Era il 12
Luglio del 2002. Sam Icarus si trovava
in una situazione spiacevole: era in fondo ad uno dei tanti canyon del
Nevada,
circondato da lupi famelici e avvoltoi rapaci. Era giunto lì
con sette compagni,
dei quali cinque erano morti sbranati dai lupi, e un altro giaceva
sanguinante
accanto a Sam; l'ultimo compagno, un avventuriero che andava sempre in
giro con
una camicia sporca e un cappello consunto, si chiamava Jacob
Ramhèl e stava
ancora intero insieme a Sam e il suo amico agonizzante, accerchiati dai
predatori. Sam, come al solito, indossava la sua giacca verde
rattoppata e
teneva i capelli liberi e più sporchi che mai. In quella
situazione disperata,
solo un miracolo li avrebbe salvati.
Passò davanti a una scuola elementare, era l'1:00
del pomeriggio e i bambini stavano uscendo. Sam si fermò a
guardarli, molti di
essi lo videro e lo indicarono, poi un gruppetto di venti ragazzini
andò a
parlargli.
" Tu sei Sam Icarus ! " disse uno.
" Si " rispose Sam.
" Tutti parlano di te, io ho visto il tuo
film ".
Di recente avevano fatto un film su un'avventura
immaginaria con protagonista Sam, ed egli li aveva autorizzati. Fu un
successone, i cinema erano colmi, e Sam non mancò
l'occasione di vederselo.
" Non è stato un film eccezionale, hanno
molto esaltato la mia figura " disse Sam.
" A me piace la parte in cui spari hai
cattivi con la pistola e ti getti temerario in mezzo al fuoco
incrociato "
disse un altro bambino.
" Non credo che nella realtà avrei mai fatto
una pazzia del genere ".
" Ce l'hai la pistola ? ".
" È a casa ".
" È vero che hai ucciso tantissimi mostri con
quella pistola ? ".
" Non esistono i mostri ".
" Allora è vero che hai ucciso molti uomini ?
" chiese una bambina.
Sam la guardò cupamente. " A volte sono stato
costretto, ma poi ho fatto pace con me stesso ".
" Senti, me lo fai un autografo ? "
disse un bambino. In cinque secondi saltarono fuori decine di taccuini
e penne,
e Sam si ritrovò costretto a firmare fogli a non finire,
circondato da un
numero sempre più grande di persone. Alla fine, Sam ne
uscì con la mano fuori
uso, fare dozzine di autografi per mezz'ora si rivelò
più difficile che
distruggere la statua di Poseidone.
Quando i bambini se ne andarono, si avvicinò un
uomo abbastanza giovane con una giacca e un cappello grigio.
" Salve, signor Icarus " disse l'uomo.
" Buon giorno " disse Sam.
" Mi chiamo Adriano Grissoli, vorrei parlare.
Facciamo due passi ".
Si misero a passeggiare per un viale lungo e
alberato, con casette ai bordi della strada, percorsa da poche macchine.
" Ritengo sia stato un caso che lei mi abbia
incontrato " disse Sam. " Vuole qualcosa ? ".
" Non ha paura che la porti da qualche parte
e tenti di ucciderla ? " disse Adriano
" Mio caro Grissoli, non ha idea di quanta
gente ha tentato di uccidermi ".
" Io devo dirle la verità, signor Icarus. Ho
sempre pensato che siete in realtà poco di ciò
che annunzia la vostra fama.
Vorrei essere in errore adesso che ho l'occasione di conoscervi ".
" Le dirò, la mia fama è una conseguenza di
ciò che mi è capitato. Molta gente mi ha spesso
preso di mira per varie
ragioni, e sempre per farmi fuori. Ho cercato di fermare la distruzione
del
mondo più di una volta, e se adesso lei sta respirando
è merito mio. Ma la fama
che mi è attribuita è data dal semplice fatto che
ho cercato in tutti i modi di
rimediare ai miei errori ".
" Ma, è vero tutto ciò di cui si parla
riguardo alle sue avventure ? ".
" In parte si. Ma ci sono cose che mi sono
permesso di far restare segrete ".
" Ascolti. Io non l'ho incontrata per caso:
sono due giorni che la seguo, perché ho una proposta da
farle. Faccio parte di
un gruppo archeologo italiano ".
" Dovevo immaginarlo ".
