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Autore: LadyMischance    06/06/2011    2 recensioni
Nel salone c' era silenzio. Quell' attimo di calma prima della tempesta, quel vento leggero che sfiora la pelle prima di scatenare un uragano. Successe tutto velocemente, troppo. Mi alzai di scatto e notai che gli occhi del re, della regina e del principe erano puntati su di me, avevo due coltelli da lancio in mano, presi la mira il più velocemente possibile e lanciai, le lame sibilarono e tagliarono l' aria. [tratto dal capitolo 4]
Genere: Fantasy, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Angeli caduti e demoni maledetti.

1. Prologo.

V iviamo a Seregon, un grane territorio suddiviso in dieci terre. Viviamo in un mondo di magia e miti, viviamo tra umani, centauri, streghe, demoni, stregoni, draghi, elfi, ninfe, gnomi, sirene e chi più ne ha più ne metta. Viviamo in un modo ancora popolato da guerre, tra magie, vecchie leggende a cui nessuno crede, riti oscuri, gilde, sette devote a chissà quale rito. Nel mondo in cui viviamo vi è un solo sovrano, bieco, cattivo, crudele, diabolico, feroce, infame, maligno, perfido, perverso, spietato, e perché no? Anche velenoso, che ha preso per moglie la bellissima Elara regina delle ninfe così da avere sotto controllo non solo tutto il territorio terreno, ma anche le immense foreste sparse ovunque, lui non ama, lui odia e distrugge, per quanto possa sembrare meraviglioso con quel suo corpo possente, quei lunghi capelli biondi, gli occhi scuri come la pece e quel sorriso che sembra tanto benigno, dietro a quella maschera costruita con tanta cura in lui non c' è che oscurità. La regina delle ninfe invece è tutta bontà e si illude ancora di poter essere amata da quel mostro, lei è di una bellezza esagerata, una bellezza sprecata, essendo una ninfa della foresta, quindi un' Alseide il suo corpo sembra creato direttamente dalle foglie e dalle piante, la sua pelle è verde, liscia, i capelli appena più lungi delle spalle sono come fatti da tante piccole foglie di ulivo, gli occhi di un viola intenso, il suo corpo è perfetto, perfetto per rimanere per sempre rinchiuso tra le mura del lussureggiante castello del re. I sudditi vedono tutto questo come un miracolo, una meravigliosa comunione tra due razze differenti, il popolo la vede quasi allo stesso modo, ma nessuno gira più da solo per le vie della città principale, Ethis, ne di giorno ne di notte, perché per quelle vie tanto belle vi si aggirano personaggi spaventosi che si muovono come ombre nella notte. La paura al calare della tenebre è quasi palpabile, tutti si chiudono in casa e nessuno esce fino a che non torna il sole. Solo degli strani individui rimangono ai margini delle strade, un incrocio tra streghe e gnomi, donne basse, tutte rugose, orribili che con il pretesto di leggerti il futuro ti rubano i pochi soldi che hai, me se sfortunatamente non ne avessi ti ritroveresti invecchiata di una decina di anni. La popolazione per la maggior parte è umana, ma molto frequenti possono essere gli incontri con elfi e gnomi, viviamo in pace, almeno qui in città, al di fuori di queste mura sicure, o quasi, della città infuriano varie guerre delle quali il sovrano raramente si cura... Dimenticavo, il sovrano si chiama Desh e ha un figlio, non so dirvi molto di lui, quando è nato io non ero ancora venuta al mondo, so che assomiglia molto al padre ma ha gli occhi di sua madre, la ninfa. Lo hanno chiamato Aranel che in elfico significa Stella del Re. Ma tutto questo è accaduto circa quindici anni fa, adesso è tutto diverso, è quasi impossibile vedere popoli di razze diverse abitare nella stessa città, certo le streghe che ti rubano gli anni ci sono ancora, nessuno esce la sera, il sovrano è visto bene da certi, male da altri. La regina è morta, una malattia forse, o forse è rimasta troppo tempo lontana dal suo ambiente naturale; niente di troppo preoccupante perché il re l' anno successivo alla morte della regina si è trovato una nuova moglie che però è stata uccisa da lui stesso perché dopo la prima, non gli dava nuovi figli, la piccola fanciulla figlia del re si chiama Tinnet, adesso si capisce la crudeltà dell' animo umano. Le