Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: Dikar 93    27/02/2006    7 recensioni
In questa storia comparirà la gemella di Kisshu, e anche qualcun altro (o meglio altrA)...
C'è avventura, amore, azione. Che aspettate a leggerla?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTE

(*) Ormai sono passati alcuni anni e Kisshu ha sedici anni, Taruto tredici.

(**) Gli onigiri sono delle polpette di riso tipiche del Giappone.

(***) "Aka" è una delle poche parole che gli alieni non hanno cambiato in giapponese, significa "grazie". 

(****) Il pianetino in cui vivono gli alieni.

(*****) In Giappone esiste la Festa Autunnale e ho preso spunto da quella, che per vostra informazione ho visto su Card Captor Sakura! =H

(******) Preso dal cognome di Ran in "Gals"! =H 

(*******) Alla misteriosa ragazza, ma che tanto avrete già capito chi è, piace molto questo vecchio poema.

ANGELICA GELOSIA

Ichigo era seduta al caffè, mentre leggeva una rivista insieme a Retasu, Zakuro e Minto. 
Ormai era cresciuta, era diventata più magra e i fianchi erano più marcati, aveva fatto allungare i capelli fino a fine schiena, lasciando però come prima le ciocche davanti alla faccia.
Retasu si era sciolta le trecce, lasciando così ricadere i capelli mossi sulle spalle. 
Minto aveva anch'essa allungato i capelli, e ora raccoglieva solamente alcune ciocche in una codina centrale. 
Zakuro invece li aveva accorciati, lasciando così un elegante caschetto.
Purin li aveva come sempre, e adesso era al mare.
Era piena estate, si moriva di caldo e per lo più avevano addosso le divise da cameriera. 
- Che pizza...è estate, non c'è nessun cliente, non capisco perché dobbiamo restare qui! Abbiamo anche completato la missione...insomma per farla breve...che scocciatura! - disse Retasu annoiata. 
- Già...che scocciatura! Io vado a cambiarmi, tanto dubito verrà qualcuno!- disse Minto dirigendosi verso i camerini. Qualche secondo dopo le altre mew mew furono anch'esse negli spogliatoi.
- Permesso?- disse una vocina leggera.- Mmh...un cliente? Con questo caldo?- chiese Zakuro perplessa e curiosa.
Era una ragazza che aveva più o meno l'età di Ichigo, ma più esile e dolce di lei. 
Aveva due occhi ambra e dei capelli lunghi fino a metà schiena, molto lisci, e una frangetta; delle fasce rosse sulle braccia e una maglia a pancia di fuori larga, e una gonna con sotto delle calze fino alla caviglia. Ichigo ebbe un fremito, quei occhi....quei capelli...gli ricordavano...Kisshu!
- Emh...bene...emh...cosa...vuole ordinare?- chiese Ichigo stupita. 
La ragazza si sedette ignorandola a un tavolo vicino alla finestra, Ichigo notò che portava un cappello verde smeraldo come i suoi capelli...ma cosa doveva nascondere sotto di esso, con questo caldo?
Ichigo entrò perplessa nella cucina.
- Non vi sembra un po' sospetta quella ragazza?- chiese preoccupata alle amiche. 
- Sospetta? A me sembra una semplicissima liceale!- disse Minto sicura.
- Sì...infatti!- disse Zakuro di spalle.
- Ichigo...capisco...ti ricorda Kisshu, vero? - disse Retasu allegra. Lei era l'unica, l'unica che la capiva sempre, non pensava che le avrebbe detto questo.
- Ma va'...cosa vai a pensare!- disse Ichigo imbarazzata. 
- Ichigo...guarda che lo sapevo da un po' che...ti eri presi una piccola cotta per lui!- disse Retasu sicura.
Ichigo spalancò gli occhi, poi abbassò la testa tutta rossa, Zakuro smise di lavare le stoviglie, Minto lasciò cadere il vassoio. 
- Mi dispiace Retasu...vedi...non lo so neanche io, so solo che da quando mi sono lasciata con Aoyama-Kun...mi sento così vuota...- disse confusa Ichigo. - Vado a prendere l'ordinazione!- disse facendo un sorrisino.  