" Non mi fraintenda, io ho bisogno del suo
aiuto. Vengo da Roma. È stata scoperta una necropoli di cui
mai si è sentito
parlare, ed eravamo indecisi su cosa fare. Poi sono arrivati degli
individui
che ci hanno messo le mani sopra, si facevano chiamare La Confraternita
dei
Pellegrini ".
" Non ne ho mai sentito parlare. Lei vuole
che vada a Roma per rimettere le mani sul vostro scavo e
riconsegnarvelo ?
".
" Beh, si. Ma potrebbe servirci per studiare
il sito una volta riconquistato. E comunque potremo attribuire la
scoperta sia
a noi che a lei, e la pagherò... ".
" Aspetti. Va bene, accetto, ma solo perché
voglio far luce sull'argomento. Per la scoperta e il pagamento, ne
parleremo
un'altra volta ".
" Benissimo ! Ho un volo disponibile in
settimana per Roma. Io non potrò venire con lei, quando
arriva, vada all'hotel
Gran Palazzo e chieda di Simone Barilla ".
" Perfetto ".
Sam tornò in serata a Icarus Manor e raccontò
tutto ad Adam. Ancora una volta gli si presentava una nuova caccia alla
scoperta, e non
avrebbero certo rifiutato una simile proposta. Preparatosi con
tutto il necessario, Sam prese il volo per Roma tre giorni dopo.
A Roma, Sam poté fare un giro per le strade della
città e visitarne i monumenti. Non era la prima volta che
Sam si trovava lì, ma
Roma esercitava sempre un forte effetto su chi aveva
l'opportunità di
visitarla. Verso sera, Sam si recò al Gran Palazzo. Le sue
conoscenze della
lingua italiana non erano delle migliori, ma non ebbe particolari
difficoltà a
farsi capire. Chiese al portiere di Simone Barilla, e questi gli disse
la
stanza in cui sarebbe dovuto andare. Arrivato sulla soglia, Sam
bussò.
Da dentro arrivò una voce. " Chi è ? ".
" Sam Icarus, ho accettato l'ingaggio di
Adriano Grissoli " disse Sam.
" Bene, entri pure ".
La porta non era chiusa a chiave, Sam l'aprì ed
entrò. L' appartamento era grande e il salotto aveva una
spettacolare vista sul
Foro Romano. Sam sentì movimenti in cucina. Entrato nella
stanza, vide una
giovane donna che trafficava con delle verdure e preparava un
minestrone. Era
una ragazza estremamente bella: era alta e snella, teneva dei lucenti
capelli
biondi in una lunghissima coda, aveva una pelle abbronzata come si
conviene nel
Mediterraneo e delle labbra rosse e sottili. Sam in confronto, con i
suoi
capelli per aria e la faccia sporca piena di tagli, sembrava un povero
pezzente.
" Salve " disse Sam.
Il volto della ragazza che si alzò per guardarlo
lo fece tremare, e il successivo sorriso lo colpì come un
getto d'acqua sparato
a una pressione spaventosa. " Buona sera signor Icarus. Simona
Grissoli,
capo e fondatrice del gruppo archeologo Colonna ". La donna
lasciò i
coltelli e tese la mano verso Sam. Questi, senza smettere di guardarla
in
quegli incantevoli occhi verdi, le strinse la mano e
s'imbrattò di cipolla. Il
tatto con quella pelle morbida e liscia lo fece scaldare come un forno,
avrebbe
voluto stringerla tutta attorno a sé e baciarla con
delicatezza.
" Io... Sapevo di un certo Simone Barilla...
" disse lentamente Sam.
" È un nome che uso per non farmi
riconoscere, non tutti vorrebbero che mi tenga nascosta ".
" E chi potrebbe mai cercare di mettere le
mani su questa splendida rosa ? ".
" Lei è molto galante, Sam. Posso chiamarla
Sam ? ".
" Si, certo, mi dia del tu ".
" Va bene, fai lo stesso anche tu ".
" Certo ".
Simona si lavo le mani, e insieme prepararono la
tavola. Prima di mangiare, Sam si tolse la giacca e gettò il
cinturone del
revolver sul divano.
Simona vide la pistola. " È dunque quella la
famosa pistola che ha ucciso mostri e uomini ? ".
" Si " disse Sam. " L'ho portata
sempre con me, e mi meraviglio di non averla mai persa ".
Cominciarono a mangiare, fuori soffiava un leggero
venticello estivo.
" Immagino che sei la sorella di Adriano
".
