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Autore: NiNieL82    06/06/2011    0 recensioni
[Take That] Tutti sognano il successo. Tutti sognano di diventare ricchi. Cinque ragazzi di Manchester negli anni '90 ci sono riusciti e sono diventati la boy band più conosciuta del mondo. Fama, un mucchio di soldi, sesso e rock&roll: un mix esplosivo per l'autodistruzione. Giada è tutto: un'assistente di Nigel, manager aguzzino; la migliore amica di Robbie; la ragazza di Howard... Ma tutto cambia dice una canzone. E se ci si innamora bisogna imparare a tenere dentro anche i propri sentimenti.
Prima fan fiction sui lads che segue la lunga carriera dei Take That. BUON DIVERTIMENTO!!!
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gary Barlow, Howard Donald, Jason Orange , Mark Owen, Robbie Williams
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 41: Il matrimonio.

Seconda parte



"Ma allora tutto si sta mettendo apposto. Lui che viene in camera tua con Alice e che ti dice di essere il regalo più bello della sua vita... Non ti sembra che siano le parole di un uomo innamorato queste?" chiese Jason camminando tranquillo al fianco di Giada.

Giada sospirò e disse:

"Lo sai che io amo Rob e che darei il mondo per smetterla con sta cavolo di faida che abbiamo iniziato.. Ma sono anche una che per Robbie Williams ha sofferto un sacco, ancor prima che diventasse la super- iper pagata popstar che il creato ha creato. Cerca di capire. Ma voglio andarci con i piedi di piombo..."

"Lo capisco piccola... E sono dalla tua quando dici così... Ho visto come sei stata il giorno in cui ha lasciato la band.. E giuro. Ti capisco se non vuoi soffrire... Ma sono convinto che tu stia mettendo anche dei paletti in più pur di non soffrire. Capisco che tu sia ferita. Ma precluderti ogni tipo di felicità mi sembra idiota, non trovi?" sorrise Jason guardandola.

"Il riflessivo dei Take That ha parlato.." sorrise a sua volta Giada e abbracciandolo aggiunse: "Male che vada, se non mi metto con Robbie, mi sposo con te..."

"No! Ho già dato! Ho fatto il mio ruolo di padrino. Ora, il padre fa il suo ruolo con Alice e con il futuro o la futura nata. Accidenti a te e a quando hai deciso che finché non prende una decisione Robbie, non vuoi sapere il sesso del bambino. Sai che sono riflessivo ma anche terribilmente curioso.."ribatté Jason semiserio.

Giada rise e baciandogli una guancia disse:

"Lo so... E lo sono anche io..."

Jason rise e disse:

"Mah! Vedremo che porterà questo matrimonio di Erika... Magari qualche cosa di buono..."



Gennaio 2007: Casa Baldini: Stoke on Trent.

Erika si guardò allo specchio con le lacrime agli occhi.

Era già vestita di bianco e il velo copriva i capelli neri. Era tesa, forse anche emozionata.. Voleva gridare e scappare. Ma voleva terribilmente fare quei passi, sotto braccio a a suo padre e arrivare vicino a Paul, il suo compagno e dire tutte le cose più belle del mondo e fare capire a tutti che lo amava terribilmente.

Sollevò gli occhi. Sul muro una foto sua con Nora, Giada e Stefano. Le lacrime cominciarono di nuovo a bruciare. Quanto avrebbe voluto che sua madre le regalasse un segno della sua presenza. Troppo poco aveva fatto parte della sua vita. Troppo poco.

Stava chiudendo gli occhi e inspirando profondamente, quando sentì qualcuno entrare. Si voltò e vide Giada che sorridendo disse:

"Pompey ha detto che sta controllando la chiesa. Sai... Non ti sposi tutti i giorni. E non tutti a Stoke possono vantarsi di avere tra gli invitati Robbie Williams. Quindi, questo è il prezzo da pagare..." e sorrise guardandola.

Erika sospirò e piano, con la voce rotta, disse:

"Voglio la mamma"

Giada sollevò gli occhi e guardando in alto vide la foto che lei, sua sorella e suo fratello avevano fatto con Nora. E sorridendo alla sorella disse:

"È qua. È sempre presente tra di noi... Non può mancare a questo giorno.."