== == == == ==

- Asha! Asha! Dove sei? Uff...perché sparisce sempre? - si chiese Kisshu rassegnato.
- Forse perché siete falsi gemelli! Ma c'è davvero qualcosa in cui siete uguali...- fece Pai.
- Cioè?- chiese Kisshu irritato.
- Combina guai!- disse Pai sarcastico. 
- STAI ZITTO! E AIUTAMI A CERCARLA!- disse arrabbiato Kisshu.
- Kisshu...hai visto Asha?- chiese Taruto curioso.
- NO! LA STO CERCANDO DA MEZZ'ORA! DAMMI UNA MANO! E' ANCHE TUA SORELLA!- urlò furioso Kisshu al fratellino.
- Ma tu sei più grande, io ho solo tredici anni (*), tu ne hai sedici!- disse Taruto.
- E CON QUESTO?- chiese Kisshu ancora più arrabbiato.

== == == == ==

- Mmh...due onigiri (**)  e un succo all'arancia - disse sicura la ragazza seduta al tavolo delle mew mew.
Ichigo prese a scrivere su un blocco l'ordinazione. - Ok, ve lo portiamo subito!- disse Ichigo.
Passarono alcuni minuti.
- Ecco i suoi onigiri signorina...- disse Zakuro, posando il piatto e il bicchiere sul tavolo. 
- Ah...Aka (***)!- disse la ragazza. 
Zakuro alzò un sopracciglio, - Da dove vieni?- chiese perplessa. 
- Emh...Cayen (****)!- disse lei addentando una polpetta. 
-Dove si trova?- chiese ancora Zakuro sospettosa. 
- Emh..."Come si chiamava! Come...si chiamava quel paese? Perché? Perché ho detto proprio Cayen? Ah...già!" In Inghilterra!- disse sicura.
- Ci sono stata, ma non me lo ricordo! Ma non ho mai sentito quella parola! - disse Zakuro.
- Emh...vuole...vuole...dire..."Come si diceva?...ah..." Grazie - disse la ragazza. 
- Grazie? Ma si dice please (quando si accetta qualcosa si dice "please" ndBeta_ Reader)!- disse Zakuro confusa.
- Sì, lo so...è...un modo di dire!- disse preoccupata la ragazza. 
- Ah...- disse Zakuro perplessa, poi tornò in cucina. 

== == == == == 

- Ciao...Rika...Asha è con te?- chiese Kisshu imbarazzato al citofono di Rika. Era la migliore amica di Asha e  le aveva da poco detto che gli piaceva. Rika aveva i capelli ricci e biondi e gli occhi blu acceso, grandi e lucidissimi. 
- Ah...Kisshu! Che sorpresa! No, i-io non lo vista!- disse poco prima di provare ad attaccare il citofono.
- ASPETTA RIKA!- urlò Kisshu. 
- Si? Dimmi...- disse Rika imbarazzata.
- Emh...vieni giù un secondo?- chiese Kisshu imbarazzato.
Rika chiuse il contatto e scese le scale del piccolo palazzo, in pochi minuti Kisshu se la trovò davanti. 
- Senti...ho riflettuto su quella cosa che...che tu...mi hai detto, anche tu mi piaci- disse Kisshu poco convinto, Rika spalancò gli occhi poi gli si buttò fra le braccia, Kisshu ricambiò l'abbraccio.