" Già, lui è il vice del gruppo ".
" Spiegami la situazione ".
" Non è più di quello che ti ha detto mio
fratello, la Confraternita dei Pellegrini ha preso il nostro scavo e
adesso è
irrecuperabile. Hanno pure delle guardie armate ".
" Qualche scagnozzo con la pistola non è un problema
per me, domani andrò lì e penserò a
tutto io ".
" Non sei obbligato a ucciderli ".
" Non intendo farlo, andrò a parlargli e
vedrò di scoprire di più sulla faccenda ".
" Vuoi che venga ? ".
" No, meglio evitare che ti vedano, dopotutto
sono tuoi rivali. E poi, se ci dovesse essere uno scontro saresti in
pericolo
".
" Sono in grado di cavarmela, non sono una
rammollita. Ma comunque domani aspetterò un mio amico, forse
lo conosci; ci
aiuterà a recuperare lo scavo ".
" Va bene, io me la caverò ".
" Lo spero, Sam ".
" Mi piacerebbe parlare col direttore "
disse Sam.
" Eccomi qua, lei chi è ? ".
" Non ha l'aspetto di un capo ".
" Capo di cosa ? Noi stiamo svolgendo un
regolarissimo scavo, lei chi accidenti è ?! ".
" Perché siete così armati allora ? ".
L'uomo tirò fuori una pistola e la puntò in
faccia
a Sam. " Comincio ad annoiarmi. Dimmi chi sei e chi ti manda, e ti
lascio
vivo ".
" Omicidio, eh ? È così che avete rubato lo
scavo al Colonna ? ".
L'uomo rimase sorpreso e abbassò l'arma, Sam era
fin troppo tranquillo. Portarono Sam in una baracca lì
all'ingresso. Il piccolo
corteo fu accolto da un uomo seduto dietro una scrivania. Era di media
statura,
aveva lunghi capelli neri e folti baffi.
" Chi è questo, Franco ? " disse l'uomo
guardando Sam.
" Non lo vuole dire, ma sa del Colonna "
disse l'uomo con gli occhiali.
" Ah si ? Piacere signore, Roberto Salemi,
sono il dirigente dello scavo ".
" Pensavo fosse il signor Franco qui accanto
il capo dell'organizzazione " disse Sam.
" Le ha mentito, lo dice per evitare contatti
diretti con me e la gente ".
" E perché dovreste evitarli ? ".
" Non è affar suo. Lei, piuttosto, chi è e da
quale parte dell'America o Inghilterra proviene ? ".
" Sam Icarus, e vivo in Canada. Si vede molto
che sono di lì ? ".
" Ha l'accento inglese, ma non mi serve per
intuire la sua provenienza, signor Icarus. Tutti al mondo sanno chi
è lei. E le
assicuro che non potrà impedirci di fare il nostro lavoro.
Non so che le abbia
detto Simona Grissoli, ma il Colonna qui non esiste più, lo
scavo adesso è mio
".
" Quanta gente è morta per averlo, perché
è
così importante ? ".
" È morto chi è dovuto morire, e lo scavo
è
ciò che ci serve per ottenere la gloria ".
" Veniamo al dunque, quanti soldi desidera
per la proprietà ? ".
" Lei mi fa ridere, signor Icarus. Non si
tratta di soldi, qui c'é sotto qualcosa di grandioso. La
necropoli di Roma è un
luogo mai visto né sentito prima d'ora; queste fosse
nascondono un segreto
d'inestimabile importanza, e chi svelerà per primo il
mistero otterrà la gloria
eterna. Non è curioso di scoprire la verità ? Che
i romani abbiano scoperto
qualcosa a noi ignoto ? Questa necropoli è l'anticamera di
un luogo ricco di
risposte ".
" Allora, penso che mi dovrei mettere in
affari con voi ".
" Se ci sarà di una qualche utilità,
sarò
felice di condividere la scoperta con lei ".