taverne sono popolate da ladri, briganti e disperati. Spesso in questi rifugi vi sono delle bacheche dove vengono appese delle richieste, cattura, uccidi, ruba, e altre sciocchezze simili. Le autorità della legge sono quasi inesistenti, raramente si vede una guardia girovagare per la città. Ma al contrario della città la reggia è ben protetta, guardie a ogni corridoio, sentinelle a ogni porta, la paura ormai si è insinuata anche a corte, c'è il terrore di un attacco al re, al principe e alla principessa. Nonostante sia tutto rigorosamente controllato si avverte tutte le sere un vago senso di pericolo, la paura di addormentarsi e non svegliarsi più. Bene, direi che è ore di parlare un po' di me, credo. Ho passato tutta la mia infanzia felice, con i bambini della mia età, fino a che, un bel giorno, non decisi di andare da sola a fare un bel giretto al mercato e una di quelle vecchie streghe basse e raggrinzite che girano per strada non mi diede un particolare gioiello, rosso, con un' incisione in elfico che in quel periodo non sapevo ancora comprendere, me lo mise direttamente al collo, emanava uno strano bagliore vermiglio, quando tornai a casa, di corsa, i miei genitori erano con un' altra persona, non riuscivo a vederla in faccia perché aveva il mantello e il cappuccio ben calcato in testa, vedevo solo dei boccoli bianchi spuntare dal buco di oscurità che aveva creato con l' ombra del mantello, aveva un gioiello al collo, identico al mio, ma nero. Uccise i miei genitori, assistì a tutta la scena senza riuscire a muovermi, poi si voltò verso di me e si avvicinò, in quel momento sapevo che sarebbe tutto finito, eppure percepivo una calma glaciale dentro di me. Fu in quel momento che arrivò, il mio angelo custode, mentre si batteva con quell' individuo mi disse di scappare, e io -che avevo finalmente la capacità di muovere le gambe- lo feci, e lo faccio tutt' ora, questi sono i miei ricordi, che siano veri o cosa, non mi importa più, non mi misi a piangere per i miei genitori, non cercai vendetta, semplicemente me ne andai; mi trovarono degli strani individui, mi sentivo al sicuro con loro perché c' era anche lui, quell' angelo oscuro che mi aveva salvato, mi portarono in un posto strano, una specie di covo, lo chiamavano “La Casa”, da quel giorno iniziai a praticare l' arte dell' omicidio, mi appassionai di veleni e armi, diventai molto abile e mi assegnarono il titolo di Guerriero della Luna, una delle classi più alte, il cristallo lo tenni sempre con me, missione dopo missione, il colore si faceva sempre più intenso. Non mi interessava sapere cosa c' era scritto; lo scoprì solo quando andai dal mio armaiolo di fiducia per farmi fare un pugnale nuovo, mi era venuta in mente la strana idea di farci mettere il cristallo rosso all' interno, al centro, dell' elsa. Quando il giorno dopo la andai a ritirare ammirai il lavoro che lo gnomo aveva fatto, un pugnale perfetto, tanto lungo da sembrare una daga ma non abbastanza per esserlo, la lama di un magnifico rosso cupo, l' elsa nera e decorata con un' incrocio di linee rosse che convergevano verso il cristallo inserito tra l' elsa e la lama, intorno ad esso vi era scritta una frase, probabilmente la stessa che c' era sul cristallo: Io sono l' anima di colui che mi disseta con il sangue. Con questo vi ho detto tutto di me, o quasi. U' ultima cosa. Io sono un sicario, una di quelle ombre che si aggira per le vie sicure della città, ho informatori fidati in ogni città, e vittime pronte alla morte ad ogni angolo, una delle mie prossime missioni è infiltrarmi a corte e uccidere il re e il principe, della principessa non mi importa, è ancora troppo piccola. Che altro dire? Solo che il mio corpo è una perfetta macchina per uccidere e che non permetterò a nessuno di intralciarmi.

 

 

Angolo autrice: Lo so che magari come inizio non è un gran che... ma spero nelle vostre recensioni, che siano positive, negative o neutre.

Lo so che non potrò pubblicare il prossimo capitolo molto presto, perchè ho già una storia aperta e questa l' ho lasciata un attimo in sospeso dopo il capitolo 9. ma spero che possa piacere a qualcuno. 

  
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