== == == == == 

Asha uscì dal caffè. - ASHA!- una voce la stava chiamando, chi era? - Kisshu!- disse Asha dopo essersi girata curiosa,  e lo abbracciò forte attorcigliando le braccia attorno al suo collo.
- Possibile che devi sempre sparire? Ormai hai sedici anni!- la rimproverò Kisshu.
- Lo so, ma tornare sulla terra...mi fa venire in mente tanti bei ricordi, come la mamma, o papà oppure...- disse Asha triste.
- Oppure Mahai, vero?- Disse Kisshu abbracciandola più forte quando sentì dei piccoli singhiozzi,  Mahai era stato il ragazzo di Asha, ma era morto in una frana. - Sai...ho chiesto io di poterti chiamare Asha, perché tu eri e rimani importante come la mamma - le disse Kisshu cercando di consolarla, le sue braccia la strinsero più forte che potevano.
- Ahia Kisshu! così mi fai male...- disse Asha quando si fu calmata.

Asha difatti era la sorella gemella di Kisshu.

Si materializzarono in Cayen, Kisshu si diresse nella sua piccola camera, si sedette sul letto, ripensando a quei bruttissimi momenti in cui la sua famiglia scomparse...

"- MAMMA!- urlò un bambino dagli occhi ambra.
- KISSHU! ASHA! TARUTO!- urlò una donna dai capelli verdi e gli occhi grigi, prendendo in braccio i propri figli.
Una colonna incominciò a tremare, cadde, la donna lasciò i bambini, mettendoli in salvo ma lei...lei rimase sotto la colonna.
Kisshu abbracciò il fratellino che aveva solo un anno, strinse gli occhi più forte che poteva, e pianse, pianse tanto, Asha rimase ad occhi spalancati, poi chiamo la madre, andando verso di lei: - Kisshu, Asha...occupatevi di...vostro...fratello...Taruto...è...così...piccolo...- disse la madre con la voce rauca, poi niente, se n'era andata, per sempre. 
Ora erano davvero soli; il padre era morto in guerra . I nonni non c'erano più, non li avevano neanche conosciuti...
Kisshu lasciò cadere una lacrima, poi la porta si aprì, - Asha...- disse Kisshu piano.
Asha tolse da dietro la schiena un chimero, poi prese un uccello preso da cavia e...-FUSIONE!- urlò lei forte.
Un enorme angelo dagli occhi rossi fisso Kisshu per un attimo, poi l'alieno venne scaraventato contro il muro, sentì il radio e l'ulna rompersi, poi il chimero sbatté le ali e creò un vortice potentissimo, che catturò Kisshu e lo fece sbattere su ogni parete, tra i suoi urli a causa delle ossa rotte, che gli sembravano quasi conficcate nel muscolo.
L'angelo crudele si fermò, lasciando Kisshu a terra sfinito, ansimante, ma quando notò che era ancora vivo unì le possenti ali e congiunse le mani. Una luce bianca gli si fiondò addosso, lasciandogli delle gravi ustioni. 
-ASHA! AIUTAMI!- urlò Kisshu con tutta la voce che aveva, ma lei si girò e lo guardò con sguardo maligno. - Tu...non sei Asha, vero?- chiese Kisshu, ma lei gli rivolse un altro sorriso e si smaterializzò. Non era la stessa che aveva accompagnato a casa, che aveva abbracciato. Era diversa, e lui se n'era accorto.
L'angelo prese il volo, andando a sbattere forte sulla pancia dell'alieno; una costola, se non di più, si ruppe conficcandosi nei polmoni, un muscolo della gamba si stirò, Kisshu lanciò un lunghissimo urlo, poi svenne, ma vide qualcuno, con due orecchie, una coda e un vestito rosa.
- I...Ichigo...- disse piano sul punto di morire, forse era già morto, sperava tanto di sì.