Il sole scese lentamente dietro le colline, e il
pomeriggio delle trattative fu lungo nella baracca. Sam rimase a
dormire in una
baracca della sorveglianza, la Confraternita ancora non si fidava di
lui e lo
tennero sott'occhio. La mattina dopo, Sam si preparò e
s'incontrò con Salemi;
avevano deciso che avrebbero ispezionato lo scavo insieme e, se
avessero
trovato qualcosa, il merito sarebbe andato alla Confraternita con un
accenno
alla collaborazione di Sam. In tutto questo, Sam non ci guadagnava un
soldo. Si
misero a lavorare allo scavo, Sam ebbe modo di conoscere la gran
quantità di
oggetti rinvenuti: c'era di tutto, da vasi colorati a gioielli
preziosi, da
armi adornate a corazze lucenti. Dopo un paio di giorni di lavoro,
trovarono
quello che speravano di scoprire: scavando in profondità,
bucarono il soffitto
di un buio e antichissimo tunnel. Scesero dentro con delle corde Sam,
Salemi e
un gruppo di trenta scavatori armati. Le pareti erano lisce e si
potevano
notare buchi per le fiaccole, infatti e terra era pieno di antiche
torce
carbonizzate. Il corridoio si estendeva per un centinaio di metri, e ad
ambedue
i fondi c'era una porta.
" Che strada prendiamo, archeologo ? "
disse Salemi a Sam.
" Scelga lei " disse Sam.
" Vada come vada, abbiamo scoperto una
catacomba. Scommetto che sarà piena di segreti e tesori ".
" Io non credo, forse era un santuario
sotterraneo cristiano, a giudicare dalla sua posizione. Ma potrei
sbagliarmi, è
comunque insolito che i Romani abbiano costruito una struttura sotto un
cimitero ".
" Si vede che avevano qualcosa di molto
grosso da nascondere, lo dicevo io ".
" Forse ".
Scelsero la porta sulla sinistra e la
scassinarono. Le torce elettriche illuminarono una grande sala con
soffitto a
cupola. La luce colpì un cumulo di oggetti luminosi in un
angolo della stanza;
avvicinandosi, poterono vedere bene un grosso ammasso di monete e
oggetti
d'oro.
" Il primo bottino della giornata "
disse Salemi.
In fondo ala sala c'era un'altra porta chiusa.
Questa era marcia fino ai cardini, la spaccarono in due. Dentro la
nuova stanza
mancava l'aria, e c'era una tremenda puzza di stantio e muffa che
impediva di
respirare. Le torce illuminarono un pavimento pieno di scheletri e ossa
spaccate. Quelli che un tempo erano cadaveri, possedevano ancora elmi e
armature.
" Si vede che era un luogo mol o conteso
" disse Salemi.
" Questi sono astati, riconosco qualche
centurione " disse Sam. " Altri scheletri hanno solo una sottile
cotta metallica, forse c'é stata una rivolta qui sotto ".
" Nessuno e tornato a prendere i corpi. Che
abbiano sigillato l'entrata ? ".
" E impedito a chiunque di entrare. O uscire
".
" Ciò significa che qualcuno è stato messo a
guardia di qualcosa, e dopo uno scontro hanno deciso di chiudere.
Significa che
il segreto sta ancora qui sotto ".
" Difendevano qualcosa, non semplici parole.
Un oggetto, ne sono sicuro ".
In fondo alla stanza c'era un grosso portone
borchiato di ferro in cima a una piccola rampa di scalini. Forzarono il
portone, ma questo non si apriva. Gli spararono contro, ma rimase
chiuso. Alla
fine fecero un ariete con degli antichi scudi e lo spalancarono con un
fragoroso botto di catene.
Se la stanza di prima puzzava, non era niente in
confronto al fetore di quest'altra. Si coprirono tutti la bocca e la
scena che
videro fu spettacolare e orribile: il pavimento era cosparso di morti,
teschi
rotti e sparsi stavano a terra con un'orrenda espressione di dolore; la
stanza
era ampia, ed era illuminata da un minuscolo foro sul tetto che
però gettava
una grande luce in fondo alla sala, dove un piedistallo reggeva una
lunga
lancia dal legno marcio e la punta arrugginita. Intorno all'altare,
decine di
scheletri proni protendevano le braccia verso l'arma, una mano
già era fissa in
cima al piedistallo. Il gruppetto di uomini si avvicinò
cercando di non rompere
nulla, Sam fracassò le ossa al passaggio, alzando un enorme
polverone. Arrivò
all'altare, e con molta attenzione raccolse la lancia, che era ben
più alta di
lui. Si girò in direzione della squadra.
" Non può essere " mormorò.
" Cosa non può essere ? " disse Salemi.
" Scene di scontri e un mucchio di morti che
si accalcano, solo per questa sporca lancia ".
" Si vede che è importante ".
