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Autore: Liberty Bell    05/06/2011    1 recensioni
La mia ennesima fic su Piton; e se Piton fosse andato a trovare in cimitero Lily ogni anno dopo la sua morte, che cosa le avrebbe detto? E se nel frattempo qualcosa fosse cambiato per Severus? Ebbene, questa è la mia versione dei fatti fedele alla trama della Saga tranne che per il finale. Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Every year at Godric’s Hollow
 


 
Quando Severus Piton aveva saputo della morte di Lily Evans – da lì all’eternità Lily Potter - non era quasi riuscito a capacitarsene. Aveva urlato il suo dolore in faccia a Silente, odiandosi come mai prima di quel momento, sapendo perfettamente che la colpa era solo di sé stesso se Lily non c’era più. E così aveva deciso di assecondare quella richiesta di Silente, di proteggere Harry Potter, di fare in modo che la morte di lei non fosse stata vana.

Ma la cosa peggiore di tutte era che non riusciva a visualizzare il volto di Lily nella sua mente; quando Silente, quella stessa tragica notte, gli aveva chiesto se ricordava il colore e la forma degli occhi di Lily Evans, lui si era sentito smarrito. Non li ricordava, proprio non riusciva a visualizzarli nella sua mente, come se anche il suo ricordo fosse morto insieme a lei.
Per questo motivo,il primo anno dopo la sua morte, non era riuscito ad andare al cimitero a visitare quella tomba di marmo bianco.

Il secondo anno però si era fatto forza ed era andato al cimitero di Godric’s Hollow; quell’anno, mancavano pochi giorni a Natale e il cimitero era coperto da una spessa coltre di neve. Non appena era arrivato di fronte a quella lapide bianca aveva sciolto la neve che si era depositata sulla pietra con un colpo di bacchetta. Ma non era riuscito ad avvicinarsi, rimanendo a un metro di distanza, desiderando ardentemente che sia la sua Lily che Potter potessero sondare il suo cuore per sapere della promessa che aveva fatto di proteggere loro figlio per sempre al massimo delle sue capacità e così forse, riuscire a perdonarlo.

Da quel Dicembre del 1982, Severus era andato ogni anno a Godric’s Hollow.  Il terzo anno era andato a trovarla poco prima della fine degli esami, in una soleggiata giornata di fine maggio, la brezza che gli faceva sollevare il mantello nero, e inspiegabilmente, aveva sentito il desiderio di parlare con lei, la solita smania che lei conoscesse il suo cuore che gli divorava l’anima. «Sai, ho salvato la tua amica, Julia. L’Oscuro Signore l’aveva catturata ma io ho voluto salvarla.»si fermò, aggrottando leggermente la fronte «L’ho fatto per te, perché so che le vuoi bene e perché … non sono riuscito a salvare te, non potevo stare a guardare mentre anche lei veniva uccisa sotto i miei occhi. Volevo che lo sapessi.» Poi Severus rivolse un buffo cenno di saluto anche a James, pensando che in fondo era colpa sua se nemmeno lui c’era più e che quindi in un certo senso glielo doveva, per poi voltarsi e uscire dal cimitero.
Per tutti gli otto anni successivi, ogni anno Severus tornò in quel cimitero, raccontando a Lily le piccole e le grandi cose che gli succedevano, desideroso di far comprendere i suoi pensieri a quella donna che aveva ucciso.

Nell’Ottobre del 1991 Severus tornò in quel cimitero, rivolgendosi direttamente a James «Potter, tuo figlio è identico a te. Il che non è un bene.» poi si rivolse a Lily, il tono un po’ più dolce «Sto tenendo d’occhio Raptor. Silente non si fida di lui e teme che possa far del male a tuo figlio.»

Alla fine del 1992 Severus tornò per informare i Potter che loro figlio era vivo e dirgli che la Camera dei Segreti era stata aperta.

Nel 1993, con un’aria chiaramente irritata Severus comunicò a James che la sua allegra combriccola dei tempi di Hogwarts si era riformata «Black è scappato da Azkaban e Lupin era l’insegnate di Difesa contro le arti Oscure.»

Nel 1994 Severus annunciò solamente che l’Oscuro Signore era tornato, per poi stringersi l’avambraccio sinistro e scomparire in una nuvola nera.

Nel 1995 Severus guardò il nome di James Potter sulla lapide e disse «Black è morto.» poi si rivolse con un sorrisino a Lily «Ma tuo figlio ha dato battaglia. Non c’è che dire, in quanto a coraggio è proprio tuo figlio.» poi guardò il nome di James «E in quanto a sconsideratezza e stupidità, è proprio tuo figlio.»

Nel 1996 Severus non si presentò e non lo fece nemmeno nel 1997.

Nel 1998, pochi mesi dopo che la guerra era finita, si presentò di nuovo, gettandosi in ginocchio davanti alla tomba, la prima ombra di un vero sorriso «Ce l’ho fatta. Ho mantenuto la promessa; Voldemort è morto e vostro figlio è vivo. Sta bene.» aggiunse in fretta, pensando che in quanto genitori, loro si sarebbero preoccupati più che altro della salute del figlio. Poi fece una smorfia «Sta insieme a Ginevra Weasley.» poi sospirò «Lei è una brava ragazza ed è forte. Potter dovresti essere fiero di lui.» Poi guardò con una sorta di timore il nome di Lily «Lily, la mia promessa è per sempre, ma … ti ricordi di Julia?» con una mano prese delicatamente il polso di Julia e la fece avanzare verso la tomba. «Pensavo che ci sarebbe stato spazio solo per te e invece lei è riuscita a farsi strada.» scoccò uno sguardo indeciso a quella che da lì a poco sarebbe diventata sua moglie, la donna che gli era stata sempre accanto in quei diciassette lunghi anni di dolore, l’unica persona viva che gli avesse sempre dato speranza. Si allontanò leggermente, mentre Julia si gettava ai piedi della tomba, gli occhi pieni di lacrime, mormorando «Credo di doverti dire molte cose, Lily.»
 

«Vedi, te l’avevo detto, Piton non è poi così male alla fine.»
James si voltò incredulo verso il suo migliore amico «Ma se non l’hai mai sopportato!»
«Beh che c’entra, comunque devi ammettere che ha fatto un buon lavoro, anche se … siamo sicuri che Julia non abbia preso una botta in testa? Sposare Mocciosus??»
James, Sirius e Ninfadora scoppiarono a ridere, mentre Remus scuoteva la testa e Lily gli scoccava uno sguardo seccato a Sirius, sciogliendosi però subito dopo in un sorriso, guardandosi intorno e guardando tutte le persone che amava, lì sulla Terra a festeggiare.
Finalmente andava tutto per il meglio.
 
Julia si alzò dalla tomba, avvicinandosi a Severus e poggiandogli la testa sulla spalla. Lui la lasciò fare, sentendo il cuore leggero come non mai. Aveva adempito alla promessa e ora aveva Julia. Sì, finalmente tutto andava per il meglio. 

  
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