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Autore: Hikari93    06/06/2011    9 recensioni
Attenzione: Fic estremamente demenziale. All'ennesima potenza.
Le luci si accesero all’improvviso, rendendo visibile un ambiente semplice.
A Naruto Uzumaki – seduto su uno degli scranni presenti –, però, non importava troppo del luogo in sé, quanto di cosa avrebbe fatto lì, cosa avrebbe concluso. Ci sperava. Sperava veramente tanto di riuscire nel suo intento. Ormai quella era la sua ultima possibilità.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha e uno studio televisivo


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Le luci si accesero all’improvviso, rendendo visibile un ambiente semplice.
A Naruto Uzumaki – seduto su uno degli scranni presenti –, però, non importava troppo del luogo in sé, quanto di cosa avrebbe fatto lì, cosa avrebbe concluso. Ci sperava. Sperava veramente tanto di riuscire nel suo intento. Ormai quella era la sua ultima possibilità.
Sudava freddo, Naruto. Si torturava le mani con impazienza. Non stava più nella pelle all’idea di rivederlo. Però, non era sicuro che sarebbe accaduto. Lui poteva non aver accettato di incontrarlo, poteva aver sospettato chi fosse stato a mandarlo a chiamare.
Deglutì nervosamente, poi, l’applauso del pubblico lo riscosse dai suoi pensieri. Si voltò e la vide.
La conduttrice.
 
-Buonasera a tutti, e benvenuti a “C’è posta per te”- enunciò questa, squadrando ad uno ad uno i presenti. Era bionda, gli occhi marroni. Era truccata e vestita impeccabilmente – con un abito da sera rosso fuoco – ma… assomigliava terribilmente a qualcuno che il ragazzo conosceva.
-Signorina Tsunade?- disse Naruto, alzandosi in piedi e puntando un dito contro la donna.
Questa lo guardò stizzita.
-E allora? La vera conduttrice si è accidentalmente fatta male. Poverina.- chiarì l’Hokage, sventolando una mano con noncuranza.
A Naruto, però, non gliela raccontava giusta. Glielo leggeva negli occhi e nei gesti che a quel povero essere, che avrebbe dovuto condurre per davvero la trasmissione, era successo qualcosa di non casuale. Chissà quale ninja aveva inviato Tsunade per metterla K.O.
Tuttavia, l’Uzumaki preferì starsene zitto, continuando a crogiolarsi nella sua ossessiva disperazione. Sospirò, con quell’unico chiodo fisso nella mente.
-Ebbene.- riprese Tsunade. -Questo è Naruto Uzumaki.- presentò con un gesto della mano.
Un applauso riecheggiò nello studio televisivo.
-E questa è la sua storia.- continuò la donna, schiarendosi la voce per essere pronta a parlare.
-Suvvia, tutti sanno la mia storia!- insorse l’Uzumaki, impaziente. –Andiamo avanti!- supplicò.
Tsunade gli fece segno di restare in silenzio e di lasciarla continuare. Così fece.
-Dunque, la vita di Naruto Uzumaki è stata segnata dal demone del kyubi che risiede dentro di lui.- iniziò quella.
-No, Hokage, no!- scattò Naruto. -E se l’Akatsuki ci sta seguendo? Insomma, non solo per questo, ma è meglio che certe informazioni restino riservate!-
La donna si zittì di colpo. Poi, davanti alla veridicità delle parole del ragazzo, sorrise con innocenza, buttando via una delle pagine che teneva in mano.
“Bene. Tentativo numero due.”, pensò.
-Allora, Naruto Uzumaki è nato il…-
-Ma a chi interessa, dai!- la interruppe di nuovo l’Uzumaki. -Al pubblico interessa il perché sono qui!-
Una vena cominciò a pulsare visibilmente sul viso della donna.
-Bene.- sussurrò debolmente. –Si dia il caso, però, che TUTTI sanno perché sei qui!- esclamò, il tono della voce gradualmente più alto, fino a culminare in un vero e proprio urlo.
Naruto rimase stizzito, gli occhi sgranati. Non ci credeva. Come faceva tutta quella gente a sapere in anteprima il motivo della sua presenza lì? Sicuramente Tsunade lo stava prendendo in giro.
La Senju si accorse dell’incredulità del ragazzo di fronte a lei e, perciò, si voltò verso il pubblico.
-Allora, gente!- disse rudimentale. -Dimostrateglielo!-
Ragazze e ragazzi, in coro, urlarono un solo nome. Uno solo.
-SASUKE!-
Alcuni, poi, tirarono fuori cartelloni con immagini compromettenti sui due amici. Qualcuno alzò la mano, affinché gli venisse concessa la possibilità di parlare col biondo.
Naruto, intanto, faceva invidia ad un pomodoro.
-Domanda concessa!- fece Tsunade, allegra e padrona della scena.
-Avrei una domanda per Naruto Uzumaki.- iniziò una tizia, apparentemente seria e calma. –Suvvia, ma dicci davvero cosa è successo alla Valle dell’Epilogo con Sasuke! Cioè, noi lo sappiamo, ma sentirlo ammetter da te sarebbe il massimo!- aveva gli occhi che luccicavano e la bava alla bocca. Altre le fecero eco, urlando e sbraitando al pensiero. La fantasia fluiva veloce nelle menti delle fangirls.
Il ragazzo sottoposto alla domanda, nel frattempo, si sentì morire. Poi, sulle difensive, prese ad urlare.
-Ma cosa insinuate? Non è successo nulla quel giorno!-
Era tutto rosso in viso e la sua espressione non fece presagire nulla di buono alle ragazzine urlanti.
Tutt’altro, qualcosa di eccellente. L’Uzumaki, infatti, col suo comportamento, non faceva altro che alimentare ancora di più i dubbi – se così si potevano dire – del pubblico.
-E dai, basta perdere tempo!- gridò un altro. –Vediamo cosa succede quando arriverà Sasuke!-
Seguì un religioso silenzio. Solo allora Naruto riuscì a tirare un sospiro di sollievo.
-Vediamo la consegna della posta.- esordì Tsunade, facendo scattare gli applausi. Aveva buttato tutti i fogli, riguardanti la storia del biondo, a terra. D’altronde, sembrava che tutti lo conoscessero molto bene.
 
