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Autore: SunnySideOfTheStreet    05/06/2011    4 recensioni
Feste e scottanti rivelazioni nell’acqua cheta della casa dei Tassi!
Questa storia si è classificata seconda a pari merito su undici posizioni nel secondo turno dell'"Incantesimi contest a turni" indetto da Gra Gra 96 e vincendo anche il premio Comicità
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Tassorosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Questa storia si è classificata seconda a pari merito su undici posizioni all'Incantesimi contest a turni indetto da Gra Gra 96. Sì, lo so, sta diventando un'abitudine XD sotto riporterò il giudizio. Il prompt era "gelosia" e l'incantesimo "Muffliato". Ha anche vinto il Premio Comicità, rappresentato dal carinissimo banner che vedete qui sotto. Non è favoloso? Sono felice ^_____^ anche perché l'ho scritta in due ore su un'ispirazione pazza... eh, io lavoro meglio sotto pressione! 
...va bene, ora la smetto di annoiarvi. Buona lettura!

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Era una serata felice per i Tassorosso: il loro idolo, Cedric Diggory, aveva fatto vincere la squadra di Quidditch contro Grifondoro. Poco importava che fosse stato perché Harry Potter, il Cercatore di Grifondoro, era caduto dalla scopa dopo aver visto dei Dissennatori invadere il campo: insomma, tutti erano stufi marci di doversi preoccupare del Bambino Che È Sopravvissuto, e per una sola, maledetta volta volevano godersi la loro vittoria. E quindi, festaccia nella sala comune in pieno stile Tassorosso: tanti dolci, cori da stadio e soprattutto musica! Le note di Be true to your school già scaldavano l’atmosfera e tutti si scatenavano a ballare felici.
Zacharias Smith e Mark Cadwallader ridevano forte; Cedric era attorniato da una folla di ammiratrici; Alexander Hopkins e Leanne DeLong si facevano gli occhi dolci: tutti erano su di giri, ma nessuno più di Hannah Abbott e Susan Bones, che avevano confabulato in un angolo per tutto il tempo e ora avevano l’inconfondibile aria di qualcuno che sta programmando un bello scherzo ai danni di qualcun altro.
Appena partì Do the twist, Susan guardò Hannah; l’altra ricambiò il suo sguardo e si misero entrambe a correre verso Ernie Macmillan, che se le vide arrivare addosso senza preavviso e si prese uno spavento.
«Prima!» urlò Hannah, senza fiato chiese: «Ernie, balli con me?» e senza attendere risposta se lo portò via, coinvolgendolo in uno scatenatissimo twist.
Ad ogni giravolta, Susan cercava di riprenderselo, e a volte le riusciva, per cui Ernie continuava a scivolare da una parte all’altra, con le ragazze che lo tiravano di qua e di là, contendendoselo e litigandoselo, ridendo e scherzando.
«Ernie, vieni a ballare con me!» «No, Ernie, balla con me!» «Ernie, se balli con quella scimmia di Hannah non ti parlo più!» «Non darle retta, tesoro mio, vieni con me!» «Ernie, io ti amo!» «Sta mentendo! Sta mentendo! Io ti amo molto di più!» «No, io ti amo di più!» «Balla con me!» «No, con me!»
«Insomma, ragazze, BASTA! Cosa diamine sta succedendo?!» chiese infine Ernie, esasperato.
Quelle due matte si rotolarono ancora di più dalle risate e si decisero a fermare la sarabanda. Hannah pronunciò l’incantesimo Muffliato! («Così nessuno ci sentirà! Me l’ha insegnato mia mamma, era popolarissimo quando lei era a Hogwarts!») e fece un sorrisone a Ernie, mettendogli un braccio intorno alle spalle.
«Vedi, Ernie, quel ragazzo laggiù, in piedi, tutto rigido con un bicchiere in mano, che guarda fisso verso di noi, il cui viso è di una delicata sfumatura di verde?» chiese all’amico facendo finta di essere una guida turistica.
«Vuoi dire Justin?» disse Ernie esitante.
«Voglio proprio dire Justin» confermò Hannah. «Come ti sembra la sua espressione? Che sentimento pensi che esprima?»
«Non lo so… antipatia? Rabbia? Odio? Non ha tanto una bella faccia, in effetti» rispose Ernie, grattandosi la testa.
Hannah strizzò l’occhio a Susan. «E no che non ce l’ha» disse ridendo «e sai perché? Perché è geloso, poverino!» e giù risate insieme a Susan.
«Geloso? Ma di che?» Ernie continuava a non raccapezzarsi.
«Perché dice che io passo troppo tempo con te, e che fra me e te c’è sicuramente qualcosa, e che io non gliela racconto giusta, e che non si fida di me, e che insomma mi ha lasciata oggi pomeriggio» disse Hannah, in tono svagato.
«Ti ha lasciata?! Oh, Hannah… mi dispiace così tanto! Ma così tanto!» replicò Ernie, mettendosi le mani davanti alla bocca.
«Ernie, ma ti prego. Chi se ne frega!» disse lei allegra.
«Come, chi se ne frega? Ma non ci stai male?»
«Ma va’! Se deve rompere così tanto, che se ne vada al diavolo!»
«Cavoli… mi dispiace di essere stato io a provocare tutto ciò…» mormorò lui, veramente mortificato «specialmente visto che… ragazze…» continuò, sempre più a disagio «io sono gay» ammise infine.
«Ernie! Ma lo sapevamo!» replicò Susan, fintamente scioccata.
«Coooosaaaa? Lo sapevate? Ma come?!» invece Ernie era veramente scioccato.
«Si vede lontano un miglio, dai! Infatti è proprio tipico di Justin fare tante scene per niente! Tutte le ragazze della casa l’hanno capito!» disse Hannah, tranquilla.
«Cosa… davvero?!»
«Sì, ma non ti preoccupare! Noi ti adoriamo lo stesso!»
«Anzi, molto di più!»
«Ah, e quindi vi sembra una buona cosa usarmi per far ingelosire lui, eh?» disse Ernie, che si era ormai ripreso dallo shock e cominciava a capire quale fosse il piano delle ragazze.
«Oh, certo! Quel testone prima o poi lo capirà, no?, che non ha senso essere così geloso!» rispose Hannah.
«Allontana solo le ragazze, facendo così!»
«…abbiamo deciso di prenderlo in giro, facendogli capire che sì, in effetti Ernie Macmillan è così irresistibile che uno per forza diventa cornuto!»
«Oh mamma, ragazze! Che malvage!» commentò lui, che ci stava prendendo gusto.
«Sapevamo che non te la saresti presa troppo… Non te la sei presa, vero?» disse Susan, facendo gli occhioni dolci.
«Be’, un po’ mi dispiace per lui…» ammise Ernie.
«Aaaah, ma Ernie!»
«Ma come fai a dirlo!» protestarono loro.
«…però stavolta se l’è meritato!» concluse lui, alzando le spalle e mettendosi a ridere.
E ricominciarono a ballare, fino a che Justin, disgustato e livido di rabbia, non se ne andò dalla sala comune.
«È il caso di dirglielo, ragazze?» chiese Ernie, esitante.
«Ma sì, dai, andiamo!» rispose Hannah, tutta sudata, prendendo e mettendosi a correre.
Susan ed Ernie la seguirono subito e tutti insieme raggiunsero Justin e gli saltarono addosso.
«Justin, ma che fai?!»
«Dove vai?!»
«Non ti sarai mica offeso!»
«E lasciatemi in pace, voi! Che cavolo volete!» disse lui arrabbiato.
«Allora sei geloso, eh?» chiese Hannah trionfante.
«E certo che sono geloso! Lui ti piace più di me, che ti devo dire, che mi fa piacere?!» rispose lui, tremando.
«Justin, ma lui è gay!» esclamò lei.
«E non me ne frega niente delle tue stupide… cosa?!» si interruppe lui, sbalordito.
«Sì, amico… sono gay» intervenne Ernie, arrossendo.
«Ma da quando?» chiese Justin, con gli occhi fuori dalle orbite.
«Be’…» cominciò Ernie, insicuro. Come spiegare a un profano che non c’è propriamente una data in cui si diventa gay?
«E voi lo sapevate?» disse Justin rivolto alle ragazze.
«Ma certo!»
«Si vedeva lontano un miglio!»
«Solo tu non l’avevi capito!»
«Ma quindi… Hannah… lui non ti piace più di me?» provò a dire, incredulo.
«Ma no che non mi piace più di te, pezzo di cretino! E se solo tu fossi un po’ meno cieco te ne saresti già accorto!» lo rimproverò Hannah, ma in tono affettuoso, e stava per buttarsi in una bella e rilassante filippica quando una domanda inaspettata la fermò.
«…vuoi tornare con me?».
Ci mise solo un secondo a decidere. «Sì».
E così, nel corridoio che andava verso le cucine, Hannah buttò le braccia al collo a Justin e i due presero a baciarsi. Susan si appoggiò alla spalla di Ernie e sospirò: «Tutto molto romantico, devo dire… Ma com’è che io invece resto sempre a piedi? Oh, diventerò una zitella!»
Ernie borbottò un Muffliato e replicò: «E a me, allora, che piace Justin?»
Susan lo guardò con gli occhi sbarrati, poi rise e lo riportò verso la sala comune. «Oh, Ernie! Sei un valoroso eroe»
«Vero, eh? Chi meglio di me?» disse lui mesto.
«Oh, nessuno» affermò Susan con sicurezza, e entrata nella sala comune, ricominciò a ballare con lui.




