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Autore: cri86lea    06/06/2011    4 recensioni
In macchina, di ritorno dalla caffetteria. Blaine arrestò la macchina davanti al portone di Kurt, e gli si avvicinò per dargli un ultimo
bacio, prima di salutarsi. Kurt, invece, arretrò, per poi fargli un sorriso:
“ Dopo quello che ci siamo detti oggi, non vorrai lasciarmi così vero?
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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La storia si svolge dopo la puntata 2x22…qualche minuto dopo. Il pomeriggio, dopo che sono passati a prendere gli spartiti per l’audizione di Blaine al Six Flags.


In macchina, di ritorno dalla caffetteria. Blaine arrestò la macchina davanti al portone di Kurt, e gli si avvicinò per dargli un ultimo bacio, prima di salutarsi. Kurt, invece, arretrò, per poi fargli un sorriso: “Dopo quello che ci siamo detti oggi, non vorrai lasciarmi così vero? Almeno accompagnami fino alla porta.” E sorridendo fece per aprire la portiera dell’auto e scese. A Blaine piaceva il fare un po’ teatrale del suo ragazzo e dopotutto doveva ammettere che separarsi da lui gli faceva sempre un po’ male, quindi qualunque scusa per stargli ancora accanto la accoglieva volentieri. Così come era sempre contento di sentirsi desiderato, di sentire che lo voleva vicino a sé, e lo seguì fino al portone di casa. Kurt con la schiena rivolta alla porta, aspettava che il suo ragazzo lo raggiungesse. Giunse. Uno di fronte all’altro, Kurt disse: “ Dimmelo ancora una volta.” Blaine, serio, lo guardò negli occhi, con il cuore che batteva forte : “ Ti amo” Kurt sorrise e rimasero in silenzio, poi Kurt gli si avvicinò ancora di più. Accarezzò i capelli di Blaine e sempre guardandolo negli occhi si avvicinò fino ad arrivare alle sue labbra. Un dolce bacio, puro, con solo la voglia di sentirsi uniti. Poi Kurt fece scivolare la mano sul fianco di Blaine, e lì rimase: “ Finn è da Rachel e i miei torneranno verso le otto, per cena, come al solito, il che significa che abbiamo 4 ore tutte per noi. Vuoi entrare?” Kurt non lo aveva pianificato, ma durante il tragitto in macchina non riusciva ad accettare l’idea di separarsi da Blaine, anche se significava dover aspettare il giorno dopo per rivederlo. Si era già così tanto trattenuto dal chiedergli di sgattaiolare in camera sua quella notte, dopo il ballo. Ma quel giorno non riuscì a dominarsi e glielo aveva chiesto, sapendo entrambi che cosa volesse dire stare soli, finalmente. A Blaine, a quel punto, passarono molti pensieri per la testa… Che cosa indossava quel giorno? A che ora si era fatto la doccia? E se in casa c’era qualcuno, che figura ci faceva, sarebbe sembrato un maniaco agli occhi del padre di Kurt? E che cosa aveva appena detto Kurt? Caspita, quanto tempo era passato, da quanto tempo Kurt aspettava una risposta? Dal volto di Kurt non sembrava un’eternità quindi si decise a rispondere per non sembrare un completo idiota: “Va bene.” Entrarono, Kurt chiuse la porta e come se niente fosse, lo invitò a entrare: “ Prego, appoggia pure lo zaino sul divano” e così Blaine fece, in stato di agitazione, ma sempre ben celato. “Vuoi guardare la tv o un bicchiere d’acqua? E senza attendere la risposta gli si avvicinò e disse: “ O vuoi vedere la mia camera?” lo aveva detto avvicinando la bocca al suo orecchio, sottovoce e poi lo aveva guardato dritto negli occhi. Non era da lui, ma Kurt voleva solo stemperare quello che pensava fosse un evidente imbarazzo e cercare di ironizzare sulla sua mancanza di savoire faire e metterla sul ridere. Ma Blaine non se ne accorse e quella sicurezza, quel sentirsi desiderato gli fece capire che era giunto il momento finalmente e che lui era pronto. Quello che per tante notti aveva sognato, ora stava per avverarsi e divenne tranquillo, deciso. Per tutta risposta, Blaine lo baciò con forza, mettendogli le mani sui fianchi e attirandolo verso di sé, poi iniziò ad accarezzargli la schiena, fino a sollevargli la maglia, e ne approfittò per far passare la sua mano sotto la camicia e sentì la pelle di Kurt, calda e morbida. Gli venne in mente che se non la smetteva con quella veemenza, non sarebbero mai arrivati alla camera da letto e non poteva permettere che la prima volta del suo ragazzo si svolgesse su un freddo pavimento. Forse la seconda volta, si. Si staccò, lo prese per mano e lo condusse verso il corridoio, poi fino in camera, come se quella fosse casa sua o fosse stato lui a prendere l’iniziativa. Entrarono in camera, consapevoli di quello che stava per