La busta davanti a Naruto, che separava il posto dove – sperava – si sarebbe seduto Sasuke, si aprì. Un tizio sulla bicicletta prese la parole. E l’Uzumaki conosceva anche lui: era Jiraiya.
Naruto non riuscì a non spalancare la bocca nel vedere che il suo maestro era ancora vivo. Pazzesco. Ma cosa stava succedendo lì dentro?
-Eccomi, Tsunade. Siamo qui, al presunto covo dell’Akatsuki per consegnare questa a Sasuke Uchiha. Andiamo!-
La colonna sonora del programma partì, mentre Jiraiya, pedalando, si addentrava in un luogo che Naruto si sarebbe aspettato lugubre e senza vita. E invece no. Si trattava di una sottospecie di villa con tanto di luci e colori.
Jiraiya bussò.
Naruto sentì il cuore in gola. Voleva rivederlo.
Ad aprire la porta fu un ragazzo biondo, mezzo addormentato, che si stava lavando i denti. Era a torso nudo e alle ragazze in studio non sfuggirono gridolini d’approvazione.
-Buonasera!- salutò il Sannin.
-Sera?- chiese, stonato, Deidara. -Non è mattina?-
Jiraiya ridacchiò, senza sapere che dire. Poi, ripresosi dallo sbando iniziale, proseguì.
-C’è un certo Sasuke Uchiha?- chiese.
A quelle parole, il biondino spalancò l’occhio azzurro, pieno di rabbia. Qualcosa diceva a tutti i presenti – e anche a Naruto – che quel Deidara stava per fare esplodere l’inviato. Poi, evidentemente, si accorse della telecamera - infatti si girò verso di essa - e sembrò calmarsi.
-Uchiha, ti cercano.- urlò, rivolto a qualcuno all’interno.
Naruto sobbalzò impercettibilmente. Sentì il cuore accelerare e il rossore pervaderlo.
-E’ arrossito!- gridò qualcuno.
Ma l’Uzumaki non aveva occhi né orecchie per nessuno, se non per quel ragazzo che stava per uscire dal covo. Sasuke. Finalmente.
-Lei è Sasuke Uchiha?- domandò Jiraiya, sporgendo il microfono verso il moro.
-Come è Sasuke?- sbottò Naruto, rivolto a Tsunade. -Certo che è lui! Insomma, l’Ero-Sennin lo conosce!- Non riusciva a capacitarsi. Perché tutte quelle formalità? Sasuke. Bellissimo come sempre.
-Fa parte del programma, lascialo fare.- lo giustificò Tsunade.
Sasuke, intanto, guardava schifato e infastidito. Alternava lo sguardo da Jiraiya al microfono e viceversa. Strinse gli occhi con astio.
-Devo farle tre domande!- continuò l’uomo, leggendole su un foglio. -Dunque, è vero che ha ucciso Orochimaru?-
Il ragazzo non rispose.
-E che ora si è unito all’Akatsuki?-
Niente. Di nuovo.
-E che il suo clan è stato sterminato quando lei aveva solo sette anni?-
Un lampo d’ira passò negli occhi scuri – e terribilmente attraenti, come li ricordava Naruto – dell’Uchiha. Nonostante tutto rimase in silenzio.
-Perfetto!- festeggiò Jiraiya. –Ecco a lei la busta! E’ stato invitato a “C’è posta per te”! Ripeta con me… c’è posta per te!-
Silenzio, solo silenzio. La telecamera si puntò verso il volto di Sasuke per un solo istante, prima di essere messa fuori uso da un fulmine uscente dalla mano del ragazzo.
Poi fu buio.
 
