Sandalo
Lo stambugio dove
Sulpicia aveva vissuto fino ad allora odorava di sandalo, e Caius detestava
quella fragranza persistente. Ogni volta che aveva messo piede lì dentro, una
sensazione di malessere gli aveva contratto i
lineamenti.
Eppure, da quando
Aro aveva proposto a Sulpicia di condividere con lui l’eternità,
quell’insofferenza al sandalo si era intensificata.
« Non sei felice
che Athenodora avrà finalmente compagnia, fratello?
»
« Che nobile
gesto, Aro. Ma se sposi Sulpicia per rendere meno pesante la solitudine di
Athenodora, potevi regalarle un’altra biblioteca ».
« Il tuo spirito
mi spiazza. Sai bene che la presenza di Sulpicia servirà a rendere meno pesante
la mia solitudine. Perché il tuo
animo arde d’insofferenza, allora? »
« Non volermene,
fratello, ma non sono preparato a sentirti puzzare di sandalo per l’eternità
».
Lalli, perdonami!
(L)
Diciottomila di
questi giorni, magari senza pioggia e
stampelle!