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Autore: Hikari93    05/06/2011    11 recensioni
[Dedicata a love_anime, come promesso ;)]
Il titolo dice tutto (credo >////>).
In pratica si tratta di dodici drabble, una per ogni mese dell'anno, incentrate sulla coppia SasuSaku! Spero vi piacciano! ;)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Trecentosessantacinque giorni, più di cinquanta settimane, nonché dodici mesi SasuSaku!

 
 




#1 – Gennaio
 

Fuori faceva freddo. Sakura si strinse nel cappotto mentre nuvolette di fumo bianco le uscivano da bocca anche se respirava solamente. Perché mai era uscita con quel tempaccio? La neve caduta durante la notte le impediva di poggiare per bene il piede a terra. Più volte, infatti, aveva rischiato di scivolare, di cadere rovinosamente a terra. Sicuramente si sarebbe fatta un gran male.
Come meglio poteva, si muoveva su quella superficie bianca. Non sarebbe stato difficile: le bastava percorrere un’altra cinquantina di metri, fino ad arrivare dove doveva. Eh, già. Fare la spesa era già noioso di per sé, figuriamoci se rischiava la spina dorsale.
Non sapeva com’era successo. Forse la foga di vedere il negozietto a pochi passi o forse il gelo che non le faceva più sentire le dita. Fatto sta che scivolò. Per un secondo si sentì spaesata, le mancava la terra sotto ai piedi. Chiuse gli occhi, non volendo assistere direttamente a quel disastro che con la sua goffaggine e disattenzione aveva provocato. Ma non accadde nulla.
Aprì gli occhi e ciò che vide fu la cosa più bella che i suoi occhi avessero mai avuto il piacere di osservare. Un ragazzo moro, alto, stupendo. Le guance le si imporporarono subito.
-Stai bene?- chiese lui, gelido.
Non seppe fare altro che annuire.

 
 
 
#2 – Febbraio
 
Sasuke girava per i negozi, sfidando la pioggia e il vento. Un tipo come lui non si sarebbe mai abbassato a fare compere se non per una questione importante.
Strano. Solo poco tempo prima non avrebbe mai ritenuto importante il fare un regalo. Anche se questo non era un dono normale, era per la sua fidanzata, per la sua Sakura. Quel mese, infatti, cadeva San Valentino, la cosiddetta “festa degli innamorati”. Prima l’Uchiha non aveva mai dato troppo peso alle coppiette che si scambiavano bacetti ed abbracci sulle panchine della piazza principale della città. Come cambiavano le cose! Adesso era tutto occupato – anche se non voleva darlo a vedere a nessuno – per scegliere un regalo adatto.
Il suo intento era stato quello di non cadere nel banale, ma delle rose lo avevano catturato. Non sapeva il perché, ma quei fiori le avevano ricordato in modo incredibile la sua ragazza.
Così le aveva prese.

 
 
 
#3 – Marzo
 
Il mese di Marzo è composto da trentuno giorni, tutti dannatamente uguali. Sì, c’era l’arrivo della primavera e, talvolta, capitava che fosse anche Carnevale. Ma per Sasuke erano tutti giorni senza importanza. Tutti tranne uno. Tranne il ventotto. Era, infatti, il compleanno di Sakura.
L’Uchiha si era reso praticamente invisibile per tutta la giornata. Quindi, messosi d’accordo con la famiglia dell’Haruno, si era nascosto a casa della ragazza. Quando Sakura – avvilita e triste perché non aveva visto l’amato per tutto il giorno – era rincasata, aveva trovato le luci spente.
Non il solito gruppetto d’amici ad urlarle “sorpresa”. Ma una sola, unica persona seduta sul divano della cucina. Lui. Sasuke.
Sakura, rimasta a bocca aperta, corse verso l’Uchiha e lo abbracciò.
-Grazie.- sussurrò.
Poi si lasciò completamente avvolgere dall’abbraccio passionale del ragazzo.

