mano. A un certo punto il dolore al petto fu troppo forte, e svenne sulla spiaggia, mentre le immagini e i suoni si offuscavano sempre più.

 Aprì stancamente gli occhi. Vide un soffitto di roccia rossa e delle lucertole che vi si arrampicavano. Sam si alzò. Vide sette uomini all'entrata della caverna in cui si trovava, che lo fissavano interessati. Aveva il petto fasciato, la pallottola gli era stata tolta, ma la ferita ancora gli faceva male. La Lancia del Destino stava appoggiata alla parete, vicino al gruppo di uomini. Sam si avvicinò lentamente a loro, avevano tutti magliette verdi tranne uno, un uomo di colore che indossava una lunga camicia logora e un cappello marrone alla cowboy.
" Chi siete ? " disse stancamente Sam.
" Signor Icarus " disse l'uomo di colore. " Sono l'archeologo francese Jacob Ramhèl, ingaggiato personalmente da Simona Grissoli, e loro sono ragazzi del Colonna. Facevamo parte del gruppo armato di Salemi, ci siamo infiltrati per tenerli d'occhio e proteggerla ".
" Cos'é successo ? ".
" Salemi le ha sparato, e noi lo abbiamo fermato prima che potesse prendere la lancia. Poi l'abbiamo vista trafiggere un mercenario che voleva la lancia, e siamo precipitati nel fiume. Ci siamo messi a sparare contro Salemi e i suoi e l'abbiamo tratta in salvo. Siamo venuti qui e l'abbiamo medicata come potevamo ".
" In che posto siamo ? ".
" Non ero sicuro di dove fossimo, ma quando ci siamo messi al riparo ho controllato col GPS. Siamo in Nevada ".
" In Nevada ? Forse ho capito: quando quell'individuo mi ha afferrato, ho pensato fosse un coyote. Non so perché. Credo che la lancia ci abbia portati qui. Non ne sono certo, ma forse è l'effetto che ottiene quando uccide ".
" Allora è veramente la Lancia del Destino ".
" Qualunque cosa sia, appartiene al Colonna, come tutto lo scavo. Dobbiamo contattare Simona e farci venire a prendere ".
" Non c'è tempo, dobbiamo ammazzare Salemi prima che fugga ! Venga con noi, signor Icarus ".
Inseguirono le tracce degli uomini di Salemi tutto il giorno. Verso sera, giunsero in fondo a un grosso canyon. Trovarono parecchie impronte e tracce di sangue. La situazione si faceva pericolosa.
La mattina dopo, percorsero la strava in fondo al burrone e arrivarono a una zona ampia e circolare. In mezzo alle rocce, distinsero bene le sagome di almeno cinque cadaveri, tutti uomini di Salemi.  All'improvviso si sentì un ululato, e in pochi secondi cominciarono ad apparire lupi da tutte le parti. Scapparono dall'altra parte della strada, dove probabilmente erano fuggiti anche Salemi e gli altri. Corsero incessantemente sotto il sole, inseguiti da un branco affamato di lupi e uno stormo di uccelli rapaci. Alcuni rallentarono per sparare, ma questo gli costò la vita. In pochi minuti rimasero solo in tre, Sam, Jacob e un ragazzo dai capelli corvini. Alla fine, riuscirono ad arrampicarsi su una grossa roccia. Il ragazzo fu morso al ventre mentre saliva, e fu salvato da Jacob che diede un calcio al lupo e lo fece cadere. In cima alla roccia, la situazione era critica: Sam stava col ragazzo agonizzante mentre Jacob allontanava i lupi che si avvicinavano. Ma presto l'odore del sangue avrebbe reso i lupi ancora più famelici e gli avvoltoi sarebbero scesi in picchiata a smembrarli. Sam doveva agire, anche perché il suo amico stava morendo in un lago di sangue.