Erika sorrise e piano disse:

"E come posso averla vicino..."

Giada si mise a sedere vicino a lei e rispose:

"Io la tengo vicino con i colori, con i quadri. Tu, invece, canti come lei..." e sostando una ciocca di capelli davanti a gli occhi della sorella, disse: "Ognuno di noi ha un pezzo di lei che cresce dentro. Ognuno di noi... Non hai bisogno di sentirla vicina... Tu lo sai. Ecco tutto...”

Erika sorrise e abbraccio sua sorella dicendo:

"Stammi vicina. Ho un po' di paura..."

"Sparirà appena vedrai il suo sguardo sorpreso e ammirato quando ti vedrà entrare in chiesa..."e prendendole il viso tra le mani disse: "Sorridi sposa.. Tra poco sarai mamma..."

Erika sorrise con gli occhi lucidi e stringendo la sorella disse:

"Chi è più felice di me?" e trattenendo le lacrime rimasero strette ancora a lungo.



Robbie seduto vicino a Sally e Jan si sistemo' nervoso sul sedile della chiesa. Ma come diavolo gli era venuto in mente di andare al matrimonio di Erika? Si sentiva come se tutti lo guardassero, chiedendosi perché fosse li, che cosa ci facesse la super star più ricca del mondo al matrimonio di una qualunque. E se non se lo chiedevano, di sicuro, tutti lo guardavano.

Ad un tratto sentì le note dell'organo suonare. Si voltò e vide Alice entrare. Sorrise alla figlia che radiosa, nel suo abito pesca, mando un bacio al padre.

Poi si voltò e vide Giada. Era bella fasciata in un vestito crema, con il pancione che cominciava a diventare ingombrante. Com'era bella. E come era bello pensare che lei, Alice e il prossimo nato erano la sua famiglia, quella che aveva sempre sognato, quella a cui dare tutto quell'amore che gli scorreva nelle vene e che per troppo tempo aveva buttato.

Subito dopo entrò Erika. Ma la testa di Robbie era lontana. Guardava Giada e capì di volerla davvero accanto. Prima che tutte quelle pillole lo distruggessero e prima che suo figlio o sua figlia nascesse e lui non li fosse accanto come era successo per Alice.



La musica alla festa risuonava allegra sotto la grande tenda. Erika aveva tolto il velo e la gente non faceva altro che avvicinarsi e congratularsi con lei.

Robbie, in disparte, guardava sua sorella giocare con i figli e il marito, sua madre parlare con il padre e la matrigna di Giada e Alice correre con altri bambini intorno alla tenda.

Stava pensando a chissà che cosa quando sentì qualcuno dire:

"Ehy. Ma tu sei Robbie Williams! Quello che cantava con Gary Barlow..."

Robbie rise e si voltò dicendo:

"Che cognata sei? Giada non ti ha detto che io e Gary abbiamo fatto pace?"

Katie sorrise e disse:

"Volevo farti ridere, sei troppo serio Robbie. E al mio matrimonio, il vederti troppo serio non è stato di certo un buon segno..."

Robbie piegò la testa imbarazzato. Quando Katie e Stefano si erano sposati, lui aveva appena cominciato a far uso di stupefacenti e lo teneva nascosto a Giada. Ora si serviva di alcune pillole per non essere più depresso. Il salto era grande... Se la si voleva guardare con ironia.

"Vuoi ballare?" chiese Katie.

Robbie la guardò e disse:

"Ok!" e prendendola sotto braccio si diresse al centro della pista.

Ballarono un po' in silenzio e Katie disse:

"Però è strano. Quando eravamo dei bambini, chi lo avrebbe detto che saremmo finiti così: che io e Stefano ci saremmo sposati e avremmo avuto Holly; che Erika si sarebbe sposata incinta... Che Giada sarebbe diventata la madre di tuoi figli..."

Robbie la guardò e disse:

"Dove vuoi arrivare?"