 
 
 
#4 – Aprile
 
-Sakura, sai bene che odio i dolci.- affermò Sasuke, guardando disgustato l’uovo di Pasqua che la sua fidanzata teneva stretto tra le mani. Era quasi capace di sentire il profumo nauseante di tutto quel dolciume, dietro l’involucro di carta colorato.
-Non puoi lasciarti andare per una volta?- fece lei, prendendo a camminare verso di lui.
Gli scostò un ciuffo di capelli che gli era caduto davanti. Poi, lo guardò fisso, come se credesse davvero di poter cambiare Sasuke con quelle poche parole che aveva detto.
-Senti.- riprese, serio, l’Uchiha. -Se una cosa non ti piace, continuerà a non piacerti in qualunque momento. Non conta che sia Pasqua o cosa.-
L’Haruno ci rimase un tantino male. Del resto, non poteva proprio attribuire la colpa al ragazzo. Lei sapeva che lui odiava la cioccolata e i dolci. Con quale coraggio si era presentata con un uovo di Pasqua in mano? Sorrise tristemente.
-Cosiccome, quando una cosa ti piace, continua a piacerti in qualunque periodo.- aggiunse Sasuke, prima di baciare la sua Sakura.

 
 
 
#5 – Maggio
 
Sakura sentì la porta aprirsi silenziosamente.
Si avviò verso di essa, lasciando la pentola dell’acqua a bollire. Vide Sasuke che, rincasato, si richiudeva la porta alle spalle. Nascondeva – o almeno cercava di farlo – qualcosa dietro la schiena.
-Che cos’è?- chiese Sakura sottovoce, sporgendosi verso l’Uchiha per sbirciare.
-Tieni.- fece lui, porgendole un mazzo di fiori con dei cioccolatini.
-Per me?- domandò Sakura, ancora più stordita.
-E per chi, altrimenti?- disse, accennando ad un mezzo sorriso. Strano visto il soggetto in questione.
-Grazie ma… come mai?-
-Oggi è la festa della mamma, Sakura. Sei una sbadata.-
La donna sorrise, abbracciando il marito. Aveva avuto un bel pensiero. Del resto, suo figlio Itachi era ancora troppo piccolo per poterle regalare qualcosa.
Un pianto ruppe quell’atmosfera.
Il bambino si era svegliato.

 
 
 
 
#6 – Giugno
 
-Domani sarà l’ultimo giorno di scuola!- disse Sakura, entusiasta. A lei piaceva studiare. Imparava molto e, soprattutto, trovava davvero interessante alcune di quelle nozioni. Ciononostante, non le dispiaceva prendersi un meritato riposo. Sarebbe stata anche un’occasione in più per passare del tempo con il suo Sasuke.
L’Uchiha – al quale era stata rivolta la parola – preferì restare in silenzio. Non trovava, infatti, niente di tanto allettante o eccitante per la fine della scuola.
Sakura rimase sbigottita dal comportamento di Sasuke. Com’era possibile che un essere umano non sentisse il bisogno di interagire con gli altri, di parlare ed esprimersi?
-Passeremo più tempo insieme?- provò, sperando che parlasse.
Quello annuì.
Meglio di niente.

 
 
 
#7 – Luglio
 
-Che caldo che fa!- sbottò Sakura, facendosi aria con un foglio di carta.
Effettivamente era vero. La temperatura era decisamente troppo elevata. Sebbene la finestra fosse aperta, ciò che ne entrava non era vento. Era afa.
Sasuke, seduto sul letto della camera dell’Haruno, la guardava, senza guardarla. Cioè, lo sguardo era indirizzato verso di lei, ma la sua mente era altrove. Ad un tratto si alzò.
Sakura seguiva quei suoi passi perfetti. Restò allibita quando vide che il suo ragazzo aveva chiuso la finestra e serrato le tende. Si girò verso di lei.
-Non c’è nessuno in casa?- si limitò a chiedere.
La ragazza scosse il capo, in segno di diniego.
Sasuke le si avvicinò pericolosamente, prendendo a spogliarla. Lei divenne tutta rossa, mentre il cuore accelerava di botto.
-Cos…?- tentò di domandare. Ma Sasuke fu più lesto.
-Trovo rimedio per questo caldo.- disse.
L’Haruno era ancora tutta rossa ma pensò che, sotto sotto, quella non era una cattiva idea.
Le intenzioni di Sasuke erano chiare e lei… le condivideva appieno.