" Mai c'é stata lancia più importante di
questa. Se i romani la tenevano così nascosta, e
considerando che questa cripta
risale ad epoca cristiana, l'arma che ho in pugno non può
che essere... ".
" La Lancia del Destino ! ". Salemi
estrasse la sua pistola, e la puntò dritta verso Sam. Il
ragazzo mise
istintivamente mano alla cintura, ma il revolver non c'era.
" Spiacente, socio " disse Salemi con
un'espressione maligna. " Ma se il premio è così
ricco, preferisco non condividerlo
con nessuno ".
Lo sparo echeggiò per la stanza, Sam fu buttato a
terra dalla pallottola che gli si era piantata al petto. Il ragazzo era
mezzo
stordito, vedeva offuscato e le sue mani erano inzuppate del suo
sangue; non si
accorse nemmeno della lotta che avveniva poco lontano da lui, stringeva
saldamente la lancia sopra di sé. A un certo punto, una mano
lo afferrò per la
spalla, e Sam si alzò di scatto, trafiggendo l'aggressore
con l'unica arma che
aveva. Sentì gli strazi del suo aggressore,
focalizzò il suo corpo morto e vide
un uomo della guardia armata che stava sparando ai suoi colleghi. Poi,
acqua.
Litri e litri d'acqua dal nulla cominciarono a inondare la stanza, e in
pochi
secondi si ritrovarono tutti sommersi. Il pavimento non era
più cosparso di
cadaveri, era sabbioso e pieno di rocce. Sam salì
velocemente in superficie con
la lancia stretta in mano, e appena poté respirare, vide
tutti gli altri che
nuotavano con lui nel fiume di un canyon. Uscirono presto dall'acqua, e
presero
posizioni diverse dietro a delle grandi rocce su una spiaggetta
pietrosa. Sam
si massaggiava la ferita, un uomo gli diede una mitraglietta e in otto
si
misero a sparare contro gli uomini sull'altra sponda del fiume. Sam
sparò, non
sicuro di cosa stava accadendo, la lancia ancora stretta in mano. A un
certo
punto il dolore al petto fu troppo forte, e svenne sulla spiaggia,
mentre le
immagini e i suoni si offuscavano sempre più.
" Chi siete ? " disse stancamente Sam.
" Signor Icarus " disse l'uomo di
colore. " Sono l'archeologo francese Jacob Ramhèl,
ingaggiato
personalmente da Simona Grissoli, e loro sono ragazzi del Colonna.
Facevamo
parte del gruppo armato di Salemi, ci siamo infiltrati per tenerli
d'occhio e
proteggerla ".
" Cos'é successo ? ".
" Salemi le ha sparato, e noi lo abbiamo
fermato prima che potesse prendere la lancia. Poi l'abbiamo vista
trafiggere un
mercenario che voleva la lancia, e siamo precipitati nel fiume. Ci
siamo messi
a sparare contro Salemi e i suoi e l'abbiamo tratta in salvo. Siamo
venuti qui
e l'abbiamo medicata come potevamo ".
" In che posto siamo ? ".
" Non ero sicuro di dove fossimo, ma quando
ci siamo messi al riparo ho controllato col GPS. Siamo in Nevada ".
" In Nevada ? Forse ho capito: quando
quell'individuo mi ha afferrato, ho pensato fosse un coyote. Non so
perché.
Credo che la lancia ci abbia portati qui. Non ne sono certo, ma forse
è
l'effetto che ottiene quando uccide ".
" Allora è veramente la Lancia del Destino
".
" Qualunque cosa sia, appartiene al Colonna,
come tutto lo scavo. Dobbiamo contattare Simona e farci venire a
prendere
".
" Non c'è tempo, dobbiamo ammazzare Salemi
prima che fugga ! Venga con noi, signor Icarus ".
Inseguirono le tracce degli uomini di Salemi tutto
il giorno. Verso sera, giunsero in fondo a un grosso canyon. Trovarono
parecchie impronte e tracce di sangue. La situazione si faceva
pericolosa.
La mattina dopo, percorsero la strava in fondo al
burrone e arrivarono a una zona ampia e circolare. In mezzo alle rocce,
distinsero bene le sagome di almeno cinque cadaveri, tutti uomini di
Salemi. All'improvviso
si sentì un
ululato, e in pochi secondi cominciarono ad apparire lupi da tutte le
parti.