-E allora? Verrà? Non ha parlato, né altro!- si allarmò l’Uzumaki. -E l’Ero Sennin? Che ha detto?-
-Calma, testa quadra.- lo rimproverò la Senju. -Ora controlleremo.-
Seguì un silenzio pieno di sottintesi.
-Jiraiya?- enunciò, poi, la conduttrice. -Sasuke ha accettato l’invito?-
Naruto incrociò le dita dietro la schiena, ormai non era più sicuro – e forse non l’era mai stato – che l’altro accettasse di incontrarlo. Come gli era venuta in mente una stupidaggine del genere? Era ovvio che Sasuke non potesse MAI essere lì.
-Sì, Tsunade. Sasuke ha accettato l’invito ed è qui con noi.-
“Ecco, lo sapevo.”, pensò il biondo.
Un boato in studio quasi ruppe tutte le telecamere.
L’Uzumaki alzò lo sguardo, riscosso da quel rumore, e lo vide. Era Sasuke. E’ vero, era incatenato e trasportato a forza da decine di ninja, ma c’era. Forse non era stato troppo d’accordo, ma c’era.
Sasuke, intanto, cercava di dimenarsi, di divincolarsi, ma quelle ragazze assatanate, vestite da ninja, non gli davano via di fuga.
“Tu incontrerai Naruto!” gli avevano detto, in tono minaccioso.
Sulle prime, Sasuke aveva ghignato davanti a quella minaccia e, impugnata la spada, aveva fatto per attaccarle ed ucciderle. All’improvviso, però, non aveva capito più nulla. Le ragazze gli si erano buttate addosso, immobilizzandolo sotto lo sguardo attonito dei suoi compagni di Team. Suigetsu aveva sputato l’acqua che stava bevendo. Jugo si era imbizzarrito. Karin era stata sedata insieme a Jugo. Gli altri membri erano spariti all’istante. Che cosa stavano facendo tutti quanti? Perché nessuno ammazzava quelle papere?
In realtà Tsunade aveva promesso dei soldi – provenienti dalle casse di Konoha – a Kakuzu. E, doveva ammettere, che quel ninja era stato davvero efficiente.
Fatta la sua comparsa, quindi, Sasuke fu messo a sedere all’altra estremità della busta. Gli fu tolto il bavaglio che lo costringeva a stare zitto, ma furono mantenute le corde – che gli impedivano di fuggire – e le bende – che gli impedivano di usare lo Sharingan.
Alla fine, però, queste ultime furono tolte, per permettere all’Uchiha di guardare negli occhi chi l’aveva mandato a chiamare.
-Apriamo la busta.- disse Tsunade. E così fu fatto.
Naruto già aveva le lacrime agli occhi, pronto a cominciare uno di quei discorsi strappalacrime sull’amicizia che lo legava a Sasuke. La Senju, però, le ricordò gli regole del programma.
“Non poteva parlare finché Sasuke non gli avesse dato la possibilità, l’autorizzazione per farlo”
Per questo, al biondo non restò altro da fare che sperare.
-Allora, Sasuke, te lo aspettavi?- chiese la conduttrice.
L’Uchiha la guardò con astio.
-Io. Non. Volevo. Essere. Qui.- scandì, con odio.
-Naruto può parlare?- domandò l’altra, ignorando l’affermazione del sequestrato.
Stavolta Sasuke rispose.
-No.- disse, gelido.
Il pubblico, tutto in visibilio e armato di macchine fotografiche e quant’altro, si rattristò. Ma come? I loro due paladini erano lì e non potevano parlarsi? Anche Naruto era triste.
-Il pubblico è sovrano!- gridò Tsunade, dopo aver visto i musi lunghi di tutti. Persino i cartelloni con le immagini e con le scritte delle frasi più belle che i due si erano detti, si erano afflosciati. A quelle parole della donna, però, sembrò che tutti e tutto riprendesse vita. Le facce erano speranzose.
