Autore: Only_
(Only_Me)
Titolo: A
beautiful lie.
Personaggi
scelti:
Fragola – Ted Tonks
Eventuale Prompt: //
Genere: introspettivo,
malinconico
Avvertimento: One-shot
Rating: giallo,
esagerando
Introduzione: “Non tornerò da te, Andromeda.
Perdonami per non essere
stato abbastanza forte da dirti la verità; non sono stato in
grado di dirla
nemmeno a me stesso, avevo troppa paura.”
A beautiful lie.
Tornerò,
Dromeda, non preoccuparti per me. Pensa solo a Dora e a te stessa, io
starò
bene, vedrai.
Non
mi prenderanno, Dromeda, e quando questa maledetta guerra
sarà finita tornerò a
casa; potremo continuare a vivere insieme, vedrai, come abbiamo fatto
fino ad
ora.
Ho sempre odiato mentire a
mia moglie.
Andromeda si è sempre fidata
di me, fin da quando eravamo giovani. Ha abbandonato la sua famiglia
per me,
pur di stare con me; non le potevo offrire nulla più del mio
amore, non
sapevamo nemmeno se sarebbe durato, ma lei mi ha dato tutta la sua
fiducia, ha
chiuso gli occhi e ha affidato a me tutta la sua vita, come una bambina
fiduciosa che si abbandona al sonno tra le braccia di un genitore.
Ma il Ministero è caduto
nelle mani di Voldemort e dei suoi Mangiamorte ed i Ghermidori sono
sulle mie
tracce; sono un Nato Babbano, uno da eliminare.
Non potevo metterla in
pericolo. Sono dovuto scappare, sono stato costretto a lasciarla sulla
porta di
casa con un bacio a fior di labbra ed un addio nascosto tra le parole
rassicuranti di una bella bugia.
Una bugia inutile, però,
perché ho letto la consapevolezza nelle sue iridi chiare;
sapeva che stavo
mentendo. Non possiamo più permetterci nemmeno di sperare,
non con questa
nuova, terribile guerra che infuria contro di noi e contro il nostro
mondo.
E adesso che sono qui, ad un
passo dalla morte, non riesco a non pensare a lei: alla linea dritta
delle sue
labbra morbide mentre faceva di tutto per trattenere il pianto che
minacciava
di scuotere le sue spalle, ai suoi occhi grigi che mi supplicavano
silenziosamente ma senza molta convinzione di mantenere la mia promessa
e di
ritornare a casa, ai suoi capelli scuri che ricadevano in morbide onde
sul suo
petto ed incorniciavano il suo volto troppo magro e troppo pallido,
segnato da
quella nuova, incredibile sofferenza. Non riesco ad impedirmi di
sovrapporre il
tocco delle sue mani sul mio volto, leggere e delicate come una
farfalla, a
quello rude e violento di questi animali che mi
stanno trascinando fuori
dalla mia tenda per procedere al riconoscimento e all'esecuzione della
mia
condanna a morte.
Ho appena il tempo di
socchiudere gli occhi davanti al fascio di luce verde che scaturisce
dalla
punta di una delle loro bacchette e di avvertire un forte dolore al
petto,
prima di perdere la coscienza di me stesso e cadere bocconi a terra,
senza vita.
Non
tornerò da te, Andromeda.
Perdonami
per non essere stato abbastanza forte da dirti la verità;
non sono stato in
grado di dirla nemmeno a me stesso, avevo troppa paura. Solo all'ultimo
momento
mi sono rassegnato all'idea che non ti avrei più rivista;
sapevo che sarebbe
stato così, non sono mai stato un sognatore né
particolarmente ottimista
davanti a questa ennesima battaglia. Avevo paura di morire, paura di
non
rivedere più te e la mia piccola Dora, paura di non poter
più godere dei tuoi
occhi e del tuo sorriso timido che riservavi solo a me e a nostra
figlia.
Perdonami,
Andromeda, se puoi.