 
 
 
#8 – Agosto
 
-E’ stata una bella giornata, vero?- domandò Sakura, retoricamente.
Il ragazzo moro annuì.
 Lei si appoggiò a lui, inspirando l’aria del mare. Osservava le onde abbattersi pacate sulla riva. C’era una calma innaturale in quel luogo. Il Sole, che stava tramontando, creava un’atmosfera perfetta. Perfetta e meravigliosamente romantica.
Sakura chiuse gli occhi, lasciandosi completamente travolgere da quella tranquillità surreale. Percepiva la soffice sabbia sotto di lei: tutto era piacevole. Dal luogo, alla compagnia.
D’un tratto Sasuke le cinse le spalle, appoggiando la testa della ragazza al sé. L’orecchio di lei incredibilmente vicino alla bocca di lui.
-Ti amo.- le sussurrò. Un sussurro che si perse in quell’aria d’estate, che non fu udito da nessuno – fuorché Sakura – a causa del rumore delle onde.
Un bacio sul collo incorniciò quel momento.

 
 
 
#9 – Settembre
 
-Itachi, su svegliati.- disse dolcemente Sakura, tentando di svegliare il figlioletto.
Questi, però, si girò e rigirò nel lettino, senza volerne sapere. Pazientemente, Sakura ricominciò a scuoterlo, finchè non riuscì nel suo intento.
-Non sei contento, tesoro? Oggi comincerai l’asilo e conoscerai tanti bambini!- spiegò lei.
Il bambino aprì gli occhietti neri. Prese a sbattere le palpebre ad un ritmo elevato: aveva ancora sonno.
-Coraggio. Ora, vestiamoci.- continuò la donna, parlando quasi a vuoto. Itachi, infatti, chiudeva e richiudeva gli occhi in continuazione. Avrebbe volentieri trascorso altre ore a dormire.
-E mi raccomando, fai il bravo!- raccomandò Sakura, mentre lo teneva per una mano. Nonostante le resistenze del piccolo, alla fine era riuscita a prepararlo e a farlo svegliare completamente. Sasuke, nel frattempo, gli teneva l’altra mano.
L’allegra famigliola felice.
Beh, sia Sasuke che Sakura, pensarono di esserselo meritato: lui per tutto quell’odio e quella tristezza che lo avevano accompagnato durante la sua vita e lei per tutta la sofferenza che aveva provato a causa di quell’uomo che, ora, le camminava a fianco.
Speravano che tutto potesse rimanere così, come in quel momento.

 
 
 
#10 – Ottobre
 
-Kiba ha indetto una festa per Halloween.- spiegò Sakura.
Sasuke, però, non sembrava troppo entusiasta. Infatti, ne avrebbe volentieri fatto a meno.
-Non ci verrò.- enunciò, infine.
Le feste non gli erano mai andate a genio, non importava chi le organizzasse. Lui non si divertiva in mezzo a tante persone. Era nato per la solitudine, ecco qual era il problema. Potevano chiamarlo asociale, ma lui avrebbe continuato a preferire quelle quattro mura piuttosto che l’aria aperta.
-Perché?- chiese Sakura. Ma, in fondo, perché lo aveva fatto? Non aveva già preannunciato a Kiba che quella sarebbe stata la risposta dell’Uchiha?
Sasuke, sulle prime, non volle dare spiegazioni. Poi, però, cercò di aprirsi.
-Preferisco così. Odio il chiasso eccessivo delle feste, mi fa venire il mal di testa.-
-Come vuoi.- disse Sakura, scrollando le spalle. Se l’aspettava. -Vuoi che resti con te?- chiese poi, prima di imboccare la porta.
L’Uchiha avrebbe voluto rispondere di sì. Però qualcosa lo bloccava, portandolo a fare no col capo.
-Sei sicuro?- insistette lei.
Perché faceva così? Perché voleva costringerlo a tutti i costi a dirle che sì, avrebbe voluto averla accanto a sé per tutta la sera, per tutta la notte.
-Resta.- esclamò all’improvviso, con la sua solita calma. –Mi farebbe piacere.- aggiunse, infine, quasi in un sussurro.
Ma Sakura lo udì, e ne fu felice.