Ebbene, Naruto, parla!
Il biondo scattò in piedi ed annuì convinto.
-Sasuke!- cominciò, l’eccitazione leggibile nei suoi occhi.
Un “ooooh” accompagnò le sue parole.
-Devo dirti una cosa importante!-
Il pubblico restò col fiato sospeso.
Nel frattempo l’Uchiha si guardava intorno, scocciato. Avrebbe voluto appiccare tutto, ma se non fosse riuscito a scappare? Sarebbe incappato anche lui nell’incendio. Tanto valeva starsene zitto ed aspettare che tutto finisse.
-Io ti riporterò a Konoha!- concluse l’Uzumaki, una strana luce negli occhi.
U pomodoro gli arrivò in faccia senza che potesse prevederlo.
-Ehi!- gridò l’impacciato ragazzo, prima di ricevere una lattina dritta sul naso.
“Stupidi. Non potrei dirgli proprio quello”, riflettette tra sé e sé il malcapitato Naruto. Avrebbe voluto dirglielo, ma non era quello il momento.
-Tutto qui?- chiese, infine, Sasuke. Sperava di potersene andare quanto prima.
L’altro annuì.
-Tutto questo trambusto per così poco?- s’intromise Tsunade, stizzita.
Il biondo annuì nuovamente, rapito dallo sguardo scuro dell’altro ragazzo.
-Bene.- continuò quella. -Quindi, Sasuke apriamo la busta?-
-NO!- gridò l’Uchiha, mandando al diavolo tutto il suo autocontrollo. –NO, NO E ASSOLUTAMENTE NO!-
La conduttrice si girò verso il pubblico.
-APRIIIIIIIIII!- gridarono tutti, compreso Naruto.
-Ripeto: il pubblico è sovrano.- scandì la bionda, dando l’ordine si spalancare la busta. Poi si tolse dalla possibile traiettoria dell’irruente Uzumaki. Sapeva che poteva finirne coinvolta.
-SASUKE!- urlò, al colmo della gioia, il jinchuriki. Abbracciò il compagno – che non poteva fuggire per via delle funi che lo tenevano fermo – e quasi lo stritolò.
La gente applaudì con vigore, soddisfatta della rimpatriata voluta dai due.
-Bene, anzi benissimo!- proruppe Tsunade, soddisfatta per il successo della trasmissione che aveva condotto. -Con somma gioia -Sasuke la guardò con sommo odio- salutiamo i nostri due beniamini! Potete uscire di là!- spiegò, facendo strada ai due.
Nel frattempo, Naruto aveva preso in braccio l’Uchiha per aiutarlo a togliersi di lì. “Deve entrare qualcun altro”, aveva spiegato, sorridendo. Tra gli applausi e la gioia di tutti, quasi venerato come un eroe ritornato con la sua principessa, si era diretto dietro le quinte. Qui, aveva ridato la libertà a Sasuke.
 
DIETRO LE QUINTE
 
-Ora puoi andartene. Sappi che ti riporterò a…-
-E basta con questa lagna!- lo interruppe il teme, portandogli un dito alle labbra. –Pensiamo ad altro.- continuò.
Improvvisamente, senza che nemmeno Naruto capisse cosa stava accadendo, Sasuke prese a spogliarsi e a fare lo stesso con il dobe.
-Non sai da quanto aspettavo questo momento.- disse l’Uchiha, malizioso.
Poi, fu addosso all’Uzumaki.
I due, mentre consumavano il loro amore, pensavano di non essere visti, senza sapere, però, che le fangirls sono ovunque e sono terribili.
Una di queste ha scritto questa storia.

 


 




 
 
Delirio totale questa fic!!! >www<
Mi è venuta in mente vedendo la pubblicità di c’è posta per te! XD
Perdonatemi per la schifezza! TT^TT
Spero che vi abbia fatto ridere almeno un po’.
Siate buoni per favore! >////////////>

Grazie! 

   
 
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