Katie sospirò e rispose:

"Non la lasciare per nulla al mondo. Lotta per riaverla, perche; se non lo farai lo rimpiangerai per tutta la vita. E non te lo perdonerai mai. Perché la vedrai felice con un altro uomo, che non sei tu, che vivrà con le tue bambine, che le crescerà come tu non potrai fare, in Inghilterra. Accetta questo bambino Robbie. E fallo perché c'è qualcuno come te che vorrebbe poter dar vita e non ci riesce.."

"Perché?" chiese Robbie sorpreso dall'affermazione.

"Sono stata operata un paio di anni fa e dopo quell'operazione ho avuto la certezza che non potrò avere altri bambini. Ed è questo che voglio che tu capisca. Accetta questo dono. Va da lei. Dille che vuoi passare con te tutta la tua vita. E che lei è l'unica per te..."

Robbie sospirò e sentirono Stefano dire:

"Posso ballare con mia moglie, stella internazionale?"

Robbie sorrise. Stava per dire qualcosa, ma guardando gli occhi di Katie si rese conto che non c'era nulla da dire.

"Certo! Io vado a cercare Giada..."

Stefano sorrise e Katie gli fece l'occhiolino.

Voleva parlare con Giada.

Voleva dirle tutto quello che pensava.



La trovò che ballava con Alice. Sorrise e avvicinandosi disse:

"Posso rubarti la mamma?"

Alice lo guardò e si morse il labbro. Annuì e scappò via.

Giada guardò Robbie con imbarazzo e disse:

"Che è successo?"

"Devo dirti una cosa..." e tirandola la portò lontano dai clamori della festa. Quando si bloccò disse:

"Voglio che tu ora mi ascolti e non mi interrompa. Voglio che tu capisca che ti amo.. Che sei entrata nella mia vita quando ancora non sapevo che cosa erano le difficoltà: perché mi sei stata vicino quando mio padre era troppo assente per essere un padre. E mi hai detto che per crescere bisogna lasciare le persone che si amano, alle volte. Perché il giorno più brutto della mia vita è stato quando mi hai lasciato, dopo avermi visto sniffare per l'ennesima volta. E il giorno più bello è stato tutte le volte che ti ho stretta di nuovo. Tu sei stata la mia luce, la mia rivincita. E voglio te. Ti voglio nella mia vita..."

"Rob..." disse Giada.

"Che c'è?" rispose guardandola Robbie.

"Ti amo anche io.." rispose lei dolce.

"Allora questo significa...?"chiese Robbie speranzoso.

"Ho bisogno di capire quanto posso e quanto voglio stare con te. Ora è colpa mia. Solo colpa mia..."e allontanandosi disse: "Ti amo Rob. Ma voglio che tu non lo faccia solo perché il destino ti costringe a farlo.." e si allontanò lasciando Robbie solo.

Con la sua tristezza. Con il suo cuore infranto. Con le sue pastiglie.



Qualche tempo dopo...

"Allora!! Dove sono i bambini? Gary ha fame!" disse Gary seguendo i bambini per tutta la casa e facendoli ridere.

Jason guardava divertito e disse:

"Mi sa che è meglio nascondere Alice, Daniel ed Emily. Corriamo davvero il rischio che se li mangi.."

Giada rise e Dawn disse:

"Ehy! È di mio marito che stai parlando! Bada a te" e rise aggiungendo: "Mi sa che li vado a nascondere davvero sti bambini.."

Giada si mise a sedere nel divano.

"Dio come sono stanca..."

"Dai.. Ancora due mesi e poi nascerà" disse Jason baciandole la fronte.

Giada stava per ribattere quando il telefono di casa di Gary squillò.

Gary prese il ricevitore e facendo stare zitti i bambini disse:

"Questa è la casa dell'orco cattivo Gary Barlow. Se avete bambini teneri e dolci da offrirmi... Sono a vostra completa disposizione.. Ciao Mark.." ad un tratto la faccia di Gary si rabbuiò.

Giada, Jason e Dawn guardarono preoccupati pensando al bambino che Emma aspettava. Poi quando Gary disse:

"Si. Ora glielo dico. Si..." e chiuse il telefono, Giada sentì il bambino scalciare forte. Guardando Gary disse:

"Gaz! Che è successo?"