 
 
 
#11 – Novembre
 
-Fa freddo, prendi pure la mia giacca.- disse Sasuke Uchiha, porgendo alla sua compagna di classe, Sakura Haruno, la giacca blu notte che indossava fino a pochi secondi prima.
Inizialmente la ragazza fu restia ad accettare.
E’ vero, era raffreddata e, soprattutto, infreddolita, ma non le sembrava il caso accettare.
-No, grazie.- rispose lei gentile. Il rossore in viso diventava sempre più evidente. Un leggero tremolio la scosse.
Sasuke aguzzò la vista, afferrò la giacca e la poggiò lui stesso sulle spalle minute della ragazza.
Sakura fu completamente travolta dall’odore forte che le giunse alle narici. Era un odore stupefacente, un odore che superava di mille volte tutti i profumi di marca che vendevano nei negozi. Era il suo profumo, quello che adorava e che le faceva sentire le farfalle nello stomaco.
-Sei gentile, grazie.- sussurrò.
Lui si voltò, senza proferire parola, e prese la via di casa sua.
Sakura osservava, con il cuore a mille, le spalle dell’Uchiha farsi sempre più lontane.
Poi annusò la giacca, come se fosse quello che avesse di più prezioso al mondo. Strinse forte il tessuto. Voleva che anche quando l’avrebbe riconsegnata al legittimo proprietario, qualcosa di quel proprietario le rimanesse addosso.
Lo sperava.
Lo desiderava.

 
 
 
#12 – Dicembre
 
Sasuke guardava fuori dalla finestra. La neve aveva ricoperto ogni cosa e il vento muoveva gli alberi con forza, fino a dare la sensazione di volerli quasi sradicare. Le luci natalizie spuntavano qua e là all’orizzonte. Il giovane si perdeva spesso in pensieri che non avevano nulla a che fare con la realtà che lo circondava. Non che gli piacesse fantasticare, anzi. Era piuttosto realista. Molto.
Una ragazza le arrivò alle spalle e, tutta sorridente, gli poggiò le mani sugli occhi. Questo gesto sarebbe stato in grado di sorprendere qualcun altro, di farlo sobbalzare. Con Sasuke no, invece. Lui sembrava insensibile a tutto: dai gesti, alle parole. Sembrava un muro invalicabile.
-Che cosa vuoi Sakura?- chiese l’Uchiha.
-Non credo sia un reato voler passare la Vigilia di Natale con il proprio ragazzo.- fece lei, divertita.
-Se consideri che il ragazzo in questione vuole essere lasciato solo, sì è un reato bello e buono.- replicò Sasuke, girandosi verso di lei.
Sembrava impossibile, ma a Sakura sembrava che anche il suo ragazzo avesse accennato ad un sorriso: lieve, impercettibile, era durato solo un attimo, ma c’era stato.
La Mezzanotte scoccò che i due si stavano ancora fissando. Ognuno stava riflettendo sull’altro.
-Auguri, amore mio!- disse la ragazza, avvicinandosi alle labbra del moro e sfiorandole.
Quelle sarebbero bastate come regalo per sempre.



 



 
 
 
Bene, bene, bene. Spieghiamo come è nato questo “macello”.
 
Volevo dedicare una bella fic a love_anime (con la quale mi scuso per il pessimo risultato). Beh, che dire, non so se la cosa ti piace, mia cara, ma lo spero vivamente. Ho cercato di mantenere i personaggi IC… che dite, ci sono riuscita? Ovviamente ogni storia non è collegata alla successiva (ci tenevo a dirlo) e la maggior parte sono AU, anche se – come avrete notato – quella del mese di Settembre non lo è.
Spero che in giro non ci siano fic come questa! >.<
In ogni caso, se ci fossero, non ho voluto copiare nessuno! ><
 
Beh, grazie per aver letto! Un commentino, lo sapete, è sempre gradito! ;)
Grazie in anticipo!!

 
 
 
 
 
 
 
 
  

   
 
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