You’ve
got a friend
Da ormai due anni faccio parte delle Nuove Direzioni, ed ora siamo finalmente
arrivati alle Regionali.
“Quanta strada hai fatto, Mercedes!” penso,
mentre sorrido alla mia immagine riflessa nello specchio dei camerini. Tra un
po’ ci esibiremo con canzoni originali, ed è un rischio ma è la dimostrazione
di ciò che siamo veramente: un Glee Club unito ed
originale. Ancora non siamo accettati da tutti, siamo considerati diversi, ma
con questa esibizione faremo capire che tutto questo non ci preoccupa, perché
noi continueremo ad essere noi stessi.
La prima esibizione finisce velocemente,
ma ora è il turno degli Usignoli, dalla Dalton Academy.
Tra di loro vedo Kurt, impaurito, teso come mai l’avevo visto.
Sono fiera di lui, di quello che è
diventato.
Ancora ricordo quando pensavo di essermi
innamorata di lui.
E’ stato un periodo difficile per me.
Rachel e Tina continuavano a dirmi che si vedeva benissimo che era gay, ma io
non volevo ascoltarle, perché per me Kurt rappresentava una delle poche persone
in grado di capirmi.
Mi faceva sentire speciale.
Era la mia ancora di salvezza, e non
volevo che dei semplici sospetti potessero rovinare il nostro rapporto. Speravo
di non dover aprire gli occhi a ciò che era palese. Il mio sguardo nei suoi
confronti era offuscato dai sentimenti che credevo di provare verso di lui, ma
che in realtà erano solo un disperato tentativo di tenermi stretta la persona
alla quale tenevo di più.
Avrei dovuto capire che era gay
semplicemente per il suo atteggiamento, per la sua passione sfrenata per la
moda e per la sua collezione di cerchietti nascosta nella macchina. Ma la sua
dolcezza e la sua capacità di comprendermi fino in fondo mi avevano fatto
credere di essere innamorata di lui.
Alcune persone tentavano invano di farmi
aprire gli occhi per evitare di soffrire e rimanerci male.
Altre, come Quinn e Santana, mi
consigliavano di provare ad uscire con lui perché, secondo loro, gli piacevo
molto. Poi mi sono resa conto della loro cattiveria.
E’ anche vero che, senza seguire il loro
consiglio, avrei scoperto molto più tardi la verità, e forse avrei sofferto di
più.
Quindi decisi di chiedergli di uscire in
più occasioni e lui accettò, sempre entusiasta: fu così che io pensai di
piacergli veramente. Poi però arrivò il giorno in cui stavamo lavando le
macchine per raccogliere i soldi per il coreografo folle Dakota Stanley.
Fu il giorno della verità.
Io chiesi a Kurt di rendere ufficiale la
nostra relazione, visto che eravamo usciti insieme tante volte, e lui mi sembrò
confuso. Mi disse che gli piaceva un’altra persona, fissando Rachel, e scappai
via arrabbiata e delusa, dopo aver distrutto il parabrezza della sua macchina.
Il giorno dopo mi scusai con Kurt per i
danni alla macchina e lui mi confessò di essere gay.
In quel momento vidi la sua fragilità, e
la paura affiorare sul suo viso. Era spaventato dal giudizio della gente,
perfino da quello che avrebbero potuto dire di lui i ragazzi del Glee Club. Ero la prima persona alla quale lo aveva
confessato e da questo capii che il nostro rapporto sarebbe diventato sempre
più profondo e importante per tutti e due. Da quel momento cominciò la nostra
vera amicizia, fatta di sentimenti veri.
Prima avevo solo confuso quale tipo di
amore provavo per lui: non era quello che si prova in una coppia di innamorati
ma tra migliori amici.
Adesso, guardando Kurt esibirsi con Blaine in “Candles” capisco quanto è cresciuto: è sempre il ragazzo
fragile di un anno fa, ma dal suo rapporto con Blaine
è scaturita una sicurezza che era nascosta dentro di lui.
Blaine è la persona che ha saputo tirare fuori il meglio di Kurt.
Lo vedo dai loro sguardi pieni di dolcezza e sincerità. Sono contenta per loro,
davvero. Sono felice che il mio migliore amico abbia trovato il modo di uscire
allo scoperto senza avere paura delle conseguenze.
E’ stato un percorso pieno di ostacoli e
difficoltà per Kurt: ha dovuto affrontare situazioni poco piacevoli, ma noi
siamo stati sempre al suo fianco, anche nella decisione di lasciare il McKinley.
Era l’unica soluzione.
Non è semplice andare in giro per la
scuola con la paura che da un momento all’altro possa arrivare qualcuno a
spingerti contro gli armadietti e ad insultarti, solo perché ti considerano diverso
dagli altri per il semplice fatto di essere gay.
Devo ammettere che non vederlo tutti i
giorni non è stato semplice per me, ma il fatto che lui fosse più tranquillo mi
ha aiutato a colmare il vuoto della sua assenza durante le lezioni e al Glee Club. Poi siamo usciti spesso e ci siamo visti, ed
ogni volta mi raccontava di quanto fosse diversa l’atmosfera alla Dalton, dove
tutti ti accettano per quello che sei. L’unico difetto che trovava era negli Usignoli, dove non gli permettevano di
fare un assolo per la sua voglia di stare al centro della scena.
Ma ora ci è riuscito. Sta cantando un
duetto con Blaine e posso vedere quanto è felice,
anche se nervoso.
Ho imparato tanto da lui e dalla sua
forza.
Mi ha insegnato ad essere me stessa e a
dimostrare quanto valgo.
Penso a tutto questo mentre Blaine trascina Kurt al centro del palco per prendersi
l’applauso del pubblico.
Sono proprio fortunata ad avere un amico
come Kurt Hummel.
Note dell’Autore
Visto che è la mia prima storia, accetto
qualsiasi tipo di suggerimento, purchè sia
costruttivo :D
Ho deciso di approfondire il rapporto tra Kurt
e Mercedes perché sono due personaggi che adoro e, soprattutto, adoro la loro
amicizia.
Spero che vi piaccia, lasciate qualche
commento!
Ilaryf90