Dimentichiamo
1.Ricordi
Passati.
Un
episodio successo così, per puro caso.
Un
episodio
successo così, durante una solita mattina passata insieme.
Solo
noi due, noi due soltanto.
Perché
non c’era altro bambino che desiderasse la nostra compagnia.
Nessuno
desiderava la compagnia del biondo perché il biondo non
voleva la loro.
Faceva
oltre dire paura, agli altri.
Nessuno
desiderava la compagnia del rosso perché a lui interessavano
solo i
videogiochi.
E
il
suo migliore amico Mello. Solo i videogiochi e Mello.
L’uno
sembrava completare l’altro.
Semplice
amicizia?
Non
si seppe dirlo.
Fino
a quando, durante quella solita mattina passata insieme…
●
Inizio ~
Wammy’s House.
Scuola Media. Terzo Anno.
La
campanella era appena suonata, segnando la fine dell’ora di
matematica che
precedeva la ricreazione.
Una
folla di ragazzini che ne circondava uno, dai capelli rossi
scompigliati e
dagli occhi verdi lucenti.
“Non
è giusto Matt! Tu dormi sempre durante le lezioni, eppure
sei al terzo posto di
successione ad L”
“Lo
sapete che a me non interessa affatto la graduatoria di
successione!” gli
ricordò il rosso. Poi se ne sgattaiolò via
malamente, uscendo fuori dall’edificio.
La
ricreazione per lui significava soltanto una cosa: incontrare il suo
miglior
amico Mello.
Seppur
frequentando la stessa classe, i due non avevano modo di poter stare da
soli in
santa pace.
Così
si davano appuntamento lì, fuori da quell’aula
maledetta sotto un albero di
fiori di ciliegio.
“Mello!”
lo richiamò allegramente l’amico.
Un
ragazzino dai capelli dorati, lunghi fin sopra le spalle, e con
profondi occhi
di ghiaccio si voltò verso la persona che la stava
chiamando, per poi
rispondere malamente “Ce ne hai messo di tempo, eh
Matt?”
“Ti
chiedo scusa, i soliti rompiscatole” si giustificò
l’altro. “Comunque
fortunatamente ho con me una barretta di cioccolato fondente. Mi sono
fatto
perdonare, vero?” una domanda retorica, poi gli porse il
dolce confezionato.
Sapeva
quanto Mello ne andasse pazzo. Fosse stato per lui, avrebbe mangiato
solo
cioccolata.
Al
biondo brillarono gli occhi; si affrettò ad afferrare e
scartare la stagnola
della barretta per poi addentarla.
“Lo
sai che oggi il professore di educazione fisica sta organizzando delle
gare
extrascolastiche?” lo informò Matt.
“Dici
sul serio? Devo assolutamente partecipare! Devo battere te e Near, sono
solo io
il numero uno qui!” lo provocò il compagno.
“Non
ci riuscirai!” scherzò l’altro.
Seppure
a Matt non importasse nulla della classifica scolastica -in cui lui
risultava
terzo, Mello secondo e Near (da loro chiamato il bambino candeggina)
primo-
nessuno dei due voleva perdere contro l’altro.
Ma
pur essendo sempre in competizione… erano inseparabili.
D’inverno,
d’estate, durante l’autunno e la primavera. E si
divertivano come non mai.
Qualche
giorno dopo, accadde la stessa cosa.
I
due si incontrarono sotto il celebre albero di ciliegio, arrampicandosi
sui
robusti rami fioriti.
Parlarono
e parlarono per molto tempo, fino ad addormentarsi inconsapevolmente.
Il
primo a risvegliarsi fu Matt, avvolto dal tempore dei luminosi raggi
del sole.
Fece
per svegliare anche l’amico, ormai certo di aver saltato le
ultime ore di
lezione, ma si scoprì essere spettatore di una strana scena.
Due
ragazzi, che sicuramente frequentavano le superiori, si stavano
reciprocamente
spogliando.
Matt
tentò di scendere per avvisare i due ragazzi della loro
presenza, ma venne
improvvisamente fermato da Mello.
Quest’ultimo
infatti, dopo essersi svegliato, aveva capito in quale situazione si
trovavano
ed aveva in tempo fermato il rosso, tappandogli la bocca con la mano e
bloccandolo con l’altra rimasta libera.
Dopo
che i due ragazzi finirono di appagare le loro voglie, sotto lo sguardo
imbarazzato di Matt e malizioso di Mello, se ne andarono lasciando i
due
ragazzini finalmente soli.
“Matt,
perché prima avevi quell’aria
sconvolta?” gli chiese il biondo con aria ironica.
“Forse non sapevi che in quel modo gli adulti fanno i
bambini?!”.
“C-che
schifo! E’ così… sporco!”
commentò il ragazzino. Non aveva mai visto fare
niente di così disgustoso a due adolescenti. Adesso sapeva
cosa intendevano gli
adulti con ‘Fare sesso…’.
“Sul
serio non lo avevi mai visto? Eppure nei libri e nei film lo fanno
sempre… quindi
suppongo sia piacevole!” riflettè Mello.
Poi,
con aria maliziosa, disse all’altro: “Matt,
proviamo a baciarci!”
“M-ma
che cosa stai dicendo?! Sei forse impazzito?!” quasi
urlò.
“Chissà
cosa si prova quando una persona bacia
un’altra...”pensò.“Non dirmi
che hai
paura! Sei un fifone!” iniziò a prenderlo in giro.
“Io
non ho paura di niente, figuriamoci di uno stupido bacio!”
Dopo
aver sentito pronunziare le precedenti parole dal rosso, Mello si
avvicinò fino
a poggiare le labbra su quelle rosee dell’amico.
Fu
un bacio gentile, delicato e dolce. Un semplice sfiorarsi di labbra.
Eppure
ed entrambi sembrò di aver appena toccato il cielo con un
dito.
…quel
periodo trovò di colpo una linea di demarcazione sul loro
rapporto in quel
giorno.
Mello
dimagrì molto e in fretta, finché una mattina
durante le lezioni scolastiche
svenne.
Venne
immediatamente portato al pronto soccorso e il risultato degli
accertamenti dei
medici dopo un lungo ricovero rivelò… che Mello
era affetto da un grave Deficit
Ormonale.
***
Angolo
dell’autrice:
Spero
che questo primo capitolo abbia un po’ interessato.
Il
nostro caro e, in questo caro povero ç.ç, Mello
è effetto da un grave Deficit
Ormonale, ovvero il rallentamento della velocità di
crescita. Spero di poter
ricevere pareri sul capitolo e sulla storia stessa, mi interessa molto
sapere
cosa ne pensate. Anche per la scrittura, spero si riesca a leggere xD.
Grazie
per aver letto il capitolo!