Scapparono dall'altra parte della strada, dove probabilmente erano
fuggiti
anche Salemi e gli altri. Corsero incessantemente sotto il sole,
inseguiti da
un branco affamato di lupi e uno stormo di uccelli rapaci. Alcuni
rallentarono
per sparare, ma questo gli costò la vita. In pochi minuti
rimasero solo in tre,
Sam, Jacob e un ragazzo dai capelli corvini. Alla fine, riuscirono ad
arrampicarsi su una grossa roccia. Il ragazzo fu morso al ventre mentre
saliva,
e fu salvato da Jacob che diede un calcio al lupo e lo fece cadere. In
cima
alla roccia, la situazione era critica: Sam stava col ragazzo
agonizzante
mentre Jacob allontanava i lupi che si avvicinavano. Ma presto l'odore
del
sangue avrebbe reso i lupi ancora più famelici e gli
avvoltoi sarebbero scesi
in picchiata a smembrarli. Sam doveva agire, anche perché il
suo amico stava
morendo in un lago di sangue.
Prese la lancia e aspetto che un lupo gli fosse
abbastanza vicino per trafiggerlo. Colpì la bestia al collo,
e quella rantolò
un po' a terra, prima di morire.
Non
accadde nulla.
" La lancia non ha funzionato " disse
Sam. Poi Sam capì, e dal suo sguardo anche il ragazzo
accanto a lui.
" Lo faccia " disse questi.
" Non voglio " disse Sam.
" Tanto sono già morto, mi piacerebbe finire
sapendo di aver sottratto ancora una volta Sam Icarus alla morte ".
Sam pianse, e le sue lacrime caddero nella pozza
di sangue del giovane. " Chi dovrò ricordare ? ".
" Francesco Armano. Mi saluti i Grissoli
".
Sam girò la lancia e appoggiò la punta
insanguinata sul petto del ragazzo. Proprio in quel momento, un lupo
era
piombato sopra Jacob e si preparava ad azzannargli la giugulare. Sam
colpì le
ossa con tale forza che la lancia si spezzò in due tra le
sue mani. Francesco
abbozzò un grido ed ebbe uno scatto improvviso, il suo
sguardo si fissò sul
volto di Sam e la vita abbandonò il suo corpo. Sulla roccia
nella quale si
trovavano spuntò all'improvviso un tappeto, e poi un divano,
un televisore, e
come niente si ritrovarono nel salone dell'appartamento di Simona al
Gran
Palazzo. Il corpo di Francesco era sparito, c'erano solo Sam, Jacob, e
una decina
di lupi. Gli animali, disorientati, persero tempo a cercare di capire
dov'erano, e questo bastò a Sam per prendere Jacob per la
camicia e portarselo
in cucina, chiudendo la porta a chiave.
" Ci siamo teletrasportati qui ? " disse
Jacob.
" Simona è qui ? " disse Sam.
" No, ha lasciato l'albergo ".
" Bene ". Sam posò i due pezzi della
lancia sul tavolo e prese il cinturone con la pistola sul divano, se lo
allacciò alla gamba ed estrasse l'arma. " Ci sono almeno
dieci lupi dietro
quella porta, e il mio revolver ha sei colpi ". Aprì un
cassetto e prese
due coltellacci da cucina, uno se lo mise nei pantaloni, l'altro lo
diede a
Jacob. " Facciamo in modo che il sacrificio di Armano non sia stato
inutile ".
Jacob annuì e si preparò dietro la porta. Sam
accostò il revolver all'orecchio e si preparò.
Erano pronti. Jacob girò la
chiave, e Sam la spalancò con un calcio. In pochi secondi,
l'uomo atterrì sei
lupi con colpi ben mirati, poi rinfoderò l'arma ed estrasse
il coltello. Jacob
si gettò dietro il divano e afferrò un lupo. Un
animale piombò sopra Sam, e
quando gli fu addosso, questi gli trafisse il cuore. Sgozzato il primo
lupo,
Jacob si scontrò con un secondo e lo abbatté in
fretta. L'ultimo lupo si gettò
sulla schiena di Jacob e lo graffiò. Sam accorse e
stroncò la bestia con un
colpo al fianco. La stanza era cosparsa di cadaveri, e mobili e pareti
erano
sporchi di sangue. I tagli sulla schiena di Jacob erano lievi e se la
sarebbe
cavata, mentre Sam aveva solo un paio di graffi.