Prese la lancia e aspetto che un lupo gli fosse abbastanza vicino per trafiggerlo. Colpì la bestia al collo, e quella rantolò un po' a terra, prima di  morire. Non accadde nulla.
" La lancia non ha funzionato " disse Sam. Poi Sam capì, e dal suo sguardo anche il ragazzo accanto a lui.
" Lo faccia " disse questi.
" Non voglio " disse Sam.
" Tanto sono già morto, mi piacerebbe finire sapendo di aver sottratto ancora una volta Sam Icarus alla morte ".
Sam pianse, e le sue lacrime caddero nella pozza di sangue del giovane. " Chi dovrò ricordare ? ".
" Francesco Armano. Mi saluti i Grissoli ".
Sam girò la lancia e appoggiò la punta insanguinata sul petto del ragazzo. Proprio in quel momento, un lupo era piombato sopra Jacob e si preparava ad azzannargli la giugulare. Sam colpì le ossa con tale forza che la lancia si spezzò in due tra le sue mani. Francesco abbozzò un grido ed ebbe uno scatto improvviso, il suo sguardo si fissò sul volto di Sam e la vita abbandonò il suo corpo. Sulla roccia nella quale si trovavano spuntò all'improvviso un tappeto, e poi un divano, un televisore, e come niente si ritrovarono nel salone dell'appartamento di Simona al Gran Palazzo. Il corpo di Francesco era sparito, c'erano solo Sam, Jacob, e una decina di lupi. Gli animali, disorientati, persero tempo a cercare di capire dov'erano, e questo bastò a Sam per prendere Jacob per la camicia e portarselo in cucina, chiudendo la porta a chiave.
" Ci siamo teletrasportati qui ? " disse Jacob.
" Simona è qui ? " disse Sam.
" No, ha lasciato l'albergo ".
" Bene ". Sam posò i due pezzi della lancia sul tavolo e prese il cinturone con la pistola sul divano, se lo allacciò alla gamba ed estrasse l'arma. " Ci sono almeno dieci lupi dietro quella porta, e il mio revolver ha sei colpi ". Aprì un cassetto e prese due coltellacci da cucina, uno se lo mise nei pantaloni, l'altro lo diede a Jacob. " Facciamo in modo che il sacrificio di Armano non sia stato inutile ".
Jacob annuì e si preparò dietro la porta. Sam accostò il revolver all'orecchio e si preparò. Erano pronti. Jacob girò la chiave, e Sam la spalancò con un calcio. In pochi secondi, l'uomo atterrì sei lupi con colpi ben mirati, poi rinfoderò l'arma ed estrasse il coltello. Jacob si gettò dietro il divano e afferrò un lupo. Un animale piombò sopra Sam, e quando gli fu addosso, questi gli trafisse il cuore. Sgozzato il primo lupo, Jacob si scontrò con un secondo e lo abbatté in fretta. L'ultimo lupo si gettò sulla schiena di Jacob e lo graffiò. Sam accorse e stroncò la bestia con un colpo al fianco. La stanza era cosparsa di cadaveri, e mobili e pareti erano sporchi di sangue. I tagli sulla schiena di Jacob erano lievi e se la sarebbe cavata, mentre Sam aveva solo un paio di graffi.
Pochi minuti dopo si aprì la porta, e un uomo entrò. Vide Sam e Jacob che ammucchiavano cadaveri in un angolo e cercavano di pulirsi dal sangue, e i due avventurieri distinsero la figura ingiacchettata di Adriano Grissoli.

 Erano passati un paio di giorni e l'appartamento era stato ripulito. Quella sera, erano seduti al tavolo del cortile di un ristorante di fronte al Colosseo romano Adriano, Sam, Jacob e il responsabile finanziario del Colonna Cristiano Bennardi.
" Se le dicessi che dopo tutta questa storia la Confraternita dei Pellegrini è attivamente alla sua ricerca " disse Adriano a Sam. " Cosa intende fare adesso ? ".
