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Autore: Gra Gra 96    06/06/2011    5 recensioni
[Questa storia si è classificata prima al contest "Orders VS Death Eaters" di Arix254]
[Questa storia si è classificata undicesima a pari merito al contest "25 Hours" di Winne_Sabia]
La vita è una dolorosa scelta...
Narcissa arriva ben presto a questa conclusione, grazie ad un incontro inaspettato e ad un vecchio tomo polveroso.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Tonks, Narcissa Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Titolo: La vita è una scelta
Rating: verde
Genere: Sentimentale, Malinconico, Introspettivo
Avvertimenti: One shot
Gruppo: Mangiamorte
Personaggi: Narcissa Malfoy, Andromeda Tonks
Citazione: "Un amico è colui che conosce tutto di te e, nonostante questo, ti vuole bene".


 

La vita è una scelta

Narcissa chiuse di botto il tomo polveroso che stava leggendo, seduta in poltrona, una fredda mattina di Settembre.
Durante quei tristi giorni aveva trovato come unica compagnia, i libri, che popolavano l’immensa biblioteca della sua lussuosa villa.
Quel giorno, aprendo un vecchio libro, una frase l’aveva colpita a tal punto da farle concludere la piacevole lettura.
“La solitudine o ci fa ritrovare o ci fa perdere noi stessi”.
Lei si sentiva profondamente sola: Lucius era rinchiuso in prigione e Draco era ad Hogwarts per il suo sesto anno.
Ma stava sfruttando quella momentanea situazione di solitudine per ritrovare se stessa?
La Narcissa di molti anni prima, legata alla famiglia e alle sorelle e profondamente innamorata di quello che un giorno sarebbe diventato suo marito.
Purtroppo era certa che in quei giorni stava perdendo sempre più di vista la sua vera identità.
Questa consapevolezza le faceva male e determinava in lei un profondo senso di nausea verso quello che, ne era certa, sarebbe stato il suo futuro.
Un futuro dominato dall’ansia di perdere le persone a cui teneva maggiormente, un futuro nel quale avrebbe perso la sua libertà, un futuro che si prospettava sempre più buio.
 Suo figlio era destinato a diventare un Mangiamorte, come Lucius.
I genitori dovrebbero impedire che i figli ripetino i loro stessi errori e, invece, lei non era stata capace di fare nulla per Draco, non stava facendo nulla per impedire che la sua anima si macchiasse di un omicidio.
La confusione nuotava nella sua mente  e per la prima volta sentiva di avere bisogno di qualcuno che l’aiutasse: un amico.
Quasi in risposta alla sua silenziosa richiesta di aiuto, suonò il campanello del portone d’ingresso.
"Chi è?", chiese curiosa.
Una voce calda e familiare le rispose: "Sono io, Cissy!".
L’ultima persona che avrebbe immaginato si potesse trovare dietro l’uscio di casa: sua sorella Andromeda.
Voleva lasciare quella Traditrice della loro famiglia fuori, al freddo e in preda alle forze degli agenti atmosferici; voleva schiantarla e mandarla via, ma non lo fece.
La lasciò entrare e, senza dire una parola, si diresse verso il salotto, seguita a ruota dall’altra.
"Cosa vuoi da me?", le chiese Narcissa, senza guardarla negli occhi.
"So che stai passando un periodo difficile e, nonostante tutto quello che è successo e che ci ha portato a dividerci, tu sarai sempre la mia sorellina e io ci sarò sempre per te", le rispose Andromeda con tutto l’affetto che aveva.
Il silenzio rimbombò nella stanza.
"Se non vuoi più considerarmi tua sorella, considerami un’amica e ricorda: “Un amico è colui che conosce tutto di te e, nonostante questo, ti vuole bene”. Non m’importa cosa sei diventata, Cissy, il mio affetto per te non è minimamente mutato nel corso degli anni", continuò la donna.
Qualche lacrima scese dagli occhi di Narcissa, il cui impulso sarebbe stato quello di abbracciare la sorella.
Voleva riallacciare i rapporti con colei che aveva rappresentato una parte importante della sua infanzia.
Le parole “ti voglio bene anche io” erano sulla punta della sua lingua, pronte ad essere verbalizzate.
Ma non lo furono; con un muto gesto le indicò la porta.
Andromeda, visibilmente delusa, fece quanto le era stato indicato.
“Le favole si concludono sempre con un lieto fine, ma la vita non è una favola”, si ritrovò a pensare Narcissa guardando fuori dalla finestra, “e bisogna sempre fare una scelta, seppur dolorosa. Io ho scelto Lucius e Draco, la mia famiglia, ma chissà che non arrivi un giorno in cui non sia più obbligata a scegliere…”.
Quindi cos’era la vita, se non una scelta?


 

Riporto qui il giudizio della giudicia Arix254, che non smetterò mai di ringraziare! ^_^

Grammatica e ortografia: 10/10 
Stile e lessico: 10/10 
Caratterizzazione personaggi: 10/10 
Originalità: 10/10 
Utilizzo Citazione/Prompt: 10/10 
Gradimento personale: 9/10 
Punti Bonus: 2/2 
Punteggio: 61/62 

Inanzitutto grazie per aver partecipato! 
Come potrai notare dal punteggio non ho trovato errori e lo stile mi è piaciuto molto, la citazione è stata utilizzata correttamente ed i personaggi erano ben caratterizzati.
Quindi ancora
complimentissimi e grazie ancora! :D 
 
  
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