== == == == ==

Una sala tutta bianca, quasi abbagliante.  
Dov'era finito? 
Dove si trovava? 
Cercò di aprire gli occhi, ma non ci riuscì. 
Cercò di alzarsi, mettersi seduto, ma il dolore era troppo forte.
C'era un odore che gli metteva la nausea, un odore di farmaci...aprì un poco gli occhi, gli bruciavano, aveva un qualcosa sulla bocca e un sacchetto che era legato da un filo al braccio  pieno di quel che sembrava una medicina. Un braccio, l'addome e il busto fasciati e una gamba tenuta da un'asse, perché era lì? Non si ricordava niente, nella sua testa c'era vuoto, cos'era successo? Qualcosa gli passò per la mente...
"Un angelo, dagli occhi rossi, un vortice...una luce e...Ichigo, non sapeva se era davvero lei, ma se ora era in paradiso vederla nell'ultimo momento di vita era stato bellissimo...ma...adesso dove si trovava? Come aveva detto Pai che si chiamavano quei posti enormi dove curano gli umani ?...ospedali! Sì, si trovare in uno di quei strani posti, la testa era fasciata, probabilmente chi l'aveva portato in questo "ospedale" aveva cercato di non fare vedere le orecchie lunghe e a punta.

Kisshu sentì una voce. 
Chi era? 
Cercò con tutte le sue forze di vedere al di fuori della stanza bianca, ma quel maledetto dolore al  busto gli dava delle fitte appena lo muoveva, ci rinunciò, chiuse gli occhi cercando di dormire, ma non riuscì a non sentire le voci.
- Sì, ha il radio e l'ulna rotti due costole rotte, una si è scheggiata, e si è andata a conficcare in un polmone, ma lo abbiamo appena finito di operare, adesso non ci dovrebbe essere problema, poi ha un muscolo della gamba stirato- disse un'infermiera tutta vestita di bianco. 
- Ma...sta bene? E' fuori pericolo?- chiese una vocina esile e dolce. 
- Questo non posso ancora dirglielo. - disse l'infermiera.
- Posso entrare?- chiese la vocina supplichevole. 
- Sì, credo che possa ma mi deve dire chi è lei- disse l'infermiera sicura.
- Ah...emh...io sono un'amica. -  disse la ragazza allegra. 
La donna aprì la porta dopo averle detto qualcosa come un "sì, va bene, può entrare...".
La ragazza si sedette su una sedia vicino al letto, Kisshu sentì quel calore che solo Ichigo era capace di infondergli, che aveva sentito quando lui era stato attaccato e un qualcuno l'aveva salvato. "Ichigo..." pensò Kisshu. - Ciao...Kisshu, scusa se sono arrivata quando ormai tu eri a terra privo di sensi, mi hanno detto che ti hanno operato, ora come stai? Ma che stupida, ti chiedo le cose come se tu mi potessi risp- sussurrò lei.
- Bene...- disse Kisshu con un filo di voce. Ichigo sbarrò gli occhi rosa più che poteva, poi si posarono sull'alieno, vide i suoi occhi ambra aprirsi, ora la guardavano.
Ichigo fece un sorrisino, poi i suoi occhi si riempirono di corpose lacrime, una scivolò sulla morbida guancia sinistra, poi cadde sulla mano di Kisshu. 
- Kisshu...- sussurrò Ichigo, poi lo abbraccio così forte da fargli male.