Giudizio di Gra Gra 96

Grammatica e lessico: 9.8/10 
Stile e forma: 10/10 
Originalità: 10/10 
Caratterizzazione personaggi: 9/10 
Giudizio personale: 10/10 
Uso incantesimo: 5/5 
Uso prompt: 5/5 
Totale: 58.8/60 

Dal punto di vista grammaticale ho trovato una sola, minuscola imperfezione: una virgola mancante! Per il resto andava tutto bene! 
Lo stile e la forma erano davvero ottimi; la storia era scorrevole e molto piacevole da leggere. 
L’originalità non mancava di certo! Non avevo mai letto nulla del genere su Ernie, Hannah e Justin, anche perché non esistono molte fan fiction su di loro. 
La caratterizzazione era buona, anche se Hannah e Susan mi sono sembrate un po’ troppo “oche”, rispetto alla descrizione che ci viene fatta di loro dalla Rowling. 
Ora passiamo al “Giudizio personale”. 
Cosa devo dire di questa storie, se non che l’ho trovata carinissima e davvero divertente? 
Mi ha fatto morire dal ridere la situazione in cui si è trovato Ernie, che alla fine rivela di essere innamorato di Justin! Ah ah! 
Anche il prompt e l’incantesimo erano usati correttamente. 

Grazie per la lettura, gente!
  
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