Pochi minuti dopo si aprì la porta, e un uomo
entrò. Vide Sam e Jacob che ammucchiavano cadaveri in un
angolo e cercavano di
pulirsi dal sangue, e i due avventurieri distinsero la figura
ingiacchettata di
Adriano Grissoli.
" Se le dicessi che dopo tutta questa storia
la Confraternita dei Pellegrini è attivamente alla sua
ricerca " disse
Adriano a Sam. " Cosa intende fare adesso ? ".
" Posso affrontare tutti i nemici della mia
vita, ma non posso rovinare l'esistenza di coloro che amo. Se la
Confraternita
mi sta cercando, vuol dire che dovrò stare lontano da Icarus
Manor e da mio
fratello, e farmi inseguire ".
" Consideri, signor Icarus " disse
Cristiano. " Che questo inseguimento non potrà durare molto
".
" Se sarò costretto, dovrò chiuderlo io
".
" Roberto Salemi è chissà dove " disse
Jacob. " Se vuoi fermare la Confraternita, devi prima uccidere lui ".
" Non credo che lo ucciderò " riprese
Sam. " Forse so come incastrare lui e tutta la Confraternita. Per
quanto
riguarda la Lancia del Destino, la do al Colonna ".
" Grazie, signor Icarus " disse Adriano.
" Per il suo operato " disse Cristiano.
" Consegniamo alla sua famiglia seicentomila dollari ".
" Vanno bene " disse Sam.
In quel momento arrivò e si sedette al loro tavolo
con sorpresa Simona Grissoli. Era bellissima quella sera, aveva un
lungo vestito
nero e teneva i biondi capelli in una lunga treccia. Rivolse saluti a
tutti e
sorrise a Sam. " Sam, hai svolto un grande lavoro, e ancora una volta
hai
combattuto contro la morte ".
" Se questa volta sono vivo, lo devo ai
ragazzi del Colonna " disse Sam.
" Hanno combattuto e sono morti per te
".
" Non per me, per la lancia ".
" Ti sbagli, senza di te non avremmo
quest'artefatto ".
" Non ho combattuto solo io, ho fatto poco e
niente. Onorate coloro che sono rimasti in fondo a quel canyon, onorate
Francesco
Armano ".
" Adesso è tutto finito però ".
" Si, ma la guerra della Confraternita è
cominciata. Il Colonna ne starà fuori stavolta. La lancia
è vostra ".
Simona guardò in basso e assunse un'espressione
rassegnata. " Quale miglior posto per la Lancia del Destino se non il
museo di Icarus Manor ". Sorrise di nuovo e guardò Sam,
tutti la
guardarono stupiti. " Io sono il capo del Colonna, consegno la lancia a
Sam, perché egli ne è a mio parere il giusto
custode ".
Ordinarono le pizze. Cristiano ebbe la sua Quattro
Stagioni, Simona la Marinara, Adriano la Capricciosa. Sam, che non
aveva molte
esperienze con le pizze, andò leggero con una Romana, e
Jacob optò per la
semplice Margherita.
" Non so come le fanno all'estero "
disse Adriano, mentre si godeva la sua leccornia. " Ma in Italia la
pizza
è unica ".
" Non lo metto in dubbio " disse Jacob.
" Arte, cultura e pizza. Ecco l'Italia "
disse Simona, e tutti risero.
Per due anni, Sam viaggiò in ogni parte del globo, braccato dalla Confraternita, ma mai catturato. Ebbe migliaia di nuove conoscenze in tutti i paesi, vide posti spettacolari e visse in habitat estremi. Riuscì a trovare tutte le casse della Confraternita sparse nelle varie banche internazionali e consumò i fondi stessi, sabotò i trasporti monetari, rubò i capitali, e anche con i metodi più spietati, mandò la Confraternita sull'orlo della bancarotta. Alla fine, tornò a sorpresa in Italia e si rivolse alle autorità prima che lo potessero catturare. Fu aperta un'inchiesta sulle deposizioni di Sam e le testimonianze di Jacob Ramhèl, e la Confraternita, che non aveva più soldi per corrompere i magistrati, venne prosciolta per il tentato omicidio di Sam e il furto dello scavo del cimitero ufficialmente scoperto dal Colonna. Sam, finalmente libero, tornò a Icarus Manor dalla sua famiglia; ma la Confraternita dei Pellegrini non avrebbe smesso di giocare alla partita, e di Roberto Salemi non c'era ancora alcuna traccia.