== == == == == 

La stanza di Asha era buia, c'erano solo due persone che discutevano: una era imbavagliata e legata in un angolo, l'altra con dei capelli biondi e ricci con un angelo a fianco.
Un angelo strano, con gli occhi rossi, enorme, maestoso, con delle ali bianche e grandi quanto una persona.
- Strano il destino, si fa tutto per gelosia, vero amica mia? Beh...in fondo Kisshu era il mio ragazzo...e poi non potevo sopportare che avesse baciato quella Ichigo e me no! Non potevo restare a guardare mentre lui parlava di lei come se fosse Beatrice della Divina Commedia, (*******)  quindi ho deciso di ucciderlo. Certo, lei l'ha portato in salvo ma...non so quanto potrà resistere, le ferite sono piuttosto gravi!- disse la misteriosa ragazza, poi una risatina acuta uscì dalle sue labbra.
Asha emise un versetto, simile a un "ti credevo mia amica!" La ragazza vicino all'angelo disse: - Difatti lo sono! ma come ti ho spiegato...per gelosia si fa tutto!- sibilò, e dagli occhi ambra dell'imbavagliata scivolò molto lenta una lacrima, poi farfugliò ancora qualcosa:  -Kisshu ti amato solo perché somigliavi a Ichigo- 
Era vero, Ichigo somigliava molto a Rika.  L'amica capì subito ciò che Asha aveva detto. 
- Cosa?! Questo non è vero...ATTACCA CHIMERO!- urlò la ragazza fingendo di non credere a quelle parole. Kisshu si era dichiarato a lei per amore, non certo per nostalgia, o almeno voleva crederlo. Il chimero si fiondò su Asha, che chiuse gli occhi pieni di lacrime più forte che poteva, l'impatto con la testa del chimero le fece molto male alla pancia, ma senza ferirla gravemente. 

== == == == ==

Rika aveva preso le sembianze di Asha dopo averla catturata e legata, poi era entrata nella camera di Kisshu e lo aveva attaccato.
Lei, che era sempre sembrata la più innocente ragazza dell'Universo si era rivelata la più perfida e spietata.
Rika non aveva pensato che facendo del male a Kisshu avrebbe fatto del male anche alla sua amica Asha, non se n'era accorta.

== == == == == 

Caffè mew mew, venerdì 4/06/06, ore 19.30.

Retasu uscì dal caffè. Era ormai per strada quando sbatté il naso contro un paletto della luce, mentre era immersa nei suoi pensieri.
- AHIA! Accidenti, sono andata a sbattere contro questo palo!- disse Retasu massaggiandosi il naso con la mano destra. Sul palo era attaccato un foglietto, lei lo lesse attentamente incuriosita. 

FESTA ESTIVA (*****)

Domenica 6/06/06.
Dalle ore 21.00 
Alle ore 24.30.
Quartiere Kotobuki
(******)  

"Quasi quasi ci vado tanto credo che domenica non avrò niente da fare!" Pensò Retasu, poi prosegui la strada.

La ragazza aprì la porta di casa.
- MAMMA! SONO TORNATA! - urlò, ma non sentì risposta, andò in salotto, la madre era sul divano, il fratellino, Yukito Midorikawa, dodici anni, capelli verdi e occhi marroni, corse ad abbracciarla, poi disse: - Retasu! Ho fame! Ma la mamma si è addormentata, e io fame, tanta fame!-  
- Va bene Yukito, ti preparo una cioccolata, ma tu ora mollami!- esclamò lei.  Il fratellino si staccò, lasciandola così andare in cucina.
A volte si comportava come un bambino di seconda elementare, anche se ora faceva la prima media. Quando la faceva arrabbiare gli veniva voglia di dargli una borsata sulla schiena, ma appena vedeva quei due occhioni nocciola non riusciva neanche più a sgridarlo.
Si sedettero al tavolo della cucina, sorseggiando una cioccolata fumante. 
La madre entrò nella stanza, ancora mezza addormentata. 
- Ah mamma... - disse Retasu quando si fu accorta che la madre si era svegliata. Le porse una tazza, dicendo: - Tieni, ne ho fatta una anche per te - la madre la prese per poi sedersi al tavolo e incominciare a berla. 
- Senti...avevo pensato...domenica abbiamo qualcosa da fare?- chiese Retasu.
- No, perché? - rispose la madre curiosa. 
- Emh...no, niente...cioè...pensavo di andare a una festa estiva...sempre se va bene...- disse Retasu. 
- Sì, non ci dovrebbe essere problema- disse la madre sorridendo.