"Il Jolly sta male e chiede di te. Stavolta non è la polvere bianca che lo distrugge ma qualche altra cosa.." rispose Gary in automatico, guardandola come se venisse da un altro pianeta.

Il Jolly. Robbie. Stava male, di nuovo. E lei di nuovo non era li. Lei di nuovo pensava a se stessa alle sue priorità. Idiota! Ecco che era!

Si sollevò e guardando Gary disse:

"Dov'è ora?"

"A casa di Mark.." rispose Gary.

"Ti accompagno io, non puoi guidare in queste condizioni.." disse Jason.

"Prendo i cappotti" disse Dawn.

"Mamma! Che sta succedendo?" chiese Alice guardando gli adulti che correvano seri avanti e indietro.

"Avverti Mark che sto arrivando" disse Giada a Gary.

"Sistema tutto. La bambina sta con noi" disse Dawn.

"Mamma.." ripeté Alice.

"Oddio... Sto tremando..." disse Giada con le lacrime agli occhi.

"MAMMA! DIMMI CHE STA SUCCEDENDO!" gridò Alice cominciando a piangere.

Giada la guardo e si rese conto che la figlia, per la prima volta in vita sua, tremava terrorizzata. Aveva capito,alla fine, che parlavano di Robbie, non era una stupida. La guardò e chinandosi le prese il viso tra le mani e baciandole il naso e la fronte disse:

"LA mamma deve andare, ma tranquilla, quando tornerò, non saremo più sole..."

Alice annuì e Jason disse:

"Giada"

Giada annuì e si alzò. Guardò la figlia in braccio a Gary.

Ora basta soffrire! Basta stare male!



Mark la fece entrare in un stanza. Indicò il divano e poi uscì.

Giada entrò e guardò Robbie. Le mani tra i capelli. Piangeva.

"Em, sono stanco, non voglio vedere nessuno" disse lui.

"Nemmeno la madre di tuo figlio?" disse Giada piano.

Robbie si voltò. la guardò e piangendo disse:

"Giada.. Perché sei qui?"

"Per restare..." e abbracciandolo lo baciò dicendo: "Ho scelto te Rob, quel giorno che mi hai sollevato la gonna. E ora non ti lascio più." e baciandolo di nuovo lo strinse forte.



12 febbraio 2007.

"Lo so che vorresti passare il compleanno con il papà e la mamma. Ma il papa' sta male. E non può rimanere fuori dalla clinica dove deve stare. Lo devo fare per te, per la mamma e per la nuova sorellina..." disse Robbie accarezzando il naso di Alice.

"E io? che faccio?" chiese Alice mettendo il broncio.

"Scegli il nome per la sorellina..." sorrise Robbie.

Alice lo guardo' felice e lo abbracciò. Poi lo salutò scendendo dalle gambe del padre, lasciò la sala e andò a dormire.

Giada lo guardò e disse:

"E io? Come farò senza di te?"

Robbie sorrise e disse:

"Lo so che stiamo assieme da quasi un mese, di nuovo.. Ma lo hai detto anche tu.. Ci sono amori che non si cancellano. Il nostro è incancellabile. E va ben oltre gli anni che siamo stati separati. Ti amo e voglio che tu lo sappia. E te ne possa ricordare tutto il tempo che non starò con te" e prendendo da tasca un cofanetto disse: "Piccola mia migliore amica, che hai sopportato ogni marea della mia vita, ogni tempesta, ogni uragano... Vuoi tenermi compagnia e guidare in questo mare semi calmo che è la mia vita? Vivere questo amore senza che sia più segreto? Vuoi diventare mia moglie?"

Giada lo guardò e rispose:

"Con tutto il cuore Rob.. Sì!" e stringendo forte pianse commossa, mentre Robbie infilava al dito l'anello di fidanzamento.



Uscì di casa alle prime luci dell'alba.

Doveva pulirsi. Doveva ricominciare da zero.

Guardò la casa allontanarsi. Quando sarebbe tornato sua figlia sarebbe nata. E Giada sarebbe stata sua per sempre.

   
 
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