succedere, e forse anche un po’ in imbarazzo, perché c’era stata tanta passione nel bacio di prima e l’avevano interrotta. Blaine si avvicinò alla finestra: “ Ti dispiace se chiudo un po’ qui?” e la stanza si fece più buia, al che Kurt capì il tentativo di Blaine di essere romantico. Così anche Kurt prese delle candele dal mobile di fronte al suo letto e le accese. Più su c’era il suo stereo: “ Metto un po’ di musica…” ma Blaine lo fermò: “ No, saresti capace di interrompermi per dirmi che vorresti cantarle al glee club”. Kurt ne sorrise, nulla lo avrebbe potuto distrarre da Blaine ma non gli lasciò nemmeno il tempo di togliere il dito dallo stereo, che si sentì afferrare e spingere contro il mobile, ora erano faccia a faccia. Kurt completamente appoggiato ai cassetti e Blaine contro di lui. Completamente, viso contro viso, gli occhi di Blaine per Kurt erano così belli, di un nocciola penetrante. E finalmente capiva cosa significasse perdersi negli occhi di un’altra persona. Perché lo stava facendo. Significava perdersi in quel mare, poter stare tutta la vita a fissare quegli occhi e sapere che sarebbe stata una vita piena, vissuta intensamente. Si riprese e disse: “ Ti amo.” Come risposta anche Blaine lo disse: “ Ti amo” Era la prima volta che erano completamente uniti, vicini, le loro gambe erano intrecciate e quel contatto era così piacevole, così bello. Ma Blaine ora voleva di più. Prese a baciargli la guancia, poi scivolò delicatamente sfiorandogli la pelle, verso l’incavo del collo, e lo baciò di nuovo. Lo assaporò delicatamente. Poi ancora scese tra il collo e la spalla di Kurt e lo baciò ancora, più a lungo. Prese a leccargli il collo come ad unire i punti in cui lo aveva baciato e finì per mordicchiargli l’orecchio. Sentì Kurt sorridere, forse perché non se lo aspettava, ma era necessario fagli capire che da lì non si tornava indietro. Doveva sapere cosa voleva fare. Ed effettivamente Kurt lo sapeva, lo capì benissimo, anzi non aspettava altro. Sicuro, con due mani lo allontanò da sé e gliele mise sul petto e lo fece cadere sul letto, sdraiato. Lui rimase in piedi e lo guardò dall’alto. Tenendo ben saldo lo sguardo sugli occhi di Blaine, si tolse la cravatta, prese a sbottonarsi la camicia. Via il primo bottone, via il secondo, poi il terzo, al che Blaine non ce la fece più e si mise a sedere, avvicinò le mani alla camicia di Kurt e gliela aprì lui. Era eccitato, vide la pelle bianca del suo ragazzo, il suo petto nudo, abbassò lo sguardo e vide la leggera peluria che partiva dall’ombelico e prese a baciargliela. Kurt chiuse gli occhi, non resistette più, si spinse verso Blaine che scivolò verso l’alto per raggiungere il cuscino, e sentì di nuovo Kurt, la sua erezione che premeva contro la propria. Quei dannati vestiti erano ancora troppi, pensò Blaine. Kurt pensò la stessa cosa e tolse la maglia a Blaine e si mise a baciare il petto del suo ragazzo, così diverso dal suo, più formato, più muscoloso e con più peli anche. Così bello, e si, il suo ragazzo era decisamente bello. E lo baciò. Con la mano prese ad accarezzargli il corpo finché, arrivato ai pantaloni girò la mano su se stessa e con le dita prese a sollevare l’elastico dei boxer e infilò la mano finché l’orologio non lo bloccò. Ma quel contatto per Blaine fu sufficiente perché gli sfuggì un gemito dalle labbra. Allora si staccò da lui e prese la sua cintura e la aprì, sentì un forte respiro. Era Blaine, lo aveva lasciato letteralmente senza fiato, aveva smesso di respirare da quel primo gemito. Kurt sorridendo, prese a sbottonargli i pantaloni più velocemente e Blaine con agilità fece scivolare via calze e scarpe. Sedendosi si avvicinò a Kurt e fece la stessa cosa, gli tolse i pantaloni e i boxer. Erano nudi, si guardarono e non c’erano più sorrisi. Solo la voglia di essere uniti. Kurt continuò con quello che stava facendo prima, ma lui si rivoltò e lo spinse, ora era Blaine sopra Kurt e quello che voleva era ancora di più.

Era passata un ora, ora erano abbracciati, Kurt appoggiato al petto di Blaine, le mani intrecciate. Era stato bello. Si guardarono, Kurt spostò la mano fino al viso di Blaine, gli tolse un ricciolo dal viso e disse: “ Sono felice”.




Fine.

Allora, era da un po’ che non scrivevo una fic, le prime le ho scritte su un’altra bellissima coppia.. Lupin/Black, di Harry potter. E il bellismo Darren Criss mi ha ispirato di nuovo. è la prima che scrivo su Glee..quindi fatemi sapere. ne sto preparando un'altra un po' più soft e romantica.
  
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