== == == == ==

- Signorina! - urlò Ichigo a un'infermiera.
- Sì?- rispose la donna alla ragazza dai lunghi capelli rossi.
- Il paziente si è svegliato! Ora sta bene!- disse Ichigo all'infermiera. La donna al suo fianco entrò nella stanza, Ichigo la vide sgranare gli occhi e poi cadere a terra. 
Entrò anche lei nella stanza, incuriosita. 
L'angelo, il perfido angelo che aveva attaccato Kisshu era lì, in quella stanza.
L'angelo la prese di mira, deciso a colpirla.
Kisshu si alzò dal letto di soprassalto, evocò i tridenti e infilzò il chimero, facendolo cadere a terra, morto.
- ICHIGO!- urlò dirigendosi verso di lei. 
- Grazie, Kisshu...- disse lei ancora spaventata, poi si abbracciarono.

== == == == ==

Domenica arrivò in fretta. 
Retasu era alla festa ormai, ma si era allontanata dalla folla, stava camminando in un sentiero, non sapeva dove portava, ma poi sarebbe tornata.
Il tempo passò, lei era ancora lì.
Si guardò intorno.
Dov'era finita? Oh no...si era persa! 
"Oddio! E ora come faccio?", pensò. Incominciò a correre più veloce che poteva, inciampò in una radice e cadde a terra, stringendosi la caviglia. Cercò di alzarsi ma non ci riuscì. Si era slogata una caviglia.
Adesso come avrebbe fatto a tornare a casa?
Non avrebbe più rivisto sua madre, suo fratello, suo padre, Ichigo, Zakuro, Mint, Purin, Keiichiro e...Ryou. 
Lui...quanto avrebbe voluto che adesso lui fosse lì, ad abbracciarla e a dirle di stare tranquilla, ma non c'era, e non sarebbe venuto. 
Perché? Perché succedevano tutte a lei? Perché ogni volta che faceva qualcosa o sbatteva contro un palo, o rompeva qualcosa...sempre, tutte le volte che cercava di fare qualcosa bene...gli andava male. L'unica cosa che le riusciva bene era studiare, altrimenti era impacciata in tutto: con i ragazzi, con le amiche, con il lavoro...riusciva a farsi male anche facendo una semplice passeggiata! Incominciò a urlare, a chiamare aiuto, piangendo e con la voce tremante. 
- AIUTO! QUALCUNO MI AIUTI! AIUTO!- urlava. Niente, nessuno arrivava. Continuò, usando tutta la voce che aveva dentro.
- Uffa! Tutte a me devono succedere? Perché? PERCHE' CAVOLO NON ARRIVA NESSUNO?- urlò Retasu tra le lacrime, con la voce leggermente rauca e ancora tremante. 
Incominciò a piangere forte, senza interruzione, singhiozzando. 
- AIUTO! VI PREGO! Venite! - piagnucolò. Cercò ancora di parlare tra le lacrime e il dolore alla caviglia era sempre più forte.
Dopo una mezz'oretta si udirono dei passi, qualcuno stava venendo ad aiutarla! Smise di piangere e alzò la testa.
Una voce la stava chiamando, era quella di Ryou, che urlava: - RETASU! DOVE SEI?-
- RYOU, SONO QUI!- urlò lei, con tutta la voce che le rimaneva.
Lo vide, era poco distante da lei, ansimante per la corsa.
Le si avvicinò. 
- Tutto bene?- le chiese preoccupato, lei si asciugò le lacrime con una manica del vestito, poi disse pianoL: -Sì, ma credo di essermi slogata una caviglia...-  
-Vieni, ti aiuto ad alzarti...- le disse aiutandola ad alzarsi. Le prese una mano e facendola passare dietro il suo collo.
L'accompagnò fino sotto il portone di casa, poi lei lo ringraziò e con l'aiuto della madre salì le scale.

