Prologo:
Fiamme,nella mia mano destra il ricordo di un peso colmo di qualcosa di prezioso a cui do un nome di: occhi scarlatti,
nell'altra qualcosa che rievoca il presente: il cuore incatenato da qualcuno che mi odia ma sa che non ha alcun scampo
dalla propria vendetta e da essa verrà divorato.
Sangue,un crine rosso sangue,due occhi a fessura chiari e spieati quanto il ghiaccio.
Il ghigno di un folle giullare che uccide di "battute" di carte le sue povere vittime prescelte,
io Kuroro sono uno di questi e per ora questa è la mia storia...
Un abbraccio ai miei compagni del ragno il cui corpo giace senza testa,poichè
del ragno rimango solo io Kuroro,un ex boss in pensione menomato...questa storia
è dedicata anche a voi.