" Posso affrontare tutti i nemici della mia vita, ma non posso rovinare l'esistenza di coloro che amo. Se la Confraternita mi sta cercando, vuol dire che dovrò stare lontano da Icarus Manor e da mio fratello, e farmi inseguire ".
" Consideri, signor Icarus " disse Cristiano. " Che questo inseguimento non potrà durare molto ".
" Se sarò costretto, dovrò chiuderlo io ".
" Roberto Salemi è chissà dove " disse Jacob. " Se vuoi fermare la Confraternita, devi prima uccidere lui ".
" Non credo che lo ucciderò " riprese Sam. " Forse so come incastrare lui e tutta la Confraternita. Per quanto riguarda la Lancia del Destino, la do al Colonna ".
" Grazie, signor Icarus " disse Adriano.
" Per il suo operato " disse Cristiano. " Consegniamo alla sua famiglia seicentomila dollari ".
" Vanno bene " disse Sam.
In quel momento arrivò e si sedette al loro tavolo con sorpresa Simona Grissoli. Era bellissima quella sera, aveva un lungo vestito nero e teneva i biondi capelli in una lunga treccia. Rivolse saluti a tutti e sorrise a Sam. " Sam, hai svolto un grande lavoro, e ancora una volta hai combattuto contro la morte ".
" Se questa volta sono vivo, lo devo ai ragazzi del Colonna " disse Sam.
" Hanno combattuto e sono morti per te ".
" Non per me, per la lancia ".
" Ti sbagli, senza di te non avremmo quest'artefatto ".
" Non ho combattuto solo io, ho fatto poco e niente. Onorate coloro che sono rimasti in fondo a quel canyon, onorate Francesco Armano ".
" Adesso è tutto finito però ".
" Si, ma la guerra della Confraternita è cominciata. Il Colonna ne starà fuori stavolta. La lancia è vostra ".
Simona guardò in basso e assunse un'espressione rassegnata. " Quale miglior posto per la Lancia del Destino se non il museo di Icarus Manor ". Sorrise di nuovo e guardò Sam, tutti la guardarono stupiti. " Io sono il capo del Colonna, consegno la lancia a Sam, perché egli ne è a mio parere il giusto custode ".
Ordinarono le pizze. Cristiano ebbe la sua Quattro Stagioni, Simona la Marinara, Adriano la Capricciosa. Sam, che non aveva molte esperienze con le pizze, andò leggero con una Romana, e Jacob optò per la semplice Margherita.
" Non so come le fanno all'estero " disse Adriano, mentre si godeva la sua leccornia. " Ma in Italia la pizza è unica ".
" Non lo metto in dubbio " disse Jacob.
" Arte, cultura e pizza. Ecco l'Italia " disse Simona, e tutti risero.

Per due anni, Sam viaggiò in ogni parte del globo, braccato dalla Confraternita, ma mai catturato. Ebbe migliaia di nuove conoscenze in tutti i paesi, vide posti spettacolari e visse in habitat estremi. Riuscì a trovare tutte le casse della Confraternita sparse nelle varie banche internazionali e consumò i fondi stessi, sabotò i trasporti monetari, rubò i capitali, e anche con i metodi più spietati, mandò la Confraternita sull'orlo della bancarotta. Alla fine, tornò a sorpresa in Italia e si rivolse alle autorità prima che lo potessero catturare. Fu aperta un'inchiesta sulle deposizioni di Sam e le testimonianze di Jacob Ramhèl, e la Confraternita, che non aveva più soldi per corrompere i magistrati, venne prosciolta per il tentato omicidio di Sam e il furto dello scavo del cimitero ufficialmente scoperto dal Colonna. Sam, finalmente libero, tornò a Icarus Manor dalla sua famiglia; ma la Confraternita dei Pellegrini non avrebbe smesso di giocare alla partita, e di Roberto Salemi non c'era ancora alcuna traccia.

  
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