== == == == ==

- Asha!- disse Kisshu, poi si smaterializzò con Ichigo in braccio.
Arrivarono nella camera di Asha, legata e imbavagliata in un angolo.
Dal buio della stanza uscì Rika.  
- Rika! Cosa?...- disse Kisshu cercando una spiegazione nei suoi immensi occhi blu, ma lei le rispose così:- Ah...così questa e la famosa Ichigo! Be'...non è brutta, ma sai...la gelosia esiste!-
disse con sicurezza, girando intorno a Ichigo.
- NON TOCCARLA!- urlò Kisshu preoccupato che Rika potesse ferirla.
Ichigo si trasformò. - Io mi occupo di lei, tu libera Asha!-disse Ichigo, ancora incredula del fatto che la ragazza che aveva visto al caffè fosse la sorella gemella di Kisshu, Asha Ikisatashi.
Dopo una lunga e aspra lotta, Ichigo riuscì a far svenire Rika, e Kisshu a liberare Asha.
- Grazie Ichigo - disse Kisshu in imbarazzo. 
Ichigo non lo aveva mai visto in imbarazzo prima d'ora.
- E di che?- gli chiese Ichigo sorridente, poi le diede un bacio.
Asha sorrise; era davvero felice per suo fratello.

== == == == ==

I giorni passarono e al caffè Ichigo raccontò ciò che era successo.
- Quindi ora stai con Kisshu?- Chiese Minto felice.
- Sì...- Disse Ichigo, tutta rossa.
- Che bello!- disse Retasu sorridendole. 
Zakuro le sorrise e poi disse:- Sono davvero felice per te!- 
- ANCH'IO!- esclamò abbracciandole.

== == == == ==

Anche la notte tenebrosa era calata su Tokyo, ormai erano andati via tutti. Erano rimasti solo Retasu e Ryou, lei gli si avvicinò. Voleva ringraziarlo...
- Emh...grazie Ryou per l'altra sera, altrimenti ora sarei ancora lì a piangere...- disse lei in imbarazzo.
Ryou le sorrise e poi le si avvicinò, e le sue labbra calde toccarono quelle di Retasu, che sgranò gli occhi, presa alla sprovvista.

== == == == ==

Ichigo sorrise andando a casa, era così felice! Ora stava con Kisshu. 
Incominciò a pensare al suo futuro.
"Ichigo Ikisatashi..." mormorò tra sé e sé. 
I suoi pensieri furono interrotti da lui che spuntò dal nulla.
Ichigo sobbalzò, poi alzò un sopracciglio dicendo:  - Devi sempre comparirmi alle spalle?-  
Lui le rispose: -
Sì!- e la baciò.

== == == == == == == == == == == == == == == == == == == == == == == 

NOTE DELL'AUTRICE...

Beh...tutto è nato dopo che ho letto il nuovo capitolo della Coppia che Scoppia! ( su manganet.net, sezione Tokyo mew mew), e visto che io l'adoro e che sono una copiona ( ="""= T con corona e scettro!)...No, era un ideuzza che mi è venuta in mente dopo aver letto il primo capitolo della Coppia che Scoppia!, ma ideato dalla mia mente.
Io sono una fan, oltre della Kisshu/Ichigo, anche della Retasu/Ryou, perciò in questa storia entra in gioco anche questa coppietta tanto carina.

Vi prego di commentare e di dirmi sinceramente se vi è piaciuta o no, se scrivo da cani e quindi rovino la storia...non mi offendo, ci sono cose peggiori nella vita di un "Non mi piace, forse anche perché la grammatica fa schifo".

 ° Non vi preoccupate a dirmi se non vi piace.
 ° Recensite sinceramente, il vostro commento negativo mi servirà a molto nelle prossime fanfiction...
 ° Se c'è una cosa che non sopporto sono le persone false, che ti dicono una cosa per un'altra.
 ° Se vi piace o non vi piace...sono felice comunque.

Bye bye my friends